11. Il 34° CRAM di Siracusa.

Il 34° CRAM di Siracusa, è un sito della Difesa Aerea preposto al controllo dello spazio aereo della parte sud-orientale della Sicilia. Nell'80 funzionava con il sistema fonetico manuale; il radar impiegato era del tipo AN/FPS-8; la sua posizione era di 37°04'58"Nord-15°14'51"Est. Il CRAM si identificava anche con il nominativo in codice "Campo". Ad esso è assegnato per l'identificazione delle tracce il Nato Track Number nella parte in lettere AM o Alpha Mike. Il sito dipende sotto il profilo funzionale dal 3° ROC di Martina Franca e sotto il profilo gerarchico della 3 RA, ed è integrato nel sistema di controllo Nadge.

Nell'80 il comandante del 34° CRAM di Siracusa era il tenente colonnello Pata Giuseppe; il capo Ufficio Operazioni il capitano Zuccaro Giuseppe.

In data 19.06.93 veniva emesso un decreto di acquisizione relativo a tutta la documentazione attinente alla presenza di personale in servizio la sera del 27.06.80 presso la sala operativa. Dalla documentazione acquisita emergeva la seguente situazione: il capitano Corsaro Aldo, guida caccia intercettore; il tenente Natale Vincenzo, guida caccia intercettore; il tenente Monaco Domenico, guida caccia intercettore; il maresciallo Gibilisco Sebastiano, track production officer; il sergente maggiore De Lazzari Remo, track production officer; il sergente maggiore Italia Sebastiano, track production officer. Attraverso le conversazioni telefoniche che comprovano l'effettiva presenza del personale in sala operativa si è riusciti a determinare con certezza, anche se in contrasto con detto documento, e solo parzialmente, quale fosse il personale in servizio quella sera e cioè: il capitano Corsaro Aldo, intercettore capo controllore e non soltanto guida caccia; il sergente maggiore De Lazzari Remo, TPO; il sergente Arena Giuseppe, assistente del capo controllore; il sergente maggiore Antonicelli Carlo, meccanico permutatore, entrambi essendo nella documentazione acquisita.

Nel sito non sono mai stati rinvenuti i registri di sala operativa, il DA1, i nastri di registrazione TBT.

Di seguito le conversazioni telefoniche attribuite al sito di Siracusa, tratte dai nastri di registrazione TBT di Marsala - di cui si è già fatto cenno ma che appare opportuno riportare -, di Martina Franca, ed anche dalle trascrizioni dell'ACC di Ciampino effettuate nell'80, che non risultano però registrate sui nastri TBT di Ciampino consegnati all'AG., essendo queste trascrizioni state rinvenute tra la documentazione della Commissione Luzzatti sequestrata in data 21.10.96.

- Ore 18.13 canale 22 di Marsala:

Campo: sì?

Moro: ai 06 smonta la 877, (Peppe)?

Campo: ai 06?

Moro: sì.

Campo: aspetta ... va bene, Pasquà.

Moro: oh Pè.

Campo: oh.

Moro: ma voi che state in Mike?

Campo: 'ste cose non se dicono, Pasquà!

Moro: eh, ma oh... (parla!).

Campo: vabbuò, sì, sì, poi ti dico tutto Pasquà.

Moro: senti, vedi che so' cinque i velivoli eh.

Campo: ah no quattro?

Moro: no cinque.

Campo: cinque?

Moro: eh.

Campo: ok.

Moro: ciao.

Gli interlocutori sono il sergente Abate Pasquale, assistente guida caccia di Marsala e il sergente Arena Giuseppe, assistente capo controllore di Siracusa. L'operatore di Marsala comunica che alle 18.06 termina l'impiego della cellula rischierata presso l'aeroporto di Trapani Birgi. Subito dopo Abate chiede se il Centro radar si trovi in Mike, cioè in manutenzione. Arena risponde con un certo disappunto alla domanda, poichè questi argomenti, afferma, non devono essere trattati per telefono.

- Ore 18.34 canale 22 Marsala:

Moro: pronto?

Campo: eh... senti, una Buck (rectius: book: nde) number, 1093.

Moro: aspetta, eh ... vai.

Campo: Buck number 10, (zero) 93, zero 14 Charlie kilo.

Moro: ...la penna porco boia!

Campo: ci sei?

Moro: Charlie Kilo hai detto?

Campo: affermativo.

Moro: vai, vai.

Campo: November Papa Golf.

Moro: vai.

Campo: Foxtrot Mike Sierra Foxtrot Romeo Yankee Mike.

Moro: poi?

Campo: (inc.) Victor Yankee Hotel Whisky.

Moro: Yankee Hotel Whisky, poi.

Campo: Delta Golf Juliet Romeo Alpha Golf.

Moro: poi.

Campo: 21 Sierra Foxtrot Golf Quebec Victor November Oscar Whisky Foxtrot Kilo 31 Uniform India Lima Golf Uniform Bravo Whisky Victor Juliet Oscar 41 November Lima Whisky.

Moro: eh.

Campo: Papa Zulu November Yankee Charlie out.

Moro: Alpha Papa.

Campo: Alpha Golf.

Gli interlocutori sono sempre i due sottufficiali già citati nella precedente conversazione. Il contenuto della telefonata è un messaggio in cifre, del quale lo SMA, nel dicembre 94, asserirà trattarsi di messaggio operativo, con il quale il sito comunica di aver terminato il suo stato la sua avaria/manutenzione ed è di nuovo operativo.

- Ore 18.53 canale 22 Marsala.

Moro: sì.

Campo: cosa facciamo? Il reale a chi?

Moro: (mi senti?)

Campo: voi?

Moro: no, il reale... aspetta che parlo con Sasso, eh.

Campo: sì, mi fai sapere allora?

Moro: sì.

Gli interlocutori probabilmente sono degli avieri, che non sono stati mai identificati. La conversazione riguarda la preparazione all'esercitazione Synadex.

-Ore 18.58 canale 22 Marsala:

Campo: sì?

Moro: sì, mettiti d'accordo con Sasso, pa....

Campo: va bene.

Moro: passi con lui, ciao.

Campo: quando (sei), noi siamo pronti eh.

Moro: sì, va bene.

L'interlocutore di Siracusa è sempre il sergente Arena mentre quello di Marsala è il sergente maggiore Vitaggio Giuseppe. L'operatore di Marsala riferisce al collega di Siracusa di trasmettere il traffico reale a Martina Franca e di rimanere in attesa di una sua chiamata per l'inizio dell'esercitazione.

- Ore 19.00 canale 22 Marsala:

Moro: sì avanti?

Campo: sì, il (TST) che fa, lo dobbiamo mettere?

Moro: aspetta un momento

Campo: sì...

Moro: pronto?

Campo: sì.

Moro: sì, tu devi passare con Sasso.

