Le attività dei periti incaricati nel tempo delle perizie principali - quelle cioè in cui si formulavano quesiti sulle cause del disastro, e quindi i membri del collegio Blasi e di quello Misiti - sono state non poche volte disturbate da interferenze, ed anche inquinate da interventi di ambienti di imputati e consulenti di parte dell'AM; interferenze ed interventi generati da rapporti e collegamenti tra periti d'Ufficio ed ufficiali dell'Arma detta, che a volte hanno determinato nei primi, per insipienza infedeltà incapacità morali e conoscitive, degli stati di subordinazione e dipendenza in totale contrasto con il dovere di assoluta indipendenza d'ogni ufficio del Giudice.
I rapporti del coordinatore del collegio Blasi, cioè l'ingegnere Massimo Blasi, con ambienti dell'AM sono provati dalla trascrizione di conversazione telefonica avvenuta il 3.03.89 tra di lui e il Sottocapo di Stato Maggiore all'epoca, cioè il generale Meloni. Il testo di più brani di questa conversazione non abbisogna di commento.
"M. Pronto, pronto. La sento meglio adesso...
B. Generale un istante perché cerco una carta che... un momento soltanto... (in sottofondo: "il maggiore che è stato interpellato a Licola chi è... il maggiore..., no come?...).
M. E' Pagliacci...
B. A ecco va bene io stavo solo cercando di ricordarmi...
M. No, no è Pagliacci.
B. Allora quello che ne so è questo, il prof. Reveccio stava guardando questo, sono cinque fogli che riguardano il plottaggio del giorno 27.06.80, sono dei fogli dattiloscritti a firma del Comandante interinale del...
M. Sì, sì del tempo...
B. Il cognome non lo leggo è una fotocopia, lei certamente saprà questa cosa; si stava quindi esaminando questo documento e poiché il documento così com'è e come l'abbiamo avuto risulta di non facile interpretazione perché esistono delle indicazioni che vanno correlate chiaramente con delle mappe perché altrimenti non è immediata la loro interpretazione, il prof. Lecce telefona a Licola, per la verità era con noi anche un perito di parte civile che sta seguendo, il comandante Plantulli e, dopodiché parla il prof.Lecce con il maggiore Pagliacci che lei mi ha fatto il cognome - io adesso ricordo - perché ho saputo poi il giorno dopo che il magg. Pagliacci aveva ritelefonato a noi per comunicarci che avremmo dovuto rivolgerci allo Stato Maggiore per poter avere questa notizia, per poter diciamo seguire la via ufficiale. In sostanza il prof. Lecce aveva chiesto, diciamo via breve di poter avere un rapido rincontro con loro per farsi spiegare un poco rapidamente come si dovevano interpretare questi dati ed il maggiore evidentemente ha dovuto chiedere autorizzazione ai suoi superiori - non ho dubbi in questo senso - e poi dopo mi ha telefonato, ha telefonato - non ero io presente - quindi c'è stato qualcuno che ha ricevuto la telefonata e mi ha passato questa nota. Però questa nota e questa è una cosa che sicuramente, siccome posso sicuramente giurare sul mio collega prof. Lecce che non ha sicuramente ... né tratta né vuole trattare con questi giornalisti, sicuramente ne è venuto a conoscenza il perito di parte civile il quale ha fatto questo romanzo, io questa l'unica cosa che posso dire.
M. Guardi io ho tardato un pochino a chiamarla professore perché prima di parlare con lei ovviamente ho fatto contattare il comandante di Licola e mi sono fatto rilasciare una dichiarazione che questo mi ha mandato in telefax e che io le leggo. "il giorno 27 c.m. il sottoscritto ha ricevuto una telefonata su linea urbana durante la quale l'interlocutore qualificatosi come comandante Plantulli, perito di parte civile (in sottofondo prof. Blasi: Ah, ha telefonato proprio Plantulli però io... ci stava Lecce sicuramente) eh sì però lui si è qualificato come comandante Plantulli perito di parte civile della Commissione per la tragedia su Ustica, ha dichiarato che la Commissione stessa presieduta dal prof. Blasi, al momento in riunione, era in difficoltà per l'interpretazione delle battute, posizione Georef, riferite a tracce riportate su carta. La richiesta tesa ad avere riferimenti delle suddette tracce, in coordinate polari rispetto alla posizione del 22° CRAM di Licola era inizialmente volta ad ottenere l'invio presso la stessa Commissione di un controllore del 22° CRAM.
Constatata l'impossibilità di ottenere quanto sopra immediatamente si volgeva a richiedere un colloquio con lo scrivente sull'argomento al fine di risolvere le difficoltà interpretative delle suddette carte e di consultare la documentazione in possesso dello scrivente. Lo scrivente dava la massima disponibilità nel merito all'argomento fissando un appuntamento per il mercoledì seguente previa conferma telefonica nella giornata successiva (B: e che sarebbe stato l'altro ieri) martedì 28 febbraio lo scrivente ha telefonato al numero rilasciatogli dal comandante Plantulli dando sempre la propria disponibilità per l'incontro ma evidenziando la necessità di dover seguire da parte della Commissione i normali canali per ottenere le necessarie informazioni.
B. Questo no, questo è quello che io non so. A me risulta, perché purtroppo io ho avuto solamente un biglietto di carta, non l'ho ricevuta io la telefonata e so che questo che mi è stato riferito - io non posso dire altro sicuramente perché non sono in grado di... . L'unica cosa che posso dire è che adesso chiederò al prof. Lecce perché stava con il co... (comandante Plantulli).
M. Cioè a lei non risulta che cosa? Che lui gli abbia detto che lui doveva chiedere le autorizzazioni e seguire i canali...
B. Io, a me risulta che per la verità assolutamente, mi creda io parlo... (M: Ci mancherebbe professore!) per persone certe, mi riferiscono... Quindi l'unica cosa che so è che mi hanno lasciato un biglietto in cui mi si riferiva che per poter risolvere il problema del colloquio con Licola, per poter avere i chiarimenti che a noi servivano, bisognava fare, diciamo seguire le vie ufficiali, cioè scrivere una lettera allo Stato Maggiore tant'è che io quando l'ho letta ho detto "va bene, appena trovo un istante di calma farò una telefonata al generale Meloni"...
M. Infatti professore io la volevo pregare di questo...
B. ...Ma questo è stato nei miei pensieri per la verità ma mai, lungi mai dall'immaginare che poi ne venisse fuori...
M. ...Ma lei capisce che la FA già è stata abbondantemente ferita diciamo...
B. ...Ne sono pienamente d'accordo...
M. E la cosa mi ha veramente dispiaciuto anche perché è lontano dalla nostra mente e dal nostro pensiero il voler ostacolare o... siamo in un assetto di massima collaborazione e quindi...
B. Generale mi scusi se la interrompo le posso dire personalmente, ma ritengo a nome di tutti, che non abbiamo nulla da eccepire sull'operato dell'AM dal momento in cui noi ci siamo messi a lavorare. Abbiamo sempre avuto la totale disponibilità e collaborazione in ogni istante. Quindi se lei ricorderà a questo proposito abbiamo ritenuto anche di fare un comunicato stampa...
M. Certo, ricordo perfettamente...
B. L'abbiamo fatto non mi ricordo in che data proprio per sottolineare queste cose e lo ribadisco in pieno.
M. Sì, sì ricordo, ricordo perfettamente.
B. Quindi su questo punto lei non... purtroppo noi stiamo esaminando un caso che è grave in tutta una serie di infiniti aspetti e... però io di tutte queste cose e degli uomini che ho conosciuto non posso che dire sempre e solo del bene...
M. La ringrazio molto, io però volevo professore se lei mi consente ancora due minuti, richiamare la sua attenzione sulla esigenza di... quando c'è questa urgenza che non consente di formalizzare una richiesta e lei capisce lì c'è un maggiore che ha delle responsabilità ed è inserito in un sistema di Difesa Aerea; riceve una telefonata da un certo comandante Plantulli che non conosce, lui quanto meno deve dire "io vi do tutto quello che volete - perché questi sono gli ordini che hanno avuto - però chiedetelo sui normali canali. Allora la mia preghiera era professore era, questa: di fronte a casi di urgenza se lei è così cortese, o lei o il prof. Lecce, di chiamare me direttamente, io, il problema glielo risolvevo in cinque minuti...
B. Ma io non ho dubbi, per la verità generale, io come lei ha sempre visto, nel momento in cui mi sono mosso in prima persona ho sempre fatto quello che ritenevo la cosa migliore cioè di telefonare a lei e lei ha sempre visto che...
M. ...Io in cinque minuti le risolvevo il problema perché...
B. Per la verità no essendo io presente, questo purtroppo a mia discolpa, non è che voglio, ...
M. ...No, no ci mancherebbe altro!
B. ...però purtroppo le debbo dire quelli che hanno fatto questa telefonata direttamente a Licola forse perché non volevano diciamo muovere gli alti gradi dell'Aeronautica e quindi hanno pensato di poter far la cosa. Siccome qua siamo a Napoli e Licola sta a due passi, sì adesso facciamo una corsa e andiamo, ecco forse è stata questa la...
M. No però vede succede adesso che questa stampa che è quella che è e che un'altra volta attacca la FA praticamente parlando di non assetto collaborativo, se non di reticenza o di nascondere i documenti, e la cosa è all'attenzione del Ministro, perché al Ministro giustamente io gli devo dire "guarda che le cose sono andate così non sono andate cosà". E' tutto un polverone che non finisce mai e soprattutto la cosa che mi ha lasciato veramente sorpreso, è come questi giornalisti abbiano l'accesso alla notizia.
