10. Il 31° CRAM di Jacotenente.

Il radar del 31° Gruppo di Jacotenente (FG) nel 1980 era di tipo semiautomatizzato ed era integrato nel sistema di controllo di Difesa Aerea Nadge. Nelle conversazioni via filo era denominato "Fungo" ed aveva un'area di competenza che si estendeva da 42.30N/13.30E a 39.39N/16.00E e comprendeva il Mar Adriatico, l'Italia Centro-Sud orientale, parte del Tirreno e parte del Nord Ionio. I velivoli le cui tracce si originavano presso di esso assumevano il Nato Track Number con sigla in lettere LJ o Lima Juliet. Dipendeva sotto il profilo funzionale dal 3°ROC/SOC di Martina Franca e sotto il profilo gerarchico dalla 3ª Regione Aerea. Era collegato con i radar dell'AM del 3° ROC/SOC Martina Franca, Potenza Picena, Pescara, Licola, Marsala e Otranto.

Era equipaggiato con il seguente sensore: - radar RV 337 banda L/S, la cui portata teorica era di 130-140NM in condizioni di buona propagazione. La portata effettiva di ricerca era maggiore per le tracce provviste di IFF e poteva raggiungere circa le 170-180NM.

Nel 1980 comandante del 31° CRAM era il tenente colonnello Maresca Marcello e capo Ufficio Operazioni il capitano Cianghetta Aldo.

La sala operativa era organizzata come di regola in tre Sezioni.

Dalla relazione dello stesso 31° CRAM datata 07.12.92 emergono sia l'elenco del personale del turno "A" in servizio presso la sala operativa la sera del 27.06.80, alle ore 19.00Z sia quello in servizio il 18.07.80.

Il primo è il seguente:

capitano Metta MC

sergente maggiore Cassano MC/A

tenente Bufalieri IC/1

maresciallo Matano IC/2

sergente maggiore Taurino IC/A

sergente Pastore IC/A

sergente maggiore Prencipe TPO

sergente maggiore Dentato TPO

sergente maggiore D'Agnello IO

sergente maggiore Ricci IO

sergente Solazzo Sorveglianza L.O.

sergente Zollino "

sergente Galliano "

sergente Patricelli "

sergente maggiore De Falco MIO

+ 5 avieri.

Il secondo è il seguente:

capitano Medico M/C

sergente maggiore Farina MC/A

capitano Metta FA

sergente maggiore Di Matteo IC

sergente maggiore Pezone IC/A

sergente maggiore Capobianco TPO

sergente maggiore Acito TPO/A

sergente maggiore Stellato IO

sergente Di Leo Sorveglianza

sergente Ricupito "

sergente Gallo "

sergente Martinelli "

sergente La Merota "

sergente maggiore Guglielmi MIO

aviere scelto Facchino ACDA/L

+ 4 avieri.

Presso il sito sono stati effettuati: due sequestri; tre esibizioni; undici escussioni testimoniali. I sequestri degli ordini di scramble e dei relativi verbali di distruzione hanno avuto esito negativo. Così come il decreto di esibizione del registro DA2B - Scramble per i mesi di giugno - luglio 80. Al contrario un certo esito positivo hanno avuto le acquisizioni. In primo luogo il decreto del 26.11.92 avente ad oggetto registro DA2B - Scramble dei mesi giugno-luglio 80, che, come detto, aveva ottenuto esito negativo. In secondo luogo il decreto di esibizione del 25.09.95 concernente atti e documenti relativi a procedure disciplinari o simili, a carico di operatori in servizio in sala operativa, il 18 luglio 80, che avevano definito la traccia LJ054 inizializzata ad ore 09.12Z come Friendly; decreto che pur avendo avuto esito negativo sull'oggetto, consentì di acquisire, a seguito di consegna da parte del comandante del sito, 34 fogli e una cartina geografica relativa alla Regione Calabria e fotocopie del registro di protocollo dal 17.07.80 all'11.09.80, pur non rinvenendosi documenti relativi alle punizioni, di cui vi è traccia sul registro di protocollo.

