Stragi, l’intelligence declassifica 4.406 fascicoli riservati

di | 5 Febbraio 2016

archiviGli 007 hanno completato le operazioni di versamento all’archivio di Stato – in formato digitale – di tutte le loro carte relative alle stragi di Piazza Fontana (1969), Gioia Tauro (1970), Peteano (1972), Questura di Milano (1973), Piazza della Loggia (1974), Italicus (1974), Ustica (1980), Stazione di Bologna (1980), Rapido 904 (1984). Si tratta di 4.406 fascicoli, per complessivi 92.518 documenti, immediatamente disponibili alla consultazione. Il versamento è stato fatto in attuazione della direttiva Renzi che ha disposto la declassificazione degli atti anche per le altre amministrazioni dello Stato. Il governo ha tolto i 4 livelli di classificazione (‘riservato’, ‘riservatissimo’, ‘segreto’ e ‘segretissimo’) , non il segreto di Stato che su queste vicende non c’era e non è stato apposto. Un punto sulla situazione è stato fatto nel corso di un tavolo tecnico tenutosi a Roma, presso l’Archivio centrale dello Stato, a cui hanno partecipato – tra gli altri – Eugenio Lo Sardo, sovrintendente all’Archivio centrale dello Stato, e per il Comparto Intelligence, il direttore dell’Ufficio centrale per gli archivi e il direttore della Scuola di formazione del Sistema di informazione per la Sicurezza della Repubblica. Ai fini della completezza dell’operazione, è stata comunque disposta una ulteriore ricognizione per verificare l’esistenza di eventuali fascicoli – tra le carte dell’intelligence – riguardanti gli eventi al fuori delle serie archivistiche già individuate. Prossimamente si procederà con il versamento dei fascicoli cartacei che saranno liberamente consultabili al maturare dei termini cronologici stabiliti dal Codice dei beni culturali. I servizi hanno anche avviato un dialogo con l’Università di Pavia, centro di eccellenza per gli studi storici, e incoraggerà soprattutto gli studi dei giovani anche finanziando progetti di libera ricerca su ogni argomento di tesi. “L’auspicio – ha spiegato Lo Sardo – è che l’esperienza positiva del lavoro fatto insieme alla nostra Intelligence diventi una prassi non solo per le altre amministrazioni dello Stato ma un vero e proprio metodo di lavoro per contribuire allo studio della storia contemporanea e giungere così a una dimensione ordinaria del rapporto con le istituzioni”. (Fonte Ansa)

3 pensieri su “Stragi, l’intelligence declassifica 4.406 fascicoli riservati

  1. Marco

    L’attraversamento dell’adriatico e di buona parte dell’Emilia Romagna da parte di un Mig non può essere passato inosservato. Mi sembra ci si sia concentrati di più sul tratto finale rispetto al “prologo”

  2. Teresa

    … … Marco, i FATTI in effetti richiedono tante spiegazioni plausibili, per questo i suoi dubbi su quel/ i Mig sono da me altamente condivisibili anche se ci corre l’obbligo di considerarli nel mare delle congetture collettive.
    Approfitto per citare un esempio metaforico:
    Uno dei più grandi ingegni artistici Alessandro Manzoni da Milano nel suo capolavoro letterario “I Promessi Sposi” scrisse che nel Convento della famosa Monaca di Monza una conversa fu barbaramente uccisa e clandestinamente sepolta nelle cantine. Nel contempo fu artatamente diffusa la notizia che quella poveretta fosse fuggita in Olanda, paese notoriamente protestante, e tutti lo credettero o fecero finta di crederlo. Invece senza andare tanto lontano bastava solo cercare nei “Paesi Bassi” delle cantine per scoprirne l’atroce verità.
    Teresa

  3. Centenario

    Il Dr.Lo Eugenio LO Sardo nella sua dichiarazione ha scordato di dire che lo stesso ha messo una regola che limita a 800 pagine all’anno le copie degli atti per soggetto richiedente. Avete capito bene, solo 800 pagine all’anno.
    Ho chiesto di rivedere tale ridicola limitazione ma lo stesso non intende farlo.
    Quindi per visionare tutti gli atti versati in Archivio dovrei metterci circa 115 anni, mese più mese meno.
    Complimenti Dr.Lo Srado, davvero. Un fulgido esempio di intelligenza prestata al servizio dei Cittadini!

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