12. Palermo-Punta Raisi.

L'aeroporto di Punta Raisi era abilitato all'epoca dei fatti all'atterraggio ed al decollo di velivoli nazionali ed internazionali nonché di velivoli militari. La torre di controllo fino alla data del 1° luglio 80 è stata gestita dall'Aeronautica Militare; successivamente è passata all'Azienda Autonoma Assistenza al Volo. E quindi la struttura è stata dipendente, fino al 1° luglio 80, dal Comando della 3ª Regione Aerea; dopo quella data dal Ministero dei Trasporti. I responsabili sono stati: il tenente colonnello AM Garufi Ernesto, comandante del Distaccamento aeroporto di Punta Raisi e il dr. Randazzo Paolo, Direttore dell'aeroporto.

Il sito è stato oggetto di più decreti di sequestro ed esibizione, come di varie richieste. Ben trentotto dipendenti dell'aeroporto, dell'Itavia e dell'Alisud sono stati escussi. Ma tutta tale attività ha avuto scarsissimi risultati. Sia perché i decreti hanno avuto esito negativo tranne il primo quello emesso quasi nell'immediatezza del fatto il 28.06.80, che portò alla acquisizione dei nastri di registrazione delle comunicazioni; sia perché i testi hanno riferito poco o nulla. In questo aeroporto non venivano rinvenuti gli elenchi del personale in servizio la sera del 27.06.80 alla torre di controllo. Si è proceduto però alla identificazione di molti dei presenti attraverso le conversazioni telefoniche registrate sulla bobina nr.3, sequestrata, come s'è detto, il 28.06.80.

Essi erano: 1) Pagliaro Stefano, dell'Ufficio di Informazione Volo, che ricorda di aver svolto il servizio la sera del 27.06.80 unitamente a Lo Baido. 2) Buccheri Ciriaco, in servizio presso la torre di controllo che ricorda di aver svolto il servizio la sera del 27.06.80 unitamente a Runfola e Quattrini. In relazione all'identificazione degli operatori di Palermo questi ha dichiarato di riconoscere le voci di Fortino Vincenzo, Guidera e Runfola. 3) Candia Francesco, in servizio con la funzione di operatore telescriventista. 4) Ciccarese Vincenzo, capo servizio tecnico operativo. 5) Fortino Vincenzo, addetto alla torre di controllo. 6) Grifò Carlo, addetto all'Ufficio Informazioni al Volo. 7) Guidera Angelo, addetto alla torre di controllo con turno pomeridiano, ricorda che la sera del 27.06.80 era di servizio unitamente a Fortino e Quattrini. 8) LoBaido Antonino, dell'Ufficio Informazioni Volo. 9) Lombardo Armando, in servizio all'ufficio previsione. 10) Lo Presti Calogero, addetto Ufficio Informazioni Volo. 11) Continella Antonino, capo TWR, che ricorda di essere stato la sera del 27.06.80 presso la propria abitazione sino a quando non ricevette una telefonata da parte del personale della torre di controllo, in conseguenza della quale raggiunse immediatamente l'aeroporto.

Tutti i predetti riconoscono la propria voce, ma non ricordano null'altro di quella sera.

Tutti i dipendenti della Società Alisud non ricordano di aver dato assistenza per il cambio dell'acqua nella toilette dell'aeromobile DC9 Itavia.

I dipendenti Itavia hanno invece dichiarato: 1) Vernaci Giuseppe, la sera del 27.06.80 ricorda di essere stato in servizio con turno sino alle ore 22.00. All'orario stimato dell'arrivo, si mise in contatto con l'ufficio traffico per chiedere informazioni sul ritardo del DC9 Itavia, ma non ricorda il nome della persona a cui si rivolse; 2) Testaverde Giovanni, la sera del 27.06.80, ricorda che era di servizio con turno pomeridiano, in qualità di operaio specializzato. Riferisce anche che quasi sicuramente effettuò le pulizie a bordo dell'aeromobile, unitamente al sig. Orsini, essendovi stato il tempo perché l'aeromobile decollato alle ore 17.57 era rimasto in pista circa un'ora; ma non ricorda di aver notato anomalie sull'aeromobile; 3) Orsini Giuseppe, operaio specializzato, la sera del 27.06.80 in servizio con turno pomeridiano. A causa dell'incivolo prolungò il turno anche di notte. Non ricorda di aver effettuato pulizie all'interno della toilette del DC9.

I rimanenti testi Itavia non erano in servizio la sera del 27.06.80.

L'unico risultato positivo dell'istruzione su questo aeroporto e, in conclusione, la testimonianza di Testaverde che rammenta con precisione che vi fu il tempo per le pulizie sull'aeromobile, che egli vi provvide, che non notò a bordo alcuna situazione anomala.

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