17.3. Muravera.

Il secondo aeroporto sardo è quello di Muravera.

Nel giugno del 95, nel corso dell'esecuzione del decreto di perquisizione presso lo stabilimento della società Vitrociset SpA di Villaputzu (CA), all'epoca proprietà dell'Avioelettronica Sarda, venivano sequestrati, tra l'altro, i "cartellini" del personale dipendente relativi all'anno 80. (v. perquisizione Vitrociset SpA del 6.06.95)

La quasi totalità dei dipendenti della Avioelettronica venivano escussi, presso il distaccamento della Stradale di Muravera (CA) e lo stabilimento stesso, in merito alle presenze ed alle funzioni svolte dal personale militare libico presso Avioelettronica Sarda nel periodo compreso tra gli anni 79-80. Detto personale ha ricordato all'unanimità la presenza in quegli anni dei militari libici collegandola alla frequentazione di un corso pratico per la conduzione di aerobersagli, organizzato successivamente all'acquisto da parte del governo africano di alcuni velivoli radiocomandati "Mirak-100" prodotti dalla "casa-madre" Meteor. Quella che i libici svolsero a Villaputzu fu soltanto la parte "pratica" del corso, che tra l'altro culminò con lanci di radio-bersagli dal poligono militare adiacente alla sede; il corso teorico si era svolto presso la sede della Meteor di Monfalcone (TS). (v. esame Zucca Antonio, DCPP 08.06.95).

Il gruppo di libici, la cui consistenza numerica si aggirava sulle venti unità, era diretto dall'ufficiale Abdurahim Abuluga, noto anche come Raim; che alloggiava in locali appositamente istituiti all'interno dell'Avioelettronica Sarda. Del gruppo faceva parte anche una donna, di probabile nazionalità inglese. (v. esami Ferrari Giorgio, DCPP 06.06.95, Monni Antonio, DCPP 07.06.95, Zucca Antonio, DCPP 08.06.95, Podda Attilio, Digos 06.06.95, Madeddu Gildo, Digos 07.06.95).

Sempre in base alle dichiarazioni ricevute è emerso che personale dell'Avioelettronica nel periodo di tempo dal '79 all'86 si era recato in Libia presso la base aerea di "El Uotia" per completare l'addestramento all'uso dei radio-bersagli effettuando anche il montaggio in loco. (v. esami Podda Attilio, Digos 06.06.95, Madeddu Gildo e Sirigu Antonio, Digos 06 e 07.06.95)

Con riferimento all'affidabilità degli aerobersagli i testi hanno dichiarato che questi spesso cadevano al termine della missione al di fuori delle zone prestabilite per il recupero. Infatti, nel periodo di tempo 73-81, hanno ricordo di alcuni incidenti di cui uno relativo a un velivolo radio-guidato, del tipo CT-20 o 21, lanciato dalla squadriglia radio-bersagli dell'AM che cadde in località S.Maria-VillaPutzu, un altro del tipo "Ckukar" che cadde sugli agrumeti di S.Vito-Villaputzu, mentre un terzo dello stesso tipo cadde all'interno del poligono di Perdasdefogu.

Nel contesto più generale sulla gestione ed affidabilità della catena radar di inseguimento-tracciamento dei bersagli è interessante riportare la testimonianza resa dal Concas che riferì di un episodio accaduto "a cavallo fra il 77 e l'81", ed appreso dai colleghi rientrati dalla zona di lancio, in merito alla perdita di un target nel corso dell'esercitazione da parte del radar di inseguimento: pochi minuti dopo l'interruzione di contatto il radar "rilevò la presenza di una traccia e pensò di identificarla come il target stesso. Fortunatamente prima che il target individuato venisse intercettato dal missile, ci si accorse che la traccia apparteneva ad un aereo di linea, per cui fu dato immediatamente lo "Stop Count Down" e fu bloccata l'operazione". (v. esame Concas Giuseppe, DCPP 06.06.95)

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