3. Il 1° SOC - Centro Operativo di Settore. Le attività.

Il comandante del SOC era il tenente colonnello Carlo Moneta. In sala operativa capo controllore al turno del 27.06.80 il tenente colonnello Zaramella Ivo. Il personale in servizio presso l'RCC quella sera il sottotenente Pepe Maurizio e il sergente Di Simone Matteo.

Il 1° SOC ricevette notizia della caduta del DC9 Itavia la sera stessa dall'RSC di Ciampino e dal 3° SOC di Martina Franca; non intraprese tuttavia alcuna azione di ricerca e soccorso del velivolo poiché il luogo di scomparsa era nella competenza del 3° SOC. Ciò nonostante i Centri Radar di Potenza Picena, Poggio Renatico e Poggio Ballone vennero contattati dal 3° SOC in merito all'accaduto.

Nel registro dell'RCC (Centro di Coordinamento di ricerca e soccorso) di Monte Venda alla data del 27.06.80 si legge: "... ore 19.40Z RSC di Ciampino, maresciallo Bozicevich mi informa di un probabile incivolo Itavia DC9 decollato da Bologna e atteso a Punta Raisi alle 19.13Z. Mi chiede di non impiegare velivolo SAR di Ciampino per recupero eventuale in Elba ma dare priorità al DC9 IH870...". L'operatore dell'RCC che riceve la notizia è il sergente Di Simone Matteo, che informa la sala operativa del SOC.

Alle 19.40Z nel registro del capo controllore di Poggio Renatico si legge: "...Parlato con CC Rupe (Capo Controllore del 1° SOC - T.C. Zaramella Ivo), per IH870 decollato da BO alle 18.09Z per Palermo. Contattato con BO APP e Milano 2 per informazioni: l'IH870 è stato in contatto con Milano 2 che le ha passato... a Roma controllo... Riferito at CC di SOC precisando che era stato identificato con il numero di LE157...".

Lo Zaramella, nel febbraio del 96 ha dichiarato: "...ad una ora che non riesco a precisare ho ricevuto una telefonata dal mio corrispondente del 3° SOC, del quale non ricordo il nome, con la quale mi veniva segnalato che il Controllo del Traffico Aereo Civile aveva perso il contatto con un DC9... . Mi veniva chiesto se avevamo noi in contatto tale velivolo... Mi sono rivolto a Poggio Ballone, al responsabile di sala operativa che mi ha risposto dopo aver effettuato le verifiche... le richieste da me effettuate ai siti dipendenti sono successive alla richiesta del 3° SOC..." (v. esame Zaramella Ivo, GI 13.02.96).

Intorno alle 20.00Z Zaramella comunica la notizia al comandante del SOC - tenente colonnello Moneta - che si trovava presso la sua abitazione, il quale dà disposizione di far effettuare delle riduzioni dati agli enti di controllo dipendenti dal SOC: "...ho detto è successo di là, ma metti che vogliano sapere, dal momento che partiva da Bologna, qualsiasi cosa può essergli successo ... la pizza nel periodo che ... diceva il capo controllore ... dopo...veniva immessa in un apparato dove ... girava ... e ... su questa carta si materializzava tutto il periodo di tempo con tutta la traccia ...ovviamente quello che interessava di più era Poggio Ballone... . Quindi ho detto non occorre ... domani ... . Nel giro di 4-5 giorni abbiamo ricevuto questi pacchi, li ho impacchettati e messo "tracce del giorno tale dal al" e le abbiamo tenute lì..." (v. esame Moneta Carlo, GI 30.11.95).

Il comandante del 1° ROC generale Giachini Vittoriano, ricorda di essere stato avvisato la sera stessa dell'incidente e di essersi preoccupato per il soccorso; ma non ha rammentato altro (v. esame Giachini Vittoriano, GI 30.11.95).

