Ustica: un giallo nel cielo
(1988) E. Catania – Longanesi
Il 27 giugno 1980 un Dc 9 dell’Itavia, in volo da Bologna Palermo, si inabissò al largo di Ustica: delle 81 persone a bordo, nessuna si salvò (39 le salme ritrovate). La «scatola nera» è stata ripescata nel giugno 1987. Il recupero dei pezzi dell’aereo è terminato nel maggio 1988. Al «caso» hanno lavorato commissioni d’inchiesta e ancora vi lavorano magistrati, periti, esperti. Dal 1980 si confrontano ipotesi e tesi, interrogativi e dubbi, sicurezze e incertezze, probabilità e verosimiglianze, affermazioni e smentite: il tutto, spesso, all’insegna del top secret, per non dire all’insegna di una volontà di celare, di confondere le acque, magari di depistare. Difetti di costruzione, cedimento strutturale, errore umano? Atto terroristico? Oppure conseguenza di una criminale esercitazione militare, di un «atto di pirateria aerea »?
Funerale dopo Ustica
(1989) romanzo di (J. Quicher) Loriano Macchiavelli – Rizzoli
Terroristi rossi e neri che seminano la morte e sono pronti a morire per le proprie idee; servizi segreti infiltrati, corrotti e corruttori, i cui agenti non esitano a praticare il doppio o il triplo gioco; un «Vertice» formato da personaggi eccellenti e insospettabili che vogliono destabilizzare lo Stato italiano per impadronirsi del potere; un killer internazionale, infallibile e spietato, che agisce al riparo di coperture perfette, e la sua vittima designata: il presidente della Repubblica; un’arma micidiale, avveniristica e tecnicamente perfetta, costruita pezzo per pezzo; Victorhugo, il grande burattinaio, un misterioso personaggio che muove a suo piacimento le fila di stragi e assassinii; Stefano Degiorgi, un agente «pulito» dei servizi segreti italiani braccato dai servizi segreti «sporchi» (italiani e non) e perfino da quei killer ai quali dovrebbe invece essere lui a dare la caccia; Mila Santini, una donna appassionata che gioca la sua partita sino all’estremo; un lungo, accanito inseguimento condotto senza pietà e senza esclusione di colpi, che si svolge in Italia e in Europa dal 1974 al 1981. Ecco soltanto alcuni degli ingredienti e dei protagonisti di questa inquietante e incredibile vicenda che avrà il suo sorprendente e inatteso epilogo sul DC9 Itavia abbattuto nel cielo di Ustica. Un vero labirinto di intrighi e di trame, fatti e avvenimenti raccontati secondo il principio romanzesco che l’aderenza alla realtà è sempre di gran lunga più fantastica di qualsiasi fantasia romanzesca. Cinismo, odio, amore, sesso, violenza, lealtà, fedeltà, senso del dovere, avidità, ambizioni sfrenate: ecco i fattori che fanno agire, uccidere, vendicarsi i protagonisti (molto spesso, però, semplici pedine di un gioco più grande di loro) di questo fortissimo romanzo d’azione, di questa formidabile spy story, di questo grande libro d’azione e di avventure scritto da un uomo che sa molte cose.
Ustica. Quel maledetto missile
(1990) F. Scottoni e L. Di Stefano – Atlantis
La verità sulla strage di Ustica non è rimasta in fondo al mare. Chi ha creduto che con i resti del DC 9 Itavia, inabissatosi nella fossa del Tirreno, sarebbe stato possibile nascondere quanto accadde all’aereo civile Bologna-Palermo la sera del 27 giugno 1980 ha sbagliato i suoi calcoli. Durante le indagini è stato acquisito un patrimonio documentale da cui è possibile rilevare indizi e prove di indubbia consistenza che possono far luce sulla causa del disastro e altri elementi importanti che di fatto indicano in quale direzione si debba ricercare i responsabili della strage. Gli autori di questo libro non hanno voluto limitare il loro lavoro all’elencazione degli eventi, alla descrizione dei depistagli, alle critiche sull’operato dei politici e delle istituzioni dello Stato, ma hanno creduto più interessante approfondire tutti quegli aspetti che sono emersi, in modo inconfutabile, dall’opera dei periti, dalle numerose testimonianze, dai pareri degli esperti. Saranno i lettori ad esprimere un loro giudizio su indizi e prove che in termini sufficientemente semplici, sono messi, in quest’opera, a loro disposizione. La vicenda di Ustica si può quindi paragonare ad un processo, più che indiziario, e sarà perciò possibile all’opinione pubblica formulare un verdetto anche se ancora rimane avvolto nei dubbi il “movente” che ha determinato il disastro. Ma come avviene all’inizio di ogni processo è necessario descrivere i “fatti”, non tralasciando quanto successivamente è accaduto durante i dieci anni di indagini.
