8. L'11° CRAM di Poggio Renatico.

Il radar dell'11° CRAM di Poggio Renatico (FE) nel 1980 era di tipo semiautomatizzato ed era integrato nel sistema di controllo di Difesa Aerea Nadge. Nelle conversazioni via filo era denominato "Pioppo" ed aveva un'area di competenza comprendente tutta l'Italia Centrale, ad Ovest il Mar Ligure e di Toscana e ad Est l'alto Adriatico e le coste dell'Istria e della Dalmazia. Dipendeva sotto il profilo gerarchico dalla 1ª Regione Aerea. Era collegato con i radar del 1° ROC/SOC, Mortara, Poggio Ballone e Potenza Picena. I velivoli che avevano origine presso di esso assumevano il Nato Track Number con sigla in lettere LE o Lima Echo.

L'impianto radar era equipaggiato con i seguenti sensori: 1. AN- FPS 88 con portata teorica tra le 180 e le 200 miglia, 2. S - 269 con portata teorica di 200NM; 3. AN - FPS con portata teorica di 220NM.

Nel 1980 il comandante dell'11° CRAM era il tenente colonnello Brancaccio Emilio ed il capo Ufficio Operazioni era il maggiore Brutti Paolo.

Quanto al personale presente in sala operativa la sera del 27.06.80, esso è stato ricostruito con sufficiente precisione, essendone stato acquisito l'elenco a seguito di provvedimento di esibizione.

Presso il sito, sono stati operati un sequestro e un'esibizione, e compiuti più esami testimoniali. Il sequestro che concerneva piani di volo e relative strips ha avuto esito negativo; l'esibizione che concerneva registri, turni di servizio in sala operativa, registri di missione, ha avuto esito solo parzialmente positivo. Ovviamente non è stata rinvenuta alcuna documentazione, sia magnetica che cartacea, riguardante le registrazioni radar.

Quanto ai testi il loro contributo è scarsissimo o nullo. In primo luogo Brancaccio Emilio, comandante all'epoca del CRAM. Questi ricorda, in merito all'incivolo del DC9 Itavia, di essere stato informato dell'accaduto telefonicamente presso il circolo ufficiali o in ufficio dal capo controllore di turno al momento dell'evento; costui gli riferì che il velivolo Itavia, da Bologna a Palermo, era scomparso dagli schermi radar. Non ricorda però se gli venne riferita la zona in cui si erano perse le tracce del DC9. Non diede alcuna disposizione al capo controllore, nè gli venne riferito dal medesimo che erano state effettuate operazioni per la ricerca del velivolo.

Non ricorda se nei giorni immediatamente successivi furono richiesti dati relativi all'evento da parte dei comandi superiori, nè se gli venne richiesta la riduzione dati del DC9 e la conservazione del nastro di registrazione relativo all'incidente. Non ricorda di aver notato, nel registro del capo controllore un foglio strappato, anche perchè se così fosse stato, ne avrebbe chiesto le spiegazioni.

Al teste è stato posto in visione il registro del capo controllore, relativo al 27.06.80 turno "Delta notte" e quello del MIO, relativo al 28.06.80, turno "Alpha". Sul primo registro in particolare risponde: "Effettivamente vi è un foglio strappato, ma non ricordo se notai tale mancanza sul registro". Quindi aggiunge, per quanto riguarda sempre il registro del MIO: "noto che ad ore 11.10Z viene effettuata una Data Reduction della traccia Lima Echo 157, relativa al DC9". Non ricorda però se gli venne riferito da alcuno dei suoi stretti collaboratori di questa riduzione dati, asserendo che, se essa era stata compiuta, la relativa richiesta proveniva dal 1° SOC (v. esame Brancaccio Emilio, GI 25.03.96).

Quindi Ardolino Salvatore, capo controllore presso la sala operativa in sevizio come risulta dall'elenco acquisito quella sera. Dichiara che in effetti all'epoca dell'incidente di Ustica era capo controllore presso il sito di Poggio Renatico nel turno "Delta"; non ricorda però di essere stato in servizio la sera dell'incidente.