Nel terzo caso, decreto 02.12.95 - concernente registri di protocollo giugno 80; registri della sala operativa; Track History del 27.06.80 e del 18 luglio 80; registri messaggi Gesrep - si acquisivano: 1. ordine del giorno nr.178 del 27.06.80, in originale; 2. ordine del giorno nr.190 dell'8.07.80, in originale; 3. turni capo controllore del giugno 80 datati 09.06.80, in originale; 4. registro di protocollo documenti "nazionali" classificati "R", "RR" e "S", avente inizio dal nr.273 del 1980 e termine al nr.528 del 1980; 5. copia del foglio di registro protocollo del punto controllo Nato contraddistinto dal nr.185; 6. nr.77 fogli in copia del registro di protocollo non classificato del 1980; 7. copia composta da tre fogli del registro di carico documenti "nazionali" originati e ricevuti in classifica "S" e "RR"; 8. copia del "Titolario d'Archivio".

I militari escussi sono stati: Acito Giuseppe, Cassano Giuseppe, Chirulli Alberto, Di Leo Gioacchino, Maresca Marcello, Matano Giovanni, Medico Francesco, Metta Sabino, Natale Vincenzo, Prencipe Antonio, Stellato Mattia.

Dall'analisi delle telefonate del 27.06.80 registrate a Martina Franca risulta che il sito di Jacotenente fu allertato dal 3° SOC per l'incidente occorso al DC9. Il SOC infatti richiede al 31° se Bracco, cioè il CRAM di Potenza Picena, ha delle notizie, e il plottagio della traccia LK477, che viene ritenuto con probabilità il DC9 dell'Itavia precipitato.

Il sito di Jacotenente, dopo aver ricevuto risposta da Potenza Picena, riferisce a Martina Franca che presso quel sito non è la LK477 che viene correlata al DC9 bensì la LE157. Inoltre i tre CRAM (e non scramble, come erroneamente riportato nella trascrizione) ovvero Poggio Ballone, Potenza Picena e Poggio Renatico, correlano il velivolo DC9 alla LE157. Le relative conversazioni sono già menzionate nel sito di Potenza Picena.

Quanto ai fatti del 18 luglio 80 e conseguenti, la vicenda della identificazione della traccia del MiG 23 libico caduto in Sila come Friendly, interessò come s'è detto Jacotenente, poichè in quel sito avvenne il supposto errore al cui compimento avrebbero concorso il capo controllore, Medico, il TPO, Acito, e l'IO, Stellato. Questi operatori riceveranno una sanzione disciplinare per le operazioni commesse durante quel turno di servizio, cioè quelle operazioni che portarono all'errata identificazione della traccia LJ054.

Il maresciallo Stellato Mattia era in servizio nel 1980 presso il sito di Jacotenente con la mansione di IO. Ricorda di aver ricevuto un biglietto di punizione per aver violato una consegna, impartitagli dal Capo Controllore capitano Medico sulla classificazione del traffico aereo di quella mattinata. La disposizione consisteva nel dover classificare Friendly le tracce viste sul PPI, in quanto "traffico di rientro da un'esercitazione che si era appena conclusa".

La contestazione mossa allo Stellato era di non aver rispettato le consegne del capo controllore; in realtà l'operatore ricordava che "... c'era una traccia su Reggio Calabria che scendeva verso Sud e risaliva, su tale traccia ebbi un dubbio, quindi chiamai Brindisi per sapere se sapevano qualcosa; ottenuta risposta negativa, chiesi al capo controllore cosa dovevo fare e lui ... mi disse di classificarla "Friendly" perchè erano i velivoli che rientravano dalla esercitazione ...".

Si noti che la traccia in questione non ha un andamento continuo da Sud, anzi proviene da Nord e poi, dopo aver superato Reggio Calabria, ritorna verso Nord.

Quando venne ascoltato dalla Commissione disciplinare, parlò "... della traccia su Reggio Calabria, nessuno mi disse che la traccia del velivolo libico non si trovava su Reggio Calabria ...". Non solo: egli ha poi precisato che la traccia, che in seguito gli fu mostrata e venne abbinata al percorso del MiG 23, non era perlomeno a suo ricordo quella per la quale prese la punizione (v. esame Stellato Mattia, PG 12.01.96).

