3. La RIV di Roma-Ciampino.
3.1. Il radar di Roma-Ciampino e la RIV.

La Regione Informazioni Volo, il radar di Ciampino e la dipendente sala operativa costituiscono un punto di riferimento di imprescindibile interesse per l'inchiesta.

E' ormai fuori di dubbio che, la sera dell'incidente, presso la sala operativa di Ciampino giunse una serie di notizie sulla base delle quali lo stesso sito si attivò per svolgere i necessari contatti con gli enti interessati al coordinamento ed allo svolgimento del soccorso sul luogo di caduta del velivolo: l'RCC - Rescue Coordination Center - ed il SAR - Search And Rescue - soccorso Aereo.

Va anche ricordata la concomitante esigenza, di natura soprattutto informativa ma con immediata conseguenza operativa, di notiziare il COP cioè il Centro Operativo di Pace attestato presso lo Stato Maggiore Aeronautica ed attivato da diversi enti della Difesa Aerea e del Traffico Aereo proprio in occasione di emergenze operative e situazioni critiche quali gli incidenti aerei. La sala situazioni del COP a sua volta aveva il compito di informare in ogni momento e con la maggiore rapidità possibile i vertici militari dell'Aeronautica su eventi cruciali che richiedessero decisioni di carattere immediato.

Questa funzione di primo sensore informativo ed operativo contraddistingue, come risulta in tutta evidenza dagli elementi raggiunti dall'istruttoria, la particolare responsabilità che compete al radar ed alla sala operativa di Ciampino.

La sera del 27.06.80, dopo la perdita di contatto con il DC9 Itavia, intervenuta dalle ore 19.04.28, proprio tra il radar di Ciampino e l'aeromobile disperso, la sala operativa attivò il flusso informativo avvertendo tutti gli enti di controllo limitrofi e quelli della Difesa, compreso l'attiguo Sottocentro di soccorso di Ciampino.

Il flusso informativo gestito tra gli altri dalla RIV, presenta aspetti di estremo interesse: poco prima dell'incidente, l'ACC rileva la presenza di traffico americano nella zona del disastro o comunque a ridosso di essa; fin da subito avverte la necessità di stabilire un contatto con gli Americani, evidentemente per verificare la loro effettiva presenza in quella zona; nel frattempo il tenente colonnelloGuidi, direttore della RIV, avanza l'ipotesi di un'eventuale collisione mentre il colonnello Fiorito, Capo del 2° Reparto ITAV, quella di "un'esplosione in volo".

Pertanto era primariamente necessario conoscere con estrema precisione i nominativi del personale di sala operativa presente la sera del 27.06.80 al fine di ricostruire dettagliatamente il reale quadro informativo e operativo.

In tal senso, l'attività istruttoria, che ha avuto una forte accelerazione nel 91, è stata certamente irta di difficoltà, considerato che proprio lo Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, interpellato in merito, comunicava solamente i nominativi del tenente La Torre Antonio, addetto al settore TRS (Terminale Roma Sud) e del tenente Corvari Umberto addetto al settore Sud, che ebbero contatti radio con i piloti del DC9 Itavia, nonché quelli del capo sala maggiore Massari Porfirio e probabilmente del supervisore operativo capitano Grasselli Mario.

La RIV di Ciampino dipendeva dal Comando della 2ª Regione Aerea e dall'ITAV (Ispettorato Telecomunicazioni di Assistenza al Volo) e gli ufficiali all'epoca responsabili sotto il profilo gerarchico e funzionale erano i seguenti: generale S.A. Catullo Nardi, comandante della 2ª Regione Aerea; generale S.A. Cesare Fazzino, direttore dell'ITAV; colonnello Nicola Fiorito De Falco, capo del 2° Reparto ITAV; tenente colonnello Guido Guidi, direttore della RIV; tenente colonnello Giorgio Russo, capo Ufficio Operazioni della RIV.

Il Reparto Informazioni al Volo nell'area di propria competenza, assicurava il servizio di assistenza al volo, coordinando le relative attività con gli enti operativi responsabili per gli aspetti di integrazione delle varie componenti di traffico, al fine di garantire la sicura ed ordinata utilizzazione dello spazio aereo.

Il direttore della RIV, che all'epoca era il tenente colonnello Guido Guidi, coordinava e controllava tutte le attività attraverso l'adozione di ogni provvedimento volto ad assicurare il regolare svolgimento dei servizi di competenza nonché lo svolgimento delle funzioni di comandante di Corpo nei confronti del personale dipendente. Alle sue dirette dipendenze vi erano il capo Ufficio Comando ed il capo Ufficio Operazioni. Il capo centro coordinava, controllava e disciplinava tutte le attività degli organi operativi dipendenti. Il capo sala operativa dirigeva, coordinava e controllava, per delega e conto del capo del centro, le attività svolte nella sala verificando la capacità operativa e l'efficienza dei mezzi a disposizione.

L'Area Control Center (ACC) assicurava il servizio di controllo del traffico aereo per i voli IFR (Instrumental Flight Rules) condotto negli spazi aerei controllati secondo le procedure in vigore.

In particolare forniva ai velivoli tutte le informazioni utili per una sicura ed efficace condotta di volo, coordinava e metteva in allarme il servizio Search And Rescue (SAR), coordinava i voli IFR con gli enti CTA (Control Traffic Air) limitrofi nazionali ed internazionali, coordinava il traffico aereo controllato con i comandi operativi interessati.

Il Centro Trattamento Informazioni ATS (CTI/ATS) garantiva la gestione e la manutenzione della banca dei dati del sistema automatizzato di CTA ed in particolare curava l'impianto degli archivi operativi del sistema e l'alimentazione del Sistema Automatizzato con i dati ATS e meteo presenti sulle reti corrispondenti, controllando la corretta effettuazione delle operazioni automatiche o manuali, di estrazione dei dati operativi dei messaggi; assicurava l'aggiornamento dei dati parametrici ATS contenuti nel sistema a fronte di variazioni emanate dalla Sezione Sviluppo e Aggiornamento dell'Ufficio Operazioni.

I radar del Traffico Aereo di Fiumicino utilizzati presso il Centro di Controllo Regionale di Ciampino il giorno 27.06.80 erano i seguenti: A) 41°47'51"N - 12°13'11"E, radar primario 264A/H Marconi, RPM11.5 (giri/minuto antenna), PRF448Hz (frequenza ripetizione impulsi), Antenna SA 120 120 17.25 MT - radar secondario PIR 100 PLESSEY, PRF448Hz (frequenza ripetizione impulsi), Antenna FA 7202 28 FT, Fascio 2a 35; B) 41°48'23"N - 12°14'58"E, radar primario ATCR-2 Selenia, RPM10 (giri/minuto/antenna), PRF420Hz (frequenza ripetizione impulsi), Antenna G14, Fascio 1a . 2, 610 D - radar secondario PRF420Hz (frequenza ripetizione impulsi), Antenna FA 7202, Fascio 2a . 4, 610 D.

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