Campo: sì l'ho capito, dico ma il (TST per l'EX) lo mettiamo?

Moro: eh.. il (TST)? Aspetta che parlo con.. aspetta eh?...

A distanza di circa 3 minuti l'operatore di Marsala, dopo aver parlato con Martina Franca, riprende la linea con Siracusa:

Moro: no, niente lascia stare, eh.

Campo: e me lo potevi dire che so' rimasto col telefono...

Moro: eh, ho dovuto...

Campo: ok, allora niente (TST)?

Moro: sì, sì.

Campo: vabbuò.

Gli interlocutori sono sempre Vitaggio e Arena. Quello di Marsala ribadisce che deve transitare con Martina Franca. Quello di Siracusa ribatte di aver capito e chiede se deve mettere il TST per l'Ex, cioè la tabella specificazione tracce per l'esercitazione Synadex. Si ricordi che inizialmente i periti hanno trascritto la parola "ex" con "MiG" e ne era derivata una falsa interpretazione della telefonata; la vicenda è meglio descritta nel capitolo del centro radar di Marsala.

- Ore 19.07 canale 22 Marsala:

Moro: dimmi?

Campo: come (fini', poi?)

Moro: com'è finita ? Bene, perchè?

Campo: perchè noi siamo pronti qua.

Moro: eh, noi pure.

Campo: quando dite voi noi iniziamo ...oh?

Moro: sì, sì ti faccio sapere appena... no, (Peppì').

Gli interlocutori sono Abate e Arena. Quello di Siracusa sollecita l'inizio dell'esercitazione Synadex. Di contro quello di Marsala gli comunica che sarà lui a contattarlo.

- Ore 19.10 canale 22 Marsala:

Campo: sì?

Moro: ti faccio sapere io appena... abbiamo dei problemi, eh.

Campo: ah, avete dei problemi?

Moro: sì, sì.

Campo: vabbuò, ciao.

L'interlocutore di Siracusa non è stato identificato, forse è sempre il sergente Arena. Quello di Marsala è il sergente Abate. All'ulteriore sollecito da parte dell'operatore di Siracusa viene risposto da Marsala che vi sono dei problemi e che sarà lui a chiamare per l'inizio dell'esercitazione.

- Ore 19.26 canale 22:

Campo: pronto?

Moro: senti, stop Synadex dai tredici.

Campo: stoppo.

Moro: sì, sì.

Campo: a che ora?

Moro: eh?

Campo: a che ora?

Moro: dai tredici.

Campo: ai tredici?

Moro: sì, sì.

Campo: vabbuò, (kappa).

Moro: e passate con noi eh.

Campo: va bene ciao.

Moro: ciao.

L'operatore di Siracusa non è stato identificato. Quello di Marsala, il sergente Vitaggio, comunica che l'esercitazione deve essere "stoppata" dalle 19.13 e che devono ripristinare il collegamento in reale con il sito di Marsala.

- Ore 19.27 canale 4 nastro D Martina Franca:

Sasso: sì.

Campo: allora, guardate che stiamo andando con Moro noi, eh?

Sasso: dite

Campo: ci siamo?

Sasso: ah, state andando con Moro?

Campo: eh.

Sasso: va bene va bene.

Campo: okay, gli ho detto al vostro operatore di staccarsi.

Sasso: va bene, okay salutamelo.

Gli interlocutori non sono stati identificati. In questa telefonata l'operatore di Siracusa riferisce che stanno ripristinando il collegamento con Marsala e chiede all'operatore di Martina Franca di staccare il collegamento. Ciò significa che Siracusa è sempre rimasta in collegamento con Martina Franca; ragion per cui l'esercitazione Synadex che doveva effettuare con il sito di Marsala, dalle 19.00 in poi, quella sera non ebbe mai inizio.

- Ore 19.28 ACC Ciampino:

Siracusa: pronto

Roma: Siracusa?

Siracusa: dimmi.

Roma: senti un po' vedete qualche traccia su Palermo voi?

Siracusa: su Palermo? A che livello dovrebbe stare?

Roma: a 250 in discesa.

Siracusa: 250?

Roma: sì.

Siracusa: attualmente non vedo niente, posso dare una occhiata articolare, ma penso che non ci sia niente lo stesso.

Roma: ok vedi un po' e poi chiami.

Siracusa: senz'altro. In discesa verso Palermo.

Roma: esatto, dovrebbe essere in holding su Palermo, dovrebbe stare, in holding.

Siracusa: ho capito, va bene.

La trascrizione di questa conversazione è stata rinvenuta solo nel mese di ottobre 96 tra la documentazione della Commissione Luzzatti. Non risulta registrata nei nastri TBT di Ciampino sequestrati nell'80. Gli interlocutori non sono stati identificati. L'operatore di Ciampino chiede a quello di Siracusa se in quel momento vede traffico su Palermo intorno ai 25 mila piedi. Viene data una risposta negativa con la riserva di vedere con più attenzione.

- Ore 19.30 ACC Ciampino e Siracusa:

Siracusa: Roma?

Roma: sì.

Siracusa: allora guarda, io controllo un velivolo sotto Palermo, sulla A18, che si dirige verso Malta.

Roma: che si dirige verso?

Siracusa: verso Malta.

Roma: no, no, non è niente quello quello, no, niente da fare per quello.

Siracusa: su Palermo non ho niente.

Roma: è un volo molto alto, quello niente.

L'operatore di Siracusa riferisce a quello di Ciampino, ricollegandosi alla precedente telefonata, che controlla un velivolo sull'aerovia Ambra 18 che si reca a Malta. Viene risposto da Ciampino che non interessa.

- Ore 19.31 ACC Ciampino e Siracusa:

Siracusa: ho capito, hai provato a chiedere a Marsala?

Roma: va bene, poi ci penso io, ciao.

Siracusa: ok, ciao.

Siracusa chiede a Ciampino di rivolgersi a Marsala.

- Ore 19.36 ACC Ciampino e Siracusa:

Siracusa: pronto?

Roma: hai visto più niente?

Siracusa: no, niente, solo quello controllo e un altro, penso sia un locale, a Est di Sigonella.

Roma: Est di Sigonella?

Siracusa: eh.

Roma: quanto è lontano da Sigonella?

Siracusa: attualmente lo controllo a 30 miglia Est.

Roma: di Sigonella, eh?

Siracusa: sì, ha una prua di 120.

Roma: ok, grazie.

Siracusa: prego.

Ciampino chiede nuovamente a Siracusa se ha controllato qualche velivolo. Viene risposto che si controlla un velivolo a Est di Sigonella.

- Ore 19.35 canale 22 Marsala:

Campo: pronto?

Moro: aho' eh...

Campo: e (Sardo) che fai, ti mando io un aviere?

Moro: no, senti Campo.

Campo: sì, dimmi.

Moro: guarda la Synadex è annullata, eh.

