11. Palermo-Boccadifalco.

L'aeroporto di Boccadifalco all'epoca dei fatti non era operativo. Infatti non era dotato di piste di atterraggio e decollo per velivoli di grosse dimensioni né di una torre di controllo. Era sede degli Elinuclei della Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia di Stato. Il Comando aeroporto dipendeva dalla 3ª Regione Aerea.

Al tempo gli ufficiali responsabili erano: il maggiore AM Geraci Francesco, comandante dell'aeroporto fino al 4 agosto 80; il tenente colonnello AM Furci Rocco, comandante dell'aeroporto dal 05 agosto 80.

Nel corso dell'istruzione sono stati emessi più decreti di sequestro sul sito, tutti con esito negativo. Precisamente di sequestro dei nastri e registrazioni radar del sito in data 27.06.80 trasportati a seguito del provvedimento datato 05.07.80 della Procura della Repubblica presso l'aeroporto di Trapani Birgi. Di sequestro degli oggetti che furono concentrati presso l'aeroporto di Palermo-Boccadifalco, attinenti e non all'aeromobile precipitato e tuttora giacenti presso l'aeroporto Boccadifalco o quello di Ciampino ove furono in parte trasportati il 23.12.80. Di sequestro della bolla di carico redatta in triplice copia, dal maresciallo Ferraro Giuseppe, addetto al carico effettivo presso la 46ª Brigata Aerea di Pisa, in occasione della missione effettuata il 23.12.80 dall'aeroporto di Pisa all'aeroporto di Palermo-Boccadifalco.

Sono stati sentiti anche diversi militari già in servizio presso quell'aeroporto. Il sito, non essendo operativo, non fu interessato agli eventi verificatesi la sera del 27.06.80. Però nei giorni immediatamente successivi all'incidente, su disposizione dell'AG di Palermo, vi furono concentrati i reperti del DC9 Itavia recuperati dai mezzi di soccorso.

Tuttavia dalle conversazioni telefoniche registrate sia al 3° ROC che all'aeroporto di Palermo-Punta Raisi, risultano due conversazioni con personale in servizio a Boccadifalco la sera del 27.06.80. Il personale di Boccadifalco che vi appare è stato identificato in: 1. maresciallo CC. Villa Claudio, in servizio al 9° Elinucleo CC. di stanza a Boccadifalco; 2. maresciallo AM Di Blasi Claudio, in servizio quale sottufficiale al corpo di guardia dell'aeroporto. La conversazione telefonica tra il personale di Martina Franca ed il maresciallo CC. Villa (ore 01.25Z del 28.06.80) riguardava la disponibilità di due elicotteri per il soccorso; mentre quella tra il Di Blasi e l'operatore di Palermo Punta Raisi (ore 21.54Z del 27.06.80) riguardava notizie circa l'arrivo del maggiore AM Guzzetta per le ore 23.00 locali, proveniente da Roma. Il maggiore AM Guzzetta Giuseppe, nel 1980 comandante del 6° Gruppo Telecomunicazioni di Boccadifalco, ha dichiarato che la sera del 27.06.80 si trovava su un aereo di linea proveniente da Roma ed era giunto all'aeroporto di Punta Raisi alle ore 22.00 circa.

In data 04.07.80 il colonnello Bomprezzi Bruno, il maresciallo Zecchini Cesare, del 2° Reparto e il tenente colonnello Argiolas Giampaolo del 3° Reparto, accompagnati dal capitano Pace Andrea capo del 31° Sottonucleo SIOS/A di Catania, esaminarono i reperti del DC9 Itavia. Ma agli atti dell'aeroporto di Boccadifalco non risulta traccia di questa ispezione. La vicenda sarà trattata nel capitolo del 2° e 3° Reparto.

Il maresciallo di PS Procaccianti Vincenzo, nel 1980 in servizio al 4° Reparto di Volo PS di Boccadifalco, è stato escusso in relazione al rinvenimento di una cuffia antirumore di produzione americana, rinvenuta da un pescatore siciliano nei pressi di Palermo. Non ricorda il giorno del rinvenimento, ma afferma che il fatto era avvenuto nell'estate del 1980, e di aver consegnato il reperto al proprio Comando. In merito a questa vicenda il colonnello Sidoti Francesco, Capo del 4° Ufficio Sicurezza volo del 3° Reparto ed il colonnello Bomprezzi Bruno, del 2° Reparto, in data 12 agosto 80, su disposizione del Sottocapo di Stato Maggiore generale Ferri Franco, si portarono a Boccadifalco per visionare il reperto. La vicenda sarà trattata nel capitolo del 2° e 3° Reparto.

I rimanenti testi, maggiore AM Geraci Francesco, tenente colonnello Furci Rocco, tenente colonnello Santagati Egidio, rispettivamente comandanti di Boccadifalco i primi due nel 1980 ed il terzo nel 93, maresciallo CC. Lazzarino Vincenzo, app. CC. Zizolfi Rosario, rispettivamente comandante Stazione CC. presso aeroporto Punta-Raisi e comandante posto fisso CC. presso Boccadifalco nel 1980, sono stati escussi in relazione al trasporto dei reperti del DC9 Itavia, custoditi presso un hangar di Boccadifalco, il giorno 23.12.80 dal citato aeroporto a quello di Ciampino a mezzo di un G222 della 46ª Aerobrigata di Pisa per essere successivamente destinati ai Laboratori AM di via Tuscolana. La vicenda è trattata più dettagliatamente nel capitolo di Ciampino.

In relazione ai reperti custoditi è da rammentare la vicenda relativa al relitto dell'aerobersaglio rinvenuto il 18 settembre di quell'80 nelle acque antistanti il comune di Acquedolci (ME). Con provvedimento del 20.09.80 della Procura di Palermo, se ne disponeva il sequestro. Il reperto, il 22 successivo, veniva consegnato dai Carabinieri di Acquedolci al comando aeroporto di Palermo Boccadifalco. Il relitto veniva esaminato dal perito prof. Cantoro. Non veniva inserito tra gli altri reperti trasportati a Ciampino e successivamente ai Laboratori AM il 23.12.80. Nel febbraio dell'87 il prof. Cantoro convocato a Napoli-Capodichino per riconoscere se il reperto conservato presso questo aeroporto fosse quello da lui esaminato nell'80, dichiarava che non si trattava di quello periziato.

Nel novembre 88 venivano esperiti ulteriori accertamenti presso l'aeroporto Boccadifalco ed il comandante al tempo, il tenente colonnello Guzzetta, con missive datate 23 e 25 novembre affermava: -23 novembre: "in ordine a quanto richiesto come dichiarato via breve, il relitto di cui trattasi non è mai stato consegnato a questo Comando"; -25 novembre: "...come già comunicato via breve, si conferma la disponibilità del reperto cui trattasi presso il locale posto fisso dei Carabinieri". La vicenda è presa in esame nel capitolo delle perizie.

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