2.1.6. La perizia grafica dell'Ufficio e le
considerazioni della parte civile.

Tali considerazioni inducevano ad una perizia grafica, nella quale al collegio veniva richiesto, pur nella consapevolezza delle difficoltà dovute al fatto che si disponeva solo di copia degli scritti provenienti da sviluppo di microfiches: se e quali uguaglianze di grafia nella stesura dei giorni 27 e 28 giugno 80 trovassero riscontro nei restanti fogli dell'anno 80, - nel frattempo acquisiti sino al mese di novembre 80 - ; se e quali firme degli ufficiali addetti ai turni dei giorni sopraspecificati fossero scritte dalla stessa mano degli apparenti firmatari nei restanti fogli; se e quali anomalie si rilevassero nei fogli 27 e 28 giugno; in caso di rilevazione di anomalie e peculiarità, se e in quale misura si rilevassero anche nei fogli di comparazione.

I periti così risponderanno: "...la scarsa leggibilità o la illeggibilità nei fogli non ha impedito il raggiungimento di conclusioni certe e complete... .

1.Il cambiamento di intestazione tipografico, che si rileva all'interno dei giorni 27/6 e 28/6, si ripete frequentemente in altri fogli dello stesso registro, sia nello stesso senso (Opnav+Navpers) che nel senso inverso (Navpers+Opnav).

2.La peculiarità rilevata nei giorni 27/6 e 28/6, per cui cinque turni (quattro per il 27 e uno per il 28) sono scritti da una stessa mano, si ripete spesso, in misura anche più ampia, negli altri fogli del registro di bordo.

3.Il fatto che nei fogli in verifica la grafia sia uguale nonostante i sottufficiali siano diversi corrisponde ad una prassi largamente diffusa nei fogli degli altri giorni, per cui è chiaro che non esiste alcun rapporto automatico tra la persona del sottufficiale addetto e quella che scrive il rapporto.

4.La presenza di un foglio in bianco al termine del 27/6 e del 28/6 trova riscontro nella presenza frequentissima di altri fogli in bianco accodati all'ultimo foglio scritto anche negli altri giorni.

5.Le anomalie riscontrate su alcune firme dei fogli in verifica (diverse da altre firme omonime apposte sui fogli di comparazione) si ripetono per altre firme, tutte apposte sui fogli di comparazione e tuttavia provenienti da mani diverse, nonostante la unicità dell'apparente firmatario.

6.L'anomalia, presente nel foglio del 27/6, per cui alle ore 00.04 è indicato come ufficiale di turno Norris, mentre poi il rapporto dello stesso turno è firmato da Schaefer, è presente anche nei fogli di comparazione.

7.Nei fogli di comparazione esistono anomalie, frequenti e varie, sopra esemplificate.

8.Riassumendo, i fogli in verifica 27/6+28/6 presentano le anomalie sopra indicate, le quali tuttavia non costituiscono un unicum, bensì sono presenti e frequenti anche nei fogli di comparazione, talora anche con maggiore intensità. Nei fogli di comparazione inoltre sono frequenti anche altri tipi di anomalie.".

Queste conclusioni devono però essere confrontate con quelle della consulenza delle parti civili, che saranno esposte nella parte dedicata alle perizie. Ma di cui qui si devono riportare le argomentazioni su questi moduli, tanto precise quanto puntigliose sotto il punto 4, lì ove rileva che, sebbene la struttura e la veste grafica dei moduli usati il 27 giugno 80 fosse identica, si erano usate due versioni diverse dello stesso modulo. La prima versione di modulo mostrava, a sinistra dell'intestazione "Ship's Deck Log Sheet", la sigla identificativa del modulo stesso, scritta su due righe, e cioè "Opnav 3100/99 (Rev 2-76) Front" - l'ultima parola è sostituibile da "Back" quando si tratta del "retro" del foglio - alla prima riga. "S/N 0107-LF-031-0495", alla seconda. Questa versione del modulo riporta, in basso a sinistra, sotto l'ultima riga, la dicitura: "Report Opnav 3100-10". Una seconda versione del modulo riportava a sinistra della dicitura "Ship's Deck Log Sheet" la dicitura "Navpers 3100/2 (REV 6-74) Front", alla prima riga; "S/N 0106-LF-131-0202", alla seconda. Questo modulo riportava, in basso a sinistra, sotto l'ultima riga, la dicitura: "Report Bupers 3100-1". Il consulente afferma, e non a torto, che il nominativo delle due versioni del modulo suggerisce che gli stessi erano stati predisposti in tempi diversi e indirizzati ad entità diverse. In particolare, il "modulo Navpers" usato sembra essere la sesta versione del 1974, stampata a cura dell'ufficio del personale della Marina americana (Bupers). Mentre il "modulo Opnav" dovrebbe essere la seconda versione del 1976, stampata a cura dell'ufficio Operazioni Navali.

