Ustica: dalle minacce alle querele. Non si può parlare di depistaggi
È un gioco che tende a ripetersi: ribadire un’opinione spacciandola come una “verità”, non importa quanto suffragata da prove oggettive. Che, se esistessero, permetterebbero la revisione di processi chiusi, se finiti con condanne, o l’apertura di nuovi filoni d’indagine. Basta però fare eco sfruttando magari sedi istituzionali e poi adire alle vie legali a scopo… Leggi tutto »