Campo: sì, ah scusa, qua ho il collegame... sì, ma già ho ricevuto comunicazione per questo.

Moro: da chi?

Campo: da Victor Golf alle 19.19 riferito alle 19.13.

Moro: va buono.

Campo: ok?

Moro: ciao.

La telefonata è tra il sito di Marsala e Siracusa. L'operatore di Marsala è il maresciallo Sardu. Nella telefonata si evince che l'esercitazione Synadex è stata annullata come comunicato da "Victor Golf" alle ore 19.19. La sigla "VG" corrisponde al sergente maggiore Vitaggio Giuseppe di Marsala.

- Ore 19.36 canale15 Marsala:

Moro: sì (inc.).

Campo: Sardo?

Moro: oh.

Campo: quella che va a Malta come si chiama?

Moro: Alpha Golf 262 Boeing.

Campo: Alpha Golf 262 Boeing.

Moro: sissignore.

Campo: ok, momentaneamente ci ho solo quella io.

Moro: sì, va bene, ok, adesso il permutatore ha fatto cambiare

il collegamento.

Campo: sì, grazie, ciao.

La telefonata è tra il sito di Marsala e Siracusa. L'operatore di Marsala è il maresciallo Sardu Mario. Siracusa chiede a Marsala qual è il nominativo dell'Air Malta e gli viene risposto che è l'AG262.

- Ore 19.42 ACC Ciampino e Siracusa:

Roma: Siracusa?

Siracusa: Roma?

Roma: sì.

Siracusa: sulla G-8 in discesa ce ne ho due, ti può servire qualcosa?

Roma: un attimo no, io non ho niente sulla G 8, io personalmente.

Siracusa: ho capito, perché poco fa mi chiedevano notizie se trovavano qualcosa su Palermo.

Roma: ciao.

Siracusa: ti saluto.

Siracusa comunica all'ACC che sull'aerovia Green 8 ha due velivoli che sono in discesa. Le viene risposto che in quel momento in quella aerovia l'ACC non controlla alcun velivolo.

- Ore 19.42 canale10 Marsala:

Moro: pronto, Campo... Campo... Campo... Campo...

Campo: pronto?

Moro: mi senti?

Campo: pronto?

Moro: Campo?

Campo: Moro?

Moro: mi senti?

Campo: sì, ti sento.

Moro: mi senti adesso?

Campo: eh?

Moro: ok, ti passo il mio aviere, ma chi sei il meccanico?

Campo: no ho capito.

Moro: sei il meccanico?

Campo: sì sono il meccanico.

Moro: ma da dove stai parlando?

Campo: eh, dalla sala.

Moro: pronto?

Campo: dalla sala.

Moro: ecco, per favore puoi venire dal tuo permutatore a parlare, perché io ti... la sento troppo piano la tua sala.

Campo: e pure io ti sento piano.

Moro: ecco, vuoi provare dal permutatore tuo a includerti?

Campo: eh?

Moro: vuoi provare a includerti dal permutatore?

Campo: eh, aspetta.

Moro: eh... (verso l'int.: allora la cuffia va bene quella?...io)

Campo: pronto?

Moro: pronto?

Campo: come mi senti?

Moro: ecco, po... vedi un pochino se per caso cambiando ... io sono Maggio chi sei tu?

Campo: Antonicelli sono.

Moro: ah, Antonicelli, vuoi provare a vedere se cambiando una cuffia, mettendone una più sensibile.

Campo: e sì, ce l'ho cambiata, ce l'ho cambiata.

Moro: ah senti facciamo una prova di chiamata?

Campo: ah, ma qua... qua non c'è bisogno, almeno per me non ce n'è bisogno.

Moro: ah, va bene, va bene.

Campo: il problema è per te.

Moro: sì, allora mi attesti l'aviere qua così loro possono lavorare?

Campo: va bene, ok te lo passo.

Moro: d'accordo! Ciao.

In questa telefonata parlano i meccanici permutatori di Marsala e Siracusa, il sergente Maggio Baldassare e il sergente Antonicelli Carlo, in quanto vi erano dei problemi di collegamento tra i due centri radar.

Ore 20.37 canale 10 Marsala:

Moro: sì?

X: senti, l'Alpha Mike 207 cambiala in Alpha Golf 276.

Moro: in Alpha Golf?

X: 276.

Moro: Alpha Golf 276, la devo comunicare a Campo?

X: sì, quando ti chiama e gli dai vettore 240.

Moro: vetto...

X: ah no, aspetta.

Moro: vettore.

X: 210.

Moro: 210.

X: velocità ... 410.

Moro: 410 Kappa... c'è altro?

X: l'hai messa?

Moro: eh?

X: mettila.

Moro: sì, allora Alpha Golf... Alpha Golf 276... vettore, aspetta, eh... sì Campo?

Campo: ti passo la 210.

Moro: aspetta un minuto.

Campo: sì.

Moro: vettore 27... 276 velocità 210...210 ok.. Campo?

Campo: sì

Moro: dai.

Campo: allora si trova in 310, 50.

Moro: questa è la 210?

Campo: sì.

Moro: aspetta un minuto Campo.

Campo: ah.

Moro: sì?

X: che vettore gli hai dato?

Moro: 210.

X: e qui ci ha vettore 276.

Moro: vettore 276 e mi hai dato così.

X: no, io ti ho dato vettore 210.

Moro: 210?

X: eh si, senza discutere 210.

Moro: e scusa!

X: velocità 410 e non 210.

Moro: 410, ok, aspetta vettore 210... velocità 410, ok?

X: portala qua.

Moro: ... kappa?

X: kappa.

Moro: Campo?

Campo: sì, Moro.

Moro: dunque questa è l'Alpha Mike.

Campo: 210.

Moro: 210... dai.

Campo: 305, 55.

Moro: 305.

Campo: 55.

Moro: 305, 55... vettore?

Campo: 300.

Moro: velocità?

Campo: 400.

Moro: 400?

Campo: sì.

Moro: quota?

Campo: 25 SIF2.

Moro: 25 SIF2.

Campo: non c'è altro.

Moro: aspetta, SIF2... aspetta un minuto... pronto?

X: pronto?

Moro: la 210 che cos'è?

X: Sierra Hotel 3 D.

Moro: Sierra Hotel?

X: 3 Delta.

Moro: 3 zero.

X: 3 Delta.

Moro: Sierra Hotel 3 Delta ... Campo?... Campo?

Campo: sì, Moro.

Moro: Sierra Hotel 3 Delta.

Campo: Sierra Hotel.

Moro: 3 Delta.

Campo: 3 Delta, Kappa, non c'è altro, ciao.

Moro: va bene, ciao.

Questa è una conversazione tra l'aviere di Marsala e quello di Siracusa, non identificati, che si scambiano dati sul traffico aereo avvistato dai due centri radar.

