I depistaggi messi in atto sulla strage di Ustica sarebbero passati anche attraverso l’incidente aereo di Ramstein, in Germania. Era il 28 agosto del 1988 quando in circostanze assai singolari, tre piloti della Pattuglia Acrobatica Nazionale si scontrarono durante una esibizione provocando la morte di 67 spettatori. I familiari delle vittime della strage di Ustica, adesso, vogliono vederci chiaro sulla morte di due di quei piloti delle Frecce Tricolori che pochi giorni dopo avrebbe dovuto presentarsi dai magistrati per riferire su cosa avessero visto di tanto rilevante nei cieli italiani la sera del 27 giugno 1980 che li aveva indotti a dare l’allarme generale prima di rientrare a Grosseto. E’ la pista investigativa che il Sud, il mensile di economica, politica, cultura e attualità in edicola da venerdì 3 febbraio, riporta in un ampio servizio sull’argomento. L’indagine difensiva è condotta dall’avvocato Daniele Osnato che assiste, con il professore Alfredo Galasso, gran parte dei parenti delle 81 persone morte in seguito all’esplosione del Dc-9 Itavia nei cieli di Ustica. Il mensile il Sud, in edicola nelle regioni del Sud ma anche a Roma e Milano, racconta i dettagli dell’indagine e pubblica una inedita fotografia dell’aereo in fiamme del ‘solista’ delle Frecce Tricolori, il tenente colonnello Ivo Nutarelli, subito dopo l’impatto in volo. Analisi tecniche e testimonianze inducono la difesa a pensare che l’aereo di Nutarelli sia stato sabotato. Domani a Palermo, intanto, comincia il processo d’appello con i ministeri della Difesa e dei Trasporti che contestano la condanna subita a risarcire, con 110 milioni di euro. [Link originale]