Nel corso della notte il 1° SOC non viene più interessato dalla vicenda, anche se l'11° e 14° CRAM a seguito di richieste telefoniche del capo sala del 31° CRAM, capitano Metta Sabino, eseguono delle riduzioni dati da cui estraggono tutte le battute relative al percorso del DC9 Itavia. Questi dati vengono trasmessi nel corso della notte dal 14° al 31° e da questo sito al 3° ROC; come emerge dalle telefonate delle ore 23.24Z, 23.28Z, 23.34Z, 23.46Z - canale 8 - nastro B - Martina Franca. Bobine sequestrate solo nel 90.

Il 16 novembre 95 veniva rinvenuto e sequestrato presso il 3° ROC un nastro di conversazioni telefoniche avente inizio alle ore 00.00Z del 28.06.80 e termine alle ore 03.37Z del 28.06.80 con la sigla "1B"; nastro già rinvenuto a Martina Franca nell'88 unitamente agli altri quattro sequestrati dall'AG nel 90. Tale nastro, probabilmente, non venne consegnato né acquisito perchè riportava la data del 28.06.80, non valutando che potesse trattarsi della prosecuzione di quelli del 27.06.80.

I tratti delle conversazioni che concernono siti del 1° SOC/ROC hanno ad interlocutori Cassano, operatore sala operativa 31° CRAM/Jacotenente, Attanasi, assistente master controller 3° ROC.

- Tel. 00.02.45Z

"Cassano: ...per quanto riguarda la Lima Kilo 477 di Bracco, ...che sta facendo la data reduction ... e questo m'ha detto se vuoi che me la dà a me la data re... via telefono e poi io te la ribalto o se la vuoi solo via telex...

Attanasi: ... un attimo mo' vediamo un po'...

Interviene Patroni Griffi che riferisce a Cassano se è possibile averle via telefono perché così le ricevono prima. Nel corso della stessa telefonata alle ore 01.01.52Z viene trasmesso telefonicamente il plottaggio della Lima Echo 157. Nella successiva telefonata alle 01.11.23Z Patroni Griffi capo controllore del SOC, parla con il sergente maggiore. Cassano e gli chiede: "... ho ricevuto il plottaggio della Lima Echo 157 e volevo chiedere una cosa: la Lima Kilo loro (Bracco nde) non ce l'hanno per niente?...

Cassano: no...! e questo qui è stato ... il numero che loro hanno correlato con questo piano India Hotel 870...

Patroni Griffi: siccome una Lima Kilo c'è stata...

Cassano: ma non ne sanno niente... evidentemente di questa Lima Kilo perché loro oltre tutto questa qui è stata sempre riportata da Pioppo...

Patroni Griffi: ... quali tutti quei plottaggi della Lima Echo?

Cassano: sì... tutto da Pioppo...

Patroni Griffi: ...quindi lei non lo sa...

Cassano: ...loro nemmeno... non l'hanno mai fatta locale...

Patroni Griffi: ...ho capito quindi la Lima Kilo non sanno se è esistito lì... questo è il regalo del Nadge...".

Deve porsi in rilievo che agli atti sia dell'11° che del 14° CRAM non è stata rinvenuta traccia di questo invio al 31°; così come non risulta alcuna annotazione nei registri di sala operativa di Poggio Renatico - quelli di Potenza Picena non sono mai stati rinvenuti.

La richiesta del 3° SOC tramite il 31° CRAM di Jacotenente era ovviamente intesa ad accertare il percorso di un velivolo che secondo quell'ente era il DC9 Itavia. Il CRAM di Licola aveva identificato detto velivolo con LK477, Nato Track Number originato da Potenza Picena. Durante la notte dalle conversazioni di Martina Franca emerge che sia Potenza Picena, che Poggio Renatico e Poggio Ballone, avevano effettuato delle riduzioni dati; in particolare Potenza Picena riferiva a Jacotenente che la LK477 era inesistente e che il volo del DC9 Itavia era stato identificato con il NTN LE157. A seguito di ciò nelle prime ore della mattina del 28 giugno veniva trasmesso - per via telefonica - da Potenza Picena a Jacotenente, il plottaggio della LE157, che veniva, da quest'ultimo sito inoltrato al 3° SOC.

