1.6. I registri di sala operativa.

Tra le numerose difficoltà che si sono riscontrate nel tentativo di ricostruire cosa realmente accadde nella sala operativa di Marsala, una considerazione a parte, deve essere necessariamente fatta sulla mancanza dei registri di sala operativa che sono risultati distrutti. Il loro esame sarebbe stato di sommo rilievo per l'accertamento della verità, in quanto in essi venivano registrate le attività più importanti di sala operativa. Di questi registri sono stati consegnati - diversi anni dopo il fatto - soltanto quello dell'IC e del MIO. Non è stato possibile pertanto verificare il contenuto del registro del Master Controller (il più importante), del TPO, dell'IO, nonché del registro DA1.

Nel registro dell'IC, cioè del guida caccia Muti, in cui sarebbero dovute essere riportate soltanto trascrizioni di carattere tecnico relativo a intercettazioni operative, si rilevano alcune attività svolte in sala operativa relative alle ricerche del velivolo. Attività, queste, che avrebbero dovuto essere riportate, invece, nel registro del Master Controller.

Questi i dati che risultano registrati:

"MC Moro capitano Ballini

IC Moro tenente Muti

Effettuati controlli come da check list

18.06 Fine allerta della 11

19.15 Roma chiede se abbiamo controllato IH870

19.18 Palermo chiede se abbiamo controllato IH870

19.20 Avvisati da Roma che l'IH870 DC9 da Bologna a Palermo con radiale 177

(A 13) a 115 miglia da Pal a 250 FL alle 18.55Z ultimo contatto con Roma. Chiamato da Moro e da Palermo sulla F2-

19.21 Avvertito il SOC capitano Patroni Griffi di avvisare il soccorso di Martina Franca.

19.25 Check Radio col KM 153 diretto a Malta AG262 a FL370 e chiesto notizie dell'IH870 risposta NEG.

19.42 Check Radio con JM169.

19.45 Da Barca ci comunicano che probabilmente hanno avvistato IH870 su PNZ alle 18.50Z alle 19.00Z sulla A13B AG266, stanno eff. il plott. a Sasso.

20.28 Decolla da Catania I SS GC - SH 3D - avvertito il settore.

22.10 Cont. RR con POD06 AM210 P17

22.23 CL con PO D06

03.19 Linea 11 monta d'allarme

06.00 Cont. RR con DRF 06 AJ 464 P3".

E' stato già rilevato come nel registro siano state riportate soltanto alcune delle attività che sono state svolte quella sera, mentre, nessun riferimento si rileva sulla effettuazione e sulla interruzione della esercitazione "Synadex". Peraltro, si riscontrano inesattezze sulla registrazione degli orari. Difatti le richieste relative al controllo dell'IH870 ricevute da ACC Ciampino e Palermo Punta Raisi, sono riportate rispettivamente alle 19.15Z e alle 19.18Z, mentre dalle registrazioni delle telefonate risultano rispettivamente alle 19.14Z e 19.13Z. Inoltre la richiesta di Ciampino registrata nella conversazione telefonica fa riferimento al traffico in generale su Palermo e non fa invece, alcun riferimento al DC9 dell'Itavia.

Deve essere anche rilevato che il registro, acquisito soltanto nel novembre 89, presenta lo strappo della pagina immediatamente precedente a quella in cui risultano registrate le attività di cui sopra. Va rilevato inoltre che si è accertato che il foglio del 27 giugno 80 è stato interamente compilato dal sergente Abate, assistente del guida caccia, Muti, in tempi successivi. Tra l'altro è stata compilata con grafia chiara e leggibile, al contrario invece delle altre pagine. Abate non fornirà risposte convincenti sulla singolarità delle annotazioni (v. interrogatorio Abate Pasquale, GI 12.10.95).

Tra l'altro, nel momento in cui il registro è stato esibito a quest'ufficio, le pagine sono risultate numerate progressivamente, mentre in un una fotocopia riproducente la pagina del 27 giugno 80, esibita da Muti, non si rileva la numerazione (v. interrogatorio Muti Sebastiano, GI 26.09.89). Questa è la prova inoppugnabile che il registro è stato numerato prima dell'esibizione; si deve pertanto riflettere sulle reali motivazioni della tardiva numerazione di pagine.

