3. L'attività della 3a Regione Aerea
dalla fine dell'80 in poi.

Dalla fine del 1980 e fino al febbraio 1987 la vicenda del DC9 è trattata dalla 3ª Regione Aerea in modo marginale. Infatti solo in quel febbraio viene ad essa richiesto dallo Stato Maggiore - 3° Reparto -, che a sua volta è stato interessato dall'AG, di fornire elementi sull'aereo bersaglio rinvenuto a Lipari nell'agosto 80 nonché la documentazione relativa all'esercitazione Synadex. Mentre viene consegnata la documentazione relativa all'esercitazione, sul relitto rinvenuto a Lipari, custodito dal 41° Stormo di Sigonella fin dal 1980, non viene espletata alcuna indagine. Infatti viene trasmessa soltanto la documentazione cartacea, ma non si riferisce che il relitto non è più disponibile. Si accerterà nel novembre 88, che nell'85 ci si era disfatti del reperto con l'immondizia. Sempre in relazione alla citata richiesta, lo Stato Maggiore di sua iniziativa, trasmette all'AG la documentazione relativa ad altro aero-bersaglio rinvenuto nel settembre 80 nelle acque di Acquedolci (ME). La 3ª Regione non consegna alcuna documentazione. Anche in questo caso, come per l'altro reperto, nel novembre 88 si scopre che il relitto è ancora custodito presso l'aeroporto di Palermo Boccadifalco. Lo stesso avrebbe dovuto far parte dei reperti trasportati il 23 dicembre 80 ai laboratori AM di Roma. La vicenda in questione è meglio descritta in altro capitolo.

Nel maggio 88, dopo la trasmissione "Telefono giallo" in cui un sedicente aviere del sito di Marsala riferisce che gli è stato imposto il silenzio dai suoi superiori sull'incidente del DC9 Itavia, il comandante della Regione, generale Siro Casagrande incarica il comandante del 3° SOC di Martina Franca, tenente colonnello Montinaro Pasquale, di effettuare una ispezione presso il sito di Marsala. Il generale nel corso dell'esame (GI 25.11.97) dapprima non ricorda l'episodio; dopo l'esibizione della sua informativa inviata il 5 giugno 88 all'attenzione del Sottocapo di Stato Maggiore, dichiara: "non ricordavo la missiva inviata. Ricordo il fatto. Fu inviato il Montinaro in quanto lo stesso aveva comandato il CRAM di Marsala nel 1980, che era in condizione di raccogliere la documentazione da ricercare poiché il comandante dell'epoca, De Angelis, era apparso poco pronto nel fornire gli elementi richiesti". Continua il generale nelle sue dichiarazioni: "nel 1988 la questione Ustica ha avuto un risveglio di richiesta della documentazione in ambito Regione... .Oltre al materiale cartaceo venne rinvenuto al 3° ROC materiale fonico, cioè nastri di registrazione, che vennero inviati direttamente dal 3° ROC allo Stato Maggiore. Ricordo di aver letto alcune trascrizioni, non ricordo particolari significativi. Non ricordo l'ora delle trascrizioni. Non ricordo di aver dato disposizioni circa l'ascolto e la trascrizione dei nastri relativamente ad un determinato orario" (v. esame Casagrande Siro, GI 25.11.97).

