4. Il plico rinvenuto nel novembre 88.

Il 16 giugno 88 - a seguito della richiesta di questo GI datata 4 dello stesso mese alla Presidenza del Consiglio - lo Stato Maggiore nella persona del Sottocapo generale Meloni richiede agli enti sottoposti di effettuare "una puntuale verifica" di tutti gli elementi in possesso relativi alla vicenda di Ustica e a quella di Castelsilano. Secondo la Commissione Stragi da questa richiesta ebbe origine la vicenda del rinvenimento di un plico del novembre dello stesso anno, presso la BTADA. In realtà tale richiesta dello SMA venne "evasa" dall'ITAV, comprendendo anche Borgo Piave - che fornì una risposta negativa sulla custodia di documentazione attinente agli incidenti del DC9 Itavia e del MiG23 libico - il successivo 8 luglio, inoltrando una missiva con varia documentazione senza fare alcun riferimento ai nastri, che invece erano, o dovevano essere, giacenti presso la BTADA.

La scarsa collaborazione del personale della BTADA si manifesta proprio in questa occasione. Infatti alla individuazione dei nastri e della documentazione si arriverà non per una attività del personale della Brigata, ma grazie ad una segnalazione del capo del 6° Reparto SMA, generale Bellucci Vincenzo, al suo collega generale Podrini Carlo, comandante della Brigata. Ufficialmente in effetti l'11 novembre 88 il maggiore Di Natale durante un colloquio con il capo del 6° Reparto, il Bellucci cioè, "comunica di aver ricordato" che a Borgo Piave si trovava giacente la copia del nastro magnetico sequestrato a Marsala dal giudice Santacroce realizzata nel novembre 80, quando egli prestava ancora servizio presso quella Brigata. Le ragioni che portarono il Di Natale ad esternare questo suo ricordo non sono state mai chiarite.

Il generale Bellucci trasmette la notizia al SCSM Meloni, il quale a sua volta la inoltra all'Ispettore dell'ITAV con richiesta di un ulteriore e definitivo controllo della documentazione esistente presso la Brigata. Secondo quanto riferito da Podrini, egli contattato direttamente dal Bellucci, veniva informato "... che presso il Gruppo S.S.A.D.A. ... era custodito un nastro che aveva attinenza con l'incidente di Ustica" (v. esame Podrini Carlo, GI 27.09.96); circostanza non menzionata nella nota inviata via fax all'ITAV il 14 successivo, ove si legge "oggi 11 novembre 1988...è stato rinvenuto un plico che, ad ore 15.30 presenti il colonnello Mancinelli ed i tenenti colonnelli Buccilli e Donali, è stato aperto", e al cui interno viene rinvenuto il nastro magnetico con la scritta "712.15.05.82, recording di Marsala, copia dell'originale...". Successivamente, nella medesima area riservata, è stato rinvenuto un nastro magnetico recante la scritta "1142.copia del nastro di Marsala del 27.06.80" (v. sequestro del 19.02.96).

Quest'ultimo nastro risultò essere stato utilizzato nei giorni precedenti al rinvenimento dal maresciallo Stasio Fausto su richiesta telefonica del maggiore Di Natale, che gli aveva chiesto di prelevare in un armadio, da lui stesso indicato, un nastro di registrazione ed estrapolare da esso il rilevamento dei tempi di riavvolgimento, smontaggio e rimontaggio nastro nonché quelli di intervallo della registrazione.

Il generale Podrini il giorno del rinvenimento diede incarico al tenente colonnello Donali di effettuare una riduzione dati sia del nastro rinvenuto all'interno del plico da 2400FT che di quello rinvenuto nell'area riservata da 600FT; attività che però non ebbero luogo, poiché i programmi utilizzati risultarono non compatibili. Lo stesso 14 novembre il generale Podrini invia all'ITAV una nota avente ad oggetto: "Rinvenimento nastri magnetici Difesa Aerea"; nella missiva viene trascritto integralmente il contenuto del verbale inviato via fax lo stesso giorno sulle modalità di rinvenimento del plico e del nastro; viene tuttavia aggiunto che il nastro da 600FT recante la scritta "1142. copia del nastro di Marsala del 27.06.80..." è stato utilizzato "presumibilmente l'8 novembre u.s. ... su richiesta telefonica del maggiore Di Natale dello SMA-6° Reparto, da un operatore", omettendo il nominativo del sottufficiale che Podrini ben sapeva essere il maresciallo Stasio. Sulla provenienza dei nastri, viene riferito che dalle informazioni reperite dal personale del BTADA, il nastro 2400FT n.712 (rinvenuto all'interno del plico) potrebbe essere copia del nastro originale realizzata alla presenza del magistrato allo scopo di preservare il nastro originale da eventuali guasti; il nastro da 600FT n.1142 invece potrebbe essere quello predisposto in occasione della riunione peritale del 4.03.85 tenutasi a Borgo Piave, circostanza questa che potrebbe essere suffragata dal rinvenimento del verbale di riunione peritale all'interno del plico e dall'assunzione in carico del nastro 1142 nella stessa data.