Successivamente, l'indomani, Potenza Picena con messaggio numero G37-4/2111.1/1100Z avente per oggetto: "Trasmissione plottaggio traccia" trasmetteva al 3° e al 1° SOC i dati trasmessi nella notte al 31° CRAM. Detto messaggio venne registrato in arrivo presso i due SOC in data 30.06.80; presso il 3° SOC è stato rinvenuto in data 25.01.96, anche se in data 30.06.88, il 3° ROC con foglio n.ROC3-011/08976/G10-2, trasmetteva alla 3a RA copia del citato messaggio facendo riferimento all'attività aerea effettuata nell'area di responsabilità del 3° ROC il giorno 27.06.80; presso il 1° SOC risulta registrato il giorno 30.06.80 in arrivo nel registro di protocollo ordinario al numero 9390 avente per oggetto - Trasmissione plottaggio tracce -. Presso il 14° CRAM non esiste traccia di tale documento ne in archivio né nei registri di protocollo, così come risulta dall'esecuzione del decreto di sequestro del 27.11.95.

Una conferma dell'attività svolta dai siti Poggio Renatico e Potenza Picena emerge dal messaggio del 28 giugno emesso dal 3° SOC e diretto a Stataereo Roma - ove sono riportati: "... i plottaggi di Ferrara ricevuto tramite Potenza Picena...".

La mattina del 28.06.80 alle ore 05.15Z nel registro del capo controllore di Poggio Ballone, compare l'annotazione relativa alla richiesta di autorizzazione al 1°SOC a "fermare il sistema" per poter effettuare una riduzione dati della traccia LE157. Nel registro del MIO di Poggio Ballone alla stessa ora (05.15Z) risulta l'annotazione dell'inizio di una riduzione dati.

Nei registri di sala operativa rinvenuti a Poggio Ballone non risulta invece alcuna annotazione relativa alla scomparsa del DC9 Itavia.

Nel luglio del 90, il maresciallo Ogno Salvatore - assistente al capo controllore di Poggio Ballone - dichiara: "... se non sbaglio, credo di essere stato io a ricevere la telefonata del 1°SOC di Monte Venda con cui veniva data notizia della scomparsa della traccia radar di un aereo civile DC9... Non facemmo nulla perchè non era nostro compito intervenire... . Ricordo che il 1° SOC ci chiese telefonicamente la stessa sera, il tracciato del DC9 che venne redatto dall'ufficio dei MIO e fu inviato ma non posso precisare quando perchè si trattava di altro servizio...".(v. esame Ogno Salvatore, GI 02.07.90).

In data 4 luglio 80, con foglio G33-1/23511.9/80/9723, il ROC trasmette lo stralcio delle comunicazioni TBT alla Questura di Padova e per conoscenza alla 1ª RA e al 2° Reparto ITAV, a seguito delle richiesta della Procura della Repubblica di Bologna del 30.06.80. In data 10.07.80, con foglio n.T12-2/0733/2-1, il 21° CRAM di Poggio Ballone trasmette al 1° ROC/SOC, a seguito di richiesta telefonica, quattro copie di Track History relative alle tracce registrate dal sito il 27.06.80 dalle ore 18.00Z alle ore 21.15Z. La lettera è firmata dal capo Ufficio Operazioni capitano Pongiluppi Dante; copia della missiva è stata rinvenuta soltanto a Poggio Ballone, ma non al ROC.

