1.8. Le richieste di documentazione e
i provvedimenti di sequestro ed esibizione.

Numerose e differenziate sono state nel corso dell'istruttoria le richieste rivolte direttamente al sito di Marsala, o attraverso lo SMA, di elementi di chiarimento, di trasmissione di documentazione varia, come numerosi sono stati i provvedimenti di esibizione e sequestro. Si registrano: otto richieste di notizie, undici decreti di esibizione e dodici decreti di sequestro.

Lo SMA ha continuamente dichiarato che la collaborazione, nel tempo, è stata sempre improntata a correttezza e disponibilità. Questo Ufficio, purtroppo, ha dovuto registrare, il contrario. Difatti, solo per quanto concerne il sito in questione, è sufficiente rammentare la complessa vicenda legata al decreto di sequestro del 5 luglio 80 emesso dal PM di Palermo ed a quello del 16 luglio 80 emesso dalla Procura di Roma.

In risposta al primo provvedimento - con il quale si richiedevano le registrazioni delle intercettazioni radar del 27 giugno, limitatamente al periodo 18.00 e 21.15 orario zulu - venivano consegnati soltanto i plottaggi dalle 18.00Z alle 21.15Z precisando che dalle 19.00 alle 19.15 orario zulu il sito era impegnato in una esercitazione (v. missiva del 35° CRAM dell'11.07.80). La comunicazione fornita risultava peraltro abbastanza telegrafica. Il sito si limitava soltanto a trasmettere i plottaggi, indicando i relativi orari ed il "buco" della mancanza di dati immediatamente successivo all'evento. Non venivano evidenziati, invece, gli effettivi orari riportati sulla THR che risulteranno palesemente difformi da quelli comunicati, e la sostituzione del nastro di registrazione 99 con quello 100, sul quale risulteranno registrate tracce reali e simulate.

Per quanto concerne il secondo provvedimento deve rilevarsi che veniva notificato dalla PG in data 21 luglio 80; ed a seguito di tale notificazione veniva consegnata in data 22 luglio 80 dal colonnello Fiorito De Falco, capo del 2° Reparto dell'ITAV, soltanto la sopra indicata missiva dell'11 luglio 80, con allegati due fogli contenenti i plottaggi, e non invece i nastri di registrazione così come era stato richiesto specificatamente. L'ufficiale giustificava la mancata consegna dei nastri, dichiarando che "le registrazioni su nastro relative al radar di Marsala sono inserite nell'elaboratore elettronico del citato radar e disponibili per l'eventuale decodifica da parte della Commissione d'inchiesta perché sulle stesse sono riportati i dati di carattere classificato" (v. verbale di sequestro 22.07.80). Come è noto i nastri di registrazione giungeranno nelle mani del PM soltanto il 3 ottobre 80 nel momento in cui quella AG si recava personalmente presso il sito di Marsala. Nel verbale di sequestro verrà indicata come luogo di consegna dei nastri la località "Timpone", sede operativa del CRAM, mentre in realtà veniva accertato che la consegna avvenne in località "Stagnone", sede della zona logistica. Sono stati escussi i periti La Franca, Cantoro e Magazzù che accompagnarono il PM. Tutti hanno escluso che la consegna fosse avvenuta presso la sala operativa, anzi precisavano che alla richiesta di visionare la sala radar, i militari risposero che ciò non era possibile. (v. esami Cantoro Giulio, GI 03.12.96; La Franca Luigi, GI 03.12.96; Magazzù Alfredo, PG 10.01.97).

Pertanto i nastri di registrazione sono rimasti nella disponibilità dell'AM sino a quella data.

E' da rilevare che il 21 luglio 80, lo stesso giorno in cui la PG notificava il provvedimento di sequestro del PM , il comandante del sito di Marsala disponeva la consegna dei nastri di registrazione numeri 99 e 100 e del nastro TBT numero 66 al tenente Del Zoppo, nominandolo all'uopo custode con l'incarico di consegnarli esclusivamente alle persone ufficialmente incaricate dell'inchiesta. La consegna formale dei nastri al Del Zoppo, come si è già fatto cenno, avveniva lo stesso giorno ad opera del sergente D'Apuzzo che la registrava nel brogliaccio del MIO.