Il consulente rileva inoltre la opportunità della stampa da parte di due diversi enti dello stesso tipo di modulo giacchè nel diario di bordo vi erano informazioni di interesse sia dell'ufficio Operazioni navali - esercitazioni ed operazioni effettuate - sia dell'ufficio del personale - punizioni comminate ai militari, con effetti sullo stipendio e sulla carriera.

Queste le deduzioni: mentre i primi quattro turni del 27 giugno - dalle 00.00 alle 16.00 - sono compilati su moduli Opnav, i successivi due turni - dalle 16.00 alle 24.00 - sono compilati su moduli Navpers. Poi dal primo turno del 28 giugno, riprendono le trascrizioni su moduli Opnav. Anche se l'uso dei due tipi di moduli avviene qualche altra volta nei due mesi presi in esame, va sottolineato che dal 15 giugno in poi il primo modulo Navpers viene usato il 27 giugno. Se leghiamo la questione del cambio di modulo con quella della continuità di grafia, noi abbiamo la situazione seguente. Uno stesso sottufficiale, con ogni probabilità Rose, compila cinque diversi turni di guardia su tre diversi moduli. Il primo e il terzo modulo sono del tipo Opnav. Il secondo, che comprende il turno relativo all'ora dell'evento, è invece un modulo Navpers. Tale secondo modulo è compilato solamente nella pagina di fronte (Front), mentre il retro (Back) è lasciato in bianco. Tutti gli elementi sopra evidenziati inducono il sottoscritto consulente a ritenere che il modulo Navpers contenente le annotazioni relative al pomeriggio ed alla sera del 27 giugno 80 sia stato scritto in tempi successivi ai turni stessi e sia stato poi inserito nel diario di bordo al posto del modulo preesistente".

Quanto alla risposta del portavoce del Pentagono, anch'essa non è apparsa convincente alla consulenza della parte civile, poichè non si capisce a chi faccia riferimento Williams quando parla di "quattro sottufficiali". Dal diario di bordo risulterebbe che il servizio, alle ore 20 citate era coperto da cinque ufficiali e tre sottufficiali. Inoltre, la procedura standard non sarebbe quella descritta, ma quella con le cancellature con barratura e l'inserimento di "carote". Ne deriverebbe che quella adottata il 27.06.80 non sarebbe la procedura standard della Marina americana.

"Dalla spiegazione di Williams sembra derivare che il diario di bordo sia stato riscritto a posteriori da un sottufficiale, e che poi gli ufficiali responsabili dei vari turni abbiano rifirmato il diario stesso. Tale ipotesi, da non dare per scontata, sarebbe verificabile con una perizia grafologica relativa alle firme degli ufficiali in servizio. Perizia che la parte lesa auspica venga fatta, assieme agli interrogatori degli ufficiali e sottufficiali in servizio il 27 giugno 80".

Il consulente per il raffronto indica, in caso di manipolazione del diario, i giorni immediatamente seguenti l'evento di Ustica. Consultando il giornale di bordo e confrontandolo con la storia di comando della Saratoga, ritiene evidenti alcuni interrogativi.

"Un primo interrogativo riguarda l'ufficiale Norris. Costui risulta essere in servizio di guardia durante le prime quattro ore del 27 giugno, ma a fine turno non compare la sua firma, bensì quella dell'ufficiale Schaefer. Alla luce dei due mesi di diario di bordo analizzati, il fatto appare insolito. Ancora più strano è che alle sette di mattina del 23 luglio 80, l'ufficiale John M. Norris, matricola 503-64-5580/1165, lasci la nave "on PCS orders". Forse si tratta banalmente di un ufficiale che non si era presentato in servizio il 27 giugno e il suo allontanamento successivo è dovuto alle conseguenze del suo atto. Però potrebbe anche esserci un diverso rapporto tra i due fatti. Al consulente di parte lesa sembra che una chiarificazione sarebbe utile.