Gli viene poi mostrato il registro del capo controllore relativo al giorno 27.06.80, turno "Delta notte" ed in proposito risponde "il registro è lo stesso che ho visto qualche mese fa a Poggio Renatico al momento del ritrovamento"; "la grafia della compilazione del giorno 27.06.80 è la mia"; "pur leggendo la trascrizione che ho effettuato nel registro, non ricordo nulla di quell'incidente che ho fatto o disposto ai miei subordinati quella sera"; "Il foglio strappato credo di attribuirlo al fatto che erano state trascritte frasi sbagliate o incomprensibili o qualche scarabocchio".

Non ricorda se il registro lo compilava non appena ricevute le notizie o alla fine del turno. Non ricorda se quella sera gli venne chiesto dal SOC o da altri siti la riduzione dati del DC9 Itavia nè se trascrisse il plottaggio del DC9 a siti del 3° ROC per il tramite di Potenza Picena.

Prende atto che nella parte restante del foglio strappato, al rigo nove, appare un segno che potrebbe identificarsi con il tratto iniziale del numero 1 e quindi possa ipotizzarsi un'annotazione sotto un orario successivo ad ore 19.40 e comunque prima delle ore 20.00"; non riconosce però tale tratto quale proprio, in quanto gli sembra scritto da una mano più leggera della sua.

Quanto alla annotazione del registro alle ore 21.00Z "Gesrep per Data Reduction", asserisce: "credo che si riferisca ad una precedente autorizzazione richiesta al SOC e riportata nell'annotazione delle ore 17.30Z e non ad una riduzione dati riferita al DC9 Itavia" (v. esame Ardolino Salvatore, GI 25.03.96).

Poi Angelini Alberto. Anch'egli capo controllore presso la sala operativa. Costui, pur non rammentando di essere stato in servizio la sera dell'incidente di Ustica, ha un ricordo legato a tale evento perchè il giorno successivo o qualche giorno, di mattina, ha ricevuto una telefonata da parte del controllo del traffico civile di Roma che gli chiedeva se essi, come sito radar, avessero a disposizione le registrazioni della partenza e della prima parte del volo del DC9 Itavia. Egli prima di rispondere chiese conferma al TPO, il quale gli riferì che in quel periodo di tempo erano attivi e pertanto diede risposta affermativa al suo collega di Roma; "nell'occasione non ricordo di aver dato l'ordine di effettuare la riduzione dati; si trattava di avere la certezza che potevamo essere in possesso dei dati richiesti, né il controllore di Roma richiese tali tabulati".

Quindi aggiunge: "Successivamente, nel 1986 circa, presi servizio presso il 1° ROC di Monte Venda e nell'occasione ebbi la certezza che quei dati erano stati trasmessi, perchè parlando con altri colleghi mi mostrarono un grosso pacco di riduzioni dati che pensai fosse il risultato di tutti i tabulati richiesti dal SOC ai siti dipendenti; pensai che anche la nostra riduzione dati si trovasse in quel pacco".

Non ricorda di aver chiesto al MIO di fare una riduzione dati successivamente alla telefonata del controllore di Roma; in ogni caso, afferma, qualora la riduzione fosse stata effettuata con il sistema off-line, sarebbe stato necessario inviare un messaggio al SOC, operazione che sarebbe stata annotata sul registro del capo controllore.

Al teste è stato poi mostrato il registro del capo controllore, nella parte relativa al 28.06.80 turno "Alpha". A tal proposito dichiara: "riconosco come mia la firma apposta su quel foglio, nonché le annotazioni dell'intestazione. Dalle annotazioni apposte nel turno non risulta essere stata effettuata alcuna riduzione dati".

Nel contesto prende anche visione delle annotazioni relative al turno del 27.06.80 - notte - constatando che è stato strappato un foglio. Riferisce inoltre: "Vedo che dal registro risulta che il mio successivo turno di mattina era il giorno 29.06.80. Credo che durante quel turno mi sia arrivata la telefonata del controllo di Roma".

