Sono all’esame del procuratore aggiunto Maria Monteleone ed Erminio Amelio gli atti che sulla strage di Ustica avvenuta la sera del 27 giugno del 1980 sono stati inviati a Roma dalle autorità francesi. L’invio dei documenti è conseguente ad una rogatoria che la Procura della Repubblica di Roma aveva presentato tre anni fa nel quadro dell’indagine portata avanti dopo che i processi sulla vicenda non avevano portato alla identificazione del responsabile il disastro. Alle autorità francesi il pubblico ministero della capitale aveva presentato una serie di quesiti per cercare di trovare una spiegazione ai misteri che fino ad oggi nonostante, come si è detto, i processi celebrati ancora circondano la vicenda. I pubblici ministeri, tra gli obiettivi, hanno anche quello di stabilire quanti fossero i mezzi navali e gli aerei presenti nella zona dove la sera del disastro era in corso un’esercitazione. (Fonte Adnkronos)
«Una pista interessante, ma del supertestimone sappiamo ancora poco. Sono sicuro che i pm romani stiano facendo le opportune verifiche e riscontri». Lo ha detto all’Adnkronos il giudice Rosario Priore, commentando la notizia secondo cui ci sarebbe un nuovo supertestimone del disastro aereo di Ustica. Spiega l’ex giudice istruttore del processo sulla strage: «Si stanno accertando le nazionalità degli aerei di quella che appariva come una grande esercitazione. Con ogni probabilità in quel punto doveva esserci una portaerei, come scrisse la Nato al termine della mia inchiesta». «I miei colleghi che hanno preso in mano l’istruttoria, hanno fatto le conseguenti rogatorie», rimarca Priore. E taglia corto: «Ustica non si chiuderà sino a quando non saranno trovati i responsabili della strage. Un delitto, ricordiamolo, delitto imprescrittibile. Si stanno facendo passi avanti, la pista imboccata da tempo sembra buona…». (Fonte Ansa)
Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei parenti delle vittime di Ustica, ha incontrato il 3 aprile scorso il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Erminio Amelio ai quali è affidata l’ulteriore indagine sulla strage di Ustica. Sui fatti avvenuti il 27 giugno dell’80 come è noto, la Francia ha fornito una serie di risposte alla rogatoria fatta dall’ufficio del pubblico ministero della capitale. Dopo l’incontro la Bonfietti, avvicinata dai giornalisti ha detto: «Ora abbiamo la speranza che si possa andare avanti e trovare forse la verità. Abbiamo la speranza perchè chi indaga sta procedendo con impegno avendo a disposizione anche i documenti arrivati dalla Francia. L’importante è che si cerchi di giungere ad identificare le responsabilità. C’è stata una guerra aerea come ha stabilito l’indagine del giudice Rosario Priore togliendo altre possibili ipotesi». (Fonte Adnkronos)