4.2. Attività in sala la sera dell'incidente.

La sera del 27 giugno 80 il servizio in sala operativa era espletato dal turno denominato "Delta" così composto:

Capo Controllore (MC) capitano Gari Maurizio;

Assistente MC sergente maggiore Ogno Salvatore;

Assistente MC sergente maggiore Carta Francesco;

Guida-Caccia (IC) maresciallo De Giuseppe Antonio;

Capo sorveglianza (TPO) sergente maggiore Lauretani Antonio;

Capo Sorveglianza (TPO) sergente maggiore Cozzolino Donato;

Identificatore (IO) sergente maggiore Tassi Ilvo;

Identificatore (IO) sergente maggiore Cirina Paolo;

Inseritore tracce (TKM) sergente maggiore Russo Salvatore;

Inseritore tracce (TKM) sergente maggiore Marra Luigi;

Operatore Computer (MIO) sergente maggiore Miracco Luigi.

Oltre a costoro risultavano in servizio avieri di leva impiegati nella ricezione telex. Ma questa attività non era svolta in sala operativa, bensì in una stanza attigua alla stessa. Gli avieri erano: Meloni Jean-louis, Corti Alessandro, Pingitore Santo, Graziano Antonio, Sanità Enrico, Di Giacinto Marino.

La ricostruzione di quanto accadde presso il CRAM ed in particolare presso la sala operativa la sera del 27 giugno 80 dopo il disastro ed anche in precedenza, è stata irta di difficoltà e di lunga durata, in considerazione dei ritardi e delle omissioni nella consegna delle documentazioni acquisite e sequestrate nel corso di molti anni, e a causa delle mancate collaborazioni della maggior parte degli operatori escussi.

In primo luogo dal riscontro delle telefonate intercorse quella sera fra i vari reparti dell'AM e registrate sui nastri magnetici, si è tentato di ricostruire come si attivò quel CRAM. Alle ore 19.04Z del 27.06.80 (sulla bobina 6 canale 26 di Ciampino - collegamento tra ACC e TWR di Grosseto) è registrata una telefonata a carattere privato intercorsa tra il sergente maggiore Mormile Pasquale e la consorte. Il sottufficiale in servizio a Poggio Ballone quel giorno aveva espletato il turno pomeridiano in sala operativa, ultimandolo alle ore 18.00. In realtà alle 19.04Z si trovava ancora in sala in quanto aveva richiesto, tramite il centralino dell'aeroporto di Grosseto, il numero della propria abitazione di Roma. L'apparecchio telefonico abilitato, della linea RITA, in sala operativa era ubicato nella sezione armi, ove operava il guida caccia, o forse - non è stato possibile accertarlo con sicurezza - nell'ufficio del capo controllore. Nel corso della conversazione, protrattasi per trenta minuti circa, verso le 19.15Z-19.20Z, si sente una voce nell'interno chiamare "IH870", ed il Mormile, sempre parlando con la moglie, commenta "chiamano pure gli aerei qui". La voce che chiamava "IH870" proveniva dal canale di chiamate in emergenza 125.5, effettuate dal personale della sala operativa di Ciampino e diffuse anche nella sala di Poggio Ballone, attraverso un altoparlante posto all'interno della stessa. E così dalla telefonata si trae l'ora alla quale l'ACC di Ciampino si muove per la ricerca del DC9.

In merito all'orario in cui il sito viene a conoscenza della scomparsa del DC9, l'assistente al capo controllore sergente maggiore Ogno Salvatore, ha dichiarato di aver ricevuto la notizia della scomparsa del DC9 mezz'ora dopo l'incidente dal 1° SOC di Monte Venda (PD). Sui registri di sala operativa però ed in particolare su quello del capo controllore tale notizia non viene riportata.

Il capo controllore del 1° SOC di Monte Venda, da cui dipende Poggio Ballone, il tenente colonnello Zaramella Ivo, in merito ha riferito di aver chiesto notizie alla sala operativa di Poggio Ballone sulla posizione e l'ultimo avvistamento del velivolo. Tale richiesta proveniva dal capo controllore del 3° SOC. (v. esame Zaramella Ivo, GI del 13.02.96).

Poggio Ballone, in effetti, tramite il sergente maggiore Cirina Paolo chiede all'ACC di Ciampino notizie del volo IH870, in quanto pressata dalle richieste della sala operativa di Licola, che a sua volta era incalzata di richieste da parte del 3° SOC. Poggio Ballone però non è in grado di fornire notizie precise. Questa situazione è confermata dalla telefonata ad h.19.45Z, nella quale il maresciallo De Giuseppe contatta l'ACC di Ciampino e parla con il supervisore della sala, capitano Grasselli, chiedendogli notizie sul volo del DC9, in quanto deve riferirle al 1° SOC di Monte Venda. Riceve i dati relativi all'ultimo contatto radio, il punto in cui il velivolo si trovava e l'orario stimato di arrivo a Punta Raisi. (telefonata h.19.45-19.54, canale 20, bobina 6 di Ciampino).