In data 10.07.80, con foglio nr.G37-4/2111.1/146, il 14° CRAM di Potenza Picena, trasmette quattro copie di THR relative alle tracce registrate dal sito il 27.06.80 dalle ore 18.00Z alle ore 21.15Z al 1° ROC. La lettera di trasmissione non è stata rinvenuta né a Potenza Picena né a Monte Venda. A tal proposito deve porsi in rilievo che:

- il messaggio della 3ª RA nr.TR3-134/3032/NCg 53-1, inoltrato per la trasmissione alle ore 11.25Z del 10.07.80, contenente la richiesta del sost. proc. di Palermo Guarino "... registrazione intercettazione radar militari comunque operanti su mare Tirreno tra ore 18.00Z et 21.15Z..." indirizzato per competenza alla 1ª RA e per riferimento al 1° SOC ed a Poggio Ballone, risulta pervenuto agli anzidetti Comandi come di seguito:

- 1ª RA: pervenuto alle telescriventi alle 13.02Z; registrato e protocollato in data 11.07.80 con il nr.8839/14; siglato dal generale comandante Mura in data 11.07.80 con l'annotazione di suo pugno riportante: "Colonnello Olivetti: quando tutto pronto, il ROC lavora da ieri, mandare tutto a Trapani".

- 1° ROC/SOC: registrato sul protocollo ordinario del 1980, al nr.10114 in data 12.07.80; tuttavia agli atti non è stata rinvenuta alcuna copia.

- 21° CRAM Poggio Ballone: il messaggio pervenuto alle telescriventi alle ore 13.50Z, risulta siglato dal capitano Felici Lino, capo sala operativa del turno pomeridiano (12.00Z/18.00Z) del 10.07.80 con il nr.G37-4/0739/2-1; in data 11.07.80 su cedola smistamento pratica, il capitano Pongiluppi annota: "già inviata la Track History al Comando 1° ROC/SOC a mezzo corriere".

- la documentazione pervenuta da Poggio Ballone e Potenza Picena non risulta documentata in nessun registro di protocollo del 1° ROC/SOC;

- è stato accertato che la documentazione di Poggio Ballone è stata inviata e consegnata il 10 luglio 80 a mezzo corriere sergente Tarducci, missione documentata con foglio di viaggio;

- non è stato possibile accertare come e quando sia pervenuta la documentazione di Potenza Picena al 1° ROC per mancanza di riscontri documentali.

Da quanto sopra emerge che la preparazione delle Data Reduction da parte dei siti di Poggio Ballone e Potenza Picena è scaturita, quasi certamente, da una richiesta telefonica da parte del 1° SOC; infatti il telex della 3ª RA contenente le richieste del magistrato di Palermo, venne ricevuto da tutti gli enti dipendenti dalla 1ª RA dopo che la richiesta era stata formulata.

Nel registro di protocollo ordinario del 1° ROC/SOC, al nr.10106 dell'11.07.80, appare registrata in partenza con destinazione ITAV - 2° Reparto, la documentazione avente come oggetto: "Track history del 14° e 21° CRAM" - lettera protocollata con nr.G37-4/31.5.11/10106-; documentazione non reperita né al ROC né all'ITAV.

In data 15.07.80, a mezzo corriere, il 21° CRAM trasmetteva - con foglio G40-5/0742/2-1 datato 14.07.80 - undici grafici relativi agli avvistamenti effettuati la sera del 27.06.80 tra le ore 18.00Z e le ore 21.15Z ove veniva precisato che gli stessi grafici unitamente, alla Track History, erano stati inviati al comando aeroporto di Trapani Birgi a seguito di una richiesta della magistratura palermitana pervenuta a mezzo telex della 3ª RA.

Si presume inoltre (non avendo trovato riscontri documentali nè al ROC nè al 15° CRAM, ed essendo stata l'AG di Palermo l'unica ad aver richiesto documentazione in quella fascia oraria) che, nello stesso periodo, il 15° CRAM di Capo Mele abbia inviato al 1° ROC n.4 copie di DA1 relative alle tracce registrate tra le ore 18.00Z e le 21.15Z del 27.06.80.

Di tutta la documentazione pervenuta in quel periodo relativa alla vicenda e sopra meglio specificata non è stata rinvenuta traccia nè è emersa alcuna registrazione nei registri di protocollo presso il 1° ROC.