B. L'accesso alla notizia gliel'ho detto qual è, non c'è dubbio glielo dico io non ho tema di poter sbagliare...
M. ...E' Plantulli
B. Il comandante Plantulli è un intimo amico di Purgatori - lo so che lui con Purgatori insomma ci passa le giornate intere e qualunque cosa fa - insomma, Purgatori è l'uomo che viene immediatamente informato...
M. Certo sì, sì, l'ho immaginato professore...
B. Quindi questo è un fatto scontato. Purtroppo come lei ben sa, i periti di parte civile hanno l'accesso a tutte le attività peritali del collegio e quindi io non posso in nessuna maniera diciamo rifiutarli. Quindi anche questo da parte nostra, c'è questa situazione.
M. Professore io le chiedo molto, perché io dovrò dare elementi al Gabinetto del Ministro e non so se il Ministro intenda fare una puntualizzazione o meno. Lei potrebbe fare una precisazione attraverso Agenzia? In modo da tagliare le unghie o perlomeno da far capire a questi signori che stanno mestando nel torbido, che ci sono dei limiti.
B. Va bene generale io vuole che... è una cosa che possiamo fare in serata?
M. Ma guardi, se viene in serata va benissimo, ma se si fa anche domani, l'importante però è...
B. Va bene... ha ragione...
M. Perché veramente guardi mi creda è offensivo, proprio dà amarezza perché siamo noi i primi che vogliono conoscere che cosa è successo e sentirci trattati come gli ultimi delinquenti che nascondono le prove e ci dà veramente un fastidio enorme.
B. Va bene... su questo argomento troverà la mia immediata collaborazione.
M. La ringrazio infinitamente, le chiedo scusa del tempo che le ho rubato però volevo avere il conforto anche suo.
B. Mi scusi generale a questo punto le chiedo ufficialmente: possiamo incontrare qualcuno a Licola in maniera tale che ci chiarisca questi dubbi?
M. Guardi io do ordini immediati che qualunque membro della Commissione che lei incarica...
B. No guardi, sono direttamente io, non si preoccupi, lei mi dica con chi posso parlare...
M. Direttamente col comandante e troverà tutto il supporto che le serve. Do ordine immediatamente.
B. Va benissimo. La ringrazio generale.
M. Buone cose professore arrivederla, arrivederla.
In tale telefonata oltre alla deferenza del coordinatore nei confronti del suo interlocutore, appaiono giustificazioni ed assicurazioni sulla condotta di altro membro del collegio peritale, a seguito evidentemente di contestazione del generale, con conseguente scarico di responsabilità su consulenti di parte civile collegati a giornalisti; attestati neanche richiesti di correttezza degli organismi su cui si compiono indagini; affermazioni di essere sempre "passati" per alti gradi dell'AM; il "dispiacere" per l'accesso che le parti civili a tutte le attività peritali e l'impossibilità di respingere questo accesso; l'adesione immediata ai "desiderata" del generale; l'impegno ad altrettanta immediata collaborazione.
Nei confronti del collegio successivo, il Misiti, l'impegno è di gran lunga superiore, con ogni probabilità a causa del superiore peso della partita, che vede i più alti gradi del tempo dei fatti in ruoli di imputati di reati gravissimi.
Gli avvicinamenti, i collegamenti, le trasmissioni, nei due sensi tra parte imputata e periti, di informazioni e di disposizioni, sono testimoniati in primo luogo dalle intercettazioni telefoniche eseguite a carico di alcuni tra i principali coimputati. Quelle che furono poste a motivo del provvedimento di revoca di due membri del detto collegio tecnico, e quelle che seguirono nonostante tale provvedimento.
Tra le prime i dialoghi più chiari sono i seguenti.
1. tel. Tascio-Bartolucci, 02.02.93, h.17.54.
"T. ...Nel frattempo Cardinali mantiene... gli ho detto "Tu cerca di mantenere un contatto con Castellani (parole incomprensibili), perché per il resto dobbiamo aspettare...".
Poi a seguire in ordine cronologico.
2. tel. Tascio-Bartolucci, 11.02.93, h.13.41
T. Una novità. Da parte perizia niente. Cioè, c'è un appuntamento tra Cardinali e Castellani lunedì. Penso che la settimana, insomma, sia foriera di molte informazioni. ...
3. tel. Tascio-Cardinali, 16.02.93, h.15.40.
T. Novità non ce ne sono, vero?
C. Novità non ce ne sono. Io ho parlato... ho tentato di...
T. Sei stato da quello là poi?
C. Non ci sono stato perché ieri mattina l'ho chiamato e m'ha detto che era impegnato tutti e tre i giorni... l'unica cosa che gli ho chiesto, dico: "Ma c'è qualche argomento in particolare in agenda?" Dice: "No - dice - solamente per farvi passare un po' di tempo, per farvi vedere il relitto con ulteriori montaggi... ". Dico: "Per quanto riguarda la perizia a che punto siamo?". M'ha detto, dice: "Mah, noi restiamo ancora che, tre mesi dopo che riceviamo l'ultima perizia... dei provvi (fonetico) specialisti". ...
4. tel. Tascio-Bartolucci. 13.05.93, h. 15.26.
T. ...Oh, tra l'altro, quel Picardi, che è il radarista del magistrato, che a seconda delle giornate..., perchè non ha ancora..., ha presentato la sua relazione però non ha consegnato le conclusioni. e quest'altro emerito professore dice che lui prima sente gli altri e poi consegna le sue conclusioni!
B. E che cavolo (parola incomprensibile)!
T. E' esattamente questo: che prima vuol vedere da che parte tira il vento e poi, secondo il vento, dà le sue conclusioni. Però da quello che dice, secondo lui..., perchè il Casarosa ha concluso che la sua interpretazione dei fatti si identifica solo se ci sarà da parte radar una conferma della presenza di un altro velivolo. Quel delinquente di Picardi dice che sei blot (fonetico) - rectius: plot; nde - di tutti quelli esistenti là in mezzo non appartengono ai rottami del velivolo. Quindi, a parte la famosa "meno 12 meno 17", sulla quale lui non ha espresso ufficialmente un parere, però questi sei blot - v. sopra nde - farebbero pensare a qualcuno... a qualcosa di diverso dal velivolo presente.
(omissis)
T. Oh, questo Santini, tra l'altro, è spaventato a morte. Spaventato a morte che si-si-si appalesi una tesi come quella sposata di (parola incomprensibile), cioè in questa presentazione era preoccupatissimo... mentre Priore voleva un dibattito ancora superiore, Santini invece era quasi timoroso che si potesse pensare che già avevano in mano una-una un'ipotesi condivisa da tutto il collegio. Quindi la tecnica di Priore non è condivisa dai suoi periti i quali sono tutti figli di puttana, a dire il vero, perchè vogliono vedere come come girano le acque per poi ognuno di loro dirà la sua, capisci? E invece i tedeschi e gli inglesi, che non hanno nessuna remora... perchè, praticamente, m'ha detto Bazzocchi, che questo Santini, a Forlì, vuole creare una università tipo Erice, come quella di Zichichi.
B. Sì, ma questo Santini è proprio un cretino, eh!
T. Eh, però lui, temendo le rappresaglie eccetera, si comporta... 'sta mattina, tra l'altro, io ero sull'ingresso che aspettavo 'sta gente, fuori dell'aeroporto eh! è venuto lui, Castellani mi ha salutato con molto calore, e questo..., io gli ho dato un'insensata (fonetico) eh! "famoso professore (parola incomprensibile)", ma insomma non ho sentito un tubo!" poi è arrivato Priore... (omissis)
T. Quindi Priore si mantiene come il povero Ponzio Pilato, in maniera che fa parlare tutti e... andava oltre le posizioni di Santini.
B. E Santini che voleva dire?
T. Santini voleva evitare proprio, secondo quello che mi hanno detto, la sensazione di tutti, sia di Giubbolini che degli altri, è che lui volesse evitare che la stampa potesse parlare di posizioni già consolidate, quasi che il collegio abbia escluso, perchè c'è stato un momento, non mi ricordo quale passaggio, che qualcuno della parte avversa ha detto, dice: "ma com'è, per due anni siete andati a studiare solo l'esplosione!?".
5. tel. Tascio-Ferri, 13.09.93, h.14.57.
T. Oh! nel frattempo che questo Brandimarte, pare che Cardinali ha parlato con lui e con Castellani e questo Helde sta lavorando assieme con loro. Insomma, da quello che dice Brandimarte per telefono sembrerebbe che hanno analizzato le dichiarazioni di quel vergognoso lì di Sewel, che, insomma, sia tutto campato in aria, ma insomma, s'è tenuto un po' sul vago però... insomma sembrerebbe che... Castellani ha detto che, mentre prima Priore, un giorno sì e un giorno no, gli faceva urgenza per consegnare la relazione, adesso non fa più questa urgenza. cioè, non è che dice: "consegnate quando volete", ma non sta lì a pressare.
6. tel. Tascio-Zauli, 22.09.93, h.15.49.
T. Per quanto riguarda invece la perizia, quel... quel coso là, come si chiama? Helde, sta periziando anti - Sewel, in un certo senso, e dice Brandimarte che, insomma, non... so' tutte fandonie quelle che ha detto quell'altro. Sembrerebbe! Per quello che si può accettare da Brandimarte! E poi Castellani ha detto che: "Rispetto all'urgenza che prima Priore metteva di continuo...". Adesso ha rallentato!