Da principio, del sito sono stati escussi Corsaro Aldo, Natale Vincenzo, Gibilisco Sebastiano, De Lazzari Remo, Italia Sebastiano, ma nessuno di essi ha ricordato se il giorno 27.06.80 fosse in servizio; non hanno ricordato nemmeno se il radar quel giorno fosse in manutenzione o meno, così come dell'esercitazione Synadex (v. esami GI 08.07.93).

Il sergente maggiore Antonicelli Carlo, il cui nominativo compare nella trascrizione della conversazione telefonica delle ore 19.42, dichiarava che per le sue mansioni non espletava servizio in sala essendo egli elettricista dei collegamenti, ed avendo l'ufficio in locale diverso dalla sala. Il suo intervento in sala era stato richiesto per il mal funzionamento di una cuffia. Egli precisava, non aveva accesso alla sala operativa se non espressamente chiamato. (v. esami GI 08.07.93 e 16.03.94).

Sentiti nuovamente quelli che apparivano in servizio in sala operativa quel 27.06.80 e cioè Corsaro Aldo, Natale Vincenzo, Gibilisco Sebastiano, De Lazzari Remo, ed Italia Sebastiano, è emerso quanto segue.

Corsaro Aldo, dopo l'ascolto delle telefonate, delle ore 20.37, ha riferito di non riconoscere nessuno tra gli interlocutori. Nella telefonata delle ore 18.15, ha dichiarato che l'operatore di Marsala riferisce a quello di Siracusa che è in servizio quale guida-caccia, non aggiungendo altro; non ha riconosciuto la voce dell'operatore di Siracusa. Nella telefonata delle ore 18.13 ha rilevato che l'operatore di Marsala chiedeva a quello di Siracusa "Ma voi che state in Mike?" spiegando che con tale termine si chiedeva se il radar fosse o meno in manutenzione. In merito alla telefonata delle ore 19.45, ha riferito che l'operatore di Siracusa era un aviere che trasmetteva delle iniziali di traccia avvistate da Siracusa a Marsala. Non ha riconosciuto la voce dell'aviere. Pur consultando l'elenco del personale in servizio nel giugno 80, non ha ricordato alcuno dei militari che avrebbero potuto essere probabilmente in servizio con lui la sera del 27.06.80.

In merito all'esercitazione Synadex ha riferito che all'epoca era difficile sapere se a Marsala fosse in atto un'esercitazione. Per quanto riguardava lo "stop" Synadex , a suo dire, esso non avrebbe superato i 5-6 minuti rispetto all'orario di comunicazione dello stop.

Prendendo visione della trascrizione della telefonata delle ore 19.28 e di quelle dalle ore 19.30 alle 19.42 tra il CRAV di Roma e il CRAM di Siracusa, non ha ricordato nulla di particolare. In merito al significato della frase pronunciata dall'operatore di Siracusa "Sulla G-8 in discesa ce ne ho due" ha riferito soltanto che la G-8 era un'aerovia che passava tra Palermo e Reggio Calabria.

Dall'ascolto della telefonata delle ore 19.27.18 tra Siracusa e Martina Franca non ha riconosciuto la voce dell'operatore di Siracusa; riguardo al contenuto della telefonata ha riferito di non conoscere alcun operatore con il nome di Peroni o Dedalo.

Ascoltata la telefonata delle ore 18.15 tra Marsala e Siracusa, ha dichiarato che potrebbe trattarsi di una conversazione tra un aviere di Siracusa ed un lettore al PPI di Marsala; quanto al punto in cui veniva pronunciata la frase "Campo ci hai l'iniziale", ha spiegato che con essa venivano chiesti i plots iniziali di una nuova traccia.

Letta la trascrizione della telefonata delle ore 19.27.18 relativa al collegamento tra Martina Franca e l'ASO (Air Surveillance Officer) di Siracusa, ha spiegato che non necessariamente dovesse trattarsi di un ufficiale, ma che anche un sottufficiale avrebbe potuto occupare quella postazione. Sul Book Number ha riferito che era un tipo di messaggio che veniva letto all'inizio e alla fine di una manutenzione. (v. esami Corsaro Aldo, GI 06.02.95, 20.09.95 e 17.06.97).

Natale Vincenzo, dall'ascolto delle telefonate delle ore 20.37, nella prima conversazione non ha riconosciuto nessuno degli interlocutori; nella seconda invece ha riconosciuto la voce del t. colonnello Patroni Griffi, indicato dalla lettera U nella trascrizione (v. esame Natale Vincenzo, GI 15.03.94).

Gibilisco Sebastiano, non ha ricordato se la sera del 27.06.80 era in servizio; dall'ascolto delle telefonate delle ore 20.37, non ha riconosciuto alcuno degli interlocutori (v. esame Gibilisco Sebastiano, GI 16.03.94).

De Lazzari Remo non ha ricordato se la sera del 27.06.80 fosse in servizio, nonostante il suo nome risultasse nel foglio di servizio. Dall'ascolto delle telefonate delle ore 20.37 non ha riconosciuto nessuno degli interlocutori. Ha riferito che la sigla da lui utilizzata nelle conversazioni era "Delta Lima Romeo".

Gli è stata fatta ascoltare la telefonata delle ore 18.34, ma in merito non ha saputo, o voluto, riconoscere la voce di alcuno degli interlocutori, così come nelle telefonata delle ore 18.42; nella telefonata delle ore 18.15, invece ha riconosciuto la voce di uno degli interlocutori, cioè quella di Arena Giuseppe. Nella telefonata delle ore 18.13 ha riconosciuto nuovamente la voce di Arena Giuseppe. Quanto alla frase "Siete in Mike" ha detto che il significato dovrebbe riferirsi ad una manutenzione. Non ha ricordato se il radar di Siracusa il 27.06.80 fosse in manutenzione o meno.

Dalla lettura della trascrizione delle conversazioni telefoniche dalle ore 19.28 alle ore 19.42, intercorse tra Roma Controllo e Siracusa, ha desunto che raramente Roma Controllo si metteva in contatto con Siracusa. Nella telefonata delle ore 19.27.18 di Martina Franca tra il SOC e l'ASO, non ha riconosciuto la voce dell'interlocutore di Siracusa. In merito al Book Number ha riferito che il messaggio era formato da numeri e lettere, ma a suo dire quel termine non gli sembrava appropriato in quel contesto.

In merito alla frase "no, io non ho niente sulla G-8" pronunciata dall'operatore di Roma nella telefonata ad ore 19.42, tra Roma Controllo e Siracusa, ha risposto che la mancanza di velivoli controllati da Roma riguardava aerei militari.(v. esami De Lazzari Remo, GI 15.03.94, 20.09.95 e 17.06.97).