Quindi confusione ed errori sia sulla traccia che sulla contestazione. Ma il proposito era chiaro: era quello di punire comunque gli operatori per la identificazione Friendly.

La punizione gli venne impartita da una commissione disciplinare presieduta dal comandante del 31° CRAM, tenente colonnello Maresca.

Acito Giuseppe, operatore TPO, in servizio il 18.07.80, ha ricordato che nel corso del turno, nell'intervallo di tempo compreso tra le 11.00 e le 12.00, mentre stava sostituendo alla console del TPO il maresciallo Capobianco e l'IO maresciallo Stellato si era allontanato dalla sua postazione, il TPO del sito radar di Otranto richiamò telefonicamente la sua attenzione su una traccia in salita, che egli, allargando la scala del suo PPI, notò a circa 50 miglia a sud di Crotone; dopo aver svolto una serie di ricerche per avere ulteriori dati su di essa "... mi sono bloccato nelle operazioni, ho fatto la traccia "Friendly" dalla console dell'indentificatore pensando che una minaccia non poteva arrivare da Sud...".

Sulla contestazione della Commissione disciplinare ha dichiarato "... mi venne rappresentata dal comandante su una cartina geografica a muro la traccia del velivolo che risaliva verso Crotone e mi venne detto che avevo sbagliato l'identificazione della traccia ... quando la Commissione disciplinare individuò Stellato e me come responsabili delle errata identificazione non dissi nulla per paura di aver una punizione maggiore ; probabilmente Stellato dubitava di essere stato lui ad identificare la traccia ma non ha parlato perchè sarebbe stato punito per aver lasciato la console..." (v. esame Acito Giuseppe, PG 12.01.96).

Quindi Stellato non era nemmeno presente e Acito classifica la traccia Friendly sulla base di una considerazione in linea di principio giusta e tanto più valida quel giorno che era in corso una esercitazione congiunta di Paesi NATO.

Medico Francesco aveva, con il grado di capitano, le mansioni di capo controllore D.A. presso la sala operativa; quanto all'incidente occorso al MiG 23 libico ha ricordato di essere stato in servizio il 18.07.80. La Commissione disciplinare gli comminò la sanzione del "Rimprovero" "... la responsabilità era oggettiva, come capo controllore Difesa Aerea mi veniva imputata l'errata identificazione "Friendly" e non "X-ray" della traccia del MiG libico".

L'errata identificazione venne effettuata in quanto il passaggio del velivolo straniero coincise con lo svolgimento di un'esercitazione con disturbi radar. Ricorda che, dopo aver redatto una relazione di fine esercitazione, uscendo dall'ufficio operazioni, disse di classificare "Friendly" tutti i velivoli target di rientro dall'esercitazione, pur rimanendo l'effettiva identificazione di competenza del TPO e dell'IO (v. esame Medico Francesco, PG 12.01.96).

D'interesse anche le dichiarazioni di Maresca Marcello, al tempo comandante del sito. Questi ha dichiarato che nell'80, all'epoca del disastro di Ustica, era comandante del 31° CRAM di Jacotenente. La sera dell'incidente occorso al velivolo Itavia ha appreso la notizia dai mezzi di informazione o dalla sala operativa, come notizia e non perché la sala fosse stata interessata in qualche modo.

Non gli risulta che la sera della caduta del DC9 Itavia il 3° ROC di Martina Franca avesse richiesto al sito di Jacotenente, nella persona del capitano Metta, di assumere notizie del velivolo anche da altri siti come tramite per il 3° SOC; non ha mai saputo che il capitano Metta si fosse interessato all'evento di quella notte; non ricorda che il capitano Metta lo abbia informato il giorno successivo del suo interessamento della notte precedente, anzi lo esclude. Nemmeno il capo Ufficio Operazioni del sito, capitano Aldo Cianghetta, ebbe a riferirgli nulla sul lavoro di ricerca effettuato su particolari tracce da parte del sito da lui comandato.