Z. Adesso non gli fa più urgenza! Non è che gli abbia detto: "Fate con comodo", ma non sta lì a premere come faceva prima.
7. tel. Tascio-Melillo, 16.10.93, h.16.19.
T. Dai nostri periti, cioè, da Cardinali che contatta Cardinali e compagni, sembrerebbe che gli stessi periti dicono che quell'americano è un imbecille, un millantatore.
8. tel. Tascio-Zauli, 18.10.93, h.20.42.
T. Questo perché temono non ci sia la proroga e quindi, in questa incertezza, praticamente, farebbero questa leva (fonetico) e anche se non sarà una perizia completa, ma insomma, una sorta di... E quindi sembrerebbe che poi in questa perizia che presentano, insomma, il missile sia completamente escluso e ci sia la bomba, anche se qualcuno non è d'accordo. Più che altro è un problema anche di ubicazione. Pare che Taylor insiste per metterla nella toletta, quell'altro per metterla nella terrazza (fonetico)...
Z. A me basta che sia dentro l'aeroplano!
T. Ecco! Dentro l'aeroplano!
9. tel. Tascio-Ingegnere, 25.10.93, h.08.42.
T. ...Non sarà una perizia - ha detto Castellani - completa, però il magistrato, non essendo certo di ottenere la proroga che ha richiesto, ha detto ai suoi periti di presentare comunque quello che è possibile ai primi di dicembre.
I. Ah! si io ho parlato con Castellani una settimana fa e lui m'ha detto: "mah, ci dobbiamo incontrare ai primi di dicembre perché...".
T. Eh, esatto!
I. ...Oramai siamo agli sgoccioli...
T. Mah! Castellani sembrerebbe che..., e anche Brandimarte... comunque io non ho ancora inteso Cognini e Torti - che del missile non è proprio il caso di parlarne! sono orientati sulla bomba anche se la collocazione di questa bomba... Taylor rimane sempre per la sua idea e gli altri rimangono di idee diverse per le prove che hanno fatto. E poi c'è quella famosa teoria di Casarosa che non so quanto credito riscuota. ...
10. tel. Tascio-Melillo, 27.10.93, h.12.06.
T. ...non so se t'ha aggiornato Cardinali, ma comunque il Castellani ha detto che appunto...
M. Chi è Castellani?
T. Castellani è virtualmente il capo della perizia giudiziaria. è quel professore del..., aeronautico, se vogliamo, della facoltà di..., ecco, che in dicembre avrebbero dovuto presentare questo e che il missile... del missile non se ne può parlare, quindi c'era questa bomba sulla cui collocazione sono ancora in dubbio, sia da 'na parte sia dall'altra. Taylor è rimasto sempre della sua stessa idea...
(omissis)
M. Un'altra cosa. Queste queste benedette perizie che dovevano giungere ed essere discusse una alla volta e che quel benedetto professore radarista, come cavolo si chiama!? Io...
T. Picardi!
M. Eh, Picardi la!
T. Non ha fatto le conclusioni ancora.
M. Io... mi dispiace... che avevo, nel leggere la sua perizia ... (parole incomprensibili).
T. Eh, lo so. Corra', è un uomo... un uomo un po' debole. Ne parlano come uno veramente veramente di scarsa caratterialità, in un certo senso.
M. Eh va be'! Prima ha scritto certe cose; quelle so' rimaste!
11. tel. Tascio-Pisano, 10.03.94, h.20.06.
T. No. Adesso il fatto è questo. E' che poi, stando lì, c'era Castellani e c'era anche Picardi con i quali questo Giubbolini ha parlato e, insomma, questi hanno detto un certo numero di cose che io per telefono non è il caso che ti dica, ma praticamente il gruppo Castellani...
12. tel. Ferri-Tascio, 17.03.94, h.17.09.
F. Embè, che loro stanno a senti' quello che dice Priore! Non lo so!
T. Loro non lo sentono, però...
Questi colloqui telefonici dimostrano senza possibilità di dubbio - nè alcuno d'altra parte è riuscito a dimostrare il contrario - quanto ritenuto in sintesi da questo GI nel provvedimento di revoca dei due periti. E cioè che costoro hanno tenuto per lungo tratto di tempo - all'incirca tre anni sia durante il compimento della perizia che dopo il suo deposito, comportamenti palesemente in spregio dei loro doveri d'ufficio ovvero di bene e fedelmente indagare senz'altro scopo che quello di far conoscere al Giudice la verità, e di mantenere il segreto sugli atti.
"S'è instaurato un rapporto tra parti imputate e periti d'ufficio, il più delle volte mediato da consulenti di parte - che direttamente (di certo il generale Nazareno Cardinali e l'ingegnere Ermanno Bazzocchi) o indirettamente (l'ingegnere Marco Giubbolini, il colonnello Andrea Torri, l'ingegnere Paolo Neri), hanno riferito all'imputato Tascio - od anche immediato nei confronti dello stesso imputato, che a sua volta tempestivamente aggiorna i principali coimputati, e cioè i generali Bartolucci, Ferri, Melillo, Zauli, Pisano e Cavatorta.
Tale rapporto, che sulle prime era apparso finalizzato alla fissazione ed alla comunicazione delle sedute di operazioni peritali, o comunque occasionato dalle necessità della perizia o forse da risalenti relazioni di conoscenza, si manifestava nel corso del tempo di natura diversa.
Il rapporto era stato generato da precisa disposizione dell'imputato al generale Cardinali proprio consulente. Dal contatto, sin dall'inizio stimato apportatore d'informazioni, derivavano dapprima notizie su finalità di riunioni, su tempi del compimento dell'elaborato peritale, su documentazione acquisita; quindi su disposizioni di questo Ufficio e giudizi di consulenti di parte avversa; inoltre, su discorsi tenutisi presso l'Ufficio, su incontri in calendario e su orientamenti del collegio.
Sempre nell'ambito di questo rapporto erano confidate notizie di tale rilievo e delicatezza da non poter essere riferite per telefono, ma - come anticipato dai periti d'ufficio - positive per le parti imputate; così come venivano rivelati l'"atteggiamento dell'inquirente" e supposte pressioni di questo GI e di rappresentante dell'Ufficio del PM, pressioni su cui però - si rassicurava - i periti non avrebbero sentito l'inquirente. Il rapporto era divenuto tale da indurre l'imputato a definire i periti giudiziari "periti nostri".
Il rapporto, rafforzandosi nel tempo, induceva i periti a confessare pressioni, indirizzi sulle conclusioni della perizia, e "disagi" dell'Ufficio; pressioni cui la parte imputata non desiderava assolutamente che il perito d'Ufficio s'adeguasse, e disagi su cui i periti, come assicuravano, non avrebbero deflettuto di una virgola ed avrebbero mantenuto le loro posizioni.
Il rapporto, da ultimo, diveniva tale da servire non solo per informare ed assicurare le parti imputate, ma anche per esprimere - così manifestando di conoscere atti assolutamente allo stato segreti - a queste il risentimento per la condotta del generale Stelio Nardini, presso cui sarebbero stati sequestrati documenti compromettenti la azione peritale di essi periti d'ufficio". (ordinanza di revoca periti, GI 19.06.95).
Il provvedimento di cui sopra - v'è poi da rilevare - ha colpito solo due dei tanti periti menzionati nelle conversazioni telefoniche, giacchè per costoro i progetti di avvicinamento e di acquisizione al proprio campo appare riuscito. Ma diversi altri, come s'è visto, sono stati avvicinati con blandizie - anche altri periti di parte hanno colloquiato con periti d'ufficio, come Sewell con Held, Miggiano con Lilya, ma in questi casi il perito d'ufficio nulla ha concesso di informazioni concrete sul progresso della perizia - apparentemente innocenti, come quelle per gli stranieri consistite nell'invio, - in particolare al perito Taylor, di copie delle perizie di parte tradotte in lingua inglese, sul falso presupposto, fors'anche falsamente prospettato, che l'Ufficio non provvedesse ad aggiornare i propri periti di lingua straniera con traduzioni in inglese dei vari documenti depositati dalle parti. Traduzioni che al contrario sono state sempre sollecitamente compiute, con sacrificio rilevantissimo ad opera della cancelleria, del corpo dei traduttori e in pubblico denaro.
Già nel provvedimento in questione si faceva menzione, come supporto della motivazione, oltre che d'intercettazioni telefoniche, di documenti scritti sequestrati presso l'ex Capo di Stato Maggiore Nardini, ovvero i due noti appunti non sottoscritti, ma di certo provenienti da parti imputate che partecipano alle attività istruttorie con la presenza di difensori e di consulenti, datati rispettivamente 20 maggio e 27 giugno 91.
Anche per queste fonti, come per le conversazioni telefoniche, la lettera è così chiara, che appare sufficiente riportare gli stralci d'interesse.
"ATCAS di Fiumicino... Dato che esiste un rapporto di collaborazione con il prof. Picardi, si cercherà di utilizzare tale rapporto per svolgere una analisi in stretto contatto con il collegio peritale" (Doc. "Note sul caso Ustica", 20 maggio 91, pag.4. seq. Nardini).
