Presentando, a Bologna, le iniziative legate alla commemorazione, Bonfietti sottolinea: “Sappiamo con certezza dal 1999, vale a dire dalla sentenza-ordinanza del giudice Rosario Priore, che il Dc9 è stato abbattuto in un episodio di guerra aerea, perché quella sera c’erano, in quei cieli, aerei militari di paesi alleati”. Tant’è vero, prosegue, che “da allora sono state emesse numerose sentenze civili che obbligano i ministeri dei trasporti e della difesa a risarcire l’Itavia e i parenti delle vittime”. Ora però “bisogna aggiungere l’ultimo pezzo di verità, perché bisogna sapere chi ha abbattuto l’aereo: è un problema di dignità nazionale e di difesa dei propri diritti”. Sul punto, osserva Bonfietti, “oggi si sa che o gli americani o i francesi erano in cielo, e come tutti gli anni chiedo uno sforzo diplomatico e politico per arrivare alla verità”.
Nell’ottica di arrivare sempre più vicini a conoscere tutta la verità, annuncia Bonfietti, “noi proseguiremo il nostro lavoro per mettere insieme altri elementi: nei primi mesi del 2019 vorremmo fare un convegno sulla situazione italiana del periodo”. Infine, la presidente dei familiari delle vittime ribadisce la propria amarezza per il fatto che la desecretazione dei documenti sulle stragi voluta dal governo Renzi non abbia fornito nuove informazioni sulla strage: “Sta avvenendo con scarsa efficienza”.
La rassegna per commemorare il 38esimo anniversario della strage di Ustica inizierà mercoledì 27, giorno dell’anniversario, con “Di fronte agli occhi degli altri”, progetto realizzato dal coreografo Virgilio Sieni, per concludersi il 10 agosto con la serata di poesia ‘La notte di San Lorenzo’. Tutti gli eventi si terranno al parco della Zucca, nello spazio adiacente al museo per la memoria di Ustica che resterà aperto anche dalle 20 a mezzanotte.
Si terranno, inoltre, la presentazione dell’esito del laboratorio creativo “Dimenticare (la Bolognina)”, risultato di laboratori di varie discipline basati su un testo di Paolo Nori, in programma venerdì sera; il mix di drammaturgia, indagini e interviste di “E’ assurdo che gli aerei volino”, in scena il 4 luglio con la compagnia Kepler-452; il progetto di improvvisazione musicale e grafica segnosonico-in memoria della strage di Ustica, in programma l’11 luglio. Infine, il 18 e il 25 luglio toccherà, rispettivamente, alla video-opera “Un occhio vede, l’altro sente” del duo Pastis e all’installazione sonora “Lo stesso cielo”.
(Fonte La Repubblica-Bologna)