In merito alla vicenda della caduta del MiG libico sulla Sila ha ricordato di essere stato in servizio quel 18.07.80; quella mattina era in programma una esercitazione della serie "Demon Jam", che si sviluppava nello Ionio; l'esercitazione interessava il 3° ROC/SOC per quanto riguardava la struttura di terra e quasi interamente il 31° CRAM; quella mattina andò in zona operativa per l'inizio delle operazioni, rimanendoci per circa un'ora; tra le ore 14.00 e le ore 14.30 locali fu avvisato dal capo controllore di servizio in sala operativa, capitano Medico Francesco, in merito ad una comunicazione inviata dal 3° SOC sulla caduta in Calabria di un aereo libico, avvenuta nella mattinata, aereo che a quel momento sembrava non fosse stato avvistato; nel corso della giornata si seppe dal SOC che il velivolo libico era caduto alle ore 13.30 locali.

Il giorno del rinvenimento, 18.07.80, il sito non intraprese alcun tipo di azione cioè di indagine al fine di individuare il velivolo attraverso le registrazioni dei dati della sala operativa; dette azioni non solo non vennero intraprese autonomamente, ma non vennero neppure richieste dal 3° SOC o da altri enti superiori. E così quel giorno non venne effettuata alcuna riduzione dati nè altro tipo di ricerca.

"Due o tre giorni dopo, tra le ore 21.00 e 22.00 circa, il capo controllore di turno, capitano Medico, mi chiamò per informarmi che a seguito di una richiesta del SOC era stata effettuata una Data Reduction dalla quale risultava l'esistenza di una traccia proveniente da Sud verso Nord che scompariva sulla Sila, traccia che era stata classificata "Friendly"; sempre nella medesima serata, il SOC richiese di trasmettere via telefono il plottaggio di tale traccia, richiesta alla quale il capitano Medico aderì; la traccia era stata identificata dal sito di Jacotenente, il Nato Track Number era quello del 31° CRAM.

Che io ricordi oltre il plottaggio dettato via telefono quella sera null'altro fu richiesto o mandato agli enti superiori; ... qualora un plottaggio viene inviato via telefono, ciò non viene trascritto nel registro protocollo di sala operativa, mentre viene trascritto del capo controllore".

Al teste è stato mostrato il foglio del registro di protocollo del 31° CRAM allegato alla nota del 4.10.88 acquisita in data 25.11.95; preso atto che sul foglio di registro di protocollo al nr.1207 risulta inviata una nota diretta al 3° SOC avente per oggetto "plottaggio LJ054" del 18.07.80, il teste non ha ricordato nè la richiesta nè l'invio di tali dati. Così come non ricorda di aver visto la trasposizione su cartina della traccia del velivolo libico caduto in Sila. Ricorda soltanto che fu effettuato un tracciamento su cartina geografica della rotta di tale velivolo.

Osservava che il provvedimento disciplinare fu preso nei confronti del capo controllore, del TPO e dell'IO, e cioè il capitano Medico Francesco, il sergente maggiore Acito Giuseppe ed il sergente maggiore Stellato Mattia; l'esito dell'inchiesta disciplinare di cui sopra non venne formalizzato per iscritto, ma fu solo oggetto di un verbale in quanto l'intero procedimento si svolse oralmente.

Al teste viene contestato che la motivazione della punizione inflitta al personale oggetto del provvedimento non emerge da alcun atto; emerge invece solo il giorno dell'asserita mancanza. Cioè che quel personale non era a conoscenza del fatto di essere sanzionato in merito alla caduta del MiG libico sulla Sila; in proposito dichiara di ritenere che dalla nota con la quale invitava detto personale a nominare un difensore emergesse la motivazione del procedimento disciplinare.

A contestazione di quanto dichiarato, al teste viene mostrata la nota datata 07.08.80 del 31° CRAM, nella quale non si rinviene alcun dato che faccia riferimento alla caduta del MiG libico in Sila; preso atto, il teste dichiara di ritenere comunque che il personale fosse a conoscenza dell'esatta motivazione anche perchè di dominio pubblico.

La Track History non venne mostrata durante il procedimento; fu lui a contestare verbalmente i fatti ed il personale ne prese atto, in particolare dell'aver classificato Friendly una traccia alla quale mancavano anche i dati SIF/IFF; fu mostrata solamente una carta geografica nella quale era stata tracciata la rotta di un velivolo che entrava da Sud verso Nord. "Credo che l'analisi dei dati della Data Reduction al fine di inviare il plottaggio al SOC venne effettuata soltanto dal capitano Medico Francesco".