In relazione alla preparazione dei plottaggi concernenti l'evento, il sito di Marsala ricevette la prima richiesta, in tal senso, dal tenente colonnello Vespasiani dell'ITAV il giorno 9 luglio 80. Infatti Vespasiani interloquiva per le vie brevi con il tenente Del Zoppo, anticipandogli la richiesta delle registrazioni dei tracciamenti radar sulla tratta Latina-Ponza-Palermo e di eventuali comunicazioni intercorse con il velivolo, formulata dalla Commissione Luzzatti. Il giorno successivo, 10 luglio 80, al CRAM di Marsala giungeva pertanto sia la richiesta della Commissione Luzzatti, attraverso l'ITAV, che la richiesta del PM di Palermo, attraverso la 3a Regione Aerea. A queste richieste il sito di Marsala rispondeva con due missive datate entrambe 11 luglio.

La prima missiva diretta all'ITAV - 2° Reparto, alla 3a Regione Aerea, al 3° ROC e al Comando aeroporto di Trapani-Birgi, dal seguente tenore: "In ottemperanza a quanto richiesto dal Comando 3a RA con msg. a riferimento si trasmette la registrazione delle seguenti tracce radar avvistate dalle ore 18.00Z alle ore 21.15Z del 27.06.80: - AJ410, AJ262, AJ453, AJ001, AG265, AA421, AJ421, AJ061, AG262, AJ452, AJ453, AJ047, AG303. Si fa presente che dalle ore 19.00Z alle ore 19.15Z mancano dati registrati, essendo il sito impegnato in una esercitazione". Il documento, firmato dal comandante interinale del sito, capitano Salmè, verrà recapitato a Trapani Birgi dal tenente Del Zoppo per la successiva consegna all'AG di Palermo, mentre gli altri destinatari lo riceveranno via posta.

La seconda missiva diretta all'ITAV, alla 3a Regione Aerea e al 3° ROC, facendo riferimento alle richieste pervenute il 10 luglio dall'ITAV e dalla 3a Regione Aerea, precisava: "1. comunicasi che copia tracciamento radar richiesto da ITAV est stata consegnata data odierna at comando aeroporto Trapani Birgi per successivo inoltro CC. 2. comunicasi inoltre che da registrazione in possesso sito non risultano comunicazioni TBT tra scrivente et velivolo oggetto."

Con questo telex il sito di Marsala evadeva la richiesta dell'ITAV relativa alla richiesta della commissione Luzzatti e comunicava agli enti Superiori che la documentazione era stata recapitata a Trapani per l'ulteriore consegna ai Carabinieri come disposto nel telex del 10 luglio 80 della 3a Regione Aerea.

Va rilevato, tra l'altro, che dalla documentazione acquisita dall'ITAV è emerso che il 15 luglio, alle ore 13.15, il tenente colonnello Vespasiani dell'ITAV, annota su un cedolino di smistamento pratiche: "Ricevuta documentazione da Marsala". Medesima annotazione, relativa allo stesso giorno, sarà rilevata dal diario sequestrato al colonnello Fiorito De Falco, "... pervenuta anche documentazione da Licola: le tracce sono correlabili intorno al tempo previsto. Idem da un primo esame per Marsala ...". La trasmissione di questa documentazione non ha trovato però alcuna conferma né agli atti del sito di Marsala né in quelli dell'ITAV. Di certo non è la stessa documentazione trasmessa da Marsala con il foglio dell'11 luglio, giacché la stessa è stata registrata in arrivo all'ITAV il 23 luglio 80 e siglata da Fiorito De Falco lo stesso giorno. Pertanto è rimasto ignoto il tipo di documentazione trasmessa dal sito di Marsala all'ITAV.

Presso questo Ispettorato i plottaggi di Marsala insieme a quelli di Licola verranno esaminati da esperti, molto più tardi, il 26.10.89. In questo esame gli esperti indicheranno la traccia LK477 come reale e la assoceranno al DC9 dell'Itavia. Ciò appare alquanto strano poiché l'ITAV era già in possesso della THR di Potenza Picena, dalla quale si poteva facilmente desumere che la traccia LK477 non era compresa nel tabulato né come associata al DC9 né come associata ad altro velivolo. Questa vicenda, comunque, sarà meglio descritta nel capitolo concernente l'ITAV, al quale pertanto si rimanda.