Ustica, la via dell’ombra
(1990) F. Cardini – Sapere 2000
Sarà pure lecito, a dieci anni dalla tragedia di Ustica, un discorso che frena l’indignazione e non ricorre all’eufemismo. Dieci anni di indugi, rinvii, reticenze, occultamenti e anche arroganti menzogne: col risultato – non dico con il fine – di garantire l’impunità a spese della verità. Invece delle garanzie dello Stato di diritto, si direbbe che anche un fondamento della nostra Repubblica (di cui non è retorica ricordare in questa sede l’origine resistenziale) è la garanzia d’impunità. Ustica è diventata l’emblema di questo insopportabile e inverosimile privilegio di cui godono – di fatto – innumerevoli stragi, eccidi, vendette omicide, assassini professionali, criminali organizzati, violenze atroci perpetrate su innocenti sequestrati e via dicendo. Ma proprio Ustica potrebbe e dovrebbe essere l’occasione – altrettanto emblematica, anzi oserei dire storica – di una inversione di tendenza, di un ripristino e trionfo della legalità e dei diritti del cittadino. (dalla presentazione del sen. Antonio Giolitti).
Dolore civile
(1993) Guerini e Associati
Dal «fatale incidente» nei cieli di Ustica sono passati tredici anni. L’Associazione parenti delle vittime non si è stancata di battersi per pretendere la verità sulla strage, trovando solidarietà e aiuto concreto, più che nelle forze politiche, nei cittadini che hanno contribuito, ognuno nel proprio campo, a spezzare il silenzio, le coperture, gli «omissis» opposti da generali, ministri, autorità dello Stato. Il libro racconta questa storia, e riflette inoltre sulla realtà nuova che si sta manifestando nel nostro paese: la nascita di organizzazioni autonome di cittadini che si associano per far fronte all’incapacità o alla non volontà dei partiti e degli organismi statali di agire in nome della verità e della giustizia. Una realtà che, allo stesso tempo, segnala l’esigenza della creazione di nuove forme di democrazia e ne prepara concretamente l’attuazione.
Ustica, 50 lire per la verità
(1993) R. Superchi e D. Celli – Publiprint
Questa è la storia di un uomo che non si arrende, è la storia di un uomo che si sente solo, senza giustizia. Ma Ustica, 50 lire per la verità è anche la testimonianza di un Paese in rivolta, di un Paese che non crede, di un Paese che è stanco delle menzogne. Sono infatti migliaia le persone che hanno risposto all’appello di Roberto Superchi e che gli hanno spedito una lettera, una cartolina, testimonianza di solidarietà. Ustica, 50 lire per la verità racconta tutto questo. Ripercorre la storia fin dall’inizio: una vicenda lunga 13 anni, fatta di politici che si scaricano a vicenda responsabilità, di continue crisi di Governo, di sgambetti fra servizi segreti, di militari incriminati. Ustica, 50 lire per la verità è la storia di un uomo come noi, di un uomo che vorrebbe solo vedere in faccia l’assassino di sua figlia. Di un uomo che con la giusta condanna dei responsabili vorrebbe soltanto mettere, a questa crudele e assurda storia, la parola fine.
Il quinto scenario
(1994) C. Gatti e G. Hammer – Rizzoli
Il 27 giugno 1980, alle ore 21 esatte, i radar di Fiumicino cessavano bruscamente di registrare le battute dell’Itavia 870, un Dc-9 in volo tra Bologna e Palermo con a bordo 81 persone. L’aereo sembrava scomparso, ma dopo alcune ore spese in frenetiche quanto disordinate ricerche, si raggiungeva la certezza che era caduto in mare a nord di Ustica. Non c’erano superstiti. Quel momento segnava l’inizio di uno di quei misteri italiani – come l’attentato in piazza Fontana o la strage alla stazione di Bologna – che sono sempre rimasti colpevolmente irrisolti. Da più parti sono state avanzate diverse ipotesi su quel tragico evento, ipotesi che hanno diviso e lacerato il paese: prima un cedimento strutturale, poi una bomba, e infine, in quattro distinti e plausibili scenari, uno o più missili di volta in volta lanciati, deliberatamente o per errore, dall’Aeronautica italiana, americana, libica o francese. Nessuno di questi quattro scenari è stato però mai confermato da prova o testimonianza e i tentativi di scoprire la verità e di rendere giustizia alle 81 vittime sono cozzati contro un muro di gomma. In questo libro, frutto di anni di ricerche condotte negli Stati Uniti e in Europa, Claudio Gatti, corrispondente per «L’Europeo» da New York, dimostra, basandosi su un’immensa documentazione, come e perché i missili che hanno distrutto l’aereo civile italiano non possono essere stati lanciati da velivoli militari delle nazioni sopra ricordate. E allora chi è il responsabile di quella strage? Chi aveva motivo di compiere un’azione di guerra nello spazio aereo italiano? Il DC-9 Itavia era il vero bersaglio? Chi ha pianificato e condotto a termine un’azione del genere? E’ stato un cinico omicidio di massa o un tragico errore? In questo libro esplosivo, che scuoterà l’opinione pubblica italiana e mondiale, Claudio Gatti dà una risposta sconvolgente a tutte queste domande.