La prima persona che gli chiese notizie per iscritto sull'evento del MiG libico fu il generale S.A. Montinari Giuliano. Nel dicembre del 92 questi gli richiese un appunto su quanto ricordava in merito all'accaduto, appunto che doveva essere inviato dal Maresca al Capo di Stato Maggiore Nardini, per tramite di Montinari.

Dal 1987 fino all'agosto del 1991 ha prestato servizio all'ITAV con l'incarico di capo della 1ª Sezione del 2° Ufficio del 1° Reparto fino al 1989; quindi come Capo del 2° Ufficio fino al 19.08.91; nel 1988 circa iniziò un lavoro di estrapolazione dati e trasferimento su cartina dei plottaggi di tutti i velivoli che sorvolano il territorio nazionale in un arco di tempo che aveva come centro l'orario della caduta del DC9 Itavia; i dati venivano estrapolati dalla Track History per i siti automatizzati e dai DAT1 per quelli fonetico-manuali; lavoro che interessò progressivamente tutti i siti radar.

Il suo impegno fu essenzialmente di coordinamento, di contatti con i siti, con i Comandi di Regione e con lo SMA; le Data Reductions erano in originale e cioè stampate su carta a modulo continuo. Il lavoro di trasposizione dei dati su cartina fu compiuto avendo come punto di riferimento l'orario di caduta del DC9 Itavia; venne richiesta l'evidenziazione di tutte le tracce che coprivano un certo orario, mettendo in risalto, in ogni cartina, probabilmente come punto di raffronto l'ultima battuta relativa al DC9; dette cartine, forse accompagnate da sintesi descrittive, furono consegnate allo SMA dopo l'approvazione dell'Ispettore (v. esame Maresca Marcello, GI 21.02.96).

Sulla vicenda del 27 giugno 80, ben poco si può dire di diverso dagli altri siti minori sin qui presi in considerazione. Nessun carteggio o supporto magnetico relativo a quel giorno si è rinvenuto, pur essendo stato il sito in quella notte molto attivo. Di maggior interesse le vicende relative al 18 luglio 80. Se, come avverrà in prosieguo, si proverà che il noto MiG 23 non era caduto quel 18 luglio, molte delle circostanze al riguardo di questa vicenda troveranno spiegazione.

In effetti quel giorno, come in quelli immediatamente successivi, nessuno si mosse, né il sito d'iniziativa né gli enti superiori, per accertare come il fatto fosse accaduto per il tramite della documentazione radaristica o della memoria degli operatori. Solo a distanza di due o tre giorni il 3° SOC si era mosso ed erano stati effettuati una Data Reduction e il plottaggio di quella traccia proveniente da Sud e scomparsa sulla Sila, di cui s'è detto.

Sulla identificazione di questa traccia, fatta Friendly, uno strano procedimento disciplinare. Innanzi tutto una procedura tutta orale, senza alcuno scritto, nemmeno quello di contestazione. Accusati l'IO, il TPO e il MC. Questi a titolo oggettivo, gli altri due per mancanze in concreto. L'IO a dire il vero rammenta una traccia su Reggio Calabria che prima scendeva verso Sud e poi con una sorta di conversione a 180 gradi risaliva verso Nord. L'MC gli disse di farla Friendly perché si trattava di velivoli che rientravano dall'esercitazione. Il TPO dà invece altra versione: l'IO era fuori posto, la sua attenzione sulla traccia fu richiamata dal TPO di Otranto, egli la fece Friendly d'iniziativa, perché la minaccia non poteva venire da Sud. Tutti accettano la punizione.

Se la tesi che quel MiG non penetrò nello spazio aereo italiano quel 18 luglio dovesse restare provata, si comprenderebbe tanta confusione, le versioni non coincidenti, gli errori ed anche l'accettazione passiva del procedimento disciplinare, come la probabile messinscena, non solo ai più alti livelli, ma anche al livello di CRAM.

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