Tuttavia il fatto che il verbale dei periti sia stato rinvenuto all'interno del plico sigillato, ove peraltro non era conservato il nastro da 600FT n.1142, porterebbe da un lato a non escludere l'utilizzazione del nastro da 2400FT n.712 nella stessa data e dall'altro a dubitare che il nastro da 600FT fosse stato effettivamente realizzato il 4.03.85, in quanto lo stesso sarebbe stato conservato all'interno del plico e non fuori.

L'esame dei dati contenuti nei nastri prosegue fino a fine mese, quando il 29 novembre, in una nota che l'ITAV invia al SCSM generale Meloni, vengono riferite le risultanze degli "ulteriori approfonditi" controlli effettuati presso la Brigata, affermando che non sono emersi elementi nuovi e che il materiale reperito risultava custodito su specifica autorizzazione rilasciata a suo tempo dalla magistratura.

Quest'ultima affermazione in vero appare parziale e fuorviante, perché viene omesso che l'autorizzazione alla conservazione di copia del nastro concerne il solo nastro copiato nel corso delle operazioni peritali del marzo 85, mentre non viene fatto alcun riferimento alle ragioni per le quali la copia di un nastro del 27 giugno 80, realizzata quasi certamente in una occasione diversa dalla riunione peritale del novembre 80, si trovasse in quel plico. Si sottolinea inoltre, che né il generale Podrini, né il generale Pugliese rilevano che il nastro utilizzato su richiesta telefonica del Di Natale, pochi giorni prima del "rinvenimento" del plico, non era quello che il Di Natale dichiara essere "copia immagine" del nastro di Marsala cioè quello da 2400FT n.712 rinvenuto all'interno del plico, bensì quello da 600FT n.1142 rinvenuto all'esterno del plico e realizzato nel 1985, quando il Di Natale aveva già lasciato la BTADA. In conclusione la tesi sostenuta da Podrini, ed avallata da Pugliese è che i nastri sono: quello da 600FT n.1142, copia parziale del nastro contenuto nel plico, realizzata nel 1985; mentre il nastro da 2400FT n.712, contenuto nel plico, copia del nastro originale n.99 di Marsala, realizzata nel novembre 80.

Detta versione viene modificata dopo pochi mesi quando il 3 maggio 89 il generale Pugliese comunica al SCSM generale Meloni che, nel corso delle ricerche effettuate presso la BTADA nel novembre del 1988, era stato rinvenuto un plico contenente un nastro magnetico ed altra documentazione, tra cui un altro nastro, nella medesima area riservata. Al punto 3 della nota si legge che in quella occasione, si ritenne che i nastri fossero copia di originali già in possesso dell'Autorità Giudiziaria, ipotesi formulata in base alle etichette riportate sui nastri; e si fa presente che nella medesima circostanza non si era potuto verificare il contenuto dei nastri a causa della indisponibilità dei programmi di supporto.

Al punto 4, sempre di questa nota si pone in evidenza che in data 26.01.89, allo scopo di fornire alla Commissione Pratis gli elementi disponibili, erano stati individuati i programmi di supporto e conseguentemente stampati i dati contenuti nel nastro magnetico; dati che risultarono i seguenti: a) il nastro n.712 conteneva i dati relativi ad una situazione aerea registrata presso il 35° CRAM il giorno 15.05.82 dalle ore 09.15Z alle ore 10.19Z; b) il nastro n.1142 conteneva i dati relativi ad una situazione aerea registrata presso un sito non identificato in data sconosciuta dalle ore 12.31Z alle ore 14.05Z; in ogni caso alla Commissione Pratis erano stati consegnati i tabulati estrapolati in tale data.