"5. Richiesta di nomina di periti d'ufficio sia esperti sistemisti sia esperti in procedure del sistema di Difesa Aerea... L'avv. prof. Taormina ritiene che la scelta da parte del GI di esperti DA NATO possa sollevare critiche sulla stampa e che pertanto la richiesta abbia scarse probabilità di successo. Dato che il prof. Picardi è il più autorevole perito d'ufficio in materia, riterrei opportuno sondarlo sulle difficoltà che incontra sull'argomento e decidere tale azione a seguito dell'esito di tale sondaggio (ritengo che il GI di fronte ad una richiesta di nomina di esperti DA chiederà un parere a Picardi). Meglio ancora sarebbe se la richiesta di nomina, come ausiliari, di esperti NATO della DA fosse formulata dallo stesso Picardi" (Doc. Nota n.2 sul caso Ustica, 27 giugno 91, pag.3. seq. Nardini).
Sin qui la situazione presa in considerazione ai fini dell'ordinanza di revoca. Il prosieguo dell'istruttoria ha però apportato nuovi elementi a comprova dell'attività di "pilotaggio" di membri del collegio e quindi conseguente inquinamento di risultanze peritali. Sono continuati i colloqui telefonici, come è continuata l'acquisizione di altri documenti. Anche tali novità sono dotate di tale chiarezza da non richiedere commenti o interpretazioni.
1. tel. Tascio-Melillo, 29.12.94, h.09.58.
T. ...Lui difatti, Castellani, poco prima del Natale ci ha confessato "mi si sono aperti gli occhi".
M. Chi è questo Castellani?
T. Castellani è uno dei periti del giudice, è professore...
T. Lui ha detto (questo GI; nde) "lui non vuole le conclusioni nette alle quali noi siamo arrivati, li vuole le sfumature", nell'ambito delle quali possa fare quello che cazzo vuole lui, caro Corrado. ...
2. tel. Tascio-Bazzocchi, 02.01.95, h.12.54.
T. Ho capito che il Giudice non vuole conclusioni, vuole delle conclusioni un pochino sfumate, l'ha detto Castellani, quindi, io non voglio che anche lui si lascia convincere a sfumare le conclusioni,...
3. tel. Tascio-Cardinali, 13.01.95, h.19.59.
C. ...Io stavo parlando con Oddone; in effetti ho parlato anche con l'ing. Bazzocchi... e quindi m'ha detto pure... Dice che ha parlato con Santini... Lì... e Santini gli ha detto, dice: "Speriamo di finirla al più presto e che ci sia una convergenza e che concluda quindi la cosa". Quindi Santini è sembrato tranquillo sul fatto che riescono ad armonizzare tutte quante le varie discrepanze...
C. ...ecco, volevo dire, appunto dico: con Castellani, Torri prenderà appuntamento per..., possibilmente, per venerdì sera, perché io torno da Parigi la mattina, oppure l'inizio della settimana dopo.
T. Va bene.
C. Così vediamo di sentire come si stanno muovendo. Insomma, secondo me, la cosa importante in questo momento è monitorizzare e vedere come si muovono, e poi facciamo le azioni che pensiamo...
4. tel. Tascio-Bazzocchi, 16.01.95, h.20.02.
B. Eh, un altro punto. Io sto completando la traduzione di quell'ultima relazione in inglese, per mandarla, ed ho preavvertito Taylor che gliel'avrei mandata. Ecco! Perché io penso questo. Il giudice, avendo ricevuto altri documenti, dovrebbe informare i suoi consulenti.
T. Sì. Beh! Probabilmente lo fa. Noi non lo sappiamo. Non abbiamo modo di sapere se lo fa.
B. Io potrei... Io ho avvertito Taylor che gli avrei mandato questa cosa, però sto ancora mettendola a posto.
T. Beh, io credo che quando l'ha messo a posto...
B. Io l'avverto...
T. Lo avverte e glielo può mandare.
B. ...e sentire se lui intanto è stato avvertito, è stato convocato. ...
5. tel. Argento-Tascio, 21.01.95, h.21.04.
T. ...mi ha telefonato Neri, il quale ha fatto un viaggio insieme al tecnico del radar del magistrato, Picardi, il quale ha detto che il magistrato ha perseguito per anni una sola soluzione e ora che si trova di fronte a questa soluzione, che non è la sua e cerca di escogitare un escamotage perché è nei guai...
6. tel. Tascio-Bartolucci, 23.01.95, h.09.30.
T. ...poi, alle sette, sono andato a prendere Bazzocchi per due motivi, sia perché volevo tenerlo acceso, insomma perché non era stato..., secondo volevo sapere l'incontro che aveva avuto con questi qui del Magistrato, i vari Castellani, Santini... E praticamente di questo secondo aspetto, te l'ho detto, ha detto che sono estremamente risentiti per il comportamento del nostro amico. Quindi è un punto di vista loro che non giustifica il possesso di tutte 'ste cose con la compromissione anche della loro stessa azione peritale, in un certo senso. ...
Lo stesso argomento ed analogo tenore nella telefonata Tascio - Zauli del 23 immediatamente successivo. In questa conversazione Tascio però aggiunge che il 25 seguente si recherà all'Aquila presso un magistrato "...per farmi dire un po' il suo pensiero e per cercare di sapere, lui da Coppi, qualcosa...".
7. tel. Tascio-Zauli, 23.01.95, h.19.20.
T. E quindi hanno brevi mano, si sono confidati e hanno detto che, insomma..., loro sì, hanno firmato, ma hanno firmato senza che la perizia gli fosse stata consegnata...
T. ...Noi stessi abbiamo mandato da uno di questi periti la traduzione del nostro lavoro, perché il nostro lavoro non è stato certamente dato tradotto. Io non so se questo sia un dovere da parte del Giudice. Ma essendoci dei periti stranieri... eh! Insomma, non so se è il Giudice che deve leggere le nostre perizie o se anche devono poterle leggere i periti stranieri.
Z. Noi l'abbiamo date a Taylor.
T. Noi l'abbiamo dato a Taylor.
Z. A Taylor solo.
T. A Taylor solo.
Z. Mentre invece sarebbe bene che ce l'avessero tutti. ...
T. ...Però, dai contatti avuti con Vunvall (fonetico) e con altri, sa!, abbiamo avuto la sensazione che loro abbiano detto delle cose che poi non poi compaiono...
Z. ...nel testo. ...
T. Quanto poi agli ultimi sviluppi, il Neri è tornato da Londra assieme con quel perito del magistrato.
Z. Perito?
T. Radar. Quel il Picardi. E questo, lungo la strada, gli abbia detto, dice: "Guarda che è nei guai il Giudice, perché per tutti questi anni non ha fatto altro che andare alla ricerca del missile e poi si è trovato tra le mani invece la bomba, per cui non sa come fare per cambiare idea. - dice - Noi non defletteremo di una virgola - dice - abbiamo attaccato anche le relazioni di quel Pente e di quel Vadacchino. Le abbiamo attaccate violentemente, perché è una cosa di una assurdità enorme". Quindi, sembrerebbe che l'atteggiamento dei periti, perlomeno di questi, adesso..., secondo quello, anche di Casarosa, sia di non modificare assolutamente quello che loro hanno detto. ...
8. tel. Tascio-Cavatorta, 26.01.95, h.19.33.
T. Comunque, Castellani, il perito del Giudice, ha detto, dice: "Guardi, noi... ha fatto in tutti i modi, ha cercato in tutte le maniere di orientarci, spingerci verso delle soluzioni che lasciassero il dubbio". No!? Ora sembrerebbe che i periti non consentano questo, nel senso che mantengano tutti la loro posizione, quelli del Giudice. ...
Oltre alle nuove telefonate emergevano - dopo l'emissione del provvedimento di revoca e a seguito della non breve lettura e non facile esame - dal rilevante compendio di documenti sequestrati al generale Stelio Nardini altri appunti particolarmente illuminanti sui rapporti tra i periti d'Ufficio e quelli di parte imputata.
Il primo è un documento datato 3 novembre 92 avente ad oggetto riunione con ingg. Neri e Giubbolini quello stesso 3 novembre, non sottoscritto ma trasmesso dall'ing. Eula, perito di parte come gli ingegneri sopra nominati, all'ing. Cardinali, che altri non è, lo si è più volte visto in documenti, telefonate, riunioni, che il generale dell'AM Nazareno Cardinali, coordinatore dei consulenti dei prevenuti.
In questo documento appare all'inizio proprio dello scritto la seguente affermazione "Durante la riunione in oggetto ho appreso che i periti "radar" sia d'ufficio che di parte, concordano che il punto dell'esplosione va spostato ad est di circa 4 miglia". In vero dai verbali precedenti quel 3 novembre mai era emersa questa ipotesi. Tanto meno che su di essa vi fosse concordia tra periti dell'Ufficio e quelli di tutte le parti, ivi comprese quelle diverse dagli imputati. Tanto meno era mai emersa, a quel tempo, che vi fosse concordanza su un punto di "esplosione". Lo scritto può solo far supporre, considerato che proviene da consulenti di parti imputate, relazioni, con conseguenti scambi d'informazioni e concordanze, tra costoro e quelli d'ufficio (doc. reperto 9, all.H, seq. Nardini ANAAV, 28.12.94).