Come si è già fatto cenno più volte, i nastri di Marsala giungeranno nelle mani del PM soltanto il 3 ottobre 80. A seguito della visita del PM presso il Centro Tecnico di Borgo Piave, avvenuta l'11 novembre 80, nel corso della quale veniva accertata l'assenza di dati di registrazione immediatamente successivi alla scomparsa del DC9 - alla quale seguirà la convocazione in qualità di testi del capo controllore, Ballini, e dell'operatore MIO, sergente Tozio - il tenente Del Zoppo, in data 15 novembre, cioè due giorni prima della testimonianza dei due militari, redigeva un promemoria al fine di soddisfare la richiesta effettuata dal PM di Marsala al comandante del CRAM maggiore Montinaro. Nel promemoria si legge: "1. Presso il sito vengono usate nr.2 M.T.U. (Magnetic Tape Units); su una di esse è montato il nastro di registrazione dati e sull'altra il nastro del programma operativo per permettere il rapido ricevimento del programma stesso. 2. Il giorno 27.06.80 era programmata un'esercitazione Synadex per le ore 19.00Z. Alle ore 19.00Z, su una M.T.U. era montato il nastro di registrazione nr.99 e sull'altra il nastro del programma operativo. Come normalmente avviene, l'MIO (Manual Input Operator), ricevuto l'ordine del capo controllore di iniziare le operazioni per lo svolgimento della Synadex, ha rimosso il nastro nr.99 e lo ha sostituito con il nastro nr.100 (nuovo per permettere un'eventuale registrazione dati dell'esercitazione). Alle ore 19.04Z viene pertanto interrotta la registrazione sul nastro nr.99 ed alle ore 19.12Z inizia la registrazione sul nastro nr.100. Alle 19.22Z la registrazione del nr.100 viene interrotta, perché per ordine del capo controllore si sospende la Synadex (ufficialmente alle 19.25Z). Viene quindi sostituito di nuovo il nastro nr.100 (Synadex) col nastro nr.99 (reale), vengono ripristinati i programmi flessibili richiesti dalle normali operazioni, viene ricaricato il programma operativo ed il sito riprende a lavorare il full-Nadge alle 19.45Z circa. Il capo controllore di servizio agli orari suddetti era il capitano Ballini Adulio, il Manual Input Operator il SE. Tozio Sossio" (v. sequestro 22.01.96 GRAM Marsala).

Ciò costituisce un'ulteriore prova che il sito radar di Marsala era a conoscenza di elementi più concreti di quelli comunicati sia nella missiva dell'11 luglio che al momento della consegna al PM dei nastri di registrazione avvenuta in data 3 ottobre 80. Non si comprende, pertanto, per quale motivo gli elementi concernenti l'effettivo orario di assenza di registrazioni non venne comunicato in quelle occasioni al PM.

Altra singolare vicenda é quella relativa al sequestro del nastro di registrazione Synadex che non era stato - a suo tempo - sequestrato dal PM avendo il provvedimento del PM di Roma interessato soltanto i nastri di registrazione 99 e 100 e il nastro delle comunicazioni TBT e "punto a punto". In esecuzione al provvedimento di sequestro di questo Ufficio, concernente tutta la documentazione relativa alla esercitazione Synadex, il capitano Del Zoppo consegnava, tra l'altro, "un nastro computer SPS 5904 contenente le tracce simulate utilizzate durante l'esercitazione del 27 giugno 80", ossia il nastro Synadex (v. verbale di sequestro 12.02.87). Come è stato già rilevato, la disposizione emanata dall'Ufficio Operazioni del 23 giugno 80, indicava invece, per l'esercitazione del 27 giugno 80, l'utilizzo del nastro SPS 5901. Pertanto la comparazione tra le tracce simulate del nastro Synadex con quelle registrate nel nastro 100 non é stata di utilità, se non nel permettere di accertare che il nastro di registrazione SP 5904, consegnato da Del Zoppo, non era lo stesso che sarebbe stato impiegato la sera del disastro (v. riunione peritale collegio Blasi 23.01.90). Del Zoppo dichiarava in proposito di non ricordare il criterio usato per individuare il nastro consegnato alla PG (v. esame Del Zoppo Andrea, GI 26.01.96).

Nel prosieguo dell'inchiesta sarà accertato che una copia del nastro SPS 5904, lasciato in custodia giudiziale presso il Centro di Borgo Piave - che a richiesta del collegio peritale ne aveva fatto una duplicazione - sarà trasmesso da quel Centro, per tramite dell'ITAV, allo Stato Maggiore, senza alcuna informazione a questo Ufficio. (v. sequestro presso SMA 10.10.96).