Italia Sebastiano non ha ricordato se la sera del 27.06.80 fosse o meno in servizio. Gli sono state fatte ascoltare le telefonate delle ore 20.37, ma non vi ha riconosciuto la voce di alcuno degli interlocutori. (v. esame Italia Sebastiano, GI 16.03.94).

Dalla sigla "AG"(Alpha Golf) che compare nella telefonata delle ore 18.34, conversazione tra Marsala e Siracusa, s'è accertato che con tale sigla si identificava Arena Giuseppe, di cui De Lazzari aveva riconosciuto la voce.

Dall'escussione di costui sono emerse le seguenti circostanze. Egli non ha ricordato se la sera del 27.06.80 si trovasse in servizio in sala operativa. La sigla da lui usata durante le conversazioni telefoniche era in effetti "Alpha Golf". Dall'ascolto della conversazione telefonica delle ore 18.13 e di quella delle ore 18.15, ha riconosciuto l'operatore di Marsala Abate Pasquale, ma non la propria voce. Ha preso atto che dagli elenchi del personale l'unico con le iniziali "Alpha Golf" all'epoca, era lui, ma nonostante tale constatazione non è riuscito a ricordare alcunché sulla telefonata del 27.06.80.

Successivamente, dopo aver preso atto delle dichiarazioni del collega Abate Pasquale, secondo cui la sigla AG che compariva nella trascrizione della telefonata delle ore 18.34, corrispondeva alla sua, ha ammesso di riconoscere la sua voce nella telefonata delle ore 19.00, pur non riconoscendo il suo interlocutore di Marsala. Nel punto in cui veniva riportata la frase "Sì, l'ho capito ecc." e "ma il TST per l'ex lo mettiamo?", ha dichiarato che TST sta ad indicare tabella situazioni tattiche, e "ex" significa esercitazione, a suo dire Synadex nel caso in cui non ci fosse stata una esercitazione reale. Dall'ascolto della telefonata delle ore 18.34, ha riconosciuto la propria voce, ha riferito che stava trasmettendo un messaggio Gelrep, per avaria o manutenzione, ma non è stato in grado di interpretare il messaggio, in quanto il sistema di decodificazione non veniva più usato da diversi anni.

Dalla lettura della trascrizione delle conversazioni telefoniche delle ore 19.28, e di quelle dalle ore 19.30 alle ore 19.42 tra Roma-Ciampino e Siracusa, ha tratto di non ricordare tali conversazioni e di non essere in grado di spiegarne il contenuto. In merito alla sigla "G-8", che compare sulla telefonata delle ore 19.42, ha riferito che si trattava di un'aerovia sulla quale si sarebbero dovuti trovare due velivoli controllati soltanto da Siracusa e non da Ciampino, ma non è stato in grado di fornire spiegazioni sul mancato controllo di Roma. In merito alla telefonata delle ore 19.27.18 tra Sasso e Campo non ha riconosciuto la voce dell'interlocutore di Siracusa, così come al riguardo della telefonata delle ore 18.15, ha soltanto riferito che potrebbe essersi trattato di un aviere che occupava la postazione del teller. (v esami Arena Giuseppe, GI 20.09.95, 13.10.95 e 17.06.97).

In data 21.03.91 veniva emesso un decreto di esibizione della documentazione relativa al funzionamento degli apparati radar del sito ed in particolare di quei documenti che concernevano la calibrazione di detto radar in epoca immediatamente precedente e successiva al periodo giugno-luglio 80 (v. decreto di acquisizione 21.03.91). L'esecuzione aveva esito positivo e la documentazione acquisita si rivelerà di somma utilità nelle perizie radaristiche. Altro particolare di interesse concernente questo sito è l'esistenza di un messaggio Gelrep trasmesso da Siracusa a Martina Franca il 28.06.80, alle ore 06.00, dal quale sarebbe dovuto risultare che il radar di Siracusa era in manutenzione dalle ore 12.00 alle ore 19.00 del 27.06.80; messaggio però mai reperito. Di conseguenza, al fine di accertare il funzionamento o meno del radar in quell'intervallo di tempo del giorno del disastro, venivano escussi diversi appartenenti al personale del CRAM.

Il tenente colonnello Pata Giuseppe, comandante del sito di Siracusa nell'80, ha dichiarato di non ricordare se quella sera del 27.06.80 il radar fosse in funzione o in manutenzione; in questo secondo caso, si sarebbe dovuto comunicare lo stato di manutenzione sia al Comando di Martina Franca che all'ITAV di Roma. Ha riferito che il sito radar era "cieco", sia per l'area a Nord del sito stesso che per l'area di Ustica. Ha aggiunto di non essere a conoscenza delle disposizioni in vigore al sito di Siracusa, quando Marsala era in esercitazione Synadex. Non ha ricordato eventi particolari avvenuti quel 27.06.80, come l'atterraggio di aerei non appartenenti alla NATO su aeroporti italiani (v. esami Pata Giuseppe, GI 18.06.91 e 30.04.92).

Il capitano Vetrano Giuseppe, all'epoca capo servizio tecnico, ha dichiarato che la sera dell'incidente non era di servizio; di non ricordare se il radar era in manutenzione, ma che qualora lo fosse stato, si sarebbe trattato sicuramente di una manutenzione programmata e non di un fermo per avaria. Ha inoltre riferito che per poter effettuare la Synadex di Marsala, non era indispensabile che i siti limitrofi fossero funzionanti, in quanto tale tipo di esercitazione consentiva di vedere anche il traffico reale (v. esame Vetrano Giuseppe, GI18.06.91).

Il capitano Zuccaro Giuseppe, nell'80 capo ufficio operazioni, ha dichiarato che la sera dell'incidente si trovava in licenza e che il giorno 27.06.80, il radar di Siracusa non era a suo dire operativo, in quanto si trovava in manutenzione programmata e sarebbe dovuto ritornare in funzione alle ore 19.00. Ha asserito, inoltre, che il programma di manutenzione veniva consegnato al sito ogni trimestre e che comunque era indispensabile l'autorizzazione per dare inizio al programma di manutenzione. Ha precisato che l'area sovrastante la zona di Ustica era fuori della portata del radar così come l'aerovia Ambra 13. In merito a degli spostamenti o trasferimenti di F104 ha riferito che tali operazioni non rientravano nelle sue competenze (v. esami Zuccaro Giuseppe, GI 18.06.91 e 30.04.92).

Il maggiore Rispoli Emanuele, nell'80 capo ufficio comando, ha dichiarato che i documenti di manutenzione del radar non erano custoditi presso il suo ufficio, bensì presso il punto di controllo NATO; che comunque non era a conoscenza delle operazioni di manutenzione al radar eseguite nel periodo della primavera dell'80 né di quelle eventualmente eseguite la sera del 27.06.80, in quanto la materia non era di sua competenza. Ha riferito di aver fatto parte di una Commissione per la raccolta di documentazione relativa all'inchiesta di Ustica, ma non ne ha ricordato il periodo. Non ha ricordato altresì di aver ricevuto richieste sul messaggio Gelrep (v. esami Rispoli Emanuele, GI 03.07.91 e 20.09.95).