Tale ipotesi prende corpo in altro documento intitolato "Pro-memoria per uso interno. Punto di situazione tecnica e prossime attività proposte", documento datato 4 novembre 92, a firma Cardinali e pur esso sequestrato presso il generale Nardini, nella sede dell'ANAAV. In tale pro-memoria si palesa in primo luogo la conoscenza, e sin da quel novembre 92, delle posizioni dei periti d'ufficio da parte di colui che redige il documento. Vi si legge infatti nell'ultima parte della prima alinea "...ancor più verosimilmente la consapevolezza che la perizia sta convergendo inesorabilmente nella soluzione "ordigno esplosivo interno" dopo che la tesi "missile" si è dimostrata assolutamente inconsistente, ha causato una grande agitazione nella parte avversa ed in almeno un perito d'ufficio, che stanno esaminando ed analizzando altri scenari, eventualmente compositi, che coinvolgano la presenza di altri velivoli, oltre al DC9 al momento dell'incidente" (doc. reperto 9, all.G, seq. Nardini ANAAV, 28.12.94).
V'è poi, sempre in questo pro-memoria, un intero punto, il d), dedicato all'"esame della bozza della Relazione Picardi sulle analisi radar", che vale riportare per intero, giacchè da esso si desume il progetto sia di integrazione di tale bozza con l'interpretazione di tutti i plots - anche i sei "blots" che Picardi non riusciva a spiegare, come s'è detto sopra - dopo l'incidente come parti del DC9, che di "sblocco" della posizione di stallo del perito d'ufficio sui plots -17 e -12.
"d. Esame della bozza di relazione Picardi sulle analisi radar".
La relazione Picardi, nella parte elaborata e consegnata nel corso della riunione dell'8.10.92 è mancante del capitolo 9: "Analisi dei plot dopo l'incidente" e del capitolo 10: "Conclusioni".
Per il resto sembra molto accurata ed in particolare espone due conclusioni che ben si accordano con la nostra tesi e precisamente:
- al paragrafo 5.3: "Andamenti in azimuth - range relativi al velivolo DC9 Itavia negli ultimi 600 secondi di volo e valutazioni relative" conclude testualmente: "In conclusione da quanto sopra si desume che il DC9 Itavia percorreva negli ultimi 600 secondi la rotta Ambra 13, volo che appare regolare, come anche avvalorato dalla conversazione radio terra-bordo-terra (v. p.253 e seq. di [1]) ed è possibile asserire che non esiste evidenza di un altro aereo nella fase terminale del volo".
Questa conclusione liquida come inattendibile la tesi di parte civile (relazione Pent) secondo la quale un velivolo ha volato nascosto dal DC9 e nella sua stessa cella di risoluzione radar.
- Al paragrafo 8: "Valutazione della posizione spaziale del DC9 I-Tigi al momento dell'incidente", viene eseguita un'analisi molto precisa che permette di posizionare il velivolo al momento dell'incidente circa 4 miglia a Est rispetto alla posizione, stimata dalla Commissione Blasi. Correlando la nuova posizione, le tracce radar ed i luoghi dei ritrovamenti dei relitti è possibile interpretare i plots dopo l'incidente esclusivamente come parti del DC9. L'ing. Neri e l'ing. Giubbolini stanno lavorando su questa interpretazione insieme all'ing. Eula che ha elaborato i conteggi in allegato "A".
- Al paragrafo 7 - "Distribuzione spaziale temporale dei falsi plots (primari non correlati) del radar Marconi relativi alla sera dell'incidente" vengono prese in considerazione le analisi eseguite sulle fatidiche tracce (-12) e (-17).
- Nella relazione Picardi il ragionamento sembra troncato a metà e non è chiaro quale sia la conclusione che intende trarre il consulente d'Ufficio.
- L'ing. Neri e l'ing. Giubbolini hanno perciò preparato la nota allegata (All."B") con la quale si dimostra l'incongruenza logica della relazione "Delle Mese" che, a supporto della tesi "missile" nella perizia Blasi II, affermava che le tracce (-12) e (-17) rappresentavano un velivolo estraneo nella zona dell'incidente". (v. punto d, doc. sopra citato).
In effetti il progetto perverrà a buon esito, giacchè - prescindendo allo stato da condotte dolose - nella perizia d'Ufficio si concluderà sia seguendo l'interpretazione proposta che superando lo stallo sopra specificato. Da ultimo, sempre a proposito di questo documento, v'è da notare - e il fatto indica con evidenza che le cognizioni della Forza Armata sono state usate solo a favore dei consulenti di parti imputate e non per l'accertamento della verità - come già all'epoca, mentre l'Ufficio e i suoi periti azzardavano solo ipotesi sul relitto informe di un serbatoio, i redattori del documento fossero a perfetta conoscenza che esso era un serbatoio ausiliario di velivolo A7 Corsair (v. 1° cpv. e punto e, doc. sopra citato).
Anche in altro documento proveniente dalle perquisizioni Nardini appare con chiarezza come i consulenti di parte imputata abbiano precorso i periti d'ufficio nella risoluzione delle questioni di maggior rilievo della perizia stessa. Si tratta di un appunto sempre sulla bozza Picardi, senza una data apparente, ma trasmesso, come risulta dalla timbratura fax in capo ai singoli fogli, il 21 ottobre 92, da un apparecchio sconosciuto ad un'utenza del Ministero Difesa SMA, Ispettorato Logistico, (v. rapporto Digos, 09.01.95), parzialmente scritto - nelle figure allegate - su carta intestata TESIS - tecnologie dei Sistemi e delle Simulazioni, una ditta di cui i consulenti di parti imputate Neri e Giubbolini erano rispettivamente presidente e amministratore delegato (v. rapporto Digos 01.02.95). In tale appunto l'estensore si concentra nuovamente sullo "stallo" di Picardi. "L'indagine del prof. Picardi indubbiamente corretta, si ferma a questo punto (valutazione dello PFA) senza ulteriori considerazioni sui plots (-12) e (-17)". Si prospettano quindi ipotesi, e considerazioni, che più approfonditamente si trattano nel commento alle perizie; si consiglia infine una forma della formula di Bayes per il calcolo della probabilità a posteriori. Questo consiglio sarà seguito dalla perizia d'ufficio nelle parti relative, nel capitolo dedicato ai detti plots ai rapporti di verosimiglianza e alla valutazione della probabilità a priori e a posteriori, nell'allegato C del vol.III, ove appare una relazione sull'argomento in inglese.
Nelle carte sequestrate al generale Tascio, il rapporto con i periti d'ufficio risulta ancora più forte, quasi di tutela, protezione, sostegno. "Bisogna aiutare i periti con la stampa, con la TV, con i nostri periti", afferma il generale in un documento dal significativo titolo "Santini a Londra". E in effetti l'appunto riporta in primo luogo un'annotazione "Collegi peritali a latere indipendenti" in cui si scorgono punte, più che d'amarezza, di rammarico, con ogni probabilità perchè quei collegi non sono dipendenti dal collegio tecnico di Misiti e Santini. Persona dell'interno di questo collegio, per quanto contenuto nel corpo dell'annotazione, è senza dubbio la fonte della notizia. Come dovrebbe essere la fonte dei giudizi immediatamente successivi. "Brandimarte negativo e incompetente", "Casarosa è una sorpresa: nominato da Santini si distingue per incompetenza, ma dice S.: "è sotto controllo". Non più solo la deferenza e l'ossequio del vecchio Blasi, ma assicurazioni formali addirittura su quei membri che volessero giungere a conclusioni difformi dai desiderata. Quindi dopo le parole di rabbia e le dichiarazioni di impegno, punte di vero e proprio orgoglio basate da ultimo su considerazioni d'ordine politico tortuose e improbabili. "Vogliamo indurre il magistrato a riflettere sull'operato dei propri periti; vogliamo offrire ai periti cosa ci risulta. Effettuino in proprio valutazioni endogene che nostre, un punto di appoggio nel sostenere tesi interamente impopolari e suscettibili di forti attacchi da parte della stampa e della associazione delle vittime. Vogliono fare tutto questo prima delle elezioni in modo che se i risultati di queste relegassero la sinistra in posizione subordinata, noi non si debba dopo essere tacciati di aver sfruttato un risultato elettorale per dire cose antipatiche. Certo non abbiamo molta speranza in questi risultati, ma la parte civile è formata tutta da periti e avvocati militanti nella Rete di Leoluca Orlando". Quindi nuovi apprezzamenti e propositi. "Noi siamo pronti con la nostra perizia che peraltro è completa: il prof. Picardi, radarista perito (inc.) è giunto a conclusioni uguali a quelle dei nostri periti radar: così pure l'ing. Castellani concorda in pieno con quanto concluso dal nostro ing. Bazzocchi. Si dissociano dalle conclusioni dei nostri periti un certo Brandimarte, esplosivistico, e Casarosa, meccanico del volo: il primo per incapacità professionale ed opportunismo, il secondo per pura incapacità di analisi dei rottami.
Noi intendiamo consegnare la nostra perizia subito per i seguenti motivi: - vogliamo dimostrare che persone esperte concludono rapidamente in considerazione che si dispone del 95% della carcassa del velivolo; - vogliamo evidenziare ai periti giudiziari che non hanno la capacità di esaminare il relitto, gli aspetti più salienti che emergono e che costituiscono elementi obiettivi di analisi.".
Da ultimo le solite informazioni da parte del perito Castellani su intendimenti dell'Ufficio. "...l'ing. Castellani, perito giudiziario ha parlato di "prima delle vacanze", ma non è da escludersi che i tempi si allunghino." (v. reperto 110, seq. Tascio, 11.07.95).
