2. Il ruolo del capitano Di Natale;
le operazioni di riduzione dati e copia dei nastri.

E' da rammentare l'episodio della consegna dei nastri il 3 ottobre 80 dal 35° CRAM di Marsala al PM, accompagnato dai periti d'Ufficio La Franca, Cantoro e Magazzù. In tale occasione il Centro Radar predispone il verbale di consegna dei nastri ed indica come luogo di consegna l'area operativa di Marsala-Timpone, cioè quella ove sono installate le apparecchiature radar, mentre in realtà la consegna avviene nella zona logistica, cioè a Marsala-Stagnone. Deve stimarsi che con queste modalità il comandante del CRAM, maggiore Montinaro, volesse far credere che il luogo della consegna coincidesse con la base operativa, conservando in tal modo il segreto militare sulla localizzazione del centro radar operativo.

Le anomalie che si verificarono durante le operazioni peritali, non si esauriscono qui. Infatti durante quelle attività di riduzione, che si concretarono nella realizzazione di due tabulati THR, da 18.43 a 19.04 per il nastro 99, da 19.12 a 07.31 per il nastro 100, emerge che dal nastro 99 non è possibile visualizzare la data di registrazione, mentre lo è, al contrario, per il 100. Nei tabulati trasmessi il 17 novembre invece, estratti da entrambi i nastri, veniva stampata la dicitura "situazione aerea del giorno". Tale discrepanza veniva rilevata anche dal perito prof. La Franca che, in data 04.09.87, osservava che "è ragionevole pensare che esse non provengano dal contenuto del nastro ma che siano state introdotte a mano e con criteri diversi, proprio in occasione della stampa dei tabulati".

Quale termine di paragone sulla genuinità della scritta, se cioè fosse registrata sul nastro oppure fosse stata inserita durante le attività di riduzione, devono essere prese in considerazione le riduzioni dati rinvenute presso il 35° CRAM nel gennaio 96, realizzate in una data compresa tra il 27 giugno e il 3 ottobre 80, ove in entrambe compare la data.

Le tracce che figurano nelle cartine richieste dal PM, dovevano comprendere, secondo la richiesta del magistrato, "la situazione aerea a Nord di Palermo". Per tale ragione, è più che probabile, viene rappresentata la AJ417, che per posizione non interessava il luogo dell'incidente.

Al termine di quella riunione, che cadde, come si ricorda, l'11.11.80, si verifica un fatto sul quale a tutt'oggi non s'è fatta chiarezza: la riconsegna o meno dei nastri originali al magistrato. Come noto il PM in esito all'incontro richiede "almeno 4 copie del tabulato e 4 rappresentazioni geografiche"; a questo punto, il Di Natale, come ha dichiarato sia in Commissione Stragi che in sede di esame testimoniale, rimane in possesso dei nastri originali. Situazione che invece non trova riscontro nella precisazione che il generale Gullotta farà nella missiva del 17 novembre, laddove "ricorda" al magistrato che "i due nastri magnetici occorrenti per la decifrazione sono stati riconsegnati brevi manu al termine della visita". Appare singolare tale precisazione del Gullotta poiché, come da lui stesso dichiarato il 09.10.96, egli non poteva conoscere le operazioni realmente compiute nell'area riservata, non essendo stato mai presente a tali attività; d'altra parte egli afferma anche di aver firmato il verbale soltanto perché a lui sottoposto dal magistrato, che gli disse che in tal modo avrebbe accettato gli impegni assunti dalla Brigata.

Deve sottolinearsi, inoltre, che nella nota del 17 novembre viene inserita anche una "legenda" al fine asseritamente di agevolare la lettura dei tabulati, ma, più che probabilmente, per "mascherare" l'eliminazione delle coordinate x e y. Infatti vi vengono riportate le istruzioni per leggere i tabulati, indicando anche che, sebbene nelle registrazioni risultino altre tracce rispetto a quelle rappresentate graficamente, esse non sono state inserite perchè "evidentemente al di fuori dello scenario considerato". Non si comprende a questo punto, quale ragionamento sia stato seguito per rappresentare la AJ417 e la LG477 (che non verranno riportate in altre note, neppure in quella trasmessa da Marsala l'11.07.80), mentre non venivano raffigurate tracce di maggiore interesse come le due AG262.

Sulla questione della realizzazione delle copie, Gullotta ha affermato di non averne conoscenza diretta, ma di sapere della loro esistenza perché il Di Natale gli aveva richiesto dove potessero essere conservate. Ci si deve allora chiedere per quale ragione il Gullotta, pur "rammentando" al magistrato la riconsegna degli originali l'11 novembre, non restituisca anche le copie dalle quali erano stati estratti i tabulati. Una ipotesi non peregrina in proposito può essere quella secondo cui le copie dei nastri originali non furono effettuate in quella data, ma erano state probabilmente realizzate in precedenza e quella circostanza permise di "legalizzarne" l'esistenza. Infatti quando il Di Natale riferirà in Commissione Stragi di aver chiesto al magistrato di effettuare una copia del nastro, dichiarerà anche che la copia non riguardava l'intera durata del nastro ma soltanto un periodo di esso. Ebbene in base ai dati copiati non era possibile realizzare i tabulati successivamente consegnati il 17 novembre.