Com’è profondo il mare
(1994) A. Purgatori, D. Bonfietti e M. Serra – Cuore
Staccando l’ombra da terra
(1994) D. Del Giudice – Einaudi
Può accadere un giorno di dover volare da soli, e di perdersi come ci si perde nella vita, Sarà necessario allora conoscere l’entità dell’errore, bilanciarsi tra istinto e manovre, vertigine ed equilibrio, In questo spazio si muovono le figure di Staccando l’ombra da terra: Bruno, che è il sapere del volo; l’anziano che racconta la sua storia di aerosilurante; piloti vivi o scomparsi; il protagonista narrato dal suo doppio, E l’aeroplano, unico testimone nelle pagine su Ustica. Chi narra è sempre in una posizione estrema, obbligato a fare ogni volta il punto su se stesso, come richiede il sapere aeronautico ma anche quello di un antico andare, della navigazione e della peripezia attraverso il mondo, che si fanno qui caldo e appassionato racconto. Ma la parola, come il volo o la vita, racchiude in sé un lato di non detto, percorso vergine dove ognuno calca la propria impronta come in un manuale dell’esistenza, in una personale meteorologia, Staccando l’ombra da terra ha vinto nel 1994 il Premio Bagutta e nel 1995 il Premio Selezione Campiello e il Premio Flaiano.
La Minaccia e la vendetta
(1995) G. Zamberletti, F. Angeli
La mattina del 2 agosto 1980 l’esplosione di una bomba collocata nella sala d’aspetto della stazione ferroviaria di Bologna semina morte e distruzione. Alla stessa ora dello stesso giorno, a La Valletta, la delegazione del Governo italiano sigla con il Primo Ministro maltese un accordo contro ogni attentato alla neutralità e autonomia della Repubblica di Malta. Un accordo preceduto da minacciosi “avvertimenti” da parte libica. Un mese prima di quel 2 agosto, mentre il Governo italiano cerca di indurre quello francese ad associarsi all’iniziativa, un Dc9 dell’Itavia partito da Bologna e diretto a Palermo precipita misteriosamente sulla verticale di Ustica. Vi è fra le due stragi un collegamento?
A un passo dalla guerra
(1995) D. Lucca, P. Miggiano, A. Purgatori – Sperling & Kupfer
Un volo di linea, una tranquilla sera d’estate, un’esplosione. Poi, il silenzio. Dal 27 giugno del 1980, la verità sulla strage di Ustica è un segreto inconfessabile. Perché? Che cosa nascondono i servizi di spionaggio e controspionaggio, i vertici militari e i politici che possiedono le chiavi d’accesso ai misteri della Prima Repubblica? Qual’è il legame tra Ustica e la bomba alla stazione di Bologna? Chi depista, chi collabora, chi ha paura? Quali sono i fili invisibili che collegano questa tragedia italiana alla sicurezza dei nostri alleati più potenti? Per ben quindici anni, gli autori di questo saggio-thriller hanno inseguito, da soli, in coppia e finalmente insieme, tutte le tracce che avrebbero potuto portare alla soluzione di un giallo che ha appassionato l’opinione pubblica. E sono adesso in condizione di svelarla attraverso documenti, testimonianze, incontri che per la prima volta aprono uno squarcio nel muro di gomma, fatto di omertà e depistaggi, che ha finora impedito al Paese di conoscere la verità. Il risultato è questo libro: un montaggio sconvolgente di quanto è stato scoperto e ancora mai pubblicato, in un racconto che procede tra fiction e realtà. La fotografia completa di quella notte di quindici anni fa è infatti anche la trama di una grande spy-story. Al centro, qualcuno che vuole sapere che cosa è successo al DC9 Itavia con 81 italiani a bordo. Intorno, tutti i protagonisti e le comparse di un’operazione segreta che stava per scatenare un conflitto di dimensioni imprevedibili: Gheddafi, Sadat, Giscard, Carter, Breznev, i consiglieri della Casa Bianca, i cervelli della Cia, dello Sdece, del Sismi. E poi quei caccia, individuati grazie a una soffiata, proprio mentre erano in trasferimento sui cieli del Mediterraneo, con il loro carico di morte…
Ai margini di Ustica
(1998) E. Brogneri