Anche nelle carte quindi echi delle affermazioni fatte nelle conversazioni e cioè le accuse di incompetenza a periti d'Ufficio a fronte della bravura dei propri e delle capacità delle parti imputate, e perciò l'influenza determinante di costoro sui primi. Affermazioni chiare nette inequivoche, che è opportuno ripetere "La nostra grande azione l'abbiamo fatta perchè abbiamo ispirato i giudici, i periti del Magistrato... Con la nostra professionalità, con la struttura professionale dei nostri, hanno indicato la strada che poi loro hanno seguito, che non erano in grado di immediatamente percepire, loro. Quindi non posso..., lo scopo che volevamo lo abbiamo conseguito" (tel. Tascio-Cavatorta, 26.01.95, h.19.33).
Inquietante un episodio che emerge dall'esame delle chiamate compiute dall'utenza cellulare del generale Tascio. Da questo apparecchio parte infatti il 25 maggio 94 nel periodo finale di redazione dell'elaborato peritale e a poche settimane dal deposito, una chiamata alle h.13.54 - in questo caso non vale la regola generale della indicazione degli orari in tempo zulu, e quindi si tratta dell'ora di colazione - per il numero 8188266 della rete di Roma. La telefonata dura 161 scatti. L'utenza chiamata è intestata a Santini Paolo, nato a Roma il 4 agosto 23 abitante in via Conca d'Oro 118, dati che corrispondono a quelli del coordinatore scientifico del collegio Misiti.
Nel gruppo familiare di costui soltanto la moglie e la figlia ventottenne, che si deve escludere avessero rapporti con l'imputato Tascio.
L'anomalia del rapporto continua a notarsi in altre conversazioni successive al provvedimento di revoca. Due tra i principali imputati, i generali Bartolucci e Ferri, di fronte al fatto che ai vari documenti di parti private rispondano soltanto i due periti del collegio tecnico che hanno assunto una posizione differenziata dai restanti e cioè Casarosa ed Held, si preoccupano.
"B. ...Giustamente faceva presente Eula: "Questo scrive sempre lui, ma lì c'è una commissione!"
F. Eh, quello che dicevo io, quello che ha detto anche Nardi... So' gli altri che devono rispondere.
B. Sì qualcosa..., adesso vediamo.
F. Eh, e infatti io ho detto a Nardi: "Guarda che...", perché ti ricordi che glielo avevo accennato; tu mi dicesti: "Sì, fai bene; riparlagliene". Ho avuto modo di parlargliene; mo' lui è partito. Ho avuto modo di parlargli; lui anche davanti a me voleva telefonare alla Caproni, perché, dice, sa anche lui qualche cosa. Cioè questi qua fanno una rinuncia volontaria e l'unico, di fatto, consulente del giudice rimane quel farabutto di Casarosa e questi qua abdicano. Ho detto io: "Guarda, fate loro presente che se anche adesso loro vogliano fare i pesci in barile, se andiamo a finire in Tribunale, gli avvocati se li spulicano ben bene eh, insomma! Non è che... che così si levano di mezzo, perché i nostri avvocati li assalteranno per sape' cosa ne pensano loro? ... (tel. Ferri-Bartolucci, 26.06.95, h.15.57).
I contatti comunque continuano. Tascio riferisce a tanti, e siamo a fine giugno 95. "Solo il Bazzocchi che ha visto Castellani venerdì ha detto, dice, guardi che questo vuole qui vuole a tutti i costi dimostrare che è un missile! Priore!" e aggiunge "Casarosa serve a questo scopo" (tel. Tascio-Zauli, 27.06.95, h.16.23). Casarosa, che nella telefonata precedente si affermava stesse conducendo una sua battaglia per ordine del Partito Comunista. (tel. Bartolucci-Tascio, 27.06.95, h.11.21)
Allorchè emergono le prime notizie del provvedimento di revoca, illuminanti sono le parole del generale Tascio a colloquio con il generale Bartolucci per comprendere le iniziative, le chiamate, le informative. ...
T. ...T'ho telefonato immediatamente perché è il momento di assolutamente cercare gli avvocati.
B. Sì.
T. Quindi
B. E il collegio peritale?
T. Niente, fatto fuori!
B. Tutto!?
T. Tutto
B. Va be'...
T. Questo mi viene da Vittorio Argento che ieri aveva subodorato qualcosa e ha fatto dei cauti sondaggi di qua e di là, ha parlato anche con Neri. Io adesso sto andando in una cabina telefonica per cercare di contattare Neri e lo studio Coppi. Lui ha telefonato a Taylor che non c'è. Quindi, mi viene da quella fonte e certamente... Lui non è che ha avuto la certezza, ma anche Castellani, a mezza bocca, quell'altro a mezza bocca, eccetera eccetera, ecco. Quindi, vediamo un po' di..., ognuno per la sua parte, ...di cercare di sapere qualcosa di più, Comandante. ... (tel., Tascio-Bartolucci, 28.06.95, h.11.56).
Argento, il giornalista che appare numerose volte come interlocutore del generale, secondo costui riferisce dopo sondaggi e aver parlato con Neri, "sintomi" del proposito di questo Ufficio di disporre la revoca dei periti; il generale s'appresta a chiamare Neri - lo si noti - da una cabina pubblica; Neri aveva già chiamato Taylor; Castellani e quell'altro, che non è dato sapere chi fosse, avevano già implicitamente confermato; tutti - ovviamente l'intero collegio - devono impegnarsi.
Nel pomeriggio Tascio chiama anche Zauli ed è più esplicito.
...
Z. Dimmi tutto.
T. Dunque, c'è una grande atmosfera di instabilità giudiziaria.
Z. Eh, eh!
T. Perché m'ha telefonato Argento, Vittorio Argento, che secondo lui ha raccolto dei sintomi che dimostrerebbero che il giudice sta ricusando i suoi periti.
Z. Addirittura?
T. E addirittura c'è il Picardi, m'ha confermato il Neri dal quale sono passato, che è spaventato a morte perché teme di essere in una qualche maniera rinviato a giudizio per falso in perizia.
Z. Addirittura!
T. Sì!
Z. Ma roba da matti. ...
T. E insomma i sintomi sono troppo evidenti.
Z. Quindi sarebbero di ricusazione?
T. Sì, addirittura di, di rinvio a giudizio dei periti.
Z. Dei periti.
T. Ora non si sa se poi lui nomina un'altra, intanto, non si sa se è vero tutto questo anche se tutto fa pensare che lo sia, perché Argento ha messo insieme diverse cose, ha cercato di Taylor e comunque Picardi è veramente preoccupato il che conferma.
Z. (inc)
T. Perché se no non c'è motivo di essere preoccupati, Castellani lo stesso e quindi ci deve essere qualcosa di questo.
Z. Va be', io adesso provo a cercare ma sai, molto difficile perché so, so come, come, reagiscono, come al solito. (tel. Tascio-Zauli, 28.06.95, h.17.03).
A pochi minuti di distanza colloquio Bartolucci-Ferri.
B. ...praticamente eliminando due periti che sono Castellani e Picardi.
F. Eh, eh, eh.
B. E perché pare che abbiano parlato con i periti nostri, hanno inter... fatto delle intercettazioni telefoniche eccetera, eccetera.
F. Nientedimeno e chillo proprio Picardi che è importantissimo, a parte Castellani, Picardi è molto importante...
B. Si perché (inc.)
F. Perché per la parte radar e appunto.
B. Comunque ce ne metteranno un altro.
F. Bò questo non ci voleva proprio Lambè, che cazzo di notizia... (tel. Bartolucci-Ferri, 28.06.95, h.17.32).
Anche nei giorni successivi continuano telefonate di tenore simile. In particolare il generale Ferri vi sostiene, in un colloquio con Zauli, il rilievo della revoca di Picardi, come "quello che a loro da più fastidio" e "l'unico sul quale non hanno detto niente le critiche" (tel. Ferri-Zauli, 30.06.95, h.22.45).
Così come Tascio riferisce a Bartolucci delle intercettazioni telefoniche, affermando che i loro colloqui avevano portato alla revoca di Picardi e Castellani. (tel. Tascio-Bartolucci, 03.07.95, h.09.25).
E dire che del prof. Picardi, allorchè si trovava nella situazione di stallo di cui s'è detto sopra, prima che abbracciasse le tesi esposte nell'elaborato finale, gli stessi davano giudizi diversi, definendolo addirittura delinquente, perché non sapeva, o non voleva, dare spiegazione di sei plot - i già detti sei "blots" - ovviamente successivi all'incidente, come rottami del DC9. (tel. Tascio-Bartolucci 13.05.93, h.15.26)
Ma all'inchiesta e alle perizie, in particolare quella affidata al collegio Misiti, si interessa, oltre gli imputati, anche il Capo di Stato Maggiore dell'epoca, il generale Nardini, il quale sin dal tempo in cui era Consigliere della Presidenza della Repubblica aveva preso a seguire, e da vicino, ogni evoluzione dell'istruttoria.
Infatti nel voluminoso materiale documentale sequestratogli, in particolare sulle agende, appaiono numerose annotazioni concernenti i periti d'ufficio, i consulenti di parte, specie quelli degli imputati militari AM ed anche membri della Commissione Stragi. Di Marco, Brindisino, Taylor, Blasi al 27.01.91; sen. Bosco, on.le De Julio, on.le Zamberletti. Appunti sui centri radar, sui manuali Nadge, sui rapporti con Fagiani - ufficiale esperto del Nadge a Borgo Piave. Relazioni di Di Marco - il responsabile dei collegi di consulenti di parti imputate - su molteplici questioni relative alle perizie. Quesiti sulle possibilità di denuncia contro i periti, denuncia che viene definita n/s o nostra. La piena conoscenza di problematiche degli imputati: "Hanno difficoltà a capire come funziona il sistema; se facciamo richiesta a Priore non nominerà un perito n/s né NATO; prof. Picardi (ex Selenia) è competente; lui potrebbe chiedere un perito ausiliario" (28.06.91). Annotazioni analoghe all'8.06.90, al 7.06.90, al 28.06.91, al 29.06.91, al 1°.07.91, al 4.07.91.