L'altro registro di cui è stata trovata traccia è quello relativo al MIO - si ricordi che quella sera le funzioni di MIO erano esercitate da Tozio. Dal registro si rilevano le seguenti annotazioni relative al passaggio consegne degli operatori MIO: "11.10. PRG Funzionante Reg. Su Nastro N°98; 11.20. EOF Su Nastro N°98. Reg. Continua sul Nastro N°99; 19.00. Inizio Esercitazione Synadex; 19.25 Per ordine del C.C. Bloccare l'esercitazione; * Dalle 19,00z alle 19.25z Nastro di Reg. Nuovo N°100 (dell) dopo lo Stop Sin Ritorna Reg. Su Nastro N°99.".

Anche su questo registro, come per quello dell'IC, si devono effettuare considerazioni. Innanzitutto gli orari descritti sul registro risultano in netto contrasto con gli orari riportati nei nastri di registrazione. Difatti il nastro di registrazione nr.99 ha registrato dati del traffico aereo fino alle 19.04Z, e in seguito riprende a registrare nuovamente alle ore 19.48Z. Il nastro di registrazione nr.100 invece risulta aver registrato dati dalle ore 19.12Z alle ore 19.22Z e non dalle ore 19.00Z alle ore 19.25Z così come risulta annotato sul registro. Poi nessun riferimento viene scritto, come invece si sarebbe dovuto, sull'inserimento del nastro SPS-5904 o altro nastro SPS. Pertanto rimangono forti dubbi sull'effettivo caricamento del nastro "Synadex" nel sistema.

Ma l'annotazione più singolare risulta quella che viene richiamata, nella pagina con l'asterisco che dà atto della sostituzione del nastro 99 con il nastro 100. Questa annotazione veniva aggiunta dopo la registrazione dell'ordine del capo controllore di sospendere l'esercitazione; invece, avrebbe dovuto essere trascritta insieme all'indicazione di inizio dell'esercitazione. Non risultano pertanto chiari i motivi di questa "svista".

La mattina successiva, l'operatore MIO montante, sergente maggiore D'Amico, annota nel registro: "06.00. PRG funzionante in Reg. nastro N 99 (nota non usare il nastro di Reg. 100 (Reg. Synadex). Per Daidone - IT 3° Trimestre 21.00Z.

EOF sul nastro n.99 (non girava sulla MTU destra. Avvisato sergente Apruzzese - Fatte decine di prove andava bene)

Inizia Registrazione nastro N.101.

Fine turno."

D'Amico ha dichiarato, innanzitutto, che la sera del 27.06.80 non era in sala operativa, ma nel corso della telefonata delle 17.22Z si sente nel sottofondo la voce di un altoparlante che trasmette un messaggio per il sergente maggiore D'Amico con richiesta di recarsi in sala telex. Quindi fino a un'ora e mezza circa dall'evento D'Amico si trovava in servizio, anche se non è stato possibile accertare se all'interno o all'esterno della sala operativa. La sua presenza a Marsala la sera del disastro sarà importante per altra vicenda in quanto egli essendo operatore MIO potrebbe essere stato il militare che ha effettuato la riduzione dati.

Inoltre D'Amico annota, sulla pagina del registro relativa al 28 giugno, di "non usare il nastro di Reg. n.100", ma al riguardo non ha mai saputo fornire valide spiegazioni sulle circostanze in cui apprese di non usare quel nastro (Tozio non lo aveva evidenziato sul registro) (v. esame D'Amico Carlo, GI 16.11.95).

Infine, D'Amico annota sempre sulla stessa pagina del registro la sostituzione del nastro di registrazione nr.99, alle ore 10.47Z, mentre in realtà i dati registrati sul nastro n.99 risultano fino alle ore 08.12Z del 28.06.80.

Come si è visto i nastri di registrazione usati la sera del 27 giugno 80 sono il numero 99 ed il numero 100. Si è accertato che il nastro nr.99 conteneva una situazione reale del traffico aereo, mentre il nastro numero 100, che avrebbe dovuto contenere soltanto una situazione simulata del traffico aereo (cioè dati trasmessi dal nastro di esercitazione Synadex) conteneva, invece, anche una situazione di traffico reale. In particolare sul nastro risultava registrata la traccia AG262 che, nel prosieguo degli accertamenti, sarà identificata per l'Air Malta, ovvero per il velivolo che seguiva in aerovia il DC9 Itavia a distanza di circa 10 minuti.