In proposito il comandante del SOC all'epoca Moneta, ha dichiarato: "... non ho memoria del messaggio pervenuto dalla 3ª RA ... neppure rileggendo il messaggio riesco a ricordare altri particolari oltre a quelli già riferiti, ribadisco che per quanto mi riguarda le THR, di cui era in possesso il 1° SOC erano state preparate e consegnate in seguito all'ordine diramato la stessa sera dell'incidente da me. Non rammento a quale finestra oraria si riferissero le THR dei vari siti, mi sembra che si trattasse di documenti di pochi fogli riguardanti cioè un limitato periodo di tempo..." (v. esame Moneta Carlo, GI 23.05.96).

Tra il 10 e 15 luglio 80 risulta essere pervenuta al 1° ROC/SOC la documentazione di cui alla richiesta del sost. Guarino ai Centri Radar "...comunque operanti nel mare Tirreno..."; documentazione, come sopra già rilevato, preparata prima dell'arrivo della richiesta ufficiale e mai consegnata fino al 1988. Fatto che appare singolare soprattutto perché contrasta con le determinazioni del generale Mura della 1ª RA che decretò, con l'annotazione riportata in calce al telex di richiesta pervenuto alla 1ª RA: "Colonnello Olivetti, il ROC lavora da ieri, quando tutto pronto inviare a Trapani".

Al 1° ROC risulta soltanto l'invio all'ITAV - 2° Reparto e ad altri enti delle Track History del 14° e 21° CRAM - documentazione della quale non è stata rinvenuta traccia.

In data 27.06.88, a seguito di ricerche di archivio effettuate dal 1° SOC, il comandante pro-tempore colonnello Mario Capasso, rinveniva e trasmetteva all'Ufficio Operazioni del ROC, con foglio nr.G37-4/31.5.12/031/14872 la seguente documentazione: - riduzione dati del 14° e 21° CRAM; - DA1 del 15° CRAM. Si precisava nella missiva che oltre ai documenti sopracitati il 1° SOC non disponeva di altra documentazione né di altri elementi di informazione relativi all'evento del DC9 Itavia.

In data 30 giugno 88, il Comando del 1° ROC trasmetteva alla 1a RA di Milano, con foglio nr.G40.5/2307.5/221/15194, la documentazione in suo possesso relativa al DC9 Itavia, consistente in: -strips di volo e comunicazioni TBT trasmesse alla Questura di Padova, alla 1ª RA ed all'ITAV - 2° Reparto - in data 4 luglio 80; -riduzione dati del 14° e 21° CRAM in duplice copia; - DA1 del 15° CRAM in duplice copia; -undici grafici del 21° CRAM relativi agli avvistamenti che furono a suo tempo inviati all'ITAV ed al Comando Aeroporto di Trapani-Birgi, pervenuti in data 30.06.88 al 1° ROC dal citato CRAM.

In merito al rinvenimento ed alla trasmissione della suddetta documentazione si deve rilevare: - che il SOC nel rinvenire e trasmettere la documentazione non cita il numero delle copie rinvenute; - che il ROC quando trasmette la documentazione alla 1ª RA indica "in duplice copia" senza precisare quante copie restino agli atti; - che lo stesso ROC nel trasmettere gli undici grafici del 21° CRAM di Poggio Ballone, precisa che gli stessi erano pervenuti in data 30.06.88 dal citato CRAM e che all'epoca, cioè nel 1980, erano stati inviati a Trapani-Birgi ed all'ITAV, omettendo di aggiungere che i documenti erano giunti anche al ROC, in data 15.07.80 a mezzo corriere, documenti che non sono stati mai rinvenuti.

In data 1° giugno 90 il 1° ROC, con foglio nr.ROC1/2.3/07.5/619/1917 trasmette al generale B.A. Blandini Carlo, dell'Ufficio Relazioni Esterne dello SMA, varia documentazione inerente la vicenda, tra cui una copia delle riduzione dati di Poggio Ballone e Potenza Picena nonchè una della DA1 di Capo Mele.

In data 2 luglio 90, a seguito di decreto di sequestro 30.06.90, vi viene sequestrata una copia della THR di Poggio Ballone.

