17.4. Perdasdefogu.

Il Poligono sperimentale e di addestramento interforze del Salto di Quirra, con sede a Perdasdefogu, usufruiva fino agli anni 70 di due campi per l'atterraggio ed il decollo di piccoli velivoli ed elicotteri. La prima aviosuperficie era ubicata a circa 17km dal Comando Poligono in direzione Sud, nell'area compresa tra le località Sangurti Dorgiu e Padente Longu. La pista, in terra battuta, lunga circa 1000 metri e larga circa 50 metri era stata costruita negli anni 68-70 per l'operatività di aeromobili leggeri, nel periodo in cui il Comando del Poligono era affidato al generale Giorgio Bertolaso. Secondo i testimoni locali, la pista dopo quel breve periodo non è più stata utilizzata e nel corso degli anni su quella stessa area sono state svolte, tra l'altro, esercitazioni che hanno fortemente contribuito al completo deterioramento e disfacimento dell'aviosuperficie.

Riguardo all'altra aviosuperficie, la cui realizzazione precede la fine degli anni 70, si tratta di una mera pista in terra battuta della lunghezza di circa 200 metri e della larghezza di circa 40 metri. L'area su cui insiste questa pista è situata in prossimità del Comando Poligono in località Perda Rubia ed è stata costruita per consentire all'Aviazione dell'Esercito (già ALE) il decollo e l'atterraggio dei propri elicotteri nella fase di concentramento dei velivoli prima e dopo le esercitazioni a fuoco che venivano svolte nel poligono. Per il decollo e l'atterraggio di aerei dell'Av.Es., quantomeno fino all'inizio degli anni 80, la pista veniva utilizzata occasionalmente dal 21° Gruppo Squadroni ALE "Orsa Maggiore" di stanza a Cagliari Elmas, impiegati durante le operazioni di sgombero poligono. Attualmente la pista è in disuso ed in pessime condizioni.

Per quanto concerne la presenza dell'Av.Es., dalle evidenze documentali emerse in sede di ricerca, risulta carteggio che comprova lo svolgimento di esercitazioni con elicotteri nell'ambito del poligono dal 1972 a tutt'oggi. Peraltro agli atti non risultano evidenze documentali sull'utilizzo della stessa pista da parte di aerei leggeri ad eccezione di una nota del giugno 82 dello Stato Maggiore Esercito con la quale veniva sollecitato un miglioramento dell'aviosuperficie.

In definitiva aeroporti minimi e sedimi in pessimo stato, ma pur sempre in grado di permettere atterraggi e decolli a velivoli di non grandi dimensioni.

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