Sulla vicenda del DC9 ITAVIA, inabissatosi nel mar Tirreno la notte del 27.6.1980, si è scritto e detto di tutto. Enrico Brogneri, che della tragedia è stato in un certo senso considerato l’unico testimone oculare (Claudio Gatti e Gail Hammer “Il quinto scenario” –Rizzoli), ha voluto scrivere un suo libro anche per rendere più tangibile il suo contributo in onore delle vittime. Nasce così ” Ai margini di Ustica ” , una storia vera, vissuta dall’autore parallelamente allo svolgersi dell’ inchiesta, una storia avvincente che esperti e uomini di cultura hanno trovato molto persuasiva ma anche pericolosa, tanto da non dover essere assolutamente pubblicata (Longanesi & C.: “…rispondere, senza possibilità di appello e col minor numero possibile di parole per non restare invischiati dal tenacissimo entusiasmo dell’autore, che la proposta non può rientrare nei nostri programmi editoriali. Altrimenti, si potrebbe offrire all’autore di comprare il testo…” ). L’autore ha reagito ai tentennamenti dell’editoria curando a proprie spese la pubblicazione di questo libro. L’eccessiva prudenza, manifestata anche dalle più grandi aziende editoriali, l’ha inoltre influenzato, inducendolo alla spontanea obliterazione di talune minime espressioni che, comunque, non hanno alterato il contenuto dell’opera.
Ustica: verità svelata
(1999) P. Guzzanti – Documenti Bietti storia
Con un’appassionata indagine e un’approfondita ricerca documentale, sfidando la “vulgata” corrente e i luoghi comuni di un interessata disinformazione, Guzzanti affronta il caso del DC 9 caduto nei cieli di Ustica. Offre con questo libro agli italiani la spiegazione del perché un caso di incidentistica aerea, che in tutto il mondo civile viene risolto nel giro di pochi mesi, abbia potuto dividere l’opinione pubblica, consentendo la nascita di movimenti di opinione, pro-missile o pro-bomba, non motivati da valutazioni tecniche differenti ma da interessi politici di schieramento. Con una serrata e affascinante indagine, dopo aver verificato ogni perizia, riesaminato ogni comportamento dei protagonisti politici, militari, imprenditoriali, sono emersi interessi e complicità insospettabili. L’autore illustra le pavide e torbide acquiescenze politiche e istituzionali che hanno consentito la “costruzione” di una falsa ipotesi di uno scenario di guerra aerea. Guzzanti svela la verità nascosta dietro “la congiura”, mettendo a fuoco i contorni di uno scandalo senza precedenti nella storia della Repubblica. E’ la ricostruzione di un episodio fondamentale della storia nazionale che fa giustizia di quattro lustri di vergognosa disinformazione. Un libro che lascerà attoniti i lettori, una tappa fondamentale per la nascita di una “memoria collettiva” condivisibile da tutti gli italiani.
I-TIGI Canto per Ustica (libro + VHS)
(2001) D. Del Giudice e M. Paolini – Einaudi
Il libro. I-TIGI è la sigla del DC9 Itavia che, il 27 giugno 1980, è precipitato con i suoi ottantuno passeggeri e membri dell’equipaggio nel ‘punto Condor’, dove il Tirreno è profondo 3700 metri. I-TIGI è poi uno dei capitoli piú belli del romanzo di Del Giudice “Staccando l’ombra da terra”. Quelle pagine furono il nucleo di partenza dello spettacolo “I-TIGI Canto per Ustica”, portato sulla scena da Marco Paolini nell’estate 2000 a Bologna e Palermo, e trasmesso in tv da Rai Due. Del Giudice e Paolini hanno lavorato per mesi sull’istruttoria del giudice Rosario Priore, che ricostruisce la ragnatela immensa di testimonianze vere e false, reticenze e coperture che ha avvolto la sorte delle 81 vittime di Ustica. Il “Quaderno dei Tigi” che qui pubblichiamo comprende, oltre il copione dello spettacolo, due testi originali nei quali Del Giudice e Paolini mettono in scena l’evolversi del loro progetto, lo stupore e la passione civile che li hanno guidati, nonostante le difficoltà, nel trasformare tecnologia, dati aridi e frammentari, perizie tecniche, atti giudiziari, in una narrazione di grande tensione emotiva. Il video. “I-TIGI Canto per Ustica”, tragedia per narratore e coro, è una messa in scena della ricerca del senso e della verità senza pregiudizi di alcun genere, attraverso un episodio che mette a confronto le normali vite di 81 persone con un quadro internazionale di conflitti tra Paesi che nel Mediterraneo si sfidano in silenzio sul filo della guerra. E i Tigi diventano cosí il nome di un popolo ignaro e sommerso, ma che non dimenticheremo piú, perche potremmo essere noi.