Come la relazione al 2.08.91 di Di Marco, che riferisce su Castellani, Picardi e persino dell'ausiliario nella perizia fonica Saverione. O quella dell'on.le le Zamberletti al 23.09.91 che riferisce dei professori Santini, Castellani e Casarosa. O quella di nuovo di Di Marco al 9.11.91 in cui si dice di "riportare il tutto verso la perizia principale"; le tracce -17 e -12 vengono scritte accanto al nome di Picardi sottolineato; si ritorna sulla denuncia di falso contro i periti; si annota il nome del maggiore Ballini. O quella successiva in cui si dice che Di Natale dovrebbe fare una memoria sulla manipolazione. E quindi quella sotto il 4.03.92, commentata in altra parte di questo provvedimento, sotto il nome dell'on.le Zamberletti, che vi appare come colui che riferisce per primo, quando non era stata nemmeno proposta dal collegio Misiti, l'ipotesi della bomba nella toilette posteriore destra. Quella al 26.03.92 in cui si annota accanto al nome di Picardi e alle parole estrattori Selenia, l'indicazione di due ingegneri "costruttori che hanno costruito l'estrattore". E poi l'annotazione al 1°.04.92 ove si riporta sotto il nome dell'imputato Zauli una serie di notizie sulla perizia: "manuali DC9; Minniti (rectius: Misiti nde) ingegnere idraulico; Brandimarte silurista; n/b esperti devono far verbalizzare ogni giudizio degli altri..., se si rifiutano relazione all'avvocato; Santini. Non ho tempo; uscita di pezzi non registrata...". Infine al 7.05.92 relazione di Di Marco su Picardi, Pent, Brandimarte, e al 16.11.92 l'annotazione dell'invio di una nota Bazzocchi.
Il significato di tali appunti è di una evidenza tale da non meritare commenti. Il Capo di Stato Maggiore segue da presso gli sviluppi della perizia Misiti; riceve di continuo rapporti dai consulenti di parti imputate ufficiali AM suoi sottoposti, in particolare sui periti d'ufficio; è informato anche da qualcuno dei generali sottoposti a processo. Sicchè appare che egli accentri e diriga gli interventi nella perizia, anche dopo la costituzione in parte civile dell'Amministrazione contro gli imputati militari AM; in particolare quelli sui periti lì ove si parla di Picardi, Brandimarte, Santini (che non può essere altri che il perito d'ufficio, perché l'annotazione è inserita in altre che tutte riguardano la perizia).
La condotta del generale Nardini, oltre che in violazione della necessaria neutralità del pubblico ufficiale, tanto più grave quanto più lo esigeva la sua altissima carica, dimostra l'assunzione in carico, personalmente e per il suo tramite di strutture dell'AM, di interessi degli imputati militari della stessa Arma; non solo, comprova gli avvicinamenti e le influenze sui periti d'Ufficio di cui s'è detto.
Sempre a proposito delle prossimità tra la Forza armata e periti deve essere rammentata quella sorta di accordo sulla documentazione radaristica raggiunto durante l'attività del collegio Misiti.
Il 19.02.94, a seguito della restituzione di documentazione, usata per il compimento della perizia, il prof. Picardi consegnava tra l'altro il carteggio intercorso tra di lui e il generale De Carolis, e il 3 marzo seguente, quello con il 2° Reparto. Nel primo documento, quello datato 21.01.92, si comunicava al perito che, in relazione a quanto stabilito nella riunione del 16 precedente presso questo Ufficio - a questa riunione presero parte rappresentanti del collegio peritale, dell'AM 2° Reparto e del S.I.S.MI - e vi si discusse delle possibilità di dissecretare quelle parti di documentazione coperte da classifiche varie, sia NATO che nazionali, necessarie all'esecuzione dell'incarico peritale - e cioè di sostituire gli aspetti classificati contenuti in documentazione in oggetto, che però non viene specificata - ma che nell'aspetto dell'esemplare allegato piuttosto che uno dei manuali Nadge appare un collage del NDGX CAM UN e di altri NDG - con frasi tali da renderlo divulgabile, nella sua interezza, ai fini di giustizia, e di porre specifici quesiti allo Stato Maggiore sui dati classificati d'interesse dell'AG, ai quali si sarebbe fornito tempestivo riscontro. Questa documentazione sarebbe stata inviata dopo l'approvazione dell'Autorità Nazionale per la Sicurezza, in duplice copia, di cui nella prima sarebbero state evidenziate in grassetto le sostituzioni apportate.
Dalla lettura di questa nota già appare che tra 2° Reparto e collegio peritale - più che probabilmente nella persona del radarista - vi erano stati contatti e rapporti, peraltro autorizzati da questo Ufficio, per la soluzione del materiale d'interesse ai fini della perizia e per la formazione del documento trasmesso.
Risulta poi con chiarezza che le definizioni - per quanto poi s'è appreso dalla visione degli originali dei manuali - sono estremamente sintetiche, al punto tale da impedire qualsiasi comprensione sull'effettivo funzionamento del sistema e da stravolgere qualsiasi tentativo d'interpretazione dei pur scarsi dati radar in possesso dell'inchiesta. Valga per tutte la definizione del SIF, categoria di massimo valore per la spiegazione d'ogni traccia, che appare ad ogni riga dei tabulati di Track History Recording. Del SIF, anzi di tutte e tre le specie di SIF, l'1, il 2 e il 3, si dice "Costituiscono la risposta fornita dal transponder di bordo all'interrogazione in modo 1,2 e 3 del radar di sorveglianza secondario (SSR) del sito. Il modo 3 è relativo al traffico civile, i modi 1 e 2 al traffico militare".
Emerge infine dalla scorsa delle parti in grassetto il rilevante numero di dati sostituiti, eufemismo usato per dire omessi. Al posto delle lettere da esso usate viene riportato "al sito di Marsala sono attribuite due lettere particolari" (pag.10).
Sulla Track Identity (h) "i codici sono numeri di due cifre" e conseguentemente vengono omessi sette numeri di classificazione, in codici ottali, di identità e precisamente quelli che concernono:
.. traccia in attesa di identificazione (pending);
.. traccia sconosciuta non allocata (unallocated unknown);
.. traccia amica (friendly);
.. traccia non NATO (zombie) su cui vi sono azioni tattiche (non allocata);
.. traccia con personalità (VIP) (Kilo);
.. traccia zombie allocata (su cui è in corso una azione tattica);
..traccia di un intercettore assegnato.
Sull'Identity Modifier (i) "i codici sono numeri di due cifre" e conseguentemente vengono omessi i tre numeri di relative classificazioni e precisamente:
. non assegnata;
.assegnata all'intercettatore pilotato;
. assegnata all'intercettatore teleguidato (es. missile).
Sulla Track System Identity (l) viene omesso, nella frase "i numeri vanno letti, come la Track Identity, aggiungendo un codice di due cifre in ottale", proprio questo codice. E alla successiva frase: "Esiste un codice numerico particolare di due cifre ("not received") che significa che non è stata ricevuta la syst-ident. da altro sito", di nuovo viene omesso proprio questo codice numerico particolare. (pag.13).
Sulla Quality, nella frase: "le tracce Friendly identificate con un codice particolare di due cifre (su cui non hanno luogo azioni tattiche) vengono automaticamente cancellate dal sistema quando raggiungono la qualità 0, al successivo passaggio dell'antenna per il nord. Tutte le tracce a qualità 0 vengono peraltro passate in manuale; ecc." viene ovviamente omesso proprio il codice sopra menzionato. (pag.15). E allo stesso modo vengono omessi il codice di bersaglio, quello d'intercettore, quelli di mission - nessuna missione, non utilizzato, ritorno alla base, intercettazione in corso - (pag.15).
Sui codici di Strength (k) ne vengono indicati soltanto quattro: non conosciuta, non usata, un velivolo, due velivoli.
Su quelli di Tell States:
. non vi stato scambio;
. la traccia è stata inviata finita ad altro sito;
. la traccia è stata oggetto di scambio ma non lo è attualmente a seguito di intervento manuale dell'operatore;
. indica che si sta ricevendo la traccia dal sito collegato su quel canale;
. traccia inviata in alta priorità con azione manuale;
. traccia inviata automaticamente in alta priorità;
. traccia inviata automaticamente in bassa priorità.
Quindi sulle singole colonne per il sito di Marsala - e cioè colonna di Poggio Ballone, di Martina Franca, di Jacotenente/Otranto, non usate. (pag.16).
