2. Le attività della 1a Regione Aerea.

Queste le attività poste in essere dalla 1ª RA o che, poste in essere da altre entità, ebbero a destinataria questa Regione.

In data 1° luglio 80 l'ITAV richiede alla 1ª RA: "Presidente Commissione inchiesta... habet richiesto stralcio comunicazioni TBT et registrazioni comunicazioni con centri di soccorso aereo interessati... disponesi che enti T.A. indirizzo inviino sollecitamente at proprio comando RA et ITAV... documentazione richiesta...". (v. nota ITAV, 01.07.80). L'Ufficio Sicurezza al Volo della Regione protocolla questo telegramma e vi annota: "...tenere in evidenza" con sigla del generale Mura in data 2 luglio.

Non risulta che la 1ª RA abbia impartito disposizioni agli enti dipendenti per evadere tale richiesta. Soltanto il 1° ROC in data 4 luglio 80 trasmette lo stralcio delle comunicazioni TBT di Monte Venda alla Questura di Padova e per conoscenza alla 1ª RA e al 2° Reparto dell'ITAV, ma in esecuzione della richiesta della Procura della Repubblica di Bologna del 30.06.80.

In data 10 luglio la 3ª RA trasmette per competenza alla 1ª RA un telex, TR3-1034/3032/NC/G53-1, contenente la richiesta della Procura di Palermo, sost. Guarino: "...registrazione intercettazione radar militari comunque operanti su mare Tirreno tra ore 18.00Z et 21.15Z del giorno 27.06.80 con particolare riferimento at allineamento Latina-Ponza-Palermo...quanto sopra at Comando Aeroregione Prima per eventuali azioni di interesse...". Il telex viene siglato dal comandante della Regione in data 11 luglio con la seguente decretazione: "...colonnello Olivetti: quando tutto pronto, il ROC lavora da ieri, mandare tutto a Trapani". L'annotazione del colonnello Olivetti "Atti", apposta ovviamente in momento successivo non reca né motivazione né data. Non è stato possibile escutere il colonnello Olivetti Oscar, Capo Ufficio Operazioni della 1ª RA, a causa delle sue gravi condizioni di salute.

Deve porsi in evidenza che detti telegrammi sono stati rinvenuti in data 13 marzo 96 a seguito di sequestro - operato alla costante presenza di ufficiali di PG - presso la 1ª RA in una cartella dell'ex Ufficio Sicurezza al Volo, recante nel frontespizio la dicitura: "DC9 Itavia I-Tigi località mare Ustica data 27.06.80 81 deceduti"; documentazione non rinvenuta in precedenza poichè contenuta all'interno di un faldone recante sul dorso non l'indicazione dell'incidente di Ustica bensì il nominativo dei due piloti del DC9, Gatti e Fontana, che di certo non era assolutamente una titolazione, specie con l'allontanarsi col tempo dell'evento, in grado di condurre al fatto.

In data 20.06.96, il Capo di Stato Maggiore della Regione nell'80 - generale Maresia Aurelio - ha dichiarato: "... Non ricordo di una raccolta di dati, registrazioni radar da inviare alla 3ª RA, se ciò fosse accaduto me ne ricorderei... la decretazione in calce potrebbe essere di mano del generale Mura. Nemmeno l'annotazione "Atti" è di mio pugno... Olivetti dipendeva da me. Devo dire che tra me e il generale Mura la situazione era critica, vi era... una certa incompatibilità dovuta ad incomprensioni di carattere. Io cioè venivo "bypassato" giacché tra il comandante ed il Capo ufficio operazioni vi era la mia posizione...". (v. esame Maresia Aurelio, GI 20.06.96). E così anche passati contrasti e viscosità di ufficio impediscono la ricostruzione dei fatti.

Non è emersa poi altra documentazione della 1ª RA concernente la vicenda fino al giugno 88; nè peraltro risulta aver avuto corso l'annotazione del generale Mura diretta al colonnello Olivetti, in quanto non sono state rinvenute direttive al riguardo di inoltri a Trapani di documentazione della 1ª RA

In data 16 giugno 88, a seguito della richiesta di questa AG datata 4.06.88, il sottocapo di Stato Maggiore generale Meloni, con lettera SMA/SPSC/1011, richiede al comandante della 1ª RA la trasmissione di tutta la documentazione relativa all'incidente occorso al DC9, esistente nell'ambito della Regione.

La risposta è formulata in data 4 luglio 88. La 1ª RA con foglio n.TR1/131/19876/G40-5, rappresenta "... che nessuna notizia, relativa allo specifico accadimento e alle cause che lo produssero è in possesso di questo Comando o, sulla base della documentazione fornita, risulta nota agli enti dipendenti...", risposta fornita ovviamente senza alcun riferimento alla documentazione che sarebbe stata poi rinvenuta nel 96.

Con la stessa missiva vengono trasmessi i documenti pervenuti dal 1° ROC consistenti in: - fotocopia strip volo Itavia 870; - stralcio comunicazioni TBT fra volo Itavia 870 e Milano 2; - data reduction dei siti di Poggio Ballone e Potenza Picena; - DA1 di Capo Mele; - cartine avvistamenti del radar di Poggio Ballone.