Nel corso dell'acquisizione documentale dell'11.04.96, vengono rinvenuti alcuni appunti manoscritti di questo generale , riferiti al periodo giugno-luglio 88, che di seguito si riportano. Su carta intestata generale Casagrande: "1 - Attività di volo verificata non esistente presso i reparti (tranne 32° e 41°, che però non hanno anni di interesse). 2 - trovata fotocopia della ricevuta del materiale consegnato a Santacroce citato al para 2, della relazione Montinaro del 5.06.88. Essa contiene un'affermazione significativa relativa al sequestro di materiale utile all'inchiesta su tutto il territorio. 3 - da ieri 29.6 si è scoperto al ROC di possedere 5 nastri registrati tra il 27 e il 28.06.80, di vecchio tipo a 15 piste, che richiedono 6 giorni per il loro completo ascolto. Per ora trovata una pista SOC (da un'ora prima a 30' dopo) e solo dopo l'incidente c'è qualche chiamata relativa all'incidente, prima niente. Si sta ascoltando tutto per sicurezza all'epoca furono messi da parte per precauzione". Altri appunti riportati su carta intestata Stato Maggiore: "1 - Amato 2 - Esperimento = esito. 3 - Stato ricerche I° tutto quanto - in documenti può far cadere ogni accusa = accelerare e approfondire. II° riflessioni su cauta azione verso stampa - in termini di documenti: essere larghi di informazioni quesiti: perché la pizza è stata data al terzo sollecito? (la pizza di Marsala). Raccomandazione = dubbi". Il Casagrande ha così interpretato e spiegato il significato dei suoi appunti: "Gli appunti da me scritti sono riportati su carta intestata Stato Maggiore Aeronautica e su carta intestata a me personalmente. In merito, dichiaro che quando scrivo "cassetto di Amato" mi riferisco all'intervista del Sottosegretario della Presidenza del Consiglio on.le Amato in cui affermava di ritenere che la verità su Ustica fosse nascosta in qualche cassetto, intendendo così la Forza Armata. Quando scrivo: "quesiti. Perché la pizza è stata data al 3° sollecito? la pizza di Marsala", è perché voglio conoscere il motivo del ritardo e mi è stato spiegato, credo dallo Stato Maggiore, che era necessario attendere l'autorizzazione del Gabinetto della Difesa per consegnare la "pizza". Al punto 2) del foglio da me manoscritto scrivo: "trovata fotocopia della ricevuta del materiale consegnato a Santacroce essa contiene un'affermazione significativa relativa al sequestro di materiale utile all'inchiesta su tutto il territorio", rileggendo la nota del 05.06.88 a mia firma non trovo nella relazione del tenente colonnello Montinaro questa mia affermazione, la stessa è stata da me rilevata sulla ricevuta del materiale consegnato a Santacroce. Non mi sono accorto, all'epoca, che il Montinaro scrisse nella relazione del 04.06.88 che il giudice Santacroce si presentò nella zona logistica "Stagnone" mentre nella ricevuta del 1980 risulta "Timpone", zona operativa. Al punto 3) quando scrivo: "da ieri 29/6 si è scoperto al ROC di possedere 5 nastri", intendo che il 29.06.88 sono stati trovati e riascoltati tutti i 5 nastri".

Il 10 luglio 88 la 3ª Regione trasmette all'attenzione del Sottocapo di Stato Maggiore la documentazione relativa all'incidente del DC9 Itavia, esistente nel proprio archivio e di quella inviata dal 3° ROC e dal sito di Marsala. Per la prima volta si trasmettono le trascrizioni di tre dei cinque nastri TBT rinvenuti presso il ROC di Martina Franca nel periodo compreso tra le 18.00Z e le 20.00Z; la copia del registro dell'RCC sempre di Martina Franca; la fotocopia del foglio del 27 giugno 80 - registro MIO - e quella del foglio del turno notturno del 27 giugno 80 - registro del guida caccia - del 35° CRAM di Marsala. Documentazione che verrà consegnata a questa AG solo quando viene esplicitamente richiesta, tra il novembre 89 e il giugno 91. Si ricorda appunto che il 20 ottobre 89, a seguito di relativo decreto di esibizione, al Capo di Stato Maggiore era stato chiesto di consegnare tutta la documentazione - fonica, cartacea ed altra -, ma dell'esistenza di questa documentazione, ovviamente di rilievo per l'inchiesta, non era fatto alcun cenno nella lettera di risposta del Capo di Stato Maggiore del 15 novembre 89. Nella già citata lettera di trasmissione, il generale Casagrande, in relazione alle trascrizioni dei nastri TBT, precisa che non sembra emergere alcun elemento di particolare utilità ai fini dell'indagine condotta da parte dell'AG, mentre in relazione al brogliaccio dell'RCC segnala che gli elementi informativi ricavabili dal suo esame, pur interessanti, nulla aggiungono al quadro globale se non la dimostrazione dei numerosi interventi eseguiti e controllati nell'area dell'incidente. Appare singolare la circostanza che qualche mese dopo, il 29 novembre 88, la 3ª Regione, dovendo soddisfare una richiesta del Sottocapo di Stato Maggiore del 18 novembre, sull'attività di velivoli stranieri la sera del 27 giugno 80, si accorge di un'annotazione sul brogliaccio dell'RCC alle 10.27 locali e così la riporta nella missiva: "sempre nell'annesso A - allegato A pagina A4 - è registrato che nella zona dell'incidente alle ore 20.27Z vi era traffico americano mentre si esclude la presenza di portaerei americane, come asserito dal capo controllore del 3° SOC - ore 20.40Z". La lettera di trasmissione è firmata dal nuovo comandante della Regione generale Moneta Caglio Giovanni, subentrato al Casagrande il 25 novembre 88.