Punto Condor. Ustica il processo
(2002) D. Biacchessi e F. Colarieti – Pendragon
E’ una narrazione sul viaggio del DC9 IH 870 dell’Itavia in volo da Bologna a Palermo la sera del 27 giugno 1980, sprofondato negli abissi del Tirreno. Ventidue anni di perizie, controperizie, lavori di commissioni di esperti nazionali e internazionali, inchieste di giudici, magistrati. E ancora ipotesi, scenari, depistaggi dei servizi segreti e degli apparati dello Stato. Il libro non formula tesi precostituite, neppure teoremi. Si basa sulla sentenza-ordinanza del giudice istruttore di Roma Rosario Priore. Le intercettazioni delle comunicazioni tra il pilota del DC9 e gli operatori in servizio nei vari siti civili e militari, il ritrovamento del Mig libico sulla Sila, i primi risultati delle commissioni parlamentari e governative; le inchieste dei magistrati fino a quella di Priore; le morti misteriose. Fino al processo ancora in corso presso la Corte d’Assise di Roma. Scritto come fosse un giallo, è un libro appassionante: unisce la precisione e la ricchezza di documentazione tipiche dell’indagine giornalistica alla forza e al calore di un romanzo. Fornisce un quadro completo degli avvenimenti legati alla strage di Ustica e del percorso compiuto dalla giustizia fino ad ora. [acquista l’e-book]
Itavia – storia della più discussa compagnia aerea italiana
(2003) N. Pedde – Elicònie
L’Itavia ha rappresentato negli anni Sessanta e Settanta una delle più importanti realtà private del trasporto aereo commerciale nazionale. Travolta dai debiti e dall’ancor oggi misteriosa sciagura di Ustica, la compagnia cessò ogni attività nel dicembre del 1980 vanificando gli sforzi di oltre vent’anni di servizio di una piccola ma assai dinamica aerolinea. Il libro racconta nel dettaglio la storia della compagnia dalla sua costituzione sino ai tentativi di rilancio del 1981, tracciando un esauriente quadro dell’evoluzione nell’azionariato, nella flotta e nel panorama del trasporto aereo nazionale degli anni Sessanta e Settanta. Per ogni aeromobile utilizzato vengono forniti con precisione i dati tecnici ed operativi, con indicazione delle attività precedenti e successive al servizio con l’Itavia. Il libro ITAVIA è la prima opera di un articolato progetto editoriale della Elicònie Editrice per la realizzazione di una serie completa di studi sulla storia dei trasporti aerei nazionali e di alcune aerolinee internazionali meno conosciute. Realizzato in oltre cinque anni di paziente lavoro, il volume rappresenta un’opera unica per gli appassionati del settore e di storia.
Ustica la tragedia e l’imbroglio
(2003) S. Bruni e G. Moroni – Memoria – Pellegrini
Questo libro non si propone di offrire la Verità sulla tragedia di Ustica. Vuole invece rileggere e collegare eventi ed episodi, ravvivare testimonianze, riproporre interrogativi e cercare risposte, ripercorrere storie. Se al termine di questo lavoro di ricerca, scavo e riordino, molte bugie si sgretolano e più di una verità emerge alla luce, il merito non è degli autori ma dei fatti. Quei fatti che rivisitati oggi, una volta caduta la corazza delle incrostazioni e dissolta la nebbia delle menzogne, appaiono evidenti nella loro nuda, terribile verità.
Il Mig delle bugie. Segreti di Stato e verità nascoste
(2004) A. Badolati – Pellegrini
18 luglio del 1980: una telefonata allerta i carabinieri di Caccuri della presenza dei resti di un aereo tra le montagne della Sila. Scatta l’allarme. In poche ore confluiscono sul posto carabinieri, poliziotti, reparti dell’Esercito e dell’Aeronautica. L’intera area interessata dalle operazioni di recupero viene inibita all’accesso di curiosi e giornalisti. Nello spazio di cinque chilometri intorno al velivolo nessun civile può mettere piede. Comincia così un giallo. Da dove proveniva quel Mig? Com’era finito tra quelle montagne? Quando era precipitato? Chi depistava? E, soprattutto, perché? Qualcuno aveva voluto così.
