1. Premessa.

L'ITAV era l'Ispettorato dell'AM specializzato nell'interpretazione dei dati del Traffico e della Difesa Aerea, con autorità funzionale su tutti i Comandi ed enti del Sistema di Difesa Aerea e, all'epoca del disastro, sull'intera rete del Controllo del Traffico Aereo. Per tale ragione, nei giorni successivi all'incidente, furono ad esso avanzate da parte della Commissione ministeriale presieduta dal dott. Luzzatti, richieste sui nastri TBT del traffico aereo civile. La prima richiesta venne formulata (oralmente il 9 luglio e con telex il 10 luglio) dalla citata commissione il 6 luglio 80, richiesta che l'ITAV girò ai Centri Radar di Marsala e Licola.

Lo stesso 10 luglio perviene la richiesta dell'AG di Palermo attraverso un telex della 3 Regione Aerea, dal quale si evince che il 2° Reparto sarà destinatario di una copia di documentazione che verrà concentrata presso l'aeroporto di Trapani Birgi per la successiva consegna all'AG richiedente. Già dal giorno successivo, l'11 luglio, comincia a pervenire all'ITAV la documentazione; in quel giorno infatti risultano trasmesse dal 1° SOC le Track History di Poggio Ballone e Potenza Picena; le stesse però non appaiono registrate sui registri di protocollo dell'ITAV nè vi sono mai state rinvenute. Lo stesso giorno da Licola e Marsala vengono trasmessi i plottaggi che saranno invece registrati in arrivo sui registri di protocollo il 22 e 23 luglio 80; documentazione che poi sarà trasmessa all'AG l'8.07.88.

Il 15 luglio perviene la documentazione di Licola e Marsala, così come risulta scritto in atti trovati nell'archivio, nel febbraio 96, nonchè su appunti riportati nelle agende personali del Capo del 2° Reparto, sequestrate nel corso di perquisizione domiciliare nel settembre 95. Ma gli atti del 22° e 35° CRAM non verranno mai trovati all'ITAV così come non ne risulta traccia di trasmissioni presso i siti originatori. Nella stessa giornata perviene dal centro radar di Poggio Ballone la documentazione concernente la riproduzione di undici cartine riproducenti il traffico avvistato la sera del 27 giugno 80; documentazione che sarà trasmessa all'AG l'8.07.88.

Emerge che tra il 17 e 19 luglio il colonnello Fiorito De Falco, responsabile del 2° Reparto, nel corso di un colloquio con l'Ispettore generale Fazzino, riferisce che la documentazione richiesta dalla commissione di inchiesta Luzzatti poteva essere inoltrata in quanto non presentava "questioni riservate"; mentre, in un colloquio con il responsabile dell'Ufficio Sicurezza Volo del 3° Reparto dello SMA, colonnello Sidoti, fa invece riferimento, per la consegna della documentazione alla anzidetta commissione, ad una autorizzazione del Gabinetto della Difesa.

Argomento quest'ultimo, mai prima emerso così come mai è stata rinvenuta la documentazione con la quale sarebbe stato richiesto il nulla-osta da parte del Gabinetto Difesa in quel periodo. Deve rammentarsi al proposito che l'unica missiva inerente questa autorizzazione da Difegabinetto è quella inoltrata dall'AG di Palermo in data 4 agosto 80 a seguito della comunicazione pervenuta dai Carabinieri di Palermo il 12 luglio.

Il 21 luglio il colonnello Fiorito De Falco riceve la notifica del decreto di sequestro dell'AG di Roma che richiede la consegna dei nastri magnetici (ove applicabile) della Difesa Aerea nella zona compresa tra Latina-Ponza-Palermo. Il giorno successivo il Capo del 2° Reparto consegna, ad ufficiali di PG del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, solo documentazione cartacea, specificando che presso il sito di Licola non esisteva registrazione magnetica mentre presso quello di Marsala il nastro non poteva essere consegnato sia perchè inserito nell'elaboratore elettronico e sia perchè contenente dati di carattere classificato. La documentazione consegnata era quella che era stata custodita a Trapani Birgi nelle more dell'esecuzione del provvedimento dell'AG di Palermo. Deve tuttavia precisarsi che il Comando dell'Aeroporto di Trapani aveva specificato, nella nota di trasmissione, la presenza anche della documentazione del centro di Poggio Ballone, documentazione che non sarà mai rinvenuta e della cui soppressione verrà imputato il Fiorito De Falco.

Il sequestro delle agende di questo colonnello, che rimarrà all'ITAV fino al 1981, avvenuto nel settembre del 95, nonchè quello di documentazione di varia natura presso gli uffici dell'ITAV, avvenuto nel febbraio 96 alla costante presenza della polizia giudiziaria, consentiva di acquisire numerosi elementi preziosi per l'inchiesta, sino ad allora sconosciuti, di cui dovrà dirsi oltre.

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