Il 2 febbraio alcuni membri della medesima Commissione si recarono nuovamente a Borgo Piave dove, nel corso di breafing con la presenza dell'Ispettore dell'ITAV, generale Pugliese, del comandante della Brigata e di esperti del traffico aereo e della difesa aerea, furono illustrate attraverso dei lucidi le tracce avvistate da Marsala e Licola il 27.06.80, così come risultavano dai plottaggi trasmessi l'11 luglio 80; a distanza di cinque giorni furono inoltrati, via fax dalla Brigata alla Pratis, i tabulati THR ricavati nel novembre 80 comprensivi delle coordinate x e y. Si ha notizia di tale trasmissione, perché copia dei fax venne rinvenuta nell'ottobre 96 tra la documentazione sequestrata alla Commissione Luzzatti; materiale che la Luzzatti aveva inoltrato nel dicembre 88 alla Pratis per la consultazione e da questa restituito a conclusione dei lavori nel maggio 89.

Pochi mesi dopo, il 12.10.89, vengono richiesti chiarimenti al generale Pisano nel corso di una audizione in Commissione Stragi; i nodi da sciogliere concernono la custodia dei tre nastri copiati nel 1985, atteso che quelli contenuti nel plico erano stati realizzati nel 1980. Il Capo di Stato Maggiore sollecita nuovi accertamenti e l'8 novembre successivo in una nota, che l'ITAV invia al Sottocapo generale Giordo, vengono comunicate le conclusioni cui è giunta la Commissione di "verifica" della BTADA formata dal generale Podrini Carlo, comandante BTADA, dal colonnello Guerzoni Fernando, dal maggiore Raffaelli Vittorio, dal maggiore Cipriani Antonio e dal maggiore Di Natale Salvatore; scopo della "verifica" era fornire ulteriori elementi in merito alla riproduzione dei nastri del Centro radar di Marsala, con riferimento anche al verbale di riunione peritale del giorno 04.03.85 tenutasi presso la BTADA.

I lavori di quella commissione di verifica permisero di accertare che la scritta dell'etichetta del nastro da 600FT n.1142, era del maggiore Raffaelli, ed era stata redatta il giorno della riunione; che i dati contenuti nel nastro riguardavano l'intervallo di tempo 12.31Z-14.05Z; che la scritta dell'etichetta del nastro da 2400FT n.712 era del maggiore Di Natale, ed era stata redatta il 17.05.82; che i dati contenuti riguardavano l'intervallo di tempo 09.05Z-10.31Z.

Secondo le conclusioni raggiunte dalla Commissione di verifica, il nastro n.1142 sarebbe, secondo le dichiarazioni giudicate "attendibili" del maggiore Raffaelli, il risultato della riproduzione della registrazione del nastro originale n.100 e della riproduzione del nastro originale n.99; tale operazione di ri-registrazione, avrebbe causato la cancellazione dei dati preesistenti. Quanto al nastro n.712, questo potrebbe essere stato erroneamente incluso in data sconosciuta nel plico dell'incidente di Ustica. Inoltre singolare appare la conclusione sulle dichiarazioni del maresciallo Cesaro, il quale sarebbe stato giudicato reticente solo per aver dichiarato che, nel corso della riunione peritale del 1985, aveva effettuato delle riduzioni dati; circostanza peraltro confermata dal verbale di riunione peritale.

Questa seconda informativa dell'ispettore ITAV però non contiene alcun riferimento all'intervento del maggiore Di Natale, di cui è menzione nella prima informativa; così come non spiega in qual modo abbia potuto il maresciallo Stasio effettuare la riduzione dati e calcolare i tempi di svolgimento e riavvolgimento dei nastri senza disporre dei relativi programmi di supporto. In proposito il sottufficiale ha dichiarato di aver utilizzato un programma di riduzione UDARN reperito presso l'area riservata della Brigata per aderire ad una richiesta del maggiore Di Natale che prestava servizio al 6° Reparto SMA, e che per tale ragione aveva ricevuto una sanzione disciplinare comminata dal generale Podrini (v. esame Stasio Fausto, GI 30.10.96).