Alle ore 19.52Z (canale 15 di Marsala) il capitano Gari contattava telefonicamente il 35° CRAM di Marsala e chiedeva di parlare con il capo-controllore capitano Ballini, facendo presente che trattavasi di cosa urgente. L'interlocutore di Marsala è il maresciallo Sardu Mario, quella sera ed in quel momento con l'incarico di TPO, il quale riferiva che il capitano Ballini era indisponibile perché impegnato con la ronda.

Alle 19.56Z (canale 16, bobina di Palermo) il sergente maggiore Marra chiedeva notizie sul DC9 Itavia alla torre dell'aeroporto di Punta Raisi; gli riferivano di non aver avuto contatti radio con il DC9.

Alle 20.21Z (canale 15, bobina di Palermo) il sergente maggiore Marra chiedeva ulteriori notizie alla torre di Palermo Punta-Raisi; gli ribadivano di non aver avuto contatti radio con il DC9 e di non saper nulla.

Alle 20.45Z (canale 20, bobina 6 di Ciampino) interlocutore di Poggio Ballone non identificato contattava l'ACC e chiedeva notizie sull'India Hotel 870, ricevendo risposta negativa.

Alle ore 21.54Z (canale 15, bobina di Marsala) il capitano Gari parlando con il tenente Giordano, TPO del CRAM, di Marsala, gli riferiva di non essere al corrente di nulla di preciso del DC9 e che essi sapevano soltanto che il velivolo era partito regolarmente da Roma-Ciampino, ma che a Palermo non era arrivato.

Per ricercare la traccia del DC9 Itavia il sergente maggiore Miracco Luigi, operatore di sala computer (MIO), ricordava di essere stato allertato, intorno alla mezzanotte tra il 27 e il 28, da appartenente al personale di sala operativa, di cui non ricordava il nome, che gli aveva richiesto di effettuare una riduzione dati; operazione che eseguì di persona, ricavando un tabulato di tutto il periodo registrato sul nastro, su cui tentò di individuare il volo del DC9 Itavia (v. esame Miracco Luigi, GI 19.10.95). Al proposito deve porsi in evidenza che sul registro in uso all'operatore MIO vi è riportata una riduzione dati da ore 05.15 del 28 giugno, cioè da ore 07.15 locali. Tale annotazione è di pugno del Miracco.

Al momento dell'incidente il CRAM stava registrando il traffico su un nastro di registrazione indicato con il n.60; come risulta dal registro del MIO sequestrato. Tale nastro inizia a registrare a ore 16.14Z; non risulta però l'orario di fine nastro. Alle ore 21.40Z comunque viene inserito un nuovo nastro, indicato con il nr.61.

Nel corso dell'inchiesta, per ricostruire i turni di servizio del 27.06.80 e identificare il personale presente in sala, s'è provveduto al sequestro e all'acquisizione di copiosa documentazione; d'importanza i registri di sala operativa, ove gli operatori annotavano, cronologicamente, le operazioni compiute. Nel registro del Master Controller a ore 05.15Z, l'assistente Carta Francesco annota: "Trasmesso Gesrep a Rupe per D.R. per il percorso della LE157 del 27.06.80". Il Gesrep, come noto, era un messaggio con il quale il CRAM chiedeva l'autorizzazione al 1° SOC di Monte Venda, sito denominato Rupe, per estrarre una riduzione dati della traccia LE157. Questa autorizzazione era necessaria perché all'epoca per procedere a questa operazione doveva ridursi l'operatività del radar; si procedeva cioè "Off Line". Nel registro in uso al MIO, alle ore 06.00Z del 28 giugno l'operatore Mezzabarba Angelo, subentrato al Miracco, annota sul registro: "06.00 sistema off per data reduction; ore 7.37 inserito nastro nr.62".

Sul registro in uso al TPO sotto la data 27.06.80 invece non risultavano annotazioni, né sulle ricerche del DC9 né su eventuale riduzione dati effettuata. Anche il registro in uso all'IC è privo di annotazioni nella sera del 27.06.80. Ad avvalorare invece la tesi che la sera del 27 e la mattina del 28 si fosse provveduto a fare delle riduzioni dati e dei plottaggi, risultava dal sequestro del 14.07.94 tra documentazione varia un foglio sul quale era stato trascritto il plottaggio della LE157 dal sergente Precetti Luigi, che la mattina del 28 era in servizio in sala operativa turno denominato "E".

Da notare che dal 2 al 4 luglio 80 il sergente maggiore Stasio Fausto, programmatore del sito, si era recato a Borgo Piave (LT) ove aveva sede la Brigata Tecnica Addestrativa dell'AM. La missione era stata compiuta ufficialmente per consegnare e ritirare materiale, come risulta dal relativo foglio di viaggio. (v. seq. registro fogli di viaggio, 15.11.95). Ma sull'attività realmente espletata più dettagliatamente sugli esami di Stasio.

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