2.4. I plottaggi.

Una circostanza del tutto anomala di cui è opportuno riferire al Comando del centro radar la responsabilità, analogamente alla scomparsa del DA1, concerne i plottaggi degli avvistamenti del 22° CRAM nel Tirreno la sera del 27.06.80.

Tali plottaggi sono stati in parte ricostruiti solo grazie all'attenzione ed all'impegno delle attività istruttorie poiché costituiscono allegato unico alla nota di trasmissione del giorno 11.07.80 del Comando 22° centro radar AM Licola (Ufficio Operazioni, sezione Operazioni e Addestramento, protocollo nr.G33-9/589/1) inviata al Comando Gruppo Carabinieri di Palermo e ad altri quattro enti (Ispettorato Telecomunicazioni ed Assistenza al Volo - ITAV - a Roma; Comando 2a Regione Aerea - Stato Maggiore Ufficio Operazioni e Addestramento, a Roma; Comando 3a Regione Aerea, Stato maggiore 3° Ufficio a Bari; Comando 3° ROC/SOC - Ufficio Operazioni, a Martina Franca) mai rinvenuta proprio presso il radar di Licola con retropagina in bianco, datati 11.07.80 recanti il "gruppo firma" del comandante interinale capitano Carchio Antonio.

Infatti all'atto dell'esecuzione del decreto di esibizione dell'8.08.88, la nota dell'11.07.80 e gli allegati plottaggi risultavano essere stati distrutti a Licola il 13.09.84 (a tale data nel registro di protocollo nazionale relativo al periodo dal 19.10.77 al 30.12.80, in corrispondenza del nr.589 si legge "distrutto", "plottaggi zona Tirreno", destinatari "Gruppo CC. Palermo", "ITAV 2° Rep.", "2a RA", "3a RA", "3° ROC/SOC", classifica ed annotazione "G 33-9", "UNCL").

In particolare si ricorda che nell'agosto dell'88, poiché i documenti inerenti i plottaggi del radar di Licola erano tutti emersi da altri enti, il GI richiedeva, a quel sito radar di fornire il registro e qualsiasi altro documento su cui erano state riportate le indicazioni delle tracce radar che i marcatori avevano eseguito sia il 27.06.80 che il 18 luglio immediatamente successivo. A tale richiesta il comandante del 22° CRAM, all'epoca il tenente colonnello Modestino Orabona, rispondeva che la documentazione relativa al primo dei due giorni indicati era già stata inviata in data 11.07.80 e aggiungeva che di tale materiale non esisteva più alcuna copia presso il CRAM, perché distrutto in data 13.09.84.

Inoltre si rammenta che, constatato quanto emerso, il PM richiedeva di indiziare per violazione di pubblica custodia di cose e soppressione di atti veri il comandante del Centro radar dell'epoca, cioè il tenente colonnello Mandes (richiesta del PM dell'8.06.89) ponendo a fondamento della richiesta la distruzione delle minute dello stralcio dei tracciati radar e del modello DA1, dal quale lo stralcio sarebbe derivato, documentazione, che "stranamente", sottolinea il PM, non sarebbe stata inviata al procuratore della Repubblica di Roma insieme con il plottaggio consegnato il 22.07.80 in esecuzione di specifico decreto di sequestro.

Al sopraccennato provvedimento dell'8.08.88 sono seguite, come già s'è scritto nel capitolo dedicato alle attività di questo GI tra l'84 ed il 90, altre richieste tra novembre 88 e novembre 89. L'11.11.88 questa AG chiedeva al Nucleo di PG dei Carabinieri di acquisire i plottaggi degli avvistamenti del 27 giugno - dalle h.18.00 alle h.21.15 - effettuati presso il radar di Licola, ricercandoli presso: il Comando Gruppo Carabinieri di Palermo, l'ITAV, il Comando della 2a Regione Aerea - SM - OPR, Roma, il Comando della 3a Regione Aerea SM - 3° Ufficio, Roma, il Comando del 3° ROC/SOC di Martina Franca.

Il Gruppo CC. di Palermo rispondeva di non essere in possesso dei plottaggi degli avvistamenti richiesti. Ma soprattutto riferiva che la lettera di Licola, con l'asserita allegata documentazione non risultava mai pervenuta a quel Comando, mentre risultava dagli atti che detta documentazione non definita come "plottaggi" bensì genericamente come "registrazione delle intercettazioni dei radar militari operanti nel Tirreno" era stata richiesta al Comando della 3a Regione Aerea, che ne aveva disposto l'accantonamento presso l'aeroporto di Trapani Birgi onde consentire il prelievo da parte di ufficiali dipendenti designati. Il Reparto dell'Arma aggiungeva quindi che il prelievo non era stato compiuto perché nelle more della "prevista contestuale comunicazione al Ministero della Difesa - Gabinetto da parte del Magistrato procedente" l'intera documentazione era stata trasferita, per disposizioni interne dell'AM, presso l'Ispettorato Telecomunicazioni ed Assistenza al Volo - Roma Eur. Infine il rapporto si concludeva significando che alla conseguente richiesta dell'Arma l'ITAV aveva risposto di non essere più in possesso della documentazione in questione, giacché sottoposta a sequestro in data 22.07.80 da parte della Procura di Roma.

La 2a Regione Aerea - Stato Maggiore - 3° Ufficio Operazioni Addestramento trasmetteva la fotocopia del foglio nr.G33-9/589/1 datato 11.07.80 del 22° CRAM di Licola e dei relativi "plottaggi degli avvistamenti radar nella zona del tirreno dalle h.18.00 alle h.21.15 del giorno 27.06.80" (nota 2a Regione Aerea TR2-130/P-11029/G53-5 del 21.11.88). Anche l'ITAV trasmetteva la fotocopia dei medesimi plottaggi inviati da Licola con lo stesso foglio G33 dell'11.07.80 specificato sopra (nota ITAV 200/5764/G53-1/6 del 25.11.88). Così infine provvedeva anche il Comando della 3a Regione Aerea SM - 3° Ufficio, consegnando ai Carabinieri del Nucleo di PG di Bari copia degli stessi plottaggi e della lettera di trasmissione di Licola (nota Legione CC. Bari del 30.11.89).

Il 15.07.89 questo GI con delega ai CC. di Napoli dispone il sequestro dei registri di protocollo tenuti negli anni 80 e 84 presso il 22° CRAM di Licola. Anche da tali documenti e dalla relativa relata non si evince alcun riferimento al brogliaccio DA1.

Il 3.11.89 questo GI disponeva l'acquisizione di copie del registro DA1 comprendenti il mese di giugno 80. La 2a Regione Aerea riferiva che la normativa vigente non prevedeva l'inoltro di quel documento al Comando di Regione. La 3a Regione Aerea rispondeva ai CC. di Bari, che in tal senso riferivano la mancata acquisizione, che i modelli DA1 erano compilati dai singoli siti radar e non ne era previsto l'invio al Comando di Regione. Il 3° ROC rispondeva analogamente al locale Comando dell'Arma che redigeva nota di mancata acquisizione.

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