Poi, passati al Console Data Recording o CDR, i codici di Mode (c):
.. non operativo in tutti i siti radar;
.. "tracciatore" TKM/TKX;
.. TPO;
.. test alla console (via hardware);
.. "identificatore" (IO);
.. "controllore tattico" (FA), Master Controller (MC);
.. "guida caccia" (IC);
.. (responsabile intercettori teleguidati) non presente in tutti i siti;
.. "controllore di esercitazioni" (EC);
e di Submode (d):
Sottomodo (cod. di una cifra) tracciatore tracce locali (TKM);
Sottomodo (cod. di una cifra) tracciatore tracce remote (TKX);
Sottomodo (cod. di una cifra) inizializzatore tracce per via manuale (IN);
Modo (codice di due cifre)
Sottomodo (cod. di una cifra) TPO
Sottomodo (cod. di una cifra) assistente al TPO (a Marsala non previsto)
Modo (codice di due cifre)
Sottomodo (cod. di una cifra) capo controllore sala operativa (MC)
Sottomodo (cod. di una cifra) addetto agli intercettori teleguidati,
non presente a Marsala in quanto non disponibili a Marsala alcun sistema missilistico
Sottomodo (cod. di una cifra) addetto intercettori pilotati (FA)
Modo (codice di due cifre)
Sottomodo (cod. di una cifra) controllore di intercettazione (IC)
Sottomodo (cod. di una cifra) controllore al rientro (RC)
E con lo stesso livello di chiarezza il testo trasmesso continua.
I modi di cui al 4°,5° e 9° alinea del precedente punto (c) non hanno sottomodi.
Quelli di Dual o Switch Action Indicator (h) (pagg.17 e 18); quelli di Access Symbol o simboli accedibili tramite marca Hook (pag.19):
. - No Symbol: la console non ha agganciato nessun simbolo;
. - System Track: traccia consolidata nel sistema e resa disponibile dal sistema all'operatore sul PPI (diversi simboli sono possibili);
. - Synthetic Interceptor (SI): marca statica in attesa di correlare con intercettori in decollo dalla base;
. - Flight Plan (FP): simbolo piano di volo (normalmente non usato), se usato in attesa di correlazione con la traccia corrispondente;
. - Current Strobe (CS): non esiste a Marsala;
. - New Strobe (NS): non esiste a Marsala;
. - Manual Radar Report (MRR): non esiste a Marsala;
. - Fire Unit (FU): non esiste a Marsala;
..- New Track: simbolo risultante (+) a seguito della prima operazione effettuata dall'operatore per l'inizializzazione di una traccia manuale;
..- ST from SI: indica che la traccia è nata in conseguenza di una correlazione tra SI e intercettori;
..- ST from MRR: non esiste a Marsala;
..- Manoeuverable Target Video: video radar simulato (plot) presente sulla console del EC e generato da un simulatore;
..- Raid Tape Track Video: come "13" generato da un tape di esercitazione (Synadex). In sua assenza significa che nessuno ha "acceduto" su di essa.
Sempre nell'ambito del CDR sui NEDS o Number Entry Devices (NED Settings) solo questa definizione semplice, semplicistica, assolutamente insufficiente rispetto alla importanza della funzione "Indica 5 valori numerici inviati, come aggiuntivi dell'azione dell'operatore, al computer per la completezza dell'informazione, come verrà evidenziato nel seguito. In particolare i NEDS possono essere utilizzati per specificare il TKN: i primi due numeri corrispondono alla lettera del sito secondo una particolare corrispondenza numero-lettere (i) (pag.19). Oltre le definizioni di Entry (m) e Track Count (n), anch'esse assolutamente inidonee ed anche in parte incomprensibili - come quando si dice "Il TPO può avere assegnate delle tracce" - alla comprensione di queste funzioni di massimo rilievo, v'è il paragrafo dedicato all'Alert On/Off. Anche qui frasi più che scarne del tutto inadeguate ad esplicare tale delicata funzione. "Specifica per ognuno degli otti indicatori luminosi della consolle lo stato ON oppure OFF. I numeri da 1 ad 8 indicano la posizione dell'indicatore sulla console da sinistra a destra. Peraltro la posizione è indicativa dell'importanza dell'Alert. Il significato dei segnalatori luminosi varia a seconda del modo e del sottomodo operativo in accordo alla tabella che segue - su cui si dirà - "numero indica che tutti gli Alert sono accesi (ON) o spenti (OFF)". Successivamente un'annotazione il cui inserimento difficilmente si spiega nel documento - o che ben si spiegherà, se si sarà tenuto conto di quanto poi è emerso nel prosieguo dell'istruzione. "Dal verbale del 5.1.90: "il cap. Fagiani chiarisce che lo spegnimento del "SOS SIF" (v. EM, quarto Mode della tabella riportata nella pagina seguente, Submode MC/FA) che avviene per esempio alle 19:01:18.3 è dovuto probabilmente ad errori del programma di recording.
Tale malfunzionamento, presente anche per altre tracce, è così interpretato in quanto una reale situazione di SOS avrebbe dovuto generare la stessa segnalazione anche alla console del TPO e risultare nel contempo nella colonna del Blinking del Track Data Recording".
Seguono nel documento le tabelle di Alert - e definizioni di funzioni connesse - e di Switch Actions senza alcun dato numerico. Le omissioni sono sull'ordine delle centinaia. Più semplice che indicarle anche in dettaglio, appare riportare le copie dei fogli relativi del documento.
CONSOLE
ALERT (type)
Mode
Submode
1 2 3 4 5 6 7 8
..
TKM
TKX
IN
IL NA - - LQ TC SB MK
___________________________________________________________
X X - - X - X X
X X - - X X X X
X X - - X - X X
..
TPO
IL EM LT NO-A LQ TL MK
___________________________________________________________
X X X X X X X
..
IO
IL ID UI CN IC - FO MK
_________________________________________________
X X X X X - X X
..
MC
FA
IL EM IP NA HO NG MK
_________________________________________________
X X - X - X - X
X X - X X X X X
..
IC
RC
IL EM CO IP LQ NA-M NG MK
___________________________________________________________
X X X X X X X X
X X X X X X - X
..
EC
IL - - - - - - MK
___________________________________________________________
X - - - - - - X
X= Indicatore luminoso attivato.
Nota: Il MODE è indicato da un codice particolare numerico crescente di due cifre.
La chiave dei codici di Alert è la seguente (indicata da codici particolari di due o più lettere):
- Illegal Action (v. punto che segue p).
- New Allocation (assegnazione di una specifica traccia alla console in oggetto).
- Low Track Quality (qualità scesa a 2).
- Track Number Conflict: due tracce con lo stesso numero identificativo (una locale e una avuta in cross-tell).
- S.14 Busy: impossibilità di invio del messaggio S.14 (messaggio di management) ad un sito limitrofo collegato in link-1 (cross-tell).
- Inter-Console Marker: indica la ricezione della marca ICM sulla console in oggetto. La marca è conseguenza di una azione ICM effettuata da altra console. Serve a richiamare l'attenzione dell'operatore su un particolare punto dello schermo identificato da un simbolo quadrato.
- Sif emergency track: presenza di una traccia nel sistema in emergenza.
- Lost Track: traccia a qualità zero.
- No-assign: impossibilità per il sistema di assegnare una traccia a un particolare operatore di modo 02.
- Tracking Overload: indicativo della saturazione di tracce immagazzinabili nel sistema.
- Identification check: richiesta da parte del TPO o del sistema di verifica dell'identificazione/classificazione di una particolare traccia. La traccia viene acceduta o tramite l'azione di "sequence" (v. Action code 04) o manualmente: il simbolo Hook si sposta sulla traccia corrispondente: Tale azione è generalizzabile per accedere alle singole tracce, che causano accensione di Alert.
- Urgent Identification: si accede automaticamente dopo che una nuova traccia nata nel sistema (da almeno un minuto) non è stata identificata.
- Correlation Negative: impossibilità di correlare il piano di volo con una traccia.
- Identification Conflict: incompatibilità fra l'identificazione assegnata localmente a una traccia e quella riportata da un sito collegato in cross-tell (link-1).
- Flight plan overload: inserimento massimo dei piani di volo nel sistema.
- Impossible: impossibilità di una azione tattica in corso, a seguito di valutazione dovuta a varie cause (carburante, scelta del sistema d'arma...). Il comando di accensione dell'Alert 04 (TP) sembra possa aver luogo due volte consecutive danno luogo all'impossibilità (IP) senza un intervento per eliminare la prima delle due.
- Hostile: si accende in conseguenza della identificazione di una traccia come nemica.
- NO-GO trial: impossibilità per il sistema di effettuare una prova (trial) (intercettazione) sulla base del calcolo della cinematica della intercettazione (valutazione ad es. carburante disponibile).
- Command: il sistema informa l'operatore che è tempo di dare un nuovo comando per la condotta dell'intercettazione.
- New Allocation al fine di effettuare una intercettazione (missione).
p) Error Class=Errore Classification.le
Identifica i tipi di errore che hanno generato lo stato di Alert On per illegal (IL) (indicati da codici particolari numerici di due cifre):
- No Error (non accensione di IL).
- Illegal Mode/Submode.
- Invalid Symbol Accessed.
- Ball Tab Error (posizionamento della Ball Tab su un "non simbolo" su cui l'operatore ha richiesto una particolare azione).
- Invalid NED.
- Procedure Error.
- System overload.
- SIM Correlation Busy.
- Changeover/Background in Progress: azioni impossibili da effettuare per impossibilità dello specifico programma di operare in quel momento.
- Core Exceede: indisponibilità della memoria del computer per il caricamento della specifica funzione.
- Function Not Loaded: funzione richiesta non presente nella memoria del computer.
q) Alert Code.
Identifica il codice di ciascuna segnalazione luminosa. Tale codice ha subito varianti negli ultimi anni; peraltro il significato (code) dell'Alert ON/OFF è chiaramente identificato nel punto (o).
r) Tote Code: Displayed Tote Code.
Indica il display alfanumerico (Tote) associato a quella azione nella quale vengono riportati dati aggiuntivi. Al singolo Tote Code si accende dopo una particolare azione. Attualmente i Tote Code