“Siamo stanchi di avere dettata la verità dall’Aeronautica militare. Il codice di procedura penale ci consente di svolgere attività investigative private, noi le stiamo svolgendo”. Così l’avvocato Daniele Osnato, legale dei parenti delle vittime della strage di Ustica replica ad una nota dell’Aeronautica militare diffusa alle agenzie di stampa. “Che ci sia stata una valutazione da parte dell’Aeronautica stessa sull’incidente di Ramstein – aggiunge Osnato – è un fatto loro. Ma ciò non ci comporta un impedimento a fare indagini difensive autonome. Soprattutto se si considera l’inaffidabilità delle indagini svolte dall’Aeronautica sui fatti di Ustica e le inaffidabilità delle informazioni trasmesse ai magistrati così come verificato nella sentenza del Tribunale di Palermo a firma della dottoressa Proto Pisani”. Nella nota diffusa nel pomeriggio l’Aeronautica militare afferma la notizia di una “nuova indagine sull’incidente aereo di Ramstein, come anticipato ieri dal mensile ‘Il Sud’ sono smentite da obiettive risultanze investigative e processuali”. “Infatti – prosegue la nota dell’Aeronautica militare – dopo l’incidente aereo di Ramstein sono state costituite due commissioni di investigazione, una nazionale e l’altra internazionale, quest’ultima composta da ufficiali italiani, tedeschi ed americani, che a seguito degli accertamenti tecnici effettuati dopo l’incidente hanno escluso la possibilità di avarie o malfunzionamenti dei velivoli coinvolti nella sciagura aerea – spiegano dall’Aeronautica – Il giudice istruttore del Tribunale di Udine dottor Roberto Paviotti, ha concluso l’indagine evidenziando che l’evento di Ramstein non è ascrivibile a responsabilità penale di alcuno”. “Il fatto che si siano premurati di fare questa smentita – conclude l’avvocato Osnato – è sintomatico di un interesse che non è più giustificato dopo 31 anni. Non capisco pechè si affannino così…”.