«Gheddafi riferisca alle nostre autorità su quello di cui è a conoscenza in merito alla tragedia di Ustica. Lo faccia ora, ventinove anni dopo, e dopo aver detto in più occasioni pubbliche che lui c’era di mezzo quanto noi». È quanto dichiara il giornalista Fabrizio Colarieti, curatore del sito www.stragediustica.it che conserva online gli atti dell’inchiesta sulla strage di Ustica del 27 giugno 1980, in merito all’imminente visita di Gheddafi in Italia. «Due magistrati della procura di Roma hanno aperto una nuova inchiesta, lo scorso anno, dopo le dichiarazione del presidente Cossiga e oggi sono nelle condizioni, in presenza di nuovi elementi, di andare fino in fondo a questa terribile vicenda», ha aggiunto. «La diplomazia deve fare la sua parte – ha precisato Colarieti – mettendo innanzitutto il leader libico nelle condizioni di raccontare la verità sulla tragedia del DC9, perciò il Governo faccia il possibile per permettere ai familiari delle vittime di incontrare il colonnello Gheddafi nel corso della già programmata visita in Italia. Non dobbiamo dimenticare che, proprio su pressione del nostro governo e dopo una missione top secret in Libia dello stesso Cossiga, Gheddafi ammise le proprie responsabilità su due gravi attentati, quello del Dc 10 Uta nei cieli del Niger con 170 morti e l’attentato che causò la morte dei 270 passeggeri del volo 103 della Pan Am, esploso sopra Lockerbie il 21 dicembre 1988».
6 giugno 2009 (ANSA)