Questa annotazione delle 20.27Z, nell'aprile 89, sarà oggetto di ulteriore accertamento da parte del colonnello Nello Barale, ufficiale incaricato della cosiddetta Commissione Pisano presso il 3° ROC. Il Barale chiede al capitano Giovanni Smelzo, ufficiale di servizio all'RCC la sera del disastro, il significato di tale annotazione; lo Smelzo risponde che v'era l'interesse di chiedere eventualmente l'intervento di mezzi USA in supporto alle operazioni di soccorso. E' significativa la dichiarazione resa dal Barale a questo GI il 22.06.91, ove afferma di essere venuto a conoscenza della presenza di velivoli americani dall'annotazione sul brogliaccio dell'RCC; quindi non dalla segnalazione della 3ª Regione; e di aver ricercato con cura, presso il ROC di Martina Franca, tra le trascrizioni delle conversazioni l'annotazione in questione senza però riuscire nell'intento. Questa dichiarazione non è credibile. Infatti è singolare che un ufficiale della sua esperienza ricerchi una annotazione delle ore 22.27 locali tra le trascrizioni che terminano alle ore 22.00 locali; quando invece aveva a sua disposizione i nastri, presso il 3° ROC, con le successive conversazioni, non trascritte dopo le 22.00, che comprendevano anche quella poi riportata nel brogliaccio.

A questo punto però è da considerare l'ipotesi che i nastri si trovassero presso lo Stato Maggiore a disposizione dei membri della commissione Pisano. Infatti, il 7 aprile 89 , su disposizione per le vie brevi della 3ª Regione, il generale Frigo, comandante del 3° ROC, invia alla segreteria del Sottocapo di Stato Maggiore la registrazione delle comunicazioni telefoniche intercorse tra il 3° SOC ed i Gruppi radar in data 27.06.80. Nella missiva non viene specificato il numero dei nastri di registrazione trasmessi. Nel novembre 90, a seguito del sequestro di uno dei quattro nastri del 3° ROC presso lo Stato Maggiore, in un primo momento non veniva data alcuna spiegazione sul fatto di quella custodia presso lo Stato Maggiore. Il 28 giugno 91, il Capo di Stato Maggiore generale Nardini sulle registrazioni telefoniche del sito di Martina Franca utilizzate dalla commissione Pisano, comunica a quest'ufficio che, al fine di allargare i termini temporali delle trascrizioni - che si ricorda terminavano alle 20.00Z - era stato richiesto verbalmente al Comando della 3ª Regione Aerea un ulteriore nastro, la cui trascrizione non era stata inviata nell'88. Come ben si può percepire dalla comunicazione del generale Nardini la Commissione Pisano era già in possesso quanto meno di altro nastro, se non di tutti i nastri di Martina Franca. Tra gli atti sequestrati e acquisisti presso la 3ª Regione non risulta alcuna documentazione relativa ad un ordine da parte del ROC di inviare allo SMA le registrazioni sopra citate.