Il capitano Zarrilli Giuseppe, all'epoca capo nucleo servizi tecnici ha riferito che la sera dell'incidente non era in servizio e che le sue competenze consistevano nel mantenimento dell'efficienza degli apparati elettronici di cui il centro disponeva. L'intervento di manutenzione era registrato su due cartellini sui quali venivano riportati: la data, il tipo di apparato ed il tipo di intervento effettuato; le capacità operative del radar, così come indicato dai manuali tecnici della casa costruttrice, capacità che erano di circa 200 miglia. Ha precisato che in occasione di esercitazione Synadex con radar automatizzato, era necessario mantenere nel sito almeno una consolle in "live" (v. esame Zarrilli Giuseppe, GI 30.04.92).

Il capitano Noto Raffaele, ufficiale addetto alla sorveglianza aerea TPO, ha riferito che la sera del 27.06.80 non era di servizio e non era a conoscenza se quella sera il radar fosse stato in manutenzione. Ha inoltre aggiunto di aver ricevuto incarico orale da parte del comandante del CRAM, nel marzo 91, di svolgere indagini sull'emissione di un messaggio Gelrep, che avrebbe dovuto comprovare l'avvenuta manutenzione del radar di Siracusa in data 27.06.80, precisando che l'incarico fu dato anche al tenente colonnello Marletta. La risposta non era stata desunta dai registri di protocollo bensì da modelli di registrazione dei messaggi in partenza. Ha anche specificato di aver controllato solo i registri di protocollo sui quali non risultarono registrati i messaggi Gelrep, mentre i modelli di registrazione del Centro di Comunicazione erano stati controllati dal tenente colonnello Marletta. Ha precisato che il messaggio del 25.03.91 era stato elaborato da lui personalmente, dietro consenso del comandante, ma di non aver ricordi della procedura seguita per formulare la risposta del messaggio. Sui i modelli CC1 e CC2 - stampati su cui erano riportate le trasmissioni dei messaggi, compilati dagli operatori telex - non ha ricordato se avesse o meno controllato tali modelli ed anche registri del centro comunicazioni (v. esami Noto Raffaele, GI 29.10.93 e 05.11.93).

Il tenente colonnello Marletta Ivan, i maggiore Bassi Gaetano e Tota Gianluigi sono stati escussi in relazione a quanto da loro accertato nel luglio 93, su incarico del comandante del CRAM tenente colonnello Manca Fernando, sulla documentazione relativa alle manutenzioni del Centro radar di Siracusa nel 2° trimestre 80.

Questa Commissione aveva redatto un verbale d'indagine in cui si dichiarava la inesistenza di documentazione sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie, nel periodo in questione presso il sito. Il Comando della 3 Regione Aerea, a cui era stato inviato detto verbale, per soddisfare la richiesta dell'AG, aveva richiesto al sito di Siracusa un supplemento di indagine per chiarire la divergenza tra quanto affermato dalla citata Commissione e quello che era già stato comunicato dallo stesso sito in data 26.03.91, circa l'avvenuta trasmissione di un messaggio Gelrep il 28.06.80 al 3° ROC di Martina Franca, in cui si affermava la manutenzione del radar dalle ore 12.00 alle ore 19.00 del 27.06.80. Detto messaggio trova riscontro nel registro del Centro Comunicazioni del sito, cioè di Siracusa. La Commissione riesaminava tutta la documentazione esistente presso il CRAM di Siracusa e concludeva affermando che non era possibile appurare se un messaggio Gelrep fosse stato originato nel 2° trimestre 80 dal sito, in quanto la documentazione presso il Centro Comunicazioni era stata distrutta in data 08.10.86, mentre i modelli di registrazione del traffico messaggistico giornaliero, i cosiddetti CC1 e CC2, relativi all'anno 80 erano stati distrutti in data 25.05.93.

Il tenente colonnello Manca Fernando, comandante del CRAM sia nell'anno 91 che nel 93, ha dichiarato che: il messaggio del 25.03.91, era stato firmato dal tenente colonnello Noto Raffaele, in sua vece perché temporaneamente assente. L'incarico di accertare quanto poi riportato nel messaggio del 25.03.91, era stato dato ai predetti tenenti colonnelli Noto e Marletta, i quali avevano riferito al comandante di aver visionato i modelli esistenti presso il centro comunicazione, senza specificare se si trattasse di registri o meno. Ha riferito inoltre di non essere a conoscenza della direttiva della 3 Regione Aerea, risalente all'8.09.89, sulla conservazione dei documenti concernenti l'evento Ustica come dei tempi previsti per la distruzione dei modelli CC1 e CC2 (v. esami Manca Fernando, GI 28.10.93 e 05.11.93).

Il tenente colonnello Marletta Ivan, ha riferito addirittura di non ricordare di aver ricevuto l'incarico nel marzo 91 da parte del comandante di effettuare accertamenti sul messaggio Gelrep datato 28.06.80. A suo dire la distruzione dei modelli CC1 e CC2 gli era stata proposta dal capo centro Comunicazioni, maresciallo Mandolfo, per problemi di spazio. Detti modelli non avevano classifica e pertanto per la distruzione non era prevista la nomina di una Commissione, né la redazione di un verbale; non era a conoscenza che tra i predetti modelli, vi fossero dati inerenti l'evento "Ustica". Ha inoltre aggiunto che dai modelli si può desumere il gruppo data-orario, la classifica, il destinatario ed un numero progressivo di accettazione, ma non l'oggetto del messaggio (v. esami Marletta Ivan, GI 28.10.93 e 05.11.93).

In sede di confronto tra Manca, Noto e Marletta, tutti e tre sono rimasti sulle proprie posizioni. Il Manca ha affermato di aver dato l'incarico al Marletta ed al Noto; il Marletta ha dichiarato di non ricordare di aver ricevuto detto incarico; il Noto ha riferito che il messaggio non era di pertinenza operativa dell'Ufficio Cifra e quindi non poteva esserci nulla presso l'ufficio da lui diretto (v. confronto Manca Fernando, Marletta Ivan e Noto Raffaele, GI 05.11.93).

Il tenente colonnello Maresca Marcello, nell'86 responsabile del SOC del 3° ROC di Martina Franca, ha dichiarato che il messaggio del 24.09.86 era stato originato dallo stesso SOC, e che la notizia che gli apparati radar del 34° CRAM erano in manutenzione dalle ore 12.00 alle ore 19.00 del 27.06.80 l'aveva desunta dal messaggio Gelrep delle ore 06.00 del 28.06.80, fornitogli da personale del Gruppo Telecomunicazioni del 3° ROC (v. esame Maresca Marcello, GI 28.10.93).