Rimangono molte perplessità sull'errore di consegna del nastro di esercitazione Synadex impiegato la sera del disastro. Nastro di cui si sono perse le tracce. Anche queste circostanze rafforzano i dubbi sull'effettivo inizio della esercitazione.

Sono state già descritti i ritardi e le omissioni concernenti le richieste tendenti ad accertare le generalità del personale militare presente, la sera del disastro, in sala operativa: pertanto si rimanda al relativo paragrafo.

Un'ulteriore dimostrazione di quanto scarsa sia stata la collaborazione del 35° CRAM di Marsala è dimostrata dall'esecuzione, in data 24 gennaio 96, del provvedimento di sequestro datato 22.01.96. Il provvedimento, in questa occasione eseguito alla costante presenza della PG, portava al rinvenimento della documentazione di seguito descritta mai consegnata e di cui mai si era avuta notizia: 1- stralcio di una riduzione dati tra le ore 18.00Z e le ore 21.15Z estrapolata dal nastro di registrazione nr.99, ove in fondo ad ogni pagina si rileva la data del 27 giugno 80; 2 - stralcio di una riduzione dati tra le ore 19.12Z e le ore 19.22Z estrapolata dal nastro di registrazione nr.100, ove in fondo alla pagina era riportata la data del 27 giugno 80; 3 - fogli di presenza del personale in servizio nel mese di giugno 80 in sala operativa, suddivisi per le funzioni svolte; 4 - fogli di presenza del personale del 80 che avevano effettuato esercitazioni in sala operativa; 5 - registro delle licenze; 6 - registro del personale ufficiali e sottufficiali chiedenti visita; 7 - relazione redatta dal sergente Tozio a seguito dell'esame testimoniale reso in data 15.10.86; 8 - promemoria del tenente Del Zoppo datato 15.11.80.

Va rilevato innanzitutto che la suddetta documentazione avrebbe dovuto essere consegnata dal capo di Stato Maggiore dell'AM, generale Pillinini, in occasione della consegna a questo Ufficio di tutta la documentazione esistente presso il CRAM di Marsala relativa all'incidente ed al MiG libico, avvenuta a febbraio del 95.

La documentazione sottoposta a sequestro, se fosse stata consegnata a seguito delle prime richieste, avrebbe sicuramente facilitato il lavoro di ricerca e individuazione del personale militare presente in sala operativa la sera del disastro. Difatti oltrechè ai fogli di presenza relativi al personale che aveva partecipato alle esercitazioni in quel mese di giugno, dal quale si rilevava la presenza in sala operativa con compito di TPO/A del sottotenente Frezzini che ha dichiarato, invece, che la sera del 27 giugno si trovava libero dal servizio (v. esame Frezzini, PG 13.10.88), è stato rinvenuto anche il foglio delle licenze e delle malattie dai quali emerge, con assoluta obiettività, l'assenza dal servizio sia del maresciallo Gioia, in quanto in licenza, che del maresciallo Spera registrato a riposo medico dal 26 giugno per la durata di sette giorni.

Inquietante la relazione che il sergente Tozio redigeva a seguito della testimonianza resa a questo ufficio in data 15.10.86, che merita pertanto di essere riportata integralmente:

"Relazione inerente alla comparizione giudiziaria del 15.10.86 al Tribunale di Roma, quale mia competenza in sala computer il giorno 27.06.80.

Alle ore 09.00 mi presento al Tribunale di Roma come da comunicazione fattami dal Tribunale di Marsala, alle ore 12.00 vengo convocato dopo tre ore di interrogatorio fatto al capitano Ballini.

L'interrogatorio inizia con la richiesta delle mie mansioni quale operatore in sala computer al 35 CRAM, a tale domanda rispondo:

sergente Tozio addetto alle funzioni di operatore in sala computer, responsabile dei nastri di registrazione, dell'inserimento dati e del caricamento programmi dipendente direttamente dall'Ufficio Operazione.

1. Domanda: Il giudice domanda: Il giorno 27.06.80 vi erano delle esercitazioni di sala operativa? Quale operazione lei ha effettuato?

