1.9. I riferimenti "Delta" e "Charlie" di cui
alla telefonata delle h.18.02Z.

Al fine di meglio comprendere il reale significato della frase pronunciata dal sergente Abate nella telefonata delle 18.02Z "Ai 06 (inc.) allerta della 877 eh, però vedi che ci stanno 5 in Charlie e 5 in Delta eh", il quale aveva dichiarato che quei riferimenti erano relativi al numero di velivoli pronti in caso di allarme (v. interrogatorio Abate Pasquale, GI 12.10.95), veniva sentito il tenente colonnello Del Zoppo, il quale dichiarava che "I termini Charlie e Delta hanno un significato preciso nella Difesa Aerea; sono associati ai vari stadi di allarme, o meglio alle prontezze di Difesa Aerea: Alpha è il primo stadio, Charlie è uno stadio intermedio, Delta il massimo grado di prontezza. Tali lettere potrebbero però avere significati diversi se siamo in un contesto diverso da quello della prontezza dei velivoli. Durante una esercitazione Synadex come in caso reale dire "due velivoli in Charlie" potrebbe significare due velivoli in un determinato di minuti, mentre invece dire di assumere condizioni di Difesa Aerea o anche solo di assumere condizioni Alpha, Bravo, Charlie o Delta ha il significato di porre i sistemi d'arma o i velivoli in prontezza diverse per ciascuna delle condizioni espresse da tali lettere."(v. esame Del Zoppo Andrea, GI 26.05.95).

Al fine di approfondire la non chiara vicenda venivano escussi i piloti e il capo Ufficio Operazioni del 22° Gruppo del 51° Stormo di Istrana, rischierati a Trapani- Birgi la sera del 27.06.80.

Il capitano Piccirillo Carmine dichiarava: "Il significato di "cinque in Charlie e cinque in Delta" credo corrisponda ad uno stato di allarme, cioè alla prontezza dei velivoli; proveniva dal SOC alla sala operativa della cellula ubicata nella palazzina dove era alloggiato il personale rischierato. La fraseologia di cui sopra non era comunemente usata ed attualmente la associo ad una situazione anomala. Riferita alla cellula era una richiesta inaccettabile perché non c'erano i velivoli sufficienti. Durante le esercitazioni poteva anche essere usata questa terminologia; sarebbe comunque una anomalia che tale messaggio venisse comunicato per telefono anziché per telescrivente. Non ricordo se in quel periodo fossero stati presenti presso la base di Trapani velivoli di altra Nazione. In caso, se presenti, si sarebbe trattato di velivoli NATO perché in caso contrario sarebbero stati oggetto di curiosità generale ". (v. esame Piccirillo Carmine, GI 07.07.95).

Il capitano Sternieri Paolo dichiarava: "Le sigle "Charlie e Delta" indicano le percentuali dei velivoli pronti all'impiego. "Delta" significa il cento per cento dei velivoli pronti, riforniti e con il pilota. Invece "Charlie" dovrebbe significare il settantacinque per cento per dei velivoli e con il pilota. "Cinque in Charlie e cinque in Delta" non vuol dire nulla; per me non ha significato. Quando l'aereo è pronto, rifornito e con il pilota, la prontezza è di cinque minuti. In tempo di pace la prontezza normale, ossia in servizio di allarme, prevede due velivoli in cinque minuti e due velivoli in trenta minuti. In tempo di guerra, non lo ricordo, ma dipende dallo stato di allarme. Naturalmente c'è una escalation degli stati di allarme a cui corrisponde una generazione automatica delle forze disponibili. Ritengo che la frase "cinque in Delta" sia un errore, noi avevamo soltanto quattro piloti in Combat Ready e il quinto in addestramento ... non ricordo che sulle piste ci fossero altri aerei; se c'erano, non erano di sicuro cinque" (v. esame Sternieri Paolo, GI 07.07.95).

Il capitano Valeri Alessandro dichiarava: "La frase "cinque in Charlie e cinque in Delta" per me non ha nessun significato, mentre prontezza Charlie e Delta indica determinati gradi di prontezza dei velivoli al decollo; in caso di esercitazione veniva utilizzata la stessa terminologia; per quanto posso ricordare nel rischieramento del giugno 80 presso Trapani, c'erano soltanto due velivoli di allarme che montavano dall'alba al tramonto. Normalmente lo stato dei velivoli è "Normal"; gli stadi successivi sono in ordine: Alpha, Bravo, Charlie e Delta" (v. esame Valeri Alessandro, GI 07.07.95)

Il capitano Casadio Roberto dichiarava: "Il termine "cinque in Charlie e cinque in Delta" rappresentava la prontezza operativa di un certo numero di velivoli in un certo tempo. L'uso di tale termini era riferito alle sole esercitazioni. Devo però dire che non ricordo il significato esatto di "Charlie" e di "Delta", mi sembra, ma non sono sicuro che significassero situazioni di allarme o di prontezza da attuare" (v. esame Casadio Roberto, GI 07.07.95).

Il capitano Marsiglia Franco dichiarava: "Nel periodo di rischieramento a Trapani non ricordo la presenza di velivoli stranieri militari rischierati né il passaggio di velivoli stranieri per motivi vari. Conosco il significato di "cinque in Charlie e cinque in Delta"; riguarda le condizioni di prontezza dei velivoli; gli stati di prontezza Nato sono Alpha, Bravo, Charlie e Delta. Il numero è riferito al numero dei velivoli richiesti in quello stato di prontezza" (v. esame Marsiglia Franco, GI 20.07.95).

Il tenente colonnello Ristori Gian Piero, capo Ufficio Operazioni dichiarava: "le sigle "Charlie" e "Delta" sono dei particolari stati di allarme che vengono dichiarati in caso di esercitazioni o casi reali dai Comandi sovraordinati. La scala prevede, oltre alla condizione Normal, Alpha, Bravo, Charlie, Delta. Sono sicuro soltanto del significato della condizione "Delta" che è quella che prevede la massima prontezza di tutti i velivoli disponibili o Combat Ready (cinque minuti). La condizione Delta viene data dai Superiori Comandi a seconda della minaccia reale o simulata. La condizione Delta viene data quando il pericolo è massimo. Mi è capitato di essere presente ad esercitazioni in condizione Delta; non mi è mai capitato in situazioni reali. Non ricordo se sia capitato di raggiungere le condizioni Alpha, Bravo, Charlie, in situazioni reali."(v. esame Ristori Gian Piero, GI 20.07.95).

Il tenente colonnello Cespa Piero, comandante del 35° CRAM di Marsala, dichiarava: "il significato della frase dovrebbe essere riferito ai velivoli in Synadex, cioè lo stato di prontezza di velivoli fittizi, in caso reale comunque indica sempre gli stati di prontezza dei velivoli. L'ordine di variare le condizioni di Difesa Aerea, condizioni connesse agli stati di prontezza dei velivoli, proveniva dal SOC; il capo controllore non poteva variare le condizioni di Difesa Aerea, ma aveva comunque facoltà di mettere in prontezza i velivoli in stato di allarme il cui decollo dipendeva dallo stesso capo controllore" (v. esame Cespa Piero, GI 20.07.95).

Queste le dichiarazioni rilasciate dai piloti che la sera del 27 giugno 80 erano schierati presso l'aeroporto militare di Trapani Birgi. Tutti sono stati concordi nell'affermare che i termini "Charlie" e "Delta" si riferiscono alla prontezza dei velivoli in caso di allarme.

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