Si è accertato che oltre al capitano Di Natale citato nel verbale, prese parte alle operazioni di riduzione anche il sottufficiale maresciallo Golini Nicola autore materiale della riduzione dati e presumibilmente anche della copia dei nastri; Golini che non figura inserito tra i presenti nel verbale in argomento. Egli afferma: "Riuscii ad effettuare una riduzione dati perché avevamo disponibile un nastro di programma presso la nostra biblioteca...non ricordo se la riduzione dati riguardava l'intera durata del nastro...se diedi particolari comandi. Sul tabulato di riduzione non compariva la scritta "situazione aerea del giorno". E riferisce inoltre che non aveva le capacità professionali per poter effettuare operazioni di copiatura di un nastro magnetico limitatamente ad un intervallo di tempo e non per tutta la durata del nastro (v. esame Golini Nicola, GI 09.10.96).

Ipotesi che potrebbe essere confermata da un'altra circostanza, quella relativa alla conservazione delle copie. Di Natale e Gullotta affermano che vennero conservate al Centro, nell'area riservata del Gruppo presso la nastroteca all'interno di un plico recante all'esterno la scritta "Pratica Ustica-Di Natale-non toccare". All'atto del rinvenimento del plico, di cui meglio si dirà in seguito, non venne in verità trovata al suo interno traccia di quelle copie.

Volendo ipotizzare in quale periodo potesse essere stata effettuata la duplicazione, si deve ricordare che nel tempo compreso tra il 30 giugno e il 4 luglio (secondo quanto emerge dal registro dei fogli di viaggio del 35° GRAM trasmessi in data 01.02.95), il personale MIO del sito si recò, per un corso di aggiornamento, presso il Centro Tecnico; tra gli altri, dal 2 al 4 luglio, anche D'Apuzzo, che, in sede di esame testimoniale ha affermato di essere colui che scrisse le diciture presenti sull'etichetta dei nastri 99 e 100, e che in particolare, relativamente alla indicazione del sito "Marsala" ha aggiunto che non era prassi scrivere il nome del sito radar, deducendone che se appariva quella indicazione, la ragione stava nel fatto che il nastro era destinato ad uscire dal CRAM (v esame D'Apuzzo Raffaele, GI 15.05.97).

Dichiarazioni di interesse in tal senso, che tuttavia non hanno trovato riscontro, sono quelle del capitano Pietrantuono, nel 1980 ufficiale addetto al Gruppo Addestramento, il quale ha ricordato di essere stato chiamato telefonicamente presso la propria abitazione, dal suo superiore diretto tenente colonnello Rossi Gennaro, il giorno dopo la caduta del DC9 o nei giorni immediatamente successivi, e di aver avuto l'ordine di recarsi a Siracusa o Marsala per la lettura dei nastri sulla console; questa disposizione era stata poi revocata in quanto i nastri relativi all'incidente sarebbero giunti a Borgo Piave (v. esame Pietrantuono Antonio, GI 09.10.96). Circostanza confermata anche in un successivo esame, nel quale ha precisato che doveva trattarsi del sito di Marsala, senza però riuscire a collocare temporalmente l'episodio (v. esame Pietrantuono Antonio, GI 09.10.96).

Tale racconto tuttavia non ha trovato, come si diceva, alcuna conferma poiché l'interlocutore del Pietrantuono, il tenente colonnello Rossi Gennaro, esclude di aver mai contattato alcuno dei suoi subalterni per affidare un incarico del genere, né di aver ricevuto disposizioni in tal senso. (v. esame Rossi Gennaro Ottavio, GI 16.10.96).

Le ragioni per le quali venne scelto il Di Natale quale ufficiale che doveva coadiuvare il magistrato, non sono state mai chiarite. Infatti secondo il comandante del Centro generale Gullotta "Per quanto mi riguarda, la scelta del Di Natale fu puramente casuale trattandosi di un analista; il suo comandante di Gruppo me ne indicò il nominativo" (v. esame Gullotta Giuseppe, GI 09.10.96). Di scarsa o nulla memoria il magg. Scarantino Luigi, responsabile del GSSDA (Gruppo Sviluppo e Sistemi Difesa Aerea): "Santacroce arrivò a Borgo Piave... non ricordo nulla di tutte le operazioni effettuate perché non venni coinvolto in alcun modo alle attività da espletare; ritengo che il generale Gullotta avesse predisposto tutto senza dare incarichi ai Comandanti del Gruppo" (v. esame Scarantino Luigi, GI 29.10.96). Si ricordi che il Di Natale era un ufficiale addetto ad una sezione del GSSDA.

Di Natale, a proposito della riconsegna dei nastri al termine delle operazioni peritali del novembre 80, ha fornito, come cennato, nel tempo diverse versioni: nella deposizione resa alla Commissione Stragi nell'89, riferisce che i nastri originali vennero riconsegnati nel novembre 80 dopo aver effettuato i lavori supplementari richiesti dal magistrato e non al termine delle attività dell'11 novembre; versione confermata anche nel 92; nelle dichiarazioni rese nel 96, invece, cambia versione asserendo che la sera dell'11 novembre 80 al termine delle operazioni peritali, il magistrato portò con sé i nastri originali, lasciando a Borgo Piave le copie realizzate durante la giornata per permettere la produzione della documentazione supplementare richiesta.

E' certo comunque che il capitano Di Natale per poter produrre quattro tabulati THR nei giorni successivi all'11 novembre e trasmessi il 17 novembre, doveva avere i nastri di registrazione, che, secondo quanto scritto nel verbale dell'11 novembre appaiono essere degli originali; mentre nella nota del 17 novembre a firma di Gullotta, viene espressamente precisato che i nastri erano già stati restituiti "brevi manu" al magistrato al termine della riunione. In ogni caso su questa nota non veniva precisato sulla base di quali nastri fossero stati realizzati i tabulati.

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