Al teste viene mostrato il registro dell'operatore MIO - nella parte relativa al 28.06.80 - turno "Alpha"; in proposito dichiara: "prendo atto che l'operatore MIO del turno del 28.06.80 nello stesso orario in cui ero in servizio, era Fruncillo, il quale ha effettuato, secondo quanto risulta dalle annotazioni che appaiono sul registro, una riduzione dati; io non ho dato l'ordine di effettuarla poteva anche trattarsi di una consegna trasmessagli dall'operatore del turno precedente. Non ho mai visto una riduzione dati relativa alla caduta del DC9 Itavia durante la mia permanenza presso l'11° CRAM". Infine: "La telefonata del controllo di Roma pervenne sulla linea Rita" (v. esame Angelini Alberto, PG 29.03.96).

Di seguito Carteny Carlo già capo controllore Difesa Aerea presso la sala operativa sempre dello stesso CRAM. Costui non ha ricordato se era in servizio nel periodo di fine giugno del 1980. Non ha alcun ricordo legato alla vicenda del DC9 Itavia. In merito all'effettuazione della riduzione ha dichiarato che, allorchè veniva richiesta tale operazione, essa veniva annotata sul registro del capo controllore.

Al teste è stato mostrato il registro del capo controllore nella parte relativa al 27-28 giugno 80 ed egli così risponde: "riconosco come mia la firma apposta sul foglio relativo al turno del 27 giugno 80 da ore 11.00Z ad ore 17.30Z - turno E, nonchè quella del giorno 28.06.80 da ore 06.06Z ad ore 11.00Z. Ricordavo la compilazione del registro che mi è stato ora mostrato; non ricordo nulla sulla pagina strappata tra il turno del 27.06.80 - notte - e quello del 28.06.80 - mattino..." "Dalle annotazioni che risultano apposte durante il turno di mattina del 28.06.80, compilate interamente da me, non risulta essere stata richiesta alcuna riduzione dati...". Non ricorda di alcuna riduzione dati neppure nei giorni successivi (v. esame Carteny Carlo, PG 29.03.96).

In effetti il personale in servizio nel 1980 presso il sito di Poggio Renatico, esaminato non ha ricordato di aver compiuto alcuna attività in relazione alla caduta del DC9 Itavia e ad una riduzione dati relativa alla traccia LE157.

In particolare, l'operatore MIO in servizio la sera del 27.06.80, Menna Saverio, ha dichiarato di non ricordare alcuna riduzione dati effettuata durante la notte, "anche perchè lo avrei trascritto sul registro." (v. esame Menna Saverio, GI 25.03.96).

L'operatore MIO in servizio il 28.06.80, Fruncillo Gerardo, pur non ricordando di aver effettuato una riduzione dati relativa alla vicenda di Ustica, preso atto che dal registro del MIO risulta ad ore 11.10 ha interrotto il recording sul nastro nr.11 per fare una Data reduction della traccia LE157 - DC9 precipitato ieri 27.06.80, ha dichiarato: "... ho quindi fatto una riduzione dati di una sola traccia, la LE157, per le ore riportate nel registro e cioè da 18.08Z a ore 19.00Z. Ricordo di aver consegnato la riduzione da me effettuata al capo Ufficio Operazioni. Prendo atto che quel giorno era sabato. In questo caso è probabile che l'abbia consegnata al capo controllore".

Fruncillo non ha escluso la possibilità di aver effettuato una riduzione dati anche di altre tracce, prendendo in considerazione una fascia oraria più ampia di quella della traccia LE157 (v. esame Fruncillo Gerardo, GI 25.03.96).

In relazione alla trasmissione della Track History, nulla risulta agli atti del sito. Tuttavia dall'esame testimoniale del 30.11.95 di Moneta Carlo Luigi si ha una conferma di riduzione dati effettuata la sera del 27.06.80 nel sito, in quanto costui in qualità di comandante del 1° SOC come detto, ricorda di aver richiesto la riduzione dati dai siti di sua competenza: Poggio Ballone, Potenza Picena, Mortara e Poggio Renatico e di averle ricevute circa quattro o sei giorni dopo la richiesta. Ricorda inoltre che dette Track History nell'agosto dell'86 erano ancor all'interno dell'armadio, ove erano state riposte la sera del loro arrivo. E d'altra parte nella comunicazione tra Jacotenente, capitano Metta, e Martina Franca capitano Patroni Griffi delle h.23.44 il primo chiaramente riferisce che "Pioppo" sta facendo la riduzione.