Nella stessa data, il comandante pro-tempore del 1° ROC generale B.A. Vannucchi Arnaldo, con foglio nr.ROC1/1.1/19366 comunica a questo Ufficio, che la copia della THR di Poggio Ballone sequestrata è l'ultima in possesso al suo Comando, specificando che il 1° ROC nel luglio 80 ha ricevuto quattro copie delle THR dal 21° CRAM di Poggio Ballone e che nel tempo due copie sono state consegnate rispettivamente alla 1ª RA di Milano in data 30.06.88 e una allo SMA in data 1 giugno 90.

In data 10.10.91, i siti dipendenti del 1°ROC (11°,12°,13°,14°,15°e 21° CRAM) riferiscono di non essere in possesso di documentazione concernente l'analisi dei tracciati radar, né dei nastri di registrazioni relativi al 27.06.80.

In proposito il 14° e 21° CRAM precisano:

- il 14° CRAM di Potenza Picena, che la THR del 27.06.80, redatta in unica copia, è stata inviata al SOC con foglio nr.G37/4/2111.1/146 del 10.07.80, quest'ultimo documento non è più in possesso del sito in quanto risulta inviato da un registro di protocollo non classificato;

- il 21° CRAM di Poggio Ballone, che l'unica analisi effettuata risulta essere la trasposizione su cartina dei tracciati radar registrati dal sito, nel periodo dalle ore 18.00Z alle ore 21.15Z, allegando copie delle missive datate 13 e 14 luglio 80, indirizzate rispettivamente a Trapani Birgi ed al 1° ROC.

Dall'analisi delle risposte emerge:

- la risposta negativa del 15° CRAM di Capo Mele, mentre il ROC era in possesso del DA1 del giorno 27.06.80 dalle ore 18.02Z alle ore 21.10Z;

- la risposta parziale del 21° CRAM di Poggio Ballone, che allega la risposta del 13 e 14 luglio 80 (trasmissione degli undici grafici) e non quella del 10.07.80 con cui trasmetteva quattro copie di THR al 1° ROC;

- la risposta parziale del 14° CRAM di Potenza Picena, che indica la trasmissione di una copia THR (non quattro copie) in data 10 luglio 80 e l'omissione del messaggio nr.G37-4/2111.1/11.00Z del 28 giugno 80 trasmesso sia al 1° che al 3° ROC concernente il plottaggio del DC9 Itavia tra le ore 18.25Z e le ore 18.46Z del 27.06.80.

La documentazione consegnata dai siti dipendenti al ROC/SOC, sin dal luglio 80, segue alla richiesta dell'AG di Palermo del 5 luglio 80. Infatti le THR, il DA1 e la trasposizione dei tracciati del 21° CRAM sono relativi alla fascia oraria 18.00Z-21.15Z, orario indicato espressamente (20.00-23.15 locali) nell'ordine di sequestro di quella Procura.

Il comandante del ROC, generale B.A. Giachini Vittoriano, il capo Ufficio Operazioni, colonnello Caputi Guido, ed il comandante del SOC, tenente colonnello Moneta Carlo Luigi, non ricordano assolutamente nulla della richiesta dell'AG di Palermo per il tramite della 3ª RA - di cui erano anche destinatari -; il comandante del SOC ricorda soltanto che tutta la documentazione rinvenuta, nel 1988 riguardava le disposizioni da lui emanate la sera stessa dell'incidente mentre in realtà, per il periodo di tempo preso in considerazione, quella raccolta conseguiva alla richiesta della Procura di Palermo.

In particolare il capo Ufficio Operazioni ed il comandante del SOC non ricordano contatti con il capo Ufficio Operazioni della 1ª RA - colonnello Olivetti, il quale, a sua volta, aveva ricevuto disposizione dal comandante della 1ª RA, generale Mura, secondo cui, una volta ricevuta la documentazione dal ROC, doveva provvedersi al suo invio a Trapani.

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