3.8. Le autorizzazioni al sorvolo concesse
dallo SMA a velivoli statunitensi.

Nella ricerca degli aeromobili presenti nei cieli e sugli scali italiani in quel giorno e nei giorni prossimi si provvedeva al sequestro della documentazione relativa ai nulla-osta concessi dallo Stato Maggiore Aeronautica ai velivoli civili e militari di nazionalità straniera; documentazione conservata presso la Direzione dell'aeroporto di Ciampino. Emergevano così dal fascicolo "autorizzazioni sorvolo e scalo da Stato Maggiore Aeronautica" due documenti, secondo i quali velivoli militari potevano essere in volo quel 27 giugno sul Tirreno e, in particolare per quelli indicati dal secondo documento, proprio tra la Calabria e la Sicilia. Il primo, datato 24 giugno 80 e ricevuto dalla RIV di Ciampino il 25 seguente, proveniente dalla 2a Regione Aerea e diretto all'aeroporto di Decimomannu (e ad altri Enti per conoscenza) - con oggetto "Gran Bretagna rifornimenti in volo velivoli RAF", comunicava che il giorno 26 e per riserva il 27 giugno dodici velivoli Phantom e quattro Victor provenienti da Malta avrebbero effettuato rifornimento in volo secondo modalità riportate a fogli del 75 e del 76 per l'esercitazione "Patricia" e che gli orari previsti per il rifornimento sarebbero stati dalle ore 10.30 alle 15.00Z in entrambi i giorni (v. sequestro, nr.113 del 28.10.91).

Il documento del 75, sequestrato presso la RIV era un foglio SMA, 3° Reparto-Piani Operazioni e Addestramento, prot.SMA-35/6359/246.18 datato 29 settembre 75 con oggetto "Gran Bretagna - Rifornimento in volo di velivoli RAF", firmato Bartolucci. In esso si leggeva che le autorità inglesi avevano richiesto di poter effettuare, nello spazio aereo italiano sovrastante la Sardegna, rifornimenti in volo a velivoli della RAF durante voli di trasferimento. In allegato si specificavano le procedure per la effettuazione di tali rifornimenti. I velivoli della RAF sarebbero partiti da Decimomannu e da Luqa. Il rifornimento sarebbe avvenuto nello spazio aereo compreso nel CTR di Cagliari e dentro la zona LIR 54 - Oristano, e sempre sopra Fl150. I velivoli da rifornire sarebbero decollati dall'aeroporto di Decimomannu o da quello di Luqa. Gli enti ATC sarebbero stati informati dell'attività prevista a mezzo piani di volo, così come sarebbero stati mantenuti i contatti bilaterali con gli enti ATC e DA interessati. Al fine di permettere l'identificazione delle operazioni sarebbero stati ad essi assegnati, i nominativi di identificazione (nick-name): Mary White per l'esercitazione concernente i velivoli Lightning e Harrier da Decimomannu, e Patricia per l'esercitazione concernente i velivoli Phantom da Luqa. Veniva quindi specificata la rotta assegnata per il rifornimento con punti di riporto e identificazione - da Carbonara VOR e rispettivamente punto uscita Aerovia B21, Alghero VOR e punto entrata aerovia E. Infine i periodi, che all'epoca erano diversi da quelli dell'80. (v. sequestro nr.275, del 13.07.94).

Il documento del 76, sequestrato presso lo SMA e l'ITAV, riportava le istruzioni permanenti interne della RIV di Roma aggiornate con più varianti in diverse date. In tale documento al punto 3.4.3. erano riportate generalità, rotte e caratteristiche del percorso della Patricia e della Mary White coincidenti con quanto specificato nel documento del 75 sopra menzionato. Nella stessa pagina al punto 3.6 dal titolo "attività della 6a flotta nella FIR di Roma" si legge "qualora l'attività dei velivoli della U.S. Navy non si svolga nei termini stabiliti dal relativo ODS, il CSO ovvero il capo sala operativo, può segnalare la inadempienza riscontrata a Ambasciata USA, MR C.F.R.B. Baumstark (o suo sostituto) tel.4674/int.550". Se Guidi, Massari - il CSO - e compagni avessero tenuto a mente queste istruzioni, avrebbero bene e immediatamente saputo chi chiamare quella notte. Il testo acquisito, si noti, è la variante n.16 del 20.03.80 (v. documentazione acquisita presso l'ITAV e presso lo SMA per effetto dei decreti emessi in data 13.07.94, nr.281 e 282).

Il secondo documento datato 2 giugno proveniente dallo Stato Maggiore Aeronautica-Sios e diretto a Civilavia e per informazione alla RIV di Ciampino che lo riceve il 3 giugno, comunicava, a seguito di anticipazione per le vie brevi, che il Naval Air Facility di Sigonella aveva richiesto, tramite l'Ambasciata USA in Roma, l'autorizzazione ad effettuare voli addestrativi di avvicinamento ILS su Palermo e Lamezia (senza scalo) durante il periodo 09.06.80-01.08.80 nelle fasce orarie 12.00/14.00Z e 17.00/20.00Z (notturno) da e per Sigonella con aeromobili C131 e UC128 Beechcraft Super King Air 200. L'autorizzazione veniva richiesta per l'intero periodo, ma i voli addestrativi sarebbero stati compiuti non più di due volte alla settimana, secondo la disponibilità di velivoli e piloti.

