6. Le dichiarazioni dell'ammiraglio Pierre Lacoste.

Nel febbraio del 92 l'ammiraglio francese Lacoste, giā direttore del Servizio esterno francese con una intervista apparsa sulla stampa italiana faceva generico riferimento a controlli compiuti in Francia, due anni prima, per accertare eventuali coinvolgimenti di aerei o navi francesi la sera del 27.06.80, concludendo che tale inchiesta aveva avuto esito negativo. Di conseguenza con le rogatorie del 14.02.92 e del 30.03.92 veniva chiesto l'invio di copia degli atti di questa inchiesta.

Dall'esame della documentazione trasmessa si desumeva che alcuna inchiesta nč amministrativa nč giudiziaria era stata intrapresa in Francia, perché si era stimato che non vi fosse alcuna competenza, non essendo avvenuto in quel Paese nč il disastro, nč l'immatricolazione o la costruzione dell'aeromobile nč la sua gestione. Medesima posizione era stata assunta anche dallo stesso ammiraglio Lacoste, che dichiarava di non disporre di informazioni precise al riguardo, e di avere soltanto espresso un'opinione. La sua ipotesi si basava sulla convinzione che non fosse assolutamente verosimile, sotto ogni profilo tecnico, anzi addirittura assurda la supposizione che chiamava in causa le forze aeronavali francesi. L'alto ufficiale aggiungeva che la sua posizione gerarchica militare e governativa all'epoca dei fatti gli avrebbe in ogni caso permesso di conoscere ogni "anomalia" che si fosse verificata.

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