17.2. Chilivani.

Il primo di quelli sardi č l'ex campo di volo di Chilivani. Nella omonima (Ozieri), nella provincia di Sassari, esiste un'area pianeggiante costituita da un vasto comprensorio agricolo di circa 110 ettari, nel cui ambito fu costruita una struttura aeroportuale da parte delle Forze Armate Tedesche negli anni 41-42. Tale aeroporto, utilizzato nel periodo bellico dai tedeschi, era composto da una pista in terra battuta di circa 700/800mt., da alcune strutture in legno e comprendeva vari attendamenti militari. Il sedime aeroportuale era privo di strutture fisse in muratura e cemento. Durante la ritirata delle truppe tedesche l'intera area č stata minata e resa inagibile.

Subito dopo il periodo bellico il comprensorio č stato gestito dal Demanio Aeronautico fino al 47, anno in cui č stato ceduto alla Regione Sardegna che lo ha mantenuto fino al 90. Dopo tale data, č subentrata la VI Comunitā Montana anche se di fatto, fin dagli anni 60, i terreni su cui insiste l'area sono rimasti nella disponibilitā di due imprenditori locali.

Le fonti documentali non individuano alcun aeroporto o aviosuperficie attualmente in utilizzo nella localitā Chilivani. Ed in particolare l'"Aeronautica Information Publication" (edita dal Ministero dei Trasporti - Aviazione Civile, ediz. 1995) non reca alcuna struttura aeroportuale a Chilivani; inoltre nel testo "Gli aeroporti italiani. Cenni sugli eliporti e le aviosuperfici" non viene censito alcun aeroporto od aviosuperficie in localitā Chilivani (il testo tratta anche la classificazione, l'organizzazione e le specifiche infrastrutturali degli scali italiani, degli eliporti e di tutte le aviosuperfici sull'intero territorio nazionale, curato dal Ministero dei Trasporti).

La Circoscrizione Aeroportuale di Alghero ha documentato attivitā aviolancistica su campi di volo ed aviosuperfici, sia civile che militare. Ma non vi č documentazione alcuna inerente l'uso della superficie quale sito aeroportuale, mentre vi sono documenti da cui risulta l'impiego dell'area dell'"ex campo di volo di Chilivani" per lanci di paracadutisti civili e militari. In particolare il messaggio nr.TR2/134/02641/3-2 privo di data, recante apposta a penna la data del 17.09.1980. Tale messaggio, concernente una richiesta di emanazione di "Notam" per restrizione spazio aereo, contiene un riferimento ad un foglio SISMI Roma.

L'area individuata attraverso i sopralluoghi attualmente si presenta come terreno utilizzato per seminativo e pascolo da agricoltori della zona. Da informazioni assunte in loco č emerso che l'aeroporto militare č stato creato nel periodo 38-39 da un'impresa di Sassari ed era gestito dall'Aeronautica Militare italiana, ma vi si basavano soprattutto bombardieri tedeschi. Quando i tedeschi si sono ritirati il campo č stato minato ed č stato fatto saltare, ma vi sono rimaste bombe interrate. Fino alla partenza dei tedeschi la pista di circa 700/800mt. era in terra battuta. Dopo gli anni 50 il campo č stato utilizzato da cooperative agricole che lo hanno sfruttato a seminativo e pascolo fino ad oggi. Nell'ex campo di volo si sono lanciati paracadutisti militari e circa 2/3 anni or sono un piccolo aereo monomotore ha fatto atterraggio di fortuna. Gli uffici regionali e locali (VI Comunitā Montana di Ozieri - SS -) attestano che dopo il periodo bellico, la zona interessata č stata gestita dal Demanio Aeronautico e nel 47 č avvenuto il passaggio da questo Demanio alla Regione Sardegna. Nel 90 la Regione Sardegna ha ceduto l'area alla VI Comunitā Montana.

In conclusione dagli anni 60 il terreno č rimasto nella disponibilitā di imprenditori agricoli della zona e nella memoria storica locale non emerge alcun atterraggio o decollo di aerei nell'area dell'"ex campo di volo" eccetto alcuni atterraggi di elicotteri. Vi č stata un'opera di bonifica dell'area, con operazioni svolte durante un quinquennio dal 92.

Pertanto esclusi gli atterraggi e decolli di piccoli velivoli (soprattutto elicotteri e qualche piccolo aereo civile) che sono sporadicamente segnalati, l'inesistenza, dal 47 ad oggi, di una pista sia pure in terra battuta o erba priverebbe un aeromobile civile o militare di rilevanti dimensioni o maggiore sofisticatezza, del necessario supporto operativo e logistico.

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