1. Introduzione.

L'interesse per il 3° ROC ha origine, in un primo momento, dal fatto che il luogo di caduta del velivolo rientrava nell'area di competenza dell'Ente; successivamente, per il ruolo che esso svolgerà nella raccolta e consegna della documentazione richiesta dalla Magistratura nei giorni immediatamente successivi al disastro.

Dal 3° ROC - nome in codice "Sasso" - ubicato in Martina Franca (TA) dipendevano i seguenti Centri Radar, i cui responsabili di sala operativa la sera del 27 giugno 1980, sono anch'essi di seguito elencati.

1. 22° CRAM di Licola (NA), nome in codice "Barca", sistema fonetico manuale, nominativo NTN Alpha Golf-AG; capo controllore capitano Abbate Gerardo.

2. 31° CRAM di Jacotenente (FG), nome in codice "Fungo", sistema Nadge nominativo NTN Lima Juliet-LJ; capo controllore capitano Metta Sabino.

3. 32° CRAM di Otranto (LE), nome in codice "Volpe", sistema Nadge dipendente dal 31° per l'identificazione, nominativo NTN Lima Alpha-LA; capo controllore maresciallo Stabile Cosimo;

4. 33° CRAM di Pescara, nome in codice "Fionda", sistema Nadge dipendente dal 31° per l'identificazione, nominativo NTN Lima Mike-LM; capo controllore tenente Quaglia Giuseppe.

5. 34° CRAM di Siracusa, nome in codice "Campo", sistema fonetico manuale, nominativo NTN Alpha Mike-AM; capo controllore tenente Corsaro Aldo.

6. 35° CRAM di Marsala (TP), nome in codice "Moro", sistema Nadge, nominativo NTN Alpha Juliet-AJ; capo controllore capitano Ballini Adulio.

Nell'ambito del ROC è inserita, come già detto, l'RCC cioè l'agenzia che coordina il servizio del soccorso aereo. Questo servizio è finalizzato alle esigenze di ricerca e salvataggio di personale militare disperso in zone impervie ed ostili, e a quelle di carattere civile, precipuamente alla ricerca e soccorso ai velivoli civili. In caso di incidenti aerei la direzione delle operazioni competeva all'Aeronautica Militare ai sensi del decreto interministeriale del 1°.06.78. Esistevano anche due sottocentri di coordinamento e soccorso RSC, situati a Ciampino e Cagliari con una propria area di competenza. Il servizio di soccorso in mare era svolto con gli elicotteri HH3F specializzati SAR e capaci di ammarare. Potevano però essere impiegati allo scopo anche mezzi semispecializzati, come gli elicotteri SH3D e i velivoli Breguet Atlantic, che però non erano entrambi in grado di ammarare.

Nel 1980 il generale B.A. Romolo Mangani era il comandante di questo ROC, il colonnello Fulvio Pacini, vice comandante. Gli altri ufficiali responsabili delle varie agenzie del ROC erano: il colonnello Arati Giancarlo, comandante del SOC fino al 2.09.80; il tenente colonnello Cespa Piero, comandante del SOC dal 2.09.80; il tenente colonnello Testa Sergio, capo Ufficio Operazioni fino al 1°.08.80; il tenente colonnello Maghelli Gino, capo Ufficio Operazioni dal 1°.08.80; il tenente colonnello Lippolis Guglielmo, direttore RCC; il tenente colonnello Arditi Giuseppe, comandante Quartier Generale; il tenente colonnello Mainardi Bruno, direttore JASC o Joint Air Support Center; il maggiore Lanza Mario, direttore ATCC o Air Traffic Control Center.

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