3.4. I soccorsi.

Alle ore 19.04.28 il radar di Roma-Ciampino tenta invano di collegarsi con il DC9 Itavia e nei minuti successivi cerca di riprendere il contatto radio con l'ausilio di altri velivoli in rotta sull'Ambra 13 (v. comunicazioni TBT). Una ricostruzione di quella emergenza è stata fornita dal tenente Corvari, addetto al settore Sud "...fin dalla prima perdita di contatto radio, allorché chiesi l'intervento del Capo sala venne allertato l'RSC (Rescue Sub Center) di Ciampino i cui addetti, dopo aver lasciato trascorrere il tempo massimo in cui l'aereo avrebbe dovuto presentarsi all'aeroporto di Palermo e cioè tredici minuti stimati dal comandante dell'aereo e comunicati nel momento dell'unico contatto, dettero l'allarme all'RCC di Martina Franca..." (v. esame Corvari Umberto, GI 12.11.86).

Infatti la responsabilità di avviare e dirigere le operazioni di ricerca e di soccorso spettava, in caso di incidenti aerei, all'Aeronautica Militare ed in particolare agli RCC (Rescue Coordination Center) inseriti nei due ROC (Regional Operation Center) di Monte Venda e Martina Franca.

In questo caso la competenza territoriale era dell'RCC di Martina Franca, comandato allora dal tenente colonnelloLippolis, che operava anche tramite i Sottocentri di Coordinamento e soccorso (RSC) di Ciampino e di Elmas, e poteva utilizzare gli aeromobili forniti dai Reparti SAR (Search and Rescue) e da altri Reparti dell'Aeronautica Militare e le navi ed i mezzi aerei della Marina Militare.

L'RCC di Martina Franca allertò alle ore 21.22 il 15° Stormo di Ciampino (RSC), alle ore 21.28 Marisicilia e immediatamente dopo gli altri Comandi periferici della Marina e dell'Aeronautica. Alle ore 22.00 decollò da Ciampino un elicottero HH3F dell'Aeronautica, il quale iniziò le ricerche nella zona presumibile della caduta alle ore 23.10. Successivamente dalle ore 22.25 decollarono da Catania e Sigonella altri elicotteri ed un Breguet Atlantic ed alle ore 01.00 un secondo elicottero da Ciampino.

I primi avvistamenti furono effettuati pochi minuti dopo le 07.00 da un elicottero della Marina, decollato da Catania alle 03.27 e atterrato a Trapani alle 08.19 per esaurimento del carburante, che segnalò la presenza di una macchia di cherosene e di materiali affioranti.

In merito a questi soccorsi, intervenuti come si è visto dalle ore 22 del 27.06.80 e di cui l'RCC di Martina Franca ed il sottoposto RSC di Ciampino sono promotori, deve rilevarsi che potrebbero non essere stati i primi interventi sull'area di caduta del DC9 Itavia. Infatti dai dati radaristici è emersa la seguente situazione: - l'IC effettua azioni di Pair sul punto dell'incidente almeno dalle ore 19.48; - gli esperti Nato hanno confermato che l'IC di Marsala ha operato guida assistita sul punto dell'incidente; - tali azioni di guida assistita non riguardano velivoli del soccorso ufficiale.

Ma su tale situazione più diffusamente nel capitolo relativo a Marsala e nella parte dedicata alle questioni radaristiche.

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