IH870, Il volo spezzato
(2005) E. Amelio e A. Benedetti – Editori Riuniti
Una signora in carrozzella che prima di salire sull’aereo confidava: “Morirò, sarà il mio ultimo volo”. Una bambina che aveva nello zaino la pagella della promozione, da far vedere ai suoi. Un fisico nucleare che tornava a Palermo dopo aver assistito alla laurea del fratello. C’erano anche loro, dentro l’aereo di Ustica. Perché sono morti? Che cosa è successo in cielo alle ore 20,59 primi e 45 secondi del 27 giugno 1980, quando il DC9 dell’Italia, volo IH870, è scomparso dagli schermi radar? Una gigantesca indagine basata sulle testimonianze e sulle perizie, e poi il processo davanti alla Corte d’Assise, hanno potuto ricostruire gli attimi della caduta dell’aereo e della morte di 81 persone; e hanno scoperto che cosa è successo a terra.
Il Buco. Scenari di guerra nel cielo di Ustica
(2005) L. Di Stefano – Vallecchi
Il 30 aprile 2004 la Corte di assise di Roma ha chiuso la vicenda relativa alla strage di Ustica con il proscioglimento per prescrizione dei principali imputati, senza rispondere a nessuno degli interrogativi aperti dalle varie istruttorie. Restano senza soluzione tanto i misteri relativi alla meccanica del disastro, quanto alle responsabilità. Eppure il foro, anzi, i fori di entrata e di uscita dei due missili che hanno colpito il Dc9 sono là, visibili agli occhi di tutti. Questo è dunque il fulcro dell’indagine condotta dall’autore, perito di una delle parti civili nel processo. Senza purtroppo offrire piena luce sull’accaduto, il volume spiega la dinamica del disastro, anche se il buio resta su chi lanciò quei due missili e soprattutto perché.
Ustica. Storia di un’indagine
(2006) C. Casarosa – Plus Edizioni
Nei 25 anni di indagini e processi, si è scritto molto sul caso Ustica e molte sono le voci che si sono levate a raccontare le verità di una tragedia dai contorni oscuri. Per la prima volta prende la parola Carlo Casarosa, uno degli ingegneri membro del collegio peritale che ha affiancato il giudice Rosario Priore nel lavoro istruttorio conclusosi con la sentenza della Corte di Assise di Roma. Casarosa, isolandosi dal frastuono delle polemiche dilaganti sulle cause dell’incidente (missile o bomba), ha condotto la sua perizia considerando esclusivamente gli aspetti tecnici dell’incidente, arrivando a formulare un’ipotesi osteggiata da chi si preoccupava degli scenari risultanti. Il relitto del DC9, la cui ricostruzione è stata diretta dallo stesso Casarosa, è il vero protagonista del volume: l’autore è infatti convinto che sono i resti dell’aereo gli unici portatori della verità sul disastro, gli unici che possono “parlare” e raccontare quello che veramente è successo sui cieli del Tirreno la sera del 27 giugno 1980. Il volume è un racconto in prima persona delle indagini sul relitto, la storia di un professore universitario che si trova coinvolto in un caso scottante al centro delle polemiche, che riesce a gestire con la massima professionalità e con grande coinvolgimento emotivo.
Ustica. Assoluzione dovuta giustizia mancata
(2007) V. R. Manca – Koinè Edizioni
L’autore servendosi di documenti anche inediti: s’intrattiene sulle verità e sulle falsità di cui è stata colorata la “vicenda Ustica” fino ad oggi, sorprende per i fatti eclatanti mai resi noti, chiarisce quanto è stato “distorto” per disinformazione, intossicazione e strumentalizzazione, denuncia errori ed inadempienze nei vari ambiti interessati, propone una nuova “lettura” di ciò che è ancora sconosciuto o poco chiaro, ponendo nel giusto rilievo l’importanza delle “attese risarcitorie” nell’entità e nella titolarietà dovute, nella consapevolezza che, per ogni luce accesa e per ogni equo risarcimento, sarà come far nascere un fiore in memoria delle ottantuno vittime innocenti.
Predatori notturni
(2007) romanzo di J. Farrell – Mondadori
La sera del 27 gennaio 1980 un aereo passeggeri della compagnia privata Aero-Italia precipita al largo della Sicilia, senza apparenti problemi a bordo e senza che l’equipaggio abbia avuto il tempo di lanciare un SOS e nella zona non ci sono radar in funzione per monitorare l’accaduto. La Commissione parlamentare chiude sbrigativamente il caso attribuendo la causa dell’incidente a un presunto guasto meccanico e addossandone la responsabilità al proprietario della compagnia aerea, che per disperazione si toglie la vita. Vent’anni dopo, la figlia Teresa decide che è venuto il momento di riscattare l’onore del padre e di far luce sulle reali cause della sciagura.
