4. Il 21° CRAM di Poggio Ballone.
4.1. Introduzione.

Il radar di Poggio Ballone per la sua portata, per il suo collegamento con la base di Grosseto, per gli eventi avvenuti in sala operativa agli operatori di quella sera del 27 giugno 80 e nelle ore a seguire, ha un rilievo determinante nella ricostruzione dei fatti.

Come degli altri di maggiore importanza in queste indagini, dapprima se ne disegnerà un profilo generale, poi si elencheranno le attività dell'inchiesta che lo hanno riguardato, infine se ne delineerà cronologia e sintesi delle principali vicende.

E' una postazione radar ubicata nel comune di Castiglion della Pescaia - frazione Tirli - in provincia di Grosseto. Viene anche identificato con il nominativo in lettere "Quercia" e numerico "21°". Gli è assegnato come nominativo NATO di identificazione delle tracce "LL" o Lima-Lima.

Il suo sistema radar, nell'80, era del tipo semiautomatizzato ed era integrato nel sistema di controllo Nadge. Aveva dipendenza funzionale dal 1° ROC-SOC di Monte Venda e gerarchica dalla 2a Regione Aerea. Il radar era collegato in cross-tell con quelli di Marsala, Licola e via linea telefonica con quelli francesi di Solenzara e di Nizza.

Il Gruppo radar era dotato di due aree: la zona logistico-operativa, su Poggio Ballone e il centro Telecomunicazioni di Poggio Rossino. Le due aree, distano l'una dall'altra 800 metri circa. Nella zona logistico-operativa avevano sede tutti gli uffici ed i servizi. Situati in questa area, vi sono infatti: Comando e sala operativa, Ufficio SLO ed infermeria, Corpo di Guardia, Autoreparto, centrale elettrica, alloggi, mense e Servizio Amministrativo. Nel Centro Telecomunicazioni sono invece ubicati gli apparati trasmettitori e le relative antenne per le comunicazioni TBT. Il sistema di registrazione delle comunicazioni impiegava un registratore a bobine Philips a 22 canali. Tutti i collegamenti avevano come supporto tre ponti radio così suddivisi: un ponte radio Marconi MH-174 in direzione aeroporto Grosseto, un ponte radio Selenia SMC-306 in direzione Nord via Monte Cimone, un ponte radio Selenia SMC-306 in direzione Sud via Punta Nibbio.

Il 21° CRAM di Poggio Ballone è stato oggetto di interesse dell'inchiesta per la vicenda del DC9 Itavia sin quasi dall'inizio dell'istruttoria, per effetto del noto decreto di sequestro della Procura di Palermo emesso il 5 luglio 80 avente ad oggetto le registrazioni delle intercettazioni radar militari comunque operanti sul mar Tirreno tra ore 18.00Z e le 21.15Z del giorno 27.06.80 con particolare riferimento all'allineamento Latina-Ponza-Palermo.

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