In data 11 novembre 88, il Capo di Stato Maggiore della Regione generale B.A. Olivero Guido scrive su un foglio block - notes del suo ufficio: "nota per generale comandante. Chiama il tenente colonnello De Angelis comandante 35° CRAM Marsala, annunciando che sta fornendo alcune informazioni relative ai turni del personale al generale Graziano. Essendo ciò in contrasto con la direttiva ultima del Capo di Stato Maggiore, ho contattato il generale Graziano il quale conferma che è stato autorizzato a contattare il CRAM di Marsala dal Capo di Stato Maggiore. Ha aggiunto che sta preparando un briefing per il Ministro sulla turnazione del personale; una volta pronto lo coordinerà con lo Stato Maggiore. Per doverosa informazione." Il generale Olivero continua nella sua nota manoscritta: "P.S. ore 14.00. Vengo a conoscenza che al generale Graziano è stato inviato via telefax il foglio relativo alla conservazione documentazione operativa. Trattasi di documento emanato dal ROC nel maggio del 66 e applicato sino all'avvento del Nadge (74/75). A detta del tenente colonnello De Angelis questo foglio non era mai stato citato in nessuna relazione documentazione relativa all'affaire Ustica. Ho contattato il generale Graziano spiegando quanto sopra. Intende utilizzarlo, in coordinamento con lo Stato Maggiore, per sfruttare la parte - durata conservazione -". Si ricorda che il generale D.A. Graziano Pasquale ricopriva l'incarico di vice Capo di Gabinetto presso il Ministero della Difesa. Come ben si può interpretare da questo appunto il personale dell'AM che ricopriva incarichi presso la Difesa seguiva con attenzione l'evolversi della vicenda Ustica ed aveva anche un contatto diretto con i Comandi periferici dell'AM senza rispettare la via gerarchica in quanto, come nel caso specifico, aveva il benestare del Capo di Stato Maggiore, il generale Pisano in quel periodo.

Il 31 marzo 89, il Capo Ufficio Operazioni della Regione, colonnello Gino Maghelli, riceve una comunicazione telefonica dal generale Giordo dello Stato Maggiore e annota: "alle ore 19.50 del 31 marzo ha telefonato il generale Giordo, ha anticipato che è in arrivo un tele con il quale si richiede di conoscere il nominativo del capo controllore di servizio a Licola la sera del 27 giugno 80 (incidente Ustica). Si è provveduto a interessare il 3° ROC. Il generale comandante è stato informato nella stessa serata". Si rammenta che, nel marzo 89, il capo controllore di quel sito non era stato ancora individuato dall'Aeronautica con certezza. Infatti, dapprima nel novembre 86 era stato segnalato dal 22° GRAM di Licola il nominativo del capitano Pierluigi Piergallini, deceduto nel 1985 e successivamente nell'agosto 88 era stato nuovamente segnalato il nominativo del predetto nonché quello del capitano Abbate Gerardo. In data 4 aprile la Regione, dopo aver contattato per telefono direttamente il capitano Abbate, comunica allo Stato Maggiore che quest'ultimo era il capo controllore di Licola la sera del 27 giugno 80. L'esame della documentazione cartacea e fonica rinvenuta presso la 3ª Regione Aerea nell'aprile 96, relativa all'individuazione del capo controllore di Licola, è già stata trattata nel capitolo relativo al 22° CRAM.

Il 6 giugno 89 il generale Frigo, comandante del 3° ROC, invia un appunto al comandante della 3ª Regione, generale Moneta Caglio, nel quale si riportano in sintesi le impressioni avute dal sergente maggiore Gioia Giuseppe nel corso dell'esame testimoniale reso il 3 giugno 89. Si ricorda che il sottufficiale nell'80 risultava inserito nell'ordine di servizio dell'esercitazione Synadex del 27 giugno 80 presso il 35° CRAM di Marsala. Le impressioni del Gioia, nel 1989 in servizio al 34° GRAM di Siracusa, venivano riferite al suo comandante tenente colonnello Grana Giuseppe, che a sua volta, telefonicamente, le comunicava al citato generale Frigo. Nell'appunto si legge che il magistrato non conosceva bene il sistema della Difesa Aerea e le domande poste erano dal tono pressante e dal contenuto potenzialmente intimidatorio. Quest'appunto il 7 giugno successivo viene inviato e ricevuto dal Sottocapo di Stato Maggiore generale Meloni. E' da sottolineare che proprio il Gioia, una volta ricevuta la comunicazione giudiziaria nel settembre 89, rammenta che il 27 giugno 80 si trovava in licenza.

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