Ustica, scenari di guerra
(2007) di L. Sartori e A. Vivaldo a cura di F. Colarieti – Becco Giallo
Il 27 giugno 1980 il Dc-9 della compagnia Itavia in volo da Bologna a Palermo precipita a Nord dell’isola di Ustica. Sono 81 le vittime, di cui 13 bambini. Inizialmente si parla di una bomba a bordo, poi si considera l’ipotesi che l’aereo sia stato abbattuto da un missile. Dopo 27 anni, tre appelli in giudizio, decine di perizie, la sparizione di documenti e morti sospette, la verità è ancora un mistero.
Quella maledetta estate (libro + dvd)
(2007) G. Minoli e P. A. Corsini – Rizzoli
È un’estate maledetta, quella del 1980 in Italia. Il 27 giugno un Dc-9 dell’Itavia in volo da Bologna a Palermo si inabissa tra Ponza e Ustica: 81 morti. Si parla di cedimento strutturale (un’ipotesi che provoca il fallimento della compagnia aerea), poi di una bomba, quindi di un missile, e di una battaglia aerea sui cieli del Tirreno. Scompaiono i tracciati radar, muoiono testimoni chiave in circostanze misteriose, si celebrano processi dai quali nessuno esce condannato. Trentacinque giorni dopo, il 2 agosto, una bomba esplode nella sala d’aspetto della stazione di Bologna: 85 morti e 200 feriti. Nessun tribunale ha accertato alcun legame tra Ustica e Bologna, ma restano ancora molti punti interrogativi sul perché in poco più di un mese siano morte 166 persone. Il DVD ricostruisce e approfondisce tutte le piste legate alla tragedia di Ustica, dalle morti sospette allo scenario internazionale, e propone documenti inediti sul la strage di Bologna. Il libro racconta quello che c’è stato prima e dopo di Quella maledetta estate del 1980. E spiega perché Ustica e Bologna sono diventati due casi politici che riguardano un’intera generazione di agenti segreti, di generali, di politici, di capi di Stato, soprattutto di sconosciuti volenterosi al servizio dell’occultamento della verità.
La Guerra di Ponza
(2007) M. Demon e R.Cipson – Gioielli di Carta
La tragedia di Ustica appartiene alla purtroppo vasta e tragica categoria dei misteri italiani insoluti ed occulti, che hanno segnato indelebilmente la storia della nostra Repubblica. La sua tragicità è ancor più evocativa, perché sembra davvero coinvolgere un fato sovrano e crudele, il quale ha architettato una struttura perversa e complessa per tessere una tragica tela di ragno alle 81 povere vittime che in quella sera del 27 giugno 1980 trovarono la morte nei nostri cieli. Sulla base degli atti processuali e delle perizie a questi correlati, due ingegneri aeronautici hanno ricostruito attimo per attimo la tragedia di ustica in questo romanzo storico.
I-TIGI. Racconto per Ustica. Con DVD
(2009) M. Paolini Marco e D. Del Giudice – Einaudi Stile Libero Video
Un cofanetto composto da un volume e un DVD. Il libro “I Tigi da Bologna a Gibellina” si articola in due parti. Nella prima si ripropongono il “Quaderno dei Tigi”, scritto da Daniele Del Giudice e da Marco Paolini, e il copione dello spettacolo, che accompagnavano l’edizione 2001 dello spettacolo “I-TIGI. Canto per Ustica”. Nella seconda, del tutto nuova, Fernando Marchiori racconta l’intero percorso de “I-TIGI” dal “Canto per Ustica a Bologna” al “Racconto per Ustica”, nell’arco del teatro di Paolini. Nel DVD “I-TIGI a Gibellina” pubblichiamo lo spettacolo, in origine creato per Telepiù con la regia di Davide Ferrario, ambientato in una scenografia particolarmente efficace per lo schermo televisivo: il “Cretto di Burri”. Scrive Paolini: “Il “Racconto per Ustica” è nato così, dopo il “Canto”, come approfondimento, come continuazione di un lavoro di indagine che è andato avanti due anni, mentre nell’aula bunker di Rebibbia si svolgevano le 272 udienze del processo”.
Sopra e sotto il tavolo. Cosa accadde quella notte nel cielo di Ustica (con dvd)
(2010) G. Marrazzo e G. Cerasola – Tullio Pironti editore
A distanza di quasi trent’anni dalla caduta dell’aereo Itavia, il Dc 9 affondato a largo di Ustica, si sono riaperte le indagini sulla base di alcune dichiarazioni rese dal Presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga. Partendo dalle stesse dichiarazioni due giornalisti coraggiosi, Giampiero Marrazzo e Gianluca Cerasola, hanno realizzato un “docu-film” di 65 minuti, Sopra e sotto il tavolo, sulla riapertura del caso. Il film presenta interviste esclusive allo stesso Cossiga, al giudice Priore, al senatore a vita Giulio Andreotti, all’onorevole Gianni De Michelis e a diversi altri personaggi fino ad oggi mai ascoltati in qualità di testimoni del mistero di Ustica. I due giornalisti – che hanno cercato di carpire bisbigli e parole mai pronunciate con tanta chiarezza – hanno incalzato i protagonisti inconsapevoli di un film che offre finalmente degli stralci di verità importanti per capire cosa accadde veramente quella notte nei cieli italiani.