Entrambe le attività di volo, date per eventuali da detti documenti, si effettuarono invece proprio quel 27. La prima è risultata da comunicazioni dell'ACC di Ciampino. Ad ore 20.41Z infatti mentre da questo sito tentano di mettersi in contatto con l'Attachè all'Ambasciata americana, proprio attraverso l'extension 550 indicata dal documento sopraddetto, dall'interno della sala si odono frasi o parti di frasi che fanno riferimento ad esercitazioni in genere e alla Patricia in particolare proprio all'inizio: "X: senti...la... scusami tanto l'esercitazione interessava aeroplani americani.. molti?; X1: ce l'avevamo noi l'esercitazione... (inc.)... Quindi qualche tempo dopo X: chi c'era? c'era un'esercitazione?... c'era un'esercitazione in giro?... Americana?... X1: beh, guarda dalle 10.30 alle 15.00 la Patricia (inc.); X: fino a che ora?; X1: fino alle 15.00... 15.00 avete, avvertito quel COP lì allo Stato Maggiore, lì... c'è il COP là... il coso (inc.)".

Questa conversazione veniva sottoposta all'esame del capo sala operativa - colui che dovrebbe conoscere meglio degli altri in sala le istruzioni di cui sopra, in cui espressamente si parla della Patricia e che non sa come raggiungere gli Americani - cioè il maggiore Massari, e del maggiore Chiarotti, che quella sera per l'ottima sua conoscenza dell'inglese fa la telefonata all'Ambasciata americana. Ebbene Massari fa a tal punto lo gnorri - anzi induce in errore - da affermare, dinanzi a precise e più contestazioni secondo cui in quella conversazione si sta parlando di una esercitazione e che di essa si dà anche il nome, che invece la parola deve intendersi come Amatrice, giacchè ad Amatrice c'è una zona di lavoro per aerei militari, l'AR48. A tal punto negativo sulla prima interpretazione e fermo sulla seconda, da indurre a ricerche e indagini sulla zona di lavoro indicata (v. interrogatorio Massari Porfirio, GI 23.01.92).

Chiarotti indicava invece in quella parola il nome di un'esercitazione, anche se levava un dubbio sulla sua denominazione esatta, se si trattasse cioè della Patricia o di una Patrich (v. esame Chiarotti Elio, GI 31.01.92).

Phantom e Victor sarebbero dovuti atterrare a Decimomannu, come potrebbe stimarsi dal fatto che quell'aeroporto era il destinatario della comunicazione, o sarebbero potuti ritornare al luogo di partenza e cioè a Malta, mettendosi sull'Ambra 13. Ma dall'esame della documentazione acquisita presso la citata base AM non veniva riscontrato nulla in merito all'esercitazione Patricia; in particolare, dal registro del centro controllo Aeroporto di Decimo - quaderno di servizio APP acquisito in data 18.03.91. Alla data del 24.06.80 vi si leggeva che alle ore 18.50 il radar era spento per "passaggio su GGEE per voli notturni"; tale annotazione però non riportava ulteriori informazioni sulla nazionalità e il numero dei velivoli impegnati nell'attività notturna. Nel registro della torre di controllo, acquisito nella medesima data, emergeva un'annotazione riguardante la ritardata chiusura della torre al fine di consentire l'atterraggio di Eagle 1 proveniente da Capo Frasca. Altresì dai memorandum doganali, acquisiti il 18.03.91, si rilevava che il 27.06.80 era stato effettuato sulla base di Decimomannu il rifornimento a velivoli Jaguar di nazionalità inglese.

Dall'esame delle risposte alle rogatorie dirette alle autorità maltesi di desumeva che alcun velivolo o squadrone di velivoli militari della Royal Air Force (Phantom e Victor) aveva sorvolato lo spazio aereo maltese nei giorni e nelle ore di interesse, né era decollato o atterrato all'aeroporto di Luqa (Malta); inoltre, nessun registro conservato da quel Dipartimento segnalava la presenza di detti aerei.

L'autorità inglese, rogata per molteplici volte, con missiva datata 16 gennaio 95 riferiva di non aver trovato alcuna registrazione o notizia relativa alla esercitazione Patricia, effettuata nel giugno 80 da squadroni Phantom della RAF, né di aver rilevato alcuna operazione nel vicino spazio aereo italiano il 27 giugno 80. Riferiva infine che dal 31 marzo 79 Luqa non era più base aerea della RAF.

In effetti da questa documentazione emerge più attività britannica che statunitense. Ma emergono anche conferme di quella attività di esercitazione su Lamezia, che s'è scoperta per caso nelle trascrizioni dei nastri di Ciampino, e di quel numero dell'Ambasciata americana, compreso l'interno, che doveva essere chiamato in caso di inadempienze della 6a Flotta, e che fu chiamato quella sera da quell'ACC.

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