A proposito della trasmissione, nella relazione del Capo di Stato Maggiore della Regione colonnello Luigi Maresio, al punto 3 si legge che "...tutti i documenti sopra elencati sono stati già a suo tempo visionati e vagliati dalle Autorità inquirenti...". (v. memoria Maresio Luigi, 27.07.95)

Deve precisarsi che di tale documentazione soltanto le strips e le comunicazioni TBT erano note all'AG.

Per quanto riguarda il sito di Poggio Ballone vi si era approntato l'invio di documentazione sia al 1° ROC che al Comando Aeroporto di Trapani Birgi; quella inviata al 1° ROC venne consegnata nel 1988, la seconda non è mai stata rinvenuta.

Gli originali delle cartine degli avvistamenti radar del sito di Poggio Ballone non sono mai stati rinvenuti; quelle consegnate nel 1988 sono fotocopie della minuta giacente a Poggio Ballone.

In data 29.10.91 la Regione richiede al 1° ROC, con foglio nr.TR1-131/37963/G10-5, documentazione inerente la vicenda; il ROC, in data 05.11.91 risponde con foglio nr.ROC1/1.1/29642/G40-5, con il quale trasmette alla Regione:- copia Track History di Potenza Picena; - copia del DA1 di Capo Mele; - fotocopia di undici cartine del 21° CRAM di Poggio Ballone; precisando che già detta documentazione era stata trasmessa in data 30.06.88, in duplice copia.

In data 26.11.91 la 1ª RA con foglio nr.TR1-131/41461/G40-5, restituiva al 1° ROC la documentazione trasmessa in data 05.11.91.

Il 28 novembre 95 questa stessa Regione con lettera n.TR1-001/05/2332, trasmette allo SMA la documentazione in originale pervenuta dall'11° CRAM di Poggio Renatico consistente nei seguenti registri:

- rapporto operativo del Capo Controllore dal 16.06.80 al 08.07.80;

- rapporto operativo del Controllore F.A./I.C. dal 04.06.80 al 12.07.80;

- quaderno di stazione - S.A. dal 04.06.80 al 23.07.80;

- quaderno di stazione - MIO dal 17.05.80 al 05.07.80;

- quaderno di stazione Identificazione dal 30.05.80 al 12.10.80;

- quaderno di stazione - MIO Recording dal 26.09.80 al 12.08.80.

Deve precisarsi che in data 20 novembre 95 presso l'11° CRAM di Poggio Renatico era stato eseguito il decreto di esibizione di questa AG datato 20.11.95, concernente, tra l'altro, anche i registri di sala operativa; quell'esecuzione ebbe esito negativo, ma, a distanza di pochi giorni, quel sito radar inviò la documentazione sopra elencata alla 1ª RA; nella nota di trasmissione non fece riferimento al provvedimento di acquisizione, ma ad una nota della Regione risalente al giugno 95, contenente una direttiva di SMA relativa al rinvenimento ed alla custodia di documentazione comunque riferibile alla vicenda di Ustica.

Successivamente la Regione nominò una Commissione interna al fine di appurare le ragioni che avevano condotto al rinvenimento tardivo della documentazione, nonché eventuali responsabilità individuali, in quanto dal giugno 88 fino a quella data più volte erano stati richiesti quei registri.

1. Da una prima valutazione dei fatti sopra evidenziati si può senz'altro affermare che la ricerca di documentazione inerente "l'evento Ustica" effettuata presso l'11°CRAM a seguito dell'ordine del Comando di Regione è stato condotta:

- senza quella scrupolosità, senso di responsabilità e solerzia raccomandate dal Comado sovraodinato ed imposte dalle circostanze e dalla delicatezza ed importanza della vicenda, e dal suo inquadramento nell'attuale difficile momento storico;

- senza quella necessaria sensibilizzazione di tutto il personale interessato al ritovamento ad opera del comandante dell'Ente.

Ciò ha portato allo svolgimento dell'incarico ricevuto con supeficialità ed a limitare la ricerca ad un lavoro di "routine" e comunque non capillare e scrupoloso, escludendo aprioristicamente dalla ricerca locali la cui ricognizione avrebbe comportato un impegno maggiore in termini di tempo, di fatica e di personale.

2. Al di là di tutta la vicenda, di riflesso, è emersa nella Commissione la sensazione che presso l'11° CRAM esista una situazione ambientale profondamente degradata che determina difficili rapporti interpersonali e gerarchici tra il personale che ivi vive ed opera, probabilmente frutto di pregressa carente azione di comando e governo del personale.

3. Si ravvisa, infine e comunque, l'opportunità, per un quadro più completo e rispondente alla realtà dei fatti, acquisire sulla vicenda la testimonianza sia del tenente colonnello Menis al suo rientro dalla licenza all'estero previsto per il 13 dicembre 95, sia del tenente colonnello Mangini, comandante del Gruppo Radar fino al 21 agosto 95 ed attualmente in servizio presso SHAPE.

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