Il nastro nr.99, cioè il reale, secondo quanto registrato dal sergente Tozio con la nota in asterisco nel registro dell'operatore MIO, era stato disinserito dal computer alle ore 19.00Z e reinserito alle ore 19.25Z, mentre il nastro nr.100 sarebbe stato inserito a sua volta nel computer alle ore 19.00Z e disinserito alle ore 19.25Z. Ciò non ha trovato riscontro negli orari effettivi di registrazione, che invece risultano i seguenti: nel nastro nr.99 i dati si interrompono alle ore 19.04Z e riprendono alle ore 19.48Z per terminare il 28 giugno alle ore 08.12Z (sul registro del MIO viene riportato invece come orario di fine registrazione h.10.47Z), mentre nel nastro nr.100 i dati iniziano alle ore 19.12Z e si interrompono alle ore 19.22Z.

Sulle etichette di entrambi i nastri verranno riportati gli orari registrati sul registro del MIO e non gli orari effettivi di registrazione: sul nastro nr.99 "Date 27.6.80, Loc. Marsala, Name Riduzione Dati dalle ore 11.20Z alle ore 19.00Z del 27.6.80, dalle ore 19.257Z del 27.6.80 alle ore 10.47 del 28.6.80, Class. rr, mtu fcicd - fcitd - inter - weath"; sul nastro nr.100 "Date 27.6.80, Loc. Marsala, Name Riduzione Dati dalle ore 19.00Z alle ore 19.25Z del 27.6.80, class. rr mtu fcicd - fcitd - inter - weath".

E' stato accertato che la grafia delle annotazioni apposte sulle etichette, in un primo momento attribuita al sergente Tozio, corrispondeva invece a quella del sergente D'Apuzzo, cioè a colui che consegnò i nastri di registrazione al tenente Del Zoppo per la custodia il 21 luglio 80. (v. esame D'Apuzzo Salvatore, GI 15.05.97). Ma la cosa più singolare è che nelle etichette figura annotato anche il riferimento al sito radar "Loc. Marsala" e che, nonostante fosse stata effettuata una riduzione dati dalla quale risultava palese la difformità degli orari riportati sulle etichette e quelli che invece risultavano effettivamente nei nastri, non venne effettuata la rituale e opportuna correzione. Sempre D'Apuzzo, in relazione alla scritta "Marsala" sulle etichette dei nastri, osservava che probabilmente venne apposta in quanto i nastri dovevano uscire fuori dal sito di Marsala ed evitare così che si confondessero con altri nastri di altri siti. Al riguardo della indicazione riportata anch'essa in etichetta relativa alla "riduzione dati", D'Apuzzo non ne ricordava il significato. Precisava infine che qualora avesse consegnato al tenente Del Zoppo anche una riduzione dati lo avrebbe certamente registrato sul registro del MIO insieme alla registrazione relativa alla consegna dei nastri (v. esame D'Apuzzo Raffaele, GI 15.05.97).

Il riferimento al sito radar cui si riferiscono i dati, apposto in etichetta, deve far riflettere: in primo luogo in quanto in altri nastri mai è stata riscontrata la medesima annotazione, in secondo luogo perchè probabilmente tale annotazione poteva avere un senso logico soltanto nel caso che i nastri dovessero essere portati fuori del sito radar.

E' stato ipotizzato che i nastri siano stati portati presso il Centro di Borgo Piave, ma di ciò non è stata trovata alcuna conferma; se non che, in quel periodo, cioè tra il 29 giugno ed il 5 luglio 80, proprio a Borgo Piave fu effettuato un corso di aggiornamento per operatori MIO, al quale prese parte tra gli operatori di Marsala proprio il sergente Tozio Sossio.

Il capitano Pietrantuono, all'epoca in servizio a Borgo Piave, ha dichiarato di essere stato incaricato il giorno successivo all'incidente di recarsi a Marsala per consultare il contenuto dei nastri di registrazione. L'incarico venne successivamente revocato in quanto gli fu riferito che i nastri sarebbero pervenuti al Centro Tecnico di Borgo Piave. La disposizione di portarsi a Marsala e la successiva revoca gli era stata impartita, telefonicamente, dal suo diretto superiore, tenente colonnello Rossi Gennaro (v. esami Pietrantuono Antonio, GI 09.10.96 e 26.10.96). Quest'ultimo non ha ricordato di aver mai impartito una disposizione del genere al Pietrantuono (v. esame Rossi Gennaro Ottavio, GI 16.10.96).