Risposta: Sì quel giorno vi era una esercitazione di Synadex che iniziava alle ore 19.00Z ed io all'incirca dieci minuti prima predisponevo la sala caricando i programmi della simulazione con un "chance-over", fermando poi le registrazioni reali effettuando un E.O.F. sul nastro nr.99 ed ho inserito il nastro nr.100 per la registrazione simulata.

2. Domanda : Cosa intende per nastro nuovo? Un nastro vergine?

Risposta: No, non è un nastro vergine ma è un nastro che secondo la sequenza dei circa 120 nastri a nostra disposizione seguiva con il numero progressivo.

3. Domanda: Questo nastro lei lo ha utilizzato anche di mattina?

A questo interrogativo il giudice mi fa notare che l'orario di registrazione del nastro nr.100 iniziava dalle 19.00Z e dopo le 19.22Z continuava la registrazione dalla 06.00Z.

Risposta: La registrazione dalle 06.00Z appartiene ad una registrazione precedente, dato che i nastri sono riutilizzati in base alla rotazione precedente.

4. Domanda: Allora come mi spiega che c'è la data del 27.06.80?

Risposta: Perché ad ogni inizio di registrazione sul nastro si inserisce la data del giorno in cui si effettua la registrazione. Iniziando a registrare si cancella automaticamente la registrazione precedente, infatti essendo durata circa 20 minuti la registrazione Synadex quello che segue appartiene ad una registrazione precedente.

5. Domanda: Da chi gli è stato ordinato di ripristinare le condizioni reali?

Dal capo controllore?

Risposta: Sì.

6.Domanda: Come mai dall'ordine di fine esercitazione al ripristino delle condizioni reali sono trascorsi circa 30 minuti?

Risposta: In quel periodo il vecchio sistema presentava varie disfunzioni, per ripristinare le funzioni reali richiedeva diversi interventi come poteva accadere che caricava in tempi brevi.

7. Domanda: Quanti tipi di registrazione si possono inserire?

Risposta: All'incirca otto.

8. Domanda: A questa risposta il giudice mostrandomi lo stampato dell'etichetta che noi utilizziamo per specificare il numero dei nastri, l'orario, tipi di registrazione e firma dell'operatore, mi chiedeva il significato dei vari tipi di registrazione e il motivo per cui ne utilizzavamo solo quattro?

Risposta: I tipi di registrazione appartengono alle funzioni delle armi e al tracciamento del traffico avvistato dal sistema, ne utilizziamo solo 4 per disposizioni dal capo Ufficio Operazioni tramite il nostro capo servizio.

9. Domanda: Il suo capo controllore mi ha detto che lei ha una memoria di ferro e che potrebbe ricordarsi gli operatori all'avvistamento. Sa dirmi quanti ne erano e come si chiamavano oltre al maresciallo Sardu?

Risposta: Potrei ricordarmi male, ma credo che erano: maresciallo Loi all'identificazione; capitano Cosentino al TPO; s.m. Toscano inizializzatore; maresciallo Abate e maresciallo Vitaggio alle armi.

10.Domanda: Ma questi che erano alle armi potevano vedere l'aereo?

Risposta: Certo, loro hanno mansioni diverse ma possono vedere ugualmente l'aereo perché alle armi ci sono i monitor (PPI) come alla sorveglianza.

11.Domanda: Il suo programmatore sa dirmi perché questi nastri non si smagnetizzano, quanti nastri avete in consegna, la durata della rotazione, la lettura della Track History e perché non si inseriscono le altre registrazioni?

Risposta: Certo che può farle.

12. Domanda: Ma lei non l'ha visto questo aereo?

Risposta: No, perché io lavoravo in una sala a parte dove non ci sono monitor del radar.

giudice: Va bene maresciallo Tozio può andare, grazie e arrivederci.

Impressioni: Il giudice con l'esperto in materia sono rimasti perplessi sulla questione alle domande 2,4,6 e 7.

Consigli: Onde evitare il ripetersi della questione inerente alle domande N.3 e 4, consigliabile consultare il mio capo Servizio - colonnello Nicolino Pugliese; nde - che ha emanato delle disposizioni in merito".

Nella relazione - come si è visto - venivano riportate sia le domande che quest'Ufficio rivolse al Tozio che le risposte da lui fornite. Il documento sembra rappresentare per chi l'ha scritto ma soprattutto per coloro ai quali probabilmente doveva essere sottoposto in visione, quasi una serie di regole da seguire per fronteggiare gli esami testimoniali.

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