Ustica, scenari di guerra (nuova edizione)
(2010) di L. Sartori e A. Vivaldo, prefazione di F. Colarieti – Becco Giallo
La ricotruzione a fumetti della strage di Ustica. Il 27 giugno 1980 il Dc-9 Itavia in volo da Bologna a Palermo precipita a Nord dell’isola di Ustica. Sono 81 le vittime, di cui 13 bambini. Inizialmente si parla di una bomba a bordo, poi si considera l’ipotesi che l’aereo sia stato abbattuto da un missile. Il 10 gennaio 2007 la Corte di Cassazione assolve definitivamente per mancanza di prove i generali dell’Aeronautica Lamberto Bartolucci e Franco Ferri. L’istruttoria, secondo i supremi giudici, “si è limitata ad acquisire un’imponente massa di dati dai quali peraltro non è stato possibile ricavare elementi di prova a conforto della tesi”. Dopo 27 anni, tre appelli in giudizio, decine di perizie, la sparizione di documenti e morti sospette, la verità è ancora un mistero.
Intrigo internazionale
(2010) di G. Fasanella, R. Priore – Chiarelettere
L’indicibile della storia italiana. La domanda di fondo è: perché l’Italia dal 1969 è stata funestata dal terrorismo e dalla violenza politica con centinaia di morti e migliaia di feriti? Perché solo nel nostro paese? Tutte le inchieste giudiziarie hanno dato finora molta importanza al ruolo dei servizi segreti deviati, della P2, della Cia. Risultato: nessuna verità giudiziaria, nessuna verità storica. Rosario Priore, il magistrato che si è occupato di eversione nera e rossa, di Autonomia operaia, del caso Moro, di Ustica, dell’attentato a Giovanni Paolo II, qui prova a rispondere cambiando completamente scenario. E strumenti di analisi.
Vittime collaterali
(2013) di F. Colarieti – Adagio
Giovanni Falcone, quando il suo destino era prossimo a Capaci, diceva che generalmente si muore perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande o, peggio ancora, perché non si dispone delle necessarie alleanze o si è privi di sostegno. Parole che valgono anche per gli ottantuno passeggeri del Dc9 Itavia precipitato nel mare di Ustica il 27 giugno 1980: quella sera erano soli, erano dentro un gioco più grande di loro, non avevano alleati e nessuno poteva salvarli. Ma vale anche per coloro – almeno due – che dopo quei fatti, con ogni probabilità essendone stati testimoni oculari, hanno incontrato sulla loro strada la gelida Signora. La loro sorte, le loro storie, sono un mistero nel mistero. Le chiamano morti sospette e se nell’affaire Ustica la verità è la vittima numero 82, loro – Mario Alberto Dettori e Franco Parisi – sono i morti numero 83 e 84. Nessuno, tranne loro, potrà mai dire se questi due uomini in divisa furono suicidati o si suicidarono, ma appare sufficientemente certo che entrambi erano a conoscenza di qualcosa che non è stato mai ufficialmente rivelato. Una verità indicibile.
Ustica. Il mistero e la realtà dei fatti
(2014) di L. Göran – LoGisma
Il 27 giugno 1980 un DC-9 in volo da Bologna a Palermo, scomparve sopra il Mar Tirreno. Non vi furono sopravvissuti. Le indagini sull’incidente furono solo in grado di provare che l’unica possibile causa del disastro era stata un’esplosione, all’interno o all’esterno dell’aeromobile. I mezzi d’informazione e il pubblico sostennero la seconda ipotesi; in pratica, ciò significava credere che, contro il DC-9, fosse stato lanciato un missile. Questo divenne Il Mistero di Ustica. Esso diede origine a un processo penale contro militari italiani e sollevò gravi sospetti nei riguardi di Stati esteri, come Stati Uniti d’America e Francia. Nel 1990 fu istituita una commissione, nota come Commissione Misiti che, grazie al recupero del relitto, dopo indagini durate alcuni anni, accertò che la vera causa del disastro era stata una bomba nascosta a bordo dell’aereo. I processi, alla fine, si conclusero con l’assoluzione di tutti i militari imputati. Ancora oggi, nei pubblici dibattiti, sono le accuse a prevalere. La versione dei fatti sostenuta in questo libro affronta e contraddice la nozione comune.