Va rilevato, infine, che la sostituzione del nastro di registrazione finalizzata alla effettuazione di un'esercitazione Synadex - definita dai vari testi e imputati come prassi costante - non corrisponde al vero, poiché dall'analisi del registro del MIO relativo agli anni 79-81 (v. decreto di esibizione 29.11.89) e di quelli relativi al periodo 81-83 (v. decreto di sequestro 06.10.97) non risulta essere mai stata effettuata una sostituzione di nastri di registrazione in occasione delle esercitazioni Synadex. Il comandante del CRAM, tenente colonnello Cespa, dichiarava che in occasione delle esercitazioni Synadex veniva sostituito anche il nastro reale. A contestazione del fatto che il nastro di registrazione reale venne sostituito solo in occasione dell'esercitazione del 27 giugno affermava di non ricordare di aver dato alcuna disposizione in merito (v. esame Cespa Pietro, GI 23.04.96). Da ultimo l'Ufficio ha accertato che non solo il nastro di programma relativo alla Synadex non corrispondeva, ma che altresì la sera del 27.06.80 non fu dato alcun comando per l'accesso ad un qualsiasi Raid-Tape Synadex.

E' stato accertato, inoltre, che il nastro di registrazione TBT, ovvero il nastro in cui risultavano registrate tutte le conversazioni telefoniche tra gli operatori di sala con l'esterno ed i velivoli, é stato ascoltato tra il 10 e l'11 luglio 80, così come emerge dal messaggio datato 10 luglio 80 trasmesso all'ITAV. L'istruttoria ha permesso di accertare che lo stesso nastro era stato già riascoltato nelle ore immediatamente successive all'incidente. Questo emerge dalle dichiarazioni del sergente maggiore Baldassare Maggio, meccanico-permutatore, alla cui identificazione si è giunti soltanto nel luglio del 95. Fino a questa data si era incorsi nell'errore di individuare il Maggio - di cui alla conversazione telefonica delle 22.03Z nel corso della quale il sergente Abate chiede a Maggio di raggiungerlo in sala "per fare quella cosa che ha detto Ballini" - nell'aviere Antonio Maggio. Questi dichiarava di essere stato presente la sera del 27 giugno 80, ma non riconosceva la propria voce in quella registrata, osservando che, comunque, a Marsala vi era anche un sottufficiale con il cognome Maggio (v. esame Maggio Antonio, GI 06.02.95). L'errore era stato causato dalla mancata comunicazione del nome del sottufficiale sia dal GRAM di Marsala che dallo SMA.

Il sergente Maggio in effetti riconosceva la propria voce nella telefonata delle 22.03 confermando che il nastro di registrazione TBT venne riascoltato la notte stessa dell'incidente (v. esame Maggio Baldassarre, GI 11.07.95). Non è stato possibile accertare l'identità dei militari fisicamente presenti all'ascolto del nastro e quale motivazione spinse gli operatori di sala a riascoltare le conversazioni di quella sera. Nessuno dei presenti in sala ha ricordato la circostanza, tantomeno Ballini e Abate i quali hanno addirittura tentato di accreditare tesi diverse: il primo, che l'invito era per giocare a carte; il secondo, invece, per questioni personali. Solo dopo aver ascoltato la registrazione della telefonata e la relativa trascrizione ammettevano entrambi che probabilmente avevano ascoltato il nastro TBT. Ballini aggiungeva, comunque, che il nastro era stato tolto dopo la mezzanotte in quanto era prassi sostituirli a quell'ora (v. confronto Ballini-Abate, GI 02.02.96). E' stato accertato, invece, che il nastro TBT di quella sera aveva ancora una larga autonomia di registrazione e comunque la prassi della sostituzione alla mezzanotte non ha trovato alcuna conferma. Pertanto quanto riferisce Ballini non corrisponde al vero. Quella sera il nastro venne tolto alle h.22.06Z, cioè solo dopo tre minuti dalla telefonata con la quale Abate invitava Maggio a venire in sala per fare quella cosa che aveva disposto Ballini per essere riascoltato. Infine va rilevato che sul frontespizio del contenitore del nastro TBT é stato riportato, come orario di fine registrazione, le ore 22.08Z del 28 giugno 80. La perizia fonica invece ha accertato che la registrazione si era conclusa alle ore 22.06Z del 27 giugno e non del 28 giugno; ma, sebbene il nastro fosse stato riascoltato ben due volte - il 27 giugno e il 10 o 11 luglio 80 - nessuna correzione vi era stata apportata.

Sulla conservazione dei nastri di registrazione del radar di Marsala, che risulteranno essere stati duplicati sia nel 1980 che nel 1985, si ritornerà più oltre, nel capitolo dedicato al Centro di Borgo Piave, anche per descrivere le "stranezze" sulla loro conservazione e le incompletezze che sono emerse nel corso dell'inchiesta.

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