3. Lo Stato Maggiore Pisano.

Un ritorno di interesse si registra nel periodo di comando del generale Pisano per l'incarico conferito dal Ministro della Difesa on.le Zanone il 17.03.89, di svolgere la nota inchiesta in ambito AM. Deve essere sottolineato che il Sottocapo Meloni si manifestò contrario a questa iniziativa e cioè che il Capo di SMA effettuasse una simile relazione; per motivi di opportunità riteneva che detto incarico dovesse essere assegnato ad altra Autorità. Quando infine gli venne richiesto un parere sulle conclusioni della Relazione, egli ha dichiarato di essersi astenuto, non conoscendone il contenuto. (v. esame Meloni Luciano, GI 15.01.97).

Nel giugno 88 a seguito della richiesta di questo Ufficio rivolta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Sottocapo di SMA generale Meloni richiedeva ai Reparti dipendenti e agli Enti periferici di far pervenire allo SMA tutta la documentazione relativa all'incidente del DC9 Itavia. Nello stesso tempo richiedeva, come già s'è scritto, ai Capi Reparto la segnalazione del nominativo di un ufficiale superiore allo scopo di costituire una apposita Commissione per la raccolta ed esame della documentazione che sarebbe pervenuta allo SMA; il 6 luglio 88 viene nominata la prima Commissione interna dello SMA presieduta dal colonnello Alberto Falciani.

A distanza di pochi mesi, nel novembre 88, veniva nominata, come già s'è rilevato, un'altra Commissione, la cui esistenza verrà accertata soltanto nel 96, presieduta dal colonnello Carmine Pollice, che doveva esaminare "criticamente" la documentazione esistente o prodotta dallo SMA relativa alla vicenda di Ustica. Le ragioni che condussero alla costituzione di due diversi organi per una stessa vicenda ma con compiti diversi, non sono state chiarite anche per la mancata collaborazione dei diretti interessati, come il generale Meloni "padre" di quest'ultima commissione, che hanno dichiarato di non ricordare o addirittura di ignorarne l'esistenza; tuttavia si può presumere, considerata la concomitanza della costituzione con la Commissione nominata dal Consiglio dei Ministri, - cioè la Pratis - che la Pollice dovesse accertare l'inesistenza di "deficienze" della Forza Armata.

Tale circostanza induce a stimare che la "contrarietà" di Meloni alla realizzazione della Relazione Pisano, fosse determinata dalla conoscenza dei risultati dell'attività della Commissione Pollice, che aveva concluso i lavori il 15.12.88; dalla Relazione Pollice emergeva infatti una analisi critica della condotta dell'AM in merito alla vicenda di Ustica, i cui elementi non saranno considerati o trasfusi nella Relazione cd. Pisano consegnata il 5 maggio 89 al Ministro della Difesa.

Durante il periodo di comando del generale Meloni si verificò anche un altro episodio che, come da lui stesso dichiarato, "suscitò in me una reazione molto dura" (v. esame Meloni Luciano, GI 29.01.97); si tratta del rinvenimento del plico contenente dei nastri presso l'area riservata di Borgo Piave l'11.11.88. In un primo momento tali nastri vennero identificati come copie dei nastri di Marsala, ma successivamente si accertò, come s'è scritto in altra parte di questo provvedimento, che si trattava di altre registrazioni risalenti ad epoca diversa.

Gli ufficiali che si sono succeduti alla guida della Commissione presieduta da Falciani - che acquisirà il nominativo di Gruppo di Lavoro Ustica - sono: il colonnello Giorgio Iscra, il colonnello Sergio Triches, il generale Arnaldo Vannucchi, il generale Ennio Pampena ed infine il generale Orazio Rizzi.

Il 20 ottobre 89 il SCSM generale Lorenzo Giordo pone all'ITAV, "...scopo disporre elementi... per chiarimento ...alcuni aspetti... emersi in sede di discussione presso Commissione Stragi...", quesiti sull'identificazione delle tracce dei velivoli rilevate la sera del 27.06.80 nell'area della FIR di Roma dai radar della Difesa aerea; come noto ad un prima risposta l'ITAV fece seguire un secondo elaborato "a correzione", ma sul punto più diffusamente già s'è detto nel capitolo dedicato all'ITAV.

In proposito il generale Giordo ha dichiarato che sulle risposte non formulava dei giudizi nè effettuava verifiche, giacchè "non esisteva alcun organo dello SMA in grado di valutare gli elaborati prodotti dall'ITAV" (v. esame Giordo Lorenzo, GI 29.07.96).

Lo stesso 20 ottobre 89 viene notificato al Capo di Stato Maggiore l'ordine di esibizione di tutta la documentazione relativa all'incidente del DC9 e del MiG23 libico; ma il materiale, che verrà consegnato il 15.11.89, riguarderà soltanto la documentazione in possesso del SIOS.

Sull'esecuzione di tale provvedimento, si deve dire che ad esso venne data quanto meno una interpretazione restrittiva; infatti la dicitura "ordina al SIOS Aeronautica e per esso al Capo di Stato Maggiore", venne intesa come documentazione esistente solo presso il 2° Reparto e non comprensiva di quella giacente presso lo SMA raccolta e ordinata fin dal 1988, della cui esistenza non viene fatto alcun cenno nella lettera inviata dal generale Pisano alla magistratura il 15.11.89.

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