Tornerà nei prossimi giorni il depliant informativo del museo della memoria di Ustica di Bologna. Lo hanno annunciato Daria Bonfietti, presidente dell’associazione delle vittime, e il sindaco Virginio Merola. Il volantino era stato ritirato nel maggio scorso dal commissario Anna Maria Cancellieri, allora a guida della città, preoccupata per alcuni potenziali rilievi giuridici, suscitando la reazione della Bonfietti che aveva parlato di «un tributo al sottosegretario Giovanardi». La versione che sarà distribuita nel museo è quella riveduta dall’Istituto Parri ed è stata approvata da un summit lunedì pomeriggio in Comune: «Appena sarà possibile stamparlo, lo rimetteremo al suo posto», ha annunciato Merola. Secondo la Bonfietti non ci sono timori di natura giuridica: «Lo abbiamo rielaborato apposta con l’avvocato Gamberini per esserne sicuri». Il volantino, ha proseguito, «precisa meglio il rapporto esistito tra le istituzioni e l’apparato dello stato». E a Giovanardi la Bonfietti ha mandato a dire: «Non aveva alcun titolo di intervenire su un testo prodotto da un istituto storico. Vada a rileggersi l’arringa dell’Avvocatura dello Stato nel processo di Ustica: è la più dura che sia mai stata fatta». Il sottosegretario, criticando il volantino, aveva parlato di «cose false e diffamatorie nei confronti dei generali dell’Aeronautica e delle decine di consulenti tecnici, la cui professionalità e lealtà è stata accertata in sede giudiziaria con sentenza passata in giudicato», chiedendo «che venisse ritirato».
«Vedremo se nel nuovo testo ricorreranno ancora quelle espressioni false e diffamatorie sulle quali l’Avvocatura dello Stato ha richiamato, a suo tempo, l’attenzione del Commissario Cancellieri». È quanto sottolinea il sottosegretario Carlo Giovanardi che, a proposito del nuovo depliant sulla strage al museo di Ustica, ha ricordato come «il Generale Lamberto Bartolucci ha già querelato per diffamazione gli estensori e i distributori del precedente testo elaborato dall’Istituto Parri». Giovanardi ha anche annunciato che «il 27 giugno, nella ricorrenza del 31/o anniversario della tragica caduta del Dc9 Itavia, saremo a Bologna, in un pubblico convegno, per onorare la memoria delle vittime, illustrare tutte le evidenze, ormai documentate in sede tecnica e giudiziaria, che escludono la presenza di altri aerei nel cielo di Ustica e quindi l’ipotesi del missile quale causa di abbattimento dell’aeromobile, e per dare un contributo alla ricerca della verità sulle vere cause del disastro, riportando l’attenzione anche su canali sinora silenti». (Fonte Ansa)