La storia di comando della Saratoga riporta, tra il 23 giugno - data di ancoraggio nel porto di Napoli - e il 6 luglio - data di partenza, una "fast cruise" avvenuta il 2 luglio. La "fast cruise" viene riportata anche sul diario di bordo, ma con la specifica tra parentesi che si tratta di una esercitazione (drill). Recentemente l'Ambasciata americana a Roma ha rilasciato una dichiarazione in cui spiega che il termine "fast cruise" definisce non una crociera veloce, bensì "una crociera da fermi". Salvo verifiche ulteriori, il sottoscritto consulente ritiene credibile tale interpretazione.

Anche sullo stato operativo della portaerei, cioè su cosa significhi "condizione di prontezza IV", l'Ambasciata ha rilasciato delle dichiarazioni, che devono ancora essere valutate.

Il consulente solleva dubbi su alcune visite alla Saratoga nel luglio successivo al disastro. In effetti sia dalla storia di comando che dal diario di bordo emergono visite di personaggi di rilievo alla nave. Però non sempre i dati corrispondono. In diversi casi visite registrate in uno dei due documenti non risultano nell'altro e viceversa. In particolare, il diario di bordo della Saratoga riporta che il 1° luglio sono contemporaneamente presenti a bordo della nave, presumibilmente per una riunione, le seguenti persone: il comandate della Saratoga, capitano James H. Flatley; il comandante della Forza di battaglia della 6a Flotta, contrammiraglio James R. Sanderson; il comandante dell'aviazione di Marina del Mediterraneo, probabilmente il contrammiraglio William M. Callaghan Jr.; un "capitano della US Navy" non meglio identificato; un non meglio specificato prefetto di "Compagna" o "Compagnia", con ogni probabilità persona di nazionalità italiana. Questo incontro si colloca ad appena due giorni prima della emissione del comunicato con cui il Comando delle forze navali americane in Europa (Cincusnaveur) afferma che non vi sono propri aerei coinvolti nella strage di Ustica.

Altra visita che abbisogna di chiarimenti è avvenuta, secondo la storia di comando della Saratoga, il 17 luglio 80; si tratta di tre membri dell'Ambasciata americana a Mosca: l'ambasciatore Watson; l'Addetto militare, contrammiraglio William G. Sizemore; un non meglio specificato "assistente civile" di nome Montgomery. Quest'ultimo potrebbe, secondo il consulente coincidere con Hugh Montgomery, già capostazione della CIA a Roma fino al settembre del 79. Sempre a proposito di tale visita, il consulente sottolinea che essa avviene mentre la portaerei è impegnata nell'esercitazione contro incursioni aeree denominate Natinad. Mentre il giorno successivo, il 18 viene ritrovato il MiG23 con colori libici sulla Sila.

Questi dubbi in effetti non sono stati risolti dalle dichiarazioni del portavoce del Dipartimento della Difesa. La periodicità indicata, anche se non con certezza, nella ricopiatura da parte del quartiermastro del brogliaccio sul diario di bordo appare sempre piuttosto estesa ( pari a un mese - cosicché la stessa grafia dovrebbe coprire un numero rilevante di turni; ed invece le medesime grafie si succedono per periodi molto più brevi e grafie diverse si alternano più volte ogni mese.

Come permangono interrogativi sull'uso del modulo Navpers solo per i due turni di maggior rilievo - cioè gli ultimi due del 27 giugno - mentre prima e dopo risulta l'ordinario uso di moduli Opnav; e sul fatto che il modulo Navpers è compilato solo nella pagina di fronte, mentre il resto è in bianco. Non vi sono spiegazioni esaurienti sul significato di fast cruise nonostante l'impegno degli uffici dell'Ambasciata USA. Come sullo stato operativo, ove risultano "condizioni di prontezza IV" della portaerei.

D'altra parte la stessa perizia d'ufficio, che pure appare meno critica nei confronti della compilazione di questi moduli, rileva queste anomalie pur assumendo che risultano in fogli diversi da quelli del 27-28 giugno 80, come ne rileva altro di altro genere, e non sa dare una spiegazione allo stato di quei fogli.

Le questioni che pone Miggiano sono fondate e purtroppo o non hanno ricevuto risposta o addirittura non v'è stato modo di porle. Certo le indagini necessarie a questa inchiesta avrebbero necessitato di istruttorie in loco in più Paesi, e quindi di una giurisdizione diversa da quella odierna.

Dietro