1980. L’anno della strage. Questo il titolo della due giorni di convegno, organizzato dall’Istituto per la storia e le memorie del Novecento Parri e dall’Associazione dei famigliari delle vittime della Strage di Ustica, che si terrà a Bologna il 29 e 30 ottobre. Al convegno anche la Regione ha dato il suo contributo: una ricerca di studio sulla strage di Ustica realizzata da giovani laureati e cofinanziata dall’assemblea legislativa di Viale Aldo Moro. “Vogliamo tutta la verità” spiega in un messaggio agli organizzatori del convegno la presidente dell’Assemblea legislativa regionale Simonetta Saliera, rimarcando che “Bologna e l’Italia, infatti, vogliono ricordare” perché “ciò che accadde nel cielo di Ustica in quella tragica notte del 1980 è una cicatrice sulla pelle della nostra democrazia”. Ma “ricordare non è solo un esercizio retorico – aggiunge Saliera – è vaccinarsi dalla tentazione dell’oblio e dell’omologazione, è tenere vivi gli anticorpi che una società ha maturato nel corso della propria storia per non riviverne le tragedie, è rendersi immuni dalla superficialità e dal rischio che distruggendo la memoria si cancelli la base stessa della nostra identità” “Attraverso la memoria sappiamo rendere un omaggio a chi ha perso la vita in tragedie come quella di Ustica” prosegue la presidente dell’Aula di Viale Aldo Moro, convinta che ricordare “è un dovere quotidiano che va di pari passo con l’impegno di tutti noi nel chiedere che su fatti come questo, che così tanto hanno ferito la nostra coscienza civile, sia fatta completa luce”. (Fonte Adnkronos)
Come sempre conferenze scientificamente inoppugnabili, con una solida partecipazione di tutte le possibili posizioni e teorie, nell’ambito di un contraddittorio aperto, sereno e in alcun modo orientato a sostenere una sola verità possibile. Pecunia non olet.