2. Le funzioni e le competenze dell'ITAV.

Le funzioni dell'Ispettorato Telecomunicazioni e Assistenza al Volo vengono così descritte dal generale Fazzino che fu Ispettore Generale fino al 1981: "l'ITAV era articolato in 4 reparti di cui, il 1° si occupava della difesa aerea; il 2° del traffico aereo; il 3° di telecomunicazioni; ed il 4° di meteorologia. Era in questi settori un organo di Stato Maggiore specializzato, nel senso che, pur non impiegando direttamente gli enti periferici dipendenti dai Comandi di Regione, aveva la responsabilità del loro addestramento. Dipendevano direttamente dall'ITAV il centro tecnico di Borgo Piave - per la difesa aerea - e il centro tecnico addestrativo di Pratica di Mare - per le telecomunicazioni e assistenza al volo -". Nella catena di comando - limitatamente al controllo del Traffico Aereo - trattandosi dell'ente sotto la cui responsabilità venivano emesse le autorizzazioni e le restrizioni al sorvolo di determinati spazi aerei, esso Ispettorato doveva essere informato di quanto accadeva nei suddetti spazi; per tale ragione nell'ora immediatamente successiva alla scomparsa del DC9 Itavia il Capo del 2° Reparto fu informato telefonicamente dalla RIV di Ciampino, interessato perché nell'ufficio da lui diretto

incardinato l'ufficio inchieste.

Queste le competenze dell'ente che tra i primi ricevette la notizia della scomparsa del velivolo Itavia. Circa mezz'ora dopo l'incidente, alle 19.37Z il tenente colonnello Guidi Guido - Direttore della RIV dice al maggiore Massari Porfirio - capo sala operativa di Ciampino, "io avverto l'ITAV" e Massari chiede "a Fiorito gli telefoni tu che hai il diretto?"; Guidi a questo punto dovrebbe aver avvisato il colonnello Fiorito De Falco Nicola - Capo del 2° Reparto ITAV - dell'accaduto; non si ha però registrazione di tale comunicazione, perché, essendo stato il Fiorito probabilmente chiamato presso la sua abitazione, la linea privata non veniva registrata.

Nella successiva conversazione delle 20.23Z sul canale 28 - bobina VI - di Ciampino - è il colonnello Fiorito De Falco, evidentemente già al corrente dell'accaduto che chiama il tenente colonnello Guidi per avere maggiori notizie sulla caduta del DC9 Itavia. Il testo della conversazione è noto, giacchè è stato commentato nella parte dedicata a Ciampino.

I punti salienti comunque della conversazione riguardano l'intenso traffico militare americano presente al momento dell'incidente e le eventuali ipotesi avanzate dagli interlocutori, esplosione o collisione; Guidi e Fiorito De Falco, come già s'è visto, in primo luogo non hanno rammentato per intero la conversazione; dopo la contestazione e l'ascolto, ne hanno rivisitato il contenuto facendo solo delle ipotesi sulle ragioni che li portarono a discutere di quegli argomenti, ma non apportando, a causa delle loro scelte di chiusura totale, alcun contributo al progresso dell'inchiesta.

I contatti tra Guidi e Fiorito De Falco proseguirono anche il giorno successivo. In proposito il tenente colonnello Guidi ha dichiarato: "...il giorno dopo riferii al colonnello Fiorito De Falco del 2° Reparto ITAV, mio superiore sulla linea operativa, che era stato localizzato il punto in cui si era verificato l'incidente e che però dall'esame del tracciato non erano emersi elementi significativi per individuarne la causa... . Non so se questa comunicazione fu fatta per le vie brevi o per iscritto...non mi risulta che qualcuno mi abbia parlato di intenso traffico militare...se ci fosse stato di certo avrebbero dovuto riferirmi...quella sera non si fece l'ipotesi della collisione..." (v. esame Guidi Guido, GI 10.10.91).

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