Altro episodio meritevole di essere riferito è quello relativo al rinvenimento di documentazione in seguito a decreto di acquisizione presso questo CRAM. In esito al decreto concernente l'acquisizione dei registri di protocollo, turni di servizio in sala operativa, registri della sala operativa, registri certificati di viaggio e Track History del 27.06.80, eseguito in data 22.11.95 presso l'11° CRAM di Poggio Renatico, venne consegnata dal comandante del sito Cosimi Stefano la documentazione richiesta ad eccezione della Track History e dei registri di sala operativa, in quanto non rinvenuti.

In verità, a cinque giorni di distanza, il 27.11.95 il maresciallo Sindaco Luigi in forza al sito di Poggio Renatico rinvenne, in un locale sottostante la sala operativa, all'interno di una cassa di legno, i sottoelencati registri di sala:

- rapporto operativo del capo controllore dal 16.06.80 all'8.07.80;

- rapporto operativo del controllore F.A./I.C. dal 4.06.80 al 12.07.80;

- quaderno di stazione - S.A. dal 4.06.80 al 23.07.80;

- quaderno di stazione MIO dal 17.05.80 al 5.07.80;

- quaderno di stazione identificazione dal 30.05.80 al 12.10.80;

- quaderno di stazione MIO recording dal 26.09.79 al 12.08.80.

Nel locale di custodia della documentazione si accedeva da una porta esterna al fabbricato operativo. All'interno dello stesso a dire del personale vi erano riposti, oltre alla documentazione rinvenuta, dei manuali inerenti apparati obsoleti, materiali speciali ed ordinari fuori uso e materiale cartaceo.

Come ben si nota i principali rapporti e quaderni relativi al periodo in cui era avvenuto il disastro erano stati raccolti e quasi nascosti in un locale separato dagli altri e di non usuale accesso.

In seguito all'inconsueto ritrovamento in data 28.11.95, il generale Alberto Sgrosso, comandante della 1ª RA, nominava una Commissione d'inchiesta per accertare le modalità di rinvenimento dei documenti suindicati. Questa Commissione in data 29.11.95 concludeva affermando che il mancato ritrovamento della documentazione all'atto della notifica del provvedimento dell'AG era da imputare alla condotta nella ricerca, in quanto eseguita "senza quella scrupolosità, senso di responsabilità e solerzia ... senza quella necessaria sensibilizzazione di tutto il personale interessato al ritrovamento ad opera del comandante dell'Ente".

A questo punto si deve aggiungere che il sito in oggetto, uno dei più avanzati in automazione, non ha mai prodotto, nonostante il dato venisse richiesto, almeno un estratto di THR. Agli atti risulta invece che furono fatte ampie riduzioni dati (v. esami Moneta, Fruncillo, Zaramella). Infine se la prima parte del plottaggio poteva essere riferibile ad un velivolo militare, ciò sarebbe stato potenzialmente verificabile dal registro del MC, sul quale si sarebbe potuto anche reperire le informazioni relative alla missione assegnata all'Awacs che operava nello spazio aereo di pertinenza del sito. Ma tale registro non è stato rintracciato in sede di esecuzione del sequestro presso questo sito di Poggio Renatico. Una volta rinvenuto presso lo stesso sito pochi giorni dopo da personale AM, è stato trasmesso via CSM dall'AM e non come di consueto, via G.L. Ustica, privo delle pagine afferenti al 27.06.80.

Anche qui, come s'è detto per Mortara, lo stesso interesse a conoscere, lo stesso interesse a raccogliere e conservare reperti attinenti all'evento, come rapporti operativi e quaderni di stazione. Ma in più, come aggravante, l'intento di occultamento, giacchè quei reperti erano stati chiusi in un vano di difficile accesso, cosicchè ad una normale ricerca sarebbero sempre sfuggiti, così come è stato; e solo casualmente sono stati rinvenuti.

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