5. L'attività svolta dal 2° Reparto.

Prima di iniziare ad esaminare le attività di tale 2° Reparto che si concretizzarono in documenti, occorre premettere che l'Aeronautica ha sempre tentato di minimizzare l'attività del SIOS; una conferma diretta viene dalle audizioni del responsabile del 2° Reparto nel 1980, il generale Tascio. Questi, nel corso di audizioni parlamentari, ribadiva che il suo Reparto, su Ustica, aveva avuto una posizione assolutamente marginale, non aveva posto in essere alcunchè di propria iniziativa, non aveva partecipato a niente. I suoi compiti erano quelli di tenere aggiornata la situazione delle forze aeree potenzialmente ostili; non gli competeva l'"informazione" e neppure la "sicurezza". Solo quando fu interrogato una seconda e terza volta cominciò ad emergere, sia pure con difficoltà, il ruolo non secondario del SIOS e dei Servizi.

La documentazione reperita presso il 2° Reparto SIOS, relativamente all'incidente del DC9 Itavia, appare "povera" rispetto all'evolversi della situazione e degli accertamenti richiesti dal Capo di Stato Maggiore sin dalla mattina del 28 giugno 80. Basti pensare che il primo atto ufficiale redatto dal 2° Reparto in merito all'incidente è solo del 9 agosto 80 e consiste nella trasmissione, al S.I.S.MI e al Sottocapo di Gabinetto della Difesa - il generale Pugliese della relazione relativa al sopralluogo effettuato all'aeroporto di Boccadifalco il 4 luglio 80 dal colonnello Bomprezzi e dal maresciallo Zecchini unitamente al tenente colonnello Argiolas del 3° Reparto; relazione vistata e siglata dal Capo Reparto, generale Tascio, il 16 luglio 80.

Nel mese di luglio 80 oltre alla relazione del sopralluogo redatta dal personale del 3° Reparto e vistata come già detto dal Capo Reparto il 16, risulta la trasmissione il 22, per conoscenza, di un messaggio relativo alla documentazione richiesta dal PM Santacroce all'ITAV. Non sono stati rinvenuti appunti "interni" del Reparto relativi alla vicenda riferiti al citato periodo. Però alcune annotazioni manoscritte dal generale Tascio nel suo quaderno-agenda del mese di luglio 80 inducono a ritenere che vi sia stata un'attività più intensa, collegata in particolar modo con personale del Servizio militare.

Deve ricordarsi che il 18 luglio 80 fu rilevata la caduta del MiG23 libico nell'agro di Castelsilano (CZ), evento del quale sia il personale del 2° Reparto che il generale Tascio si occuparono in prima persona.

Tante saranno le coincidenze che si realizzeranno intorno a questo episodio, del quale però si parlerà diffusamente in altro capitolo. Tra le altre il fatto singolare che il generale Tascio avesse scelto per le sue vacanze, dal 1° fino al 30 agosto dell'80, una località sita nella stessa provincia di caduta del velivolo libico, cioè Nocera Tirinese (CZ). In merito l'ufficiale ha dichiarato che la scelta era già stata effettuata molto tempo prima dell'incidente e non perché da quel Comune potesse essere facilmente raggiungibile la zona di caduta del MiG23 e così seguire l'evolversi dei relativi accertamenti. Altresì è stata riscontrata agli atti amministrativi una richiesta del generale di rimborso del biglietto aereo sulla tratta Roma-Lamezia del 10 agosto 80. Da ciò si è dedotto che l'ufficiale in quel periodo si trovava a Roma, versione confermata dallo stesso che afferma di aver partecipato al funerale di un proprio congiunto. Anche in quest'ultima circostanza è singolare il fatto che proprio il 9 agosto, il suo vice capo Reparto, colonnello Bomprezzi, predisponga ed invii al S.I.S.MI e al Sottocapo di Gabinetto della Difesa quella relazione del sopralluogo a Boccadifalco effettuata 36 giorni prima. Ciò induce a stimare che sia stato proprio il generale Tascio a far trasmettere quella documentazione, importante ma ancora giacente agli atti del SIOS, e non il colonnello Bomprezzi.

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