Il maresciallo Mandolfo Giuseppe, nel 93 capo Centro Comunicazioni del 34° CRAM ha riferito che non erano previsti registri di protocollo. Esistevano, egli sapeva, invece dei modelli chiamati CC1 e CC2, che servivano rispettivamente per l'accettazione e la registrazione dei massaggi, ma non era a conoscenza di pubblicazioni che determinavano la tenuta o la distruzione di detti modelli. La proposta di distruzione, nel maggio 93 dei modelli CC1 e CC2 comprendenti anche l'anno 80, era stata da lui avanzata al capo ufficio tenente colonnello Marletta, per esigenze di spazio. Ha riferito inoltre di non esser stato avvisato dai colleghi o dai suoi superiori che tra la documentazione distrutta vi fossero dati relativi all'evento di Ustica (v. esame Mandolfo Giuseppe, GI 05.11.93).

Il maresciallo Vellotti Salvatore, nel 93 operatore telescriventi del centro comunicazioni, ha riferito di non essere stato a conoscenza per quanto tempo si sarebbero dovuti conservare i modelli CC1 e CC2; di aver fatto parte della Commissione quale testimone della effettiva distruzione dei modelli CC1 e CC2 dell'80, avvenuta in data 20.05.93; di non essere stato a conoscenza che tra la documentazione distrutta vi erano dati relativi alla strage di Ustica (v. esame Vellotti Salvatore, GI 05.11.93).

Dall'analisi delle testimonianze rese ben si può dire che nessuno ha ricordato se il radar fosse stato quel giorno in manutenzione o meno. Dai dati forniti dallo Stato Maggiore Aeronautica i radar primario e secondario sono stati quel 27 giugno 80 in manutenzione programmata dalle ore 12.00 alle ore 19.00, dopodiché sono ritornati in efficienza.

Sull'origine del messaggio Gelrep, trasmesso da Siracusa a Martina Franca il 28.06.80 a ore 06.00, nel quale si affermava che il radar di Siracusa era stato in manutenzione dalle ore 12.00 alle ore 19.00 del 27.06.80, così come comunicato dal SOC di Martina Franca il 24.09.86 allo SMA, il sito di Siracusa in data 26.03.91, su esplicita richiesta della 3ª Regione Aerea, per adempiere ad una richiesta della Commissione Stragi, affermava che con quel gruppo data - orario era stato originato un messaggio Gelrep verificato da un controllo del registro del Centro Comunicazioni del sito.

In data 05.08.93 la Commissione composta da personale di Siracusa, (Marletta, Tota e Bassi), dopo aver controllato per ben due volte la documentazione in suo possesso, riferiva che: "Non è stato possibile appurare se messaggi di tipo Gelrep siano stati originati da questo Reparto nel secondo trimestre 80" (v. all.to nr.6 alla missiva del Reparto Operativo Carabinieri di Roma, datata 18.10.93).

Il tenente colonnello Noto Raffaele, firmatario del messaggio del 26.03.91 in assenza del comandante, non ha ricordato da dove avesse desunto i dati poi riportati nel messaggio, ma ha affermato che detto incarico era stato affidato anche al tenente colonnello Marletta Ivan. Il comandante del CRAM, tenente colonnello Manca Fernando, ha affermato di aver dato incarico, verbale, al Noto ed al Marletta, ma non ha ricordato da dove erano stati desunti i dati, poi riportati nel messaggio del marzo 91. Il tenente colonnello Marletta Ivan, tra l'altro Presidente della Commissione che nell'agosto 93 aveva affermato che non risultava alcun messaggio Gelrep originato nel secondo trimestre 80, ha dichiarato, sia in esame che in sede di confronto con il Manca ed il Noto, di non ricordare di aver ricevuto l'incarico nel marzo 91, né di aver fornito le notizie per originare il messaggio del marzo 91.

Dall'esame dei registri di protocollo del 34° CRAM di Siracusa, acquisiti a seguito del decreto di esibizione del 20.09.95, non appare alcun riferimento con la dicitura "DC9 Itavia", "aereo caduto al largo di Ustica", o con il nominativo del velivolo "IH870"; né risultano annotazioni relative alla manutenzione del radar del 27.06.80; così come non si evidenzia alcun riferimento al MiG 23 libico caduto in agro di Castelsilano il 18.07.80. Solo alla data del 30.07.80 risulta registrato nel protocollo "riservatissimo e segreto" in arrivo una lettera del 2° Reparto dello SMA nr.SMA/220/166, datata 29.07.80 avente per oggetto "Situazione aerea del 18.07.80". L'atto di certo aveva riferimento con la caduta del MiG 23 libico, ma è stato distrutto con verbale nr.31/81 del 10.07.81.

Nel registro di protocollo "riservato", in data 02.04.80, risulta registrata una missiva proveniente dal 35° CRAM di Marsala nr.2/335/G352/02, relativa al programma Synadex, ma non vi è indicato il periodo di tempo. Molto probabilmente potrebbe riferirsi ai mesi di aprile, maggio e giugno 80, in quanto nel mese di gennaio risulta analoga registrazione relativa al primo trimestre. L'atto risulta essere stato distrutto in data 14.09.81 (v. registri del 34° CRAM di Siracusa in esecuzione al decreto di acquisizione del 20.09.95).

Questione fondamentale di queste indagini, è chiaro, è stata quella di stabilire se al momento dell'incidente del DC9 il radar di Siracusa fosse o meno in manutenzione. A tal riguardo è opportuno ricordare che l'AM ha prospettato, nel corso degli anni, versioni diverse sull'efficienza del radar di Siracusa quel 27 giugno 80. La prima versione è stata quella del perfetto funzionamento di Marsala, Licola e Siracusa, come si evince dalle lettere dello SMA del 20.12.80 e del SIOS del 23.12.80. Nello stesso senso si era espresso il generale Arati avanti alla Commissione Stragi il 10.01.90, precisando che il funzionamento del radar di Siracusa era condizione imprescindibile dell'esercitazione Synadex di Marsala. La seconda versione dava lo stato di avaria assoluta del Centro radar di Siracusa. In tal senso si era espresso il generale Tascio nella sua terza audizione avanti alla Commissione Stragi in data 31.10.89. La terza voleva la cessazione dell'avaria alle ore 21.00 del 27.06.80. In questo senso si è espresso il generale Carlo Blandini, responsabile del Servizio relazioni esterne dell'AM nell'intervista resa al "TG2 Dossier" in onda il 9.01.90. Nello stesso senso si è espresso avanti alla Commissione Stragi il maggiore Patroni Griffi, Controllore del SOC di Martina Franca all'epoca del disastro nell'audizione del 10.01.90. Da ultimo l'ITAV ha comunicato in data 19.09.90 che la situazione del sito radar di Siracusa, alla data del 27.06.80, era la seguente: "radar primario e secondario in manutenzione programmata dalle 12.00 alle ore 19.00; efficiente dopo tale ora".