L'11 dicembre 89 il collegio peritale Blasi, dopo aver ricevuto il supplemento d'incarico, ritorna per la seconda volta dopo l'85 a Borgo Piave. In quest'occasione prima di procedere alla riduzione dati si effettuano le copie dei nastri 99 e 100. Né i componenti del collegio né il personale AM di Borgo Piave ricordano l'esistenza delle copie dei nastri effettuati nel 1985. L'inchiesta interna della Brigata, sul rinvenimento di nastri ritenuti copie degli originali, era terminata nel novembre 89 e vi aveva partecipato, tra gli altri ufficiali dell'AM, anche il maggiore Di Natale nominato ad ottobre di quell'anno perito di parte imputata, e quindi presente alla riunione dell'11 dicembre. Nonostante quanto sopra, nessuno riferisce al Collegio peritale dell'esistenza di copia del nastro di registrazione né dei tabulati THR estrapolati nel 1980. Nel corso di questa riunione viene portato dai periti Blasi per la prima volta il nastro di esercitazione Synadex SPS 5904, sequestrato nel febbraio 87 a Marsala. Su richiesta della parte imputata viene effettuata copia di questo nastro e lasciato in custodia a Borgo Piave per fornire risposta ai quesiti posti dalle parti, in quanto erano sorte difficoltà per la sua decifrazione. Al termine della riunione venivano consegnate ai periti di parte civile e imputata fotocopie delle THR estrapolate nel corso della riunione. Alla Brigata rimaneva solo la copia del nastro di esercitazione. Dopo aver effettuato le relative comparazioni, in data 12.02.90, il capitano Fagiani, quale rappresentante della Brigata, riferiva al collegio peritale che molto probabilmente il nastro Synadex non corrispondeva a quello usato la sera del 27 giugno 80. Nonostante ciò la copia lasciata a Borgo Piave l'11.12.89, che doveva servire per i chiarimenti richiesti dal collegio peritale, veniva trasmessa allo SMA per motivi che non sono stati mai spiegati.

In data 5 gennaio 90 il generale Podrini trasmette all'ITAV le fotocopie dei tabulati estratti e la copia del nastro in questione. Questo materiale il successivo 31 gennaio viene trasmesso allo Stato Maggiore. Il generale Lorenzo Giordo, Sottocapo di S.M., ordina al colonnello Triches, responsabile del Gruppo di Lavoro Ustica dello Stato Maggiore, l'esame e l'analisi della documentazione trasmessa dall'ITAV, che comprendeva i verbali delle riunioni peritali della Commissione Blasi, nonché i relativi resoconti interni della Brigata; mentre per le copie dei tabulati non viene precisato da quali nastri siano state estratte, del nastro di esercitazione viene detto che è stato consegnato dalla Commissione Blasi. Relativamente al dubbio che il nastro SPS 5904 non sia quello effettivamente utilizzato il 27 giugno 80, l'ipotesi che si avanza è la seguente: se il nastro è stato effettivamente utilizzato quel giorno, lo stesso non contiene le tracce che vengono considerate simulate sulla THR e pertanto quelle tracce, pur se appaiono simulate nel tabulato, di fatto sono da considerare reali. Quanto detto viene avvalorato da una specifica domanda del consulente di parte civile Miggiano, formulata nel corso della riunione peritale del 23.01.90 "in una situazione in cui il sistema Nadge è predisposto in mixed, la console è stata predisposta per il simulato, il video della console è settato sul cielo reale, come vengono registrate le operazioni fatte da quell'operatore a quella console?"; il capitano Fagiani risponde "tutte le azioni effettuate da quella console avranno per oggetto simbologia simulata, specificamente in caso di inizializzazione di una traccia la stessa nascerà come traccia SIM, di conseguenza verrà registrata come traccia SIM". Da questa affermazione si evince che le tracce che appaiono simulate nel nastro n.100, non contenute nel nastro di esercitazione, possono considerarsi reali, in quanto avvistate in un periodo di tempo in cui le consoles erano predisposte per il simulato, ma controllavano traffico reale. Questa tesi sostenuta dal consulente Miggiano sulla base delle notizie fornite da un esperto dell'AM, verrà contraddetta dal Di Natale nelle osservazioni di parte imputata, ove sosterrà che le tracce reali possono trovare correlazione esclusivamente con plots reali e quelle simulate con plots simulati provenienti per esempio dal nastro Synadex. Tra le tracce simulate, individuate nel tabulato del nastro 100, di interesse v'è quella con NTN AJ452, avvistata dal sistema alle 19.19 a breve distanza dal punto dell'incidente; tale traccia viene considerata reale nel plottaggio trasmesso l'11 luglio 80 dal 35° CRAM di Marsala. Alla luce di quanto sopra esposto appare logico dubitare la conformità del nastro di esercitazione sequestrato con quello realmente utilizzato la sera della caduta del DC9 Itavia.

