E comunque, aggiunge Bonfietti, “come precisa l’articolo della Stampa, i magistrati possono guardare queste carte, e allora non c’è nessun segreto, i magistrati hanno già visto questi incartamenti, credo di poter dire, e in ogni caso la procura di Roma ha ancora aperta l’inchiesta sugli autori dell’accaduto dopo le dichiarazioni di Cossiga, e dunque i magistrati possono leggere queste carte quando vogliono”. Subito dopo, la presidente dell’Associazione parenti delle vittime chiosa: “E’ vergognoso e davvero insultante, dopo 40 anni di battaglie e dopo la presenza del Capo dello Stato a Bologna, dove ha auspicato insieme a noi che gli Stati stranieri collaborino per dirci i nomi degli autori della strage, che ancora ci si attardi con un titolo, quello dell’articolo, indecente e indecoroso e che richiama un mai esistito segreto di Stato sulla vicenda”.
C’è, dunque, per Bonfietti, “una contraddizione di termini, banalità, che serve solo a depistare. Ancora una volta siamo di fronte al depistaggio di queste persone, che non so chi siano ma bene o male si sono dichiarati, associazioni di Generali vari, che non so a quale malinteso senso di fedeltà ancora debbano rendere conto. Ma sappiano che lo Stato italiano e le istituzioni, magistratura, governo, Parlamento, hanno già dato la verità sulle cause della strage, arrivando a determinare che il Dc9 è stato abbattuto in un episodio di guerra aerea. Manca solo l’ultimo pezzo di verità”. (Fonte Adnkronos)