In effetti gli interventi di manutenzione ordinaria sono programmati periodicamente dall'ente competente (ITAV), ma tuttavia, analogamente a quanto accade per l'effettivo avvio di esercitazioni, il sito radar presso il quale è stata programmata la manutenzione deve, pochi minuti prima di dar corso all'intervento, ottenere l'assenso del ROC-SOC competente, che può denegarlo qualora "l'attività volativa" o esigenze di altra natura rendano necessario o comunque opportuno assicurare la piena operatività del radar.

I registri di protocollo di Siracusa, così come quelli di Marsala e Martina Franca, non contengono annotazioni concernenti il "fermo" del radar di Siracusa, né con riferimento ad una eventuale improvvisa avaria, né con riferimento ad un intervento di manutenzione ordinaria a carattere periodico o straordinaria.

Deve però essere rilevato che dal registro "riservatissimo e segreto" nazionale del 34° CRAM di Siracusa risulta che in data 25.06.80 l'ITAV di Roma ha inviato a Siracusa un messaggio avente ad oggetto: "fermo radar di quota". Il messaggio in questione risulta pervenuto a Siracusa il 26.06.80 ed è stato registrato al protocollo con il numero 374. Il documento sottostante risulta distrutto, sicché sulla scorta di quella sola annotazione è impossibile stabilire se fosse stato disposto un intervento di manutenzione ordinaria del radar di quota e se tale intervento comportasse il "fermo" del radar primario e secondario e, in ogni caso, se l'intervento di manutenzione fosse stato programmato per il 27 o per un giorno diverso.

Appare comunque improbabile sostenere che l'esercitazione Synadex si sia svolta, anche per brevi periodi, e che contemporaneamente il radar di Siracusa fosse in avaria. Escludendo l'attività di Siracusa, un'esercitazione Synadex a Marsala non avrebbe mai avuto inizio. L'unico documento che attesta la presumibile manutenzione del radar di Siracusa è un messaggio del 3°ROC di Martina Franca, datato 24.09.86, numero di protocollo ROC3-221/1572/R7G10-9 (v. documentazione acquisita in esito all'esecuzione del decreto di esibizione del 24.06.91) che risulta essere stato distrutto dal citato ROC in data 16.03.88. Il contenuto del messaggio in questione è però in contrasto con quanto affermato nel verbale d'indagine redatto da personale del 34° CRAM (Marletta, Tota e Bassi,) ove si attestava che non era stato mai originato alcun messaggio Gelrep nel secondo trimestre 80.

Dalle conversazioni telefoniche, intercorse tra Marsala e Siracusa la sera del 27.06.80, si evince che il radar di Siracusa era in funzione. Dall'escussione del personale della sala operativa è emerso che nella conversazione delle ore 18.34 - canale 22, intercorsa tra Marsala e Siracusa il 27.06.80, la sigla "AG" (Alpha Golf) che compare in detta trascrizione corrisponde al sergente Arena Giuseppe, tra l'altro riconosciuto dall'ascolto della conversazione dal De Lazzari. L'altro interlocutore di Marsala è il sergente Abate Pasquale.

Tale condizione esclude il fatto che la sera del 27.06.80 alle h.19.00 il radar di Siracusa si trovasse in manutenzione. Come si evince peraltro - e lo si è già detto - dalle telefonate tra Siracusa e Marsala e tra Siracusa e Martina Franca, a partire delle 18.58, secondo la manutenzione era già stata ultimata e ci si preparava ad iniziare l'esercitazione Synadex a Marsala. E per questa ragione Siracusa è certamente uno dei radar della Sicilia che ha visto o poteva dar informazioni sull'intenso traffico militare americano. Come ovvio gli operatori del sito, lo si è visto, interrogati sul punto, nulla hanno ricordato. Su tale questione, come in diverse altre, l'AM ha fornito risposte poco esaurienti, addirittura contraddittorie; è stata comunque incapace di dare una versione unica, che in ogni caso avrebbe contribuito a render chiarezza su questa vicenda, che come tante altre, presenta più lati oscuri.

Da ultimo si deve ricordare che non sono stati mai trovati i plottaggi riferiti alla sera del 27.06.80 menzionati nelle missive del 20 e 23 dicembre 80, trasmesse rispettivamente allo Stato Maggiore Difesa ed alla Procura di Roma.

Per quanto concerne infine l'incidente del MiG 23 libico, si deve dire che è stato rinvenuto soltanto il plottaggio trasmesso il 29.07.80 al 3° ROC, che a sua volta ne consegnava copia il giorno successivo a personale del S.I.S.MI. Come per l'incidente del DC9 non sono stati rinvenuti i registri di sala operativa, nè è stato possibile individuare il personale in servizio quel giorno del luglio 80.

In conclusione, la sera del 27.06.80 il sito risultava essere in manutenzione dalle ore 14.00Z alle ore 19.00Z. Prescindendo che lo sia stato realmente o meno, comunque dopo le ore 19.00Z il sito riprende la sua normale attività trasmettendo le tracce avvistate a Martina Franca, in sostituzione di Marsala, suo Master, impegnato nell'esercitazione Synadex. Purtroppo tale attività del sito tra le ore 19.00 e le ore 19.48, ora in cui dalla THR di Marsala risultano le prime tracce trasmesse dallo slave via filo al sito master, non è disponibile agli atti dell'inchiesta; infatti il DA1 con le tracce che in quel lasso di tempo sono state trasmesse a Martina Franca, non è stato reperito nel corso dei sequestri eseguiti presso il 3° ROC/SOC, che presso il sito stesso.

Quel DA1 e gli operatori del sito di Siracusa avrebbero potuto dar conto di una serie di fatti e circostanze quali quelli relativi al traffico in prosecuzione verso Sud dal luogo dell'incidente; al velivolo proveniente dalla Libia e citato nelle testimonianze degli operatori del sito di Marsala, in particolare Loi e Sardu, che devia verso lo Ionio proprio a largo di Siracusa; alla missione dal velivolo militare AM210 meglio specificata nell'analisi delle tracce dal sito di Marsala; alla discesa dei due velivoli militari lungo il corridoio militare G8, che transita sul punto di caduta del MiG 23, e diretti verso la Calabria, come si desume dalla telefonata con Martina Franca delle 19.38; all'attività volativa americana dell'aeroporto di Sigonella.

Ma ancora una volta su tali circostanze come su tutti i fatti di maggior rilievo per l'inchiesta manca la documentazione necessaria, perché non fu tempestivamente acquisita, e qualsiasi ipotesi non può essere supportata da dati tecnici. Inoltre, come usualmente, non è emerso dalle testimonianze degli operatori alcun apporto significativo per l'inchiesta.

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