Si sottolinea anche che il Di Natale, consulente di parte imputata, in tale veste porrà quesiti ai quali egli stesso avrebbe dovuto fornire risposta; ad esempio la richiesta di notizie circa la mancata presenza della data nel nastro n.99, nel qual caso egli non tiene conto, o simula di non ricordare, che anche nella THR da lui stesso realizzata nel 1980 la data non compariva sul nastro 99.

Deve essere infine rilevata la reticenza del generale Podrini, comandante della Brigata dal 1987 al 90, il quale ha in più occasioni negato fatti provati dal rinvenimento di materiale documentale. All'atto del rinvenimento del noto plico nel novembre 88, egli trasmette in visione al generale Pugliese le lettere relative alla vicenda e le rende "ufficiali" soltanto dopo l'approvazione di quest'ultimo; tale circostanza è stata appurata grazie al rinvenimento delle minute corrette dal Pugliese. Prima della missiva del 29.11.88, in cui Pugliese comunica al Sottocapo di S.M. che i nastri rinvenuti sono quelli già in possesso della Magistratura, si sono tenute alcune riunioni presso lo Stato Maggiore tra il Sottocapo e l'Ispettore, e presso l'ITAV tra Pugliese e Podrini, al fine di predisporre la missiva di cui è cenno. Il comandante della Brigata inoltre dapprima nega di aver mai trasmesso copia di un nastro e di tabulati THR prodotti nel corso delle operazioni peritali ai comandi superiori; poi, preso atto delle contrarie risultanze, dichiara di averne perduto memoria senza aggiungere altro. Anche sull'incarico dato al capitano Fagiani nel corso della riunione peritale dell'11 dicembre 89, cioè quello di confrontare il nastro di esercitazione Synadex, dapprima viene smentito e, dopo aver preso atto che esso in effetti fu dato, non ne dà chiarimento. Non ricorda poi, sempre esso Podrini, per quale ragione dietro disposizione del generale Pugliese, autorizzi l'8 settembre 89 il maggiore Di Natale a prender visione del materiale relativo all'incidente, custodito a Borgo Piave. Infine dichiara di non aver mai autorizzato la trasmissione via fax dei tabulati rinvenuti l'11 novembre 98 alla Commissione Pratis (v. esame Podrini Carlo, GI 05.11.96)

Relativamente alla vicenda del MiG23 libico precipitato in Sila, agli atti di quella Brigata viene rinvenuta la dichiarazione di una Commissione interna per la ricerca della documentazione, datata 15.10.91, ove si legge: "l'unica documentazione giacente alla Brigata connessa con l'evento di Ustica ed antecedente alla visita del GI Santacroce (11.11.80), riguarda l'analisi di un nastro proveniente dal 32° CRAM (Otranto). A riguardo si precisa quanto segue: - in data 31.07.80 è pervenuto dal 2° Reparto SMA un nastro di registrazione, contrassegnato con il numero 10, e relativo al periodo 07.30Z-10.50Z del giorno 18.07.80; - detto nastro, è stato decodificato, analizzato e stampato presso il Gruppo Sviluppo Sistemi Automatizzati della Brigata in presenza di personale esterno appositamente giunto; - la documentazione relativa è stata direttamente acquisita dal suddetto personale esterno mentre il nastro originale è stato restituito a mezzo corriere allo SMA 2° Reparto il giorno 08.08.80; di tale evento ne è stata data comunicazione al Sig. Ispettore delle Telecomunicazioni e Assistenza al Volo "pro tempore" con il foglio TCT-00/236/G37-1 del 18.01.1991." Nastro lo si ricordi, che non sarà mai più ritrovato.

I dati riferiti corrispondono alla realtà; infatti in data 31.07.80 il colonnello Bomprezzi trasmette a Borgo Piave il nastro di registrazione del sito di Otranto relativo al giorno 18.07.80; presso quel Centro venne effettuata una riduzione dati di tale nastro, nel periodo di tempo compreso tra il 31 luglio ed il 6 agosto 80; data in cui venne riconsegnato al SIOS da Borgo Piave. Il generale Gullotta Giuseppe, comandante all'epoca del CTA esclude di aver autorizzato od aver avuto notizia della riduzione dati di tale nastro di registrazione. (v. esame Gullotta Giuseppe, GI 09.10.96).

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