Quella della strage di Ustica “è una verità negata fin dall’inizio, la si poteva dire subito ma lo abbiamo scoperto solo dopo, e questo nascondimento della verità da parte di uomini dello Stato è drammatico. Oggi a 36 anni di distanza sappiamo che il Dc9 è stato abbattuto all’interno di un episodio di guerra aerea e che quindi non fu un cedimento strutturale, come era stato sostenuto all’inizio dagli uomini dell’aeronautica. Drammaticamente manca ancora l’ultimo pezzo, ovvero gli autori, i responsabili dell’abbattimento di un aereo civile in tempo di pace”. Lo ha detto Daria Bonfietti, presidente Associazione parenti vittime della strage, a margine di un convegno in Consiglio regionale della Toscana a Firenze, sul tema ‘Strage di Ustica: cosa avvenne nei cieli’, ospitato dalla Lega nord. “Manca dunque ancora la conoscenza dello scenario – ha aggiunto – nel quale è potuto avvenire una cosa del genere perché l’obiettivo non era il Dc 9 ma era qualcos’altro. Nel 2007 Cossiga disse che probabilmente erano stati i francesi”. “E’ certamente probabile perché aerei francesi, ma anche americani, inglesi e belgi, erano in quel cielo e in quel momento secondo il magistrato che ha scritto la sentenza di ordinanza”. Bonfietti ha sottolineato di pensare che “il nostro Paese sia complice se ha permesso a questi paesi di non far luce fino in fondo. La verità su questa ultima parte a questo punto è importante per i cittadini e le istituzioni tutte”. “E’ stata una battaglia nei cieli, nessuno voleva crederci prima ma è stato un vero e proprio scontro militare. Ci sono più Stati che conoscono la verità, tutti quelli che volavano lì quella sera, però sono segreti militari. Ed è difficile penetrare nei segreti militari”. Lo ha detto, invece, il magistrato Rosario Priore, giudice istruttore del processo di Ustica, a margine dello stesso convegno. (Fonte Ansa)