4.11. I comandanti e capi Ufficio Operazioni
del 21° CRAM.

Nel gennaio 91 il tenente colonnello Arrivas Carlo è comandante del CRAM di Poggio Ballone dal 1988. E' colui che consegna la prima volta l'elenco del personale in turno la sera del 27 giugno 80 nel mese di agosto di quell'88, alla contestazione del fatto che il maresciallo Dettori non fosse stato inserito nell'elenco comunicato all'AG, ha dichiarato: "può darsi che Dettori non sia stato messo, perché, essendo morto, era stato dimenticato...". Fatto notare che anche il capo controllore capitano Gari era già deceduto in quella data ma era stato inserito nell'elenco, ha risposto che il nominativo dell'ufficiale risultava dai brogliacci della sala operativa. Non ha ricordato se il Dettori fosse inserito nel turno di servizio "Delta" la sera del 27.06.80. Riferiva di conoscerlo come un elemento in gamba, di carattere amabilissimo. Rammentava di averlo incontrato a Grosseto a giugno durante una vacanza in compagnia di un sottufficiale francese di cui non ricorda il nome. Tempo dopo fu chiamato dall'Addetto militare italiano in Francia, che gli chiese di accertare dove fosse finito il Dettori che era scomparso dalla sede della missione. Si accertò che stava presso la propria abitazione in condizioni di salute psichiche non buone. "Il maresciallo Buccelli mi riferì tempo dopo che il Dettori vedeva spie. Dopo qualche tempo seppi che il Dettori si era suicidato. Nel frattempo il Dettori era stato sottoposto a due visite mediche legali presso l'Istituto medico legale dell'AM di Roma". Riferiva, inoltre, di aver conosciuto un francese ospite di Dettori presentatogli dallo stesso come un sottufficiale della base radar presso cui era stato in missione in Francia. Lo ha rivisto solo per pochi istanti nell'autunno o nell'inverno dell'86.

L'ufficiale precisava il successivo 17 febbraio, in riferimento al sottufficiale francese amico del Dettori, che era un soggetto mingherlino, biondastro, con i baffi.

Pagliacci Stefano, guida caccia nell'80 - capo Ufficio Operazioni nell'agosto dell'88, escusso in data 06.06.90, sugli undici fogli di plottaggio acquisiti il 12.08.88, riferiva di esser stato all'epoca incaricato dall'allora comandante del 21° Gruppo radar tenente colonnello Arrivas di effettuare le fotocopie anche degli undici plottaggi. Aveva riconosciuto per propria la firma apposta per copia conforme. Nel giugno 80 prestava servizio a Poggio Ballone come controllore d'intercettazione. I collegamenti tra Poggio Ballone e Marsala avvenivano via link e a mezzo di collegamento telefonico. La sera del 27.06.80 non era in servizio.

In data 18.01.91 escusso circa le modalità di compilazione degli elenchi del personale in servizio il 27 giugno 80, riferiva che i turni erano stati redatti in base ai ricordi delle persone interpellate, in quanto non esisteva alcuna documentazione da cui estrapolarli.

Guerrini Giulio, tenente colonnello comandante del CRAM dall'88 al 91, escusso in data 06.06.90 dichiarava che nell'anno 89 gli era pervenuta la richiesta di acquisizione delle registrazioni radar del giorno 27 giugno 80, documentazione che egli aveva consegnato ai Carabinieri, custodita in cassaforte. Gli undici plottaggi erano già stati acquisiti in copia l'anno precedente. Nell'89 a Poggio Ballone non esistevano né nastri né tabulati delle registrazioni radar del 27.06.80. Ricorda che nel verbale di sequestro del 5 giugno 90 fece verbalizzare che egli non conosceva il significato del tabulato Wintr, richiesto specificatamente dall'AG nel provvedimento.

In data 11 gennaio 91, riferiva che nel periodo dell'incidente di Ustica vi era un collegamento tra Nizza e Poggio Ballone; e non vi erano all'epoca radar di scoperta in Corsica. All'epoca erano già in funzione gli Awacs; questi aerei non erano però in dotazione alla NATO, bensì solo alla Forza Armata statunitense. E' certo che nell'80 non vi erano collegamenti tra questi aerei ed i nostri siti radar. Nel prender visione delle annotazioni relative agli Awacs sul registro guida-caccia, riferiva che si trattava di istruzioni impartite ai guida-caccia perché non consentissero avvicinamenti eccessivi a voli Awacs, in quanto vi erano rischi per l'incolumità dei piloti e per la sicurezza del volo, a causa della grande potenza dei radar imbarcati. Non è stato in grado di riferire i criteri usati per la compilazione dell'elenco che è stato consegnato a suo tempo alla magistratura. Egli al tempo del disastro di Ustica si trovava in Francia in missione.

Berta Mauro, comandante in sede vacante dal 93 al 94, escusso in data 25.07.94, in merito alla documentazione ritrovata dal CRAM e sequestrata in data 14.07.94 a Poggio Ballone, dichiara che a seguito del fermo radar, nel giugno 94 per lavori di sostituzione dell'impianto, aveva dato incarico al maresciallo di 1ª classe Branca Salvatore, addetto all'Ufficio Operazioni, di sistemare tutta la documentazione posta nel sottotetto della palazzina Comando. In quella circostanza il sottufficiale, verso la fine del mese di giugno, aveva rinvenuto quella documentazione ed immediatamente ne aveva disposto l'invio allo SMA di Regione. Nel novembre 95 veniva accertato che l'ordine era stato impartito nell'ottobre 93, periodo in cui il sottufficiale inizia la ricerca e sistemazione del plottaggio.

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