4.10. I programmatori del sito nel 1980.

Stasio Fausto, maresciallo programmatore. E' un personaggio che è entrato nel procedimento penale non solo per la sua funzione di programmatore svolta nel sito di Poggio Ballone, ma anche quale sottufficiale addetto presso la Brigata Tecnica Addestrativa di Borgo Piave, quando nel novembre 88 si rinvenne, su richiesta del capitano Di Natale del 6° Reparto dello SMA, le copie dei nastri di Marsala e gli fornì alcuni chiarimenti tecnici. E' un teste che conosce e ricorda bene sia le vicissitudini di Poggio Ballone dell'80 che quelle di Borgo Piave dell'88. In entrambe le vicende ha reso dichiarazioni palesemente reticenti.

Sentito in data 10.11.95 riferiva che nell'80 era impiegato presso il 21° CRAM di Poggio Ballone come programmatore. Non ricordava di aver effettuato una riduzione dati relativa all'evento della caduta del DC9 Itavia; precisava che nel fine settimana rientrava sempre ad Ariccia dove risiedeva la propria famiglia. In caso di esigenze immediate era reperibile presso il collega Vassallo abitante a Castiglione della Pescaia (GR). Alla visione del registro "rapporto operativo del controllore relativo al MIO nella parte relativa al 27-28 giugno 80 e al 12.07.80, affermava che nonostante l'annotazione letta non riusciva a ricordare nulla della riduzione dati prodotta in quei giorni; sull'annotazione del 12.07.80 ove era riportato "manutenzione per D.R." spiegava che secondo lui si trattava di una manutenzione programmata, e non di una riduzione dati di un nastro in particolare, perché in tal caso il MIO avrebbe dovuto annotare di quale nastro si procedesse alla riduzione.

Per quanto a sua conoscenza, Poggio Ballone non aveva alcun apparato per la smagnetizzazione dei nastri; il reinserimento dei nastri utilizzati seguiva un ciclo di 30/40 giorni, salvo diverse disposizioni dell'Ufficio Operazioni. Nella sezione programmatori non erano in possesso di nastri nuovi; i nastri vergini venivano conservati al magazzino MSA e potevano essere prelevati su richiesta dalla Sezione programmatori tramite l'Ufficio Operazioni. La circostanza che i nastri nr.60 e nr.61 non apparissero riutilizzati il 31.07.80, e che tale numerazione dei nastri riapparisse il 22.08.80, gli lasciava supporre che tali nastri non fossero nella disponibilità del MIO il 31.07.80, che al termine del nastro 59 fu costretto a utilizzare il nr.62. La mancata disponibilità poteva essere causata da una conservazione o addirittura da un prelevamento dei nastri su autorizzazione dell'Ufficio Operazioni; quando il 22.08.80, nella cronologia della riutilizzazione dei nastri dopo il nastro nr.59 furono utilizzati i nastri nr.60 e 61, probabilmente si impiegarono nastri nuovi, circostanza che non doveva essere riportata sul registro MIO.

Riferiva di non aver mai redatto delle cartine in merito alla vicenda di Ustica. Come programmatore era in grado di copiare un nastro registrato a Poggio Ballone; questa operazione poteva essere compiuta fermando il sistema per il tempo necessario alla registrazione. Per tale ragione era sicuro di non aver fatto tale tipo di operazione in quel sito. All'epoca era possibile con il sistema in uso a Poggio Ballone effettuare delle riduzioni on - line; a suo dire anche un MIO poteva essere in grado di farle, anche se era più semplice "off-line". Il capo Ufficio Operazioni per la trasposizione di plottaggi su cartina, avrebbe richiesto ausilio alla Sezione programmatori; tuttavia non ricordava una circostanza del genere. Questa Sezione, per quanto egli ricordava, non aveva a disposizione un timbro tondo, ma soltanto quello lineare che indicava l'ufficio. Nell'ipotesi di inoltro al altro ufficio di una data reduction, non ricordava se ogni pagina dovesse essere timbrata; aggiungeva inoltre che se si trattava di materiale classificato, la competenza passava all'ufficio NATO.

In data 13.02.96 viene sentito sulle anomalie presenti nei tabulati di riduzione dati e sulla sua missione a Borgo Piave dal 2 al 5 luglio 80. Gli viene fatto notare che nella THR si ha una ripetizione a partire dalle 19.32.276Z per circa cinque minuti, ma non riesce a fornire alcuna spiegazione in merito. In particolare risponde che, effettuando una riduzione dati con comando "ID12", non dovrebbe assolutamente verificarsi una tale ripetizione; era la prima volta che notava simili anomalie su una THR senza alcun messaggio di diagnostica. Non è possibile, continua, che sul nastro di recording sia registrato un duplicato di una parte già registrata, nè che il programma di riduzione ritorni indietro per ristampare una parte di quanto già stampato. E' probabile che il nastro dal quale è stata effettuata la riduzione dati che gli viene mostrata, sia una copia e che le anomalie derivino da copia di nastro malfatta dal nastro originale.

Non ricorda di aver mai fatto copie di nastri di registrazioni dati, nè ricorda di aver portato alcunchè a Borgo Piave. In genere quando si portava o spediva materiale dal sito alla BTA-DA di Borgo Piave, si trattava di nastri o listing cioè riduzioni dati o cartine.

Al teste viene contestato che dal registro dei certificati di viaggio di Poggio Ballone acquisiti il 15.11.95 risulta che egli si è recato dal 2 al 4 luglio 80 a Borgo Piave, con la seguente motivazione: "consegna e ritiro materiale". Egli risponde di non rammentare l'oggetto consegnato e ritirato a Borgo Piave. Ritiene che sia possibile che il sito di Poggio Ballone abbia proceduto alla effettuazione di una copia del nastro di registrazione in conseguenza della richiesta di un ente superiore di consegnare il nastro originale. A Poggio Ballone era possibile effettuare copia dei nastri di registrazione. Non ricorda di essersi mai recato a Borgo Piave per effettuare delle THR durante il periodo di servizio a Poggio Ballone. Non ha memoria di quante missioni, a Borgo Piave o presso altri enti, abbia effettuato nell'80. Normalmente quando l'ufficio programmazione di Poggio Ballone inviava delle THR, queste venivano timbrate e numerate progressivamente. Non ricorda assolutamente di una spedizione di nastri magnetici da Poggio Ballone a Trapani Birgi nel luglio dell'80. La prassi in caso di incidenti aerei era che i nastri venissero consegnati all'ente che li richiedeva. Successivamente i nastri erano restituiti e riutilizzati oppure ne venivano presi in carico di nuovi.

Vassallo Raffaele, maresciallo programmatore, era insieme a Stasio il programmatore del sito. Da vari anni all'estero in Belgio, il suo nominativo è emerso nel 96 dagli esami testimoniali.

Esaminato in data 17.04.96 riferisce di essere in servizio presso Shape a Mons, come civile. E' un B5 ed ha funzioni di programmatore della Divisione NACOSA, Nato Communication System Agency, competente per parte dei sistemi di computerizzazione della NATO. Nell'80 era nell'AM ed aveva il grado di maresciallo di 3 classe, con mansioni di programmatore del sistema Nadge. Per quanto concerne l'incidente di Ustica, non ricorda di aver posto in essere condotte particolari. Non sa dire con esattezza se tra fine giugno e luglio di quell'anno fosse in servizio. In genere all'epoca prendeva le ferie tra luglio ed agosto. Aggiungeva che in caso di incidente, se vi erano problemi, i nastri venivano conservati oltre i trenta giorni di routine. Avevano una scorta di nastri che bastava per oltre trenta giorni, per cui dopo questo termine essi venivano generalmente reimpiegati. Una volta accantonati i nastri d'interesse, la decisione veniva dal capo Ufficio Operazioni o dal comandante; il capo Ufficio Operazioni poteva disporre la riduzione, sia di iniziativa che su richiesta di enti superiori. La riduzione veniva materialmente eseguita dal MIO e quindi rimessa nelle mani dell'Ufficio Operazioni. Non sapeva poi che cosa avvenisse presso quell'Ufficio, giacché pur lavorando alle sue dipendenze non ne faceva parte. Ricorda di aver eseguito delle riduzioni, ma non sa dire se per l'incidente di Ustica. Comunque non ha mai visto riduzioni concernenti questo incidente. Non ha mai preso parte a lavori di trasposizione di dati di tabulati su carte geografiche. Non ha mai visto cartine con tracce della sera di Ustica. All'epoca la trasposizione dei dati dei tabulati su cartine poteva essere compiuta da ufficiali e sottufficiali dipendenti dell'Ufficio Operazioni, oppure da personale della sala operativa con la qualifica di controllori della Difesa. All'epoca la riduzione dati on-line a Poggio Ballone non era possibile. Era possibile, per quanto egli ricorda, forzare il programma a seguire una certa traccia on-line ed avere la stampa di questa traccia in tempo reale. Gli pare impossibile che su un nastro recording possano essere registrati gli stessi dati due volte con lo stesso orario. Ribadiva di non aver mai confezionato una riduzione dati in quattro copie da inviare al SOC di Monte Venda nell'80. Venivano fatti visionare al teste gli undici grafici trasmessi dal 21° CRAM di Poggio Ballone in data 14.07.80 all'ITAV; in merito ha riferito di non riconoscere in dette cartine la propria grafie e la numerazione; crede che a compilare dette cartine debba essere stato personale dell'Ufficio Operazioni. All'epoca ricorda in tale Ufficio il maresciallo Bonamici. Riferiva che un nastro recording dove erano stati registrati dati relativi ad un incidente di volo, veniva conservato nella cassaforte del capo Ufficio Operazioni. Se alla fine del ciclo di rotazione l'operatore MIO non inseriva il nastro nel computer, questo fatto potrebbe essere spiegato come una distrazione dell'operatore MIO nell'inserimento o perché quel nastro era stato prelevato e conservato dall'Ufficio Operazioni.

Del confronto del 17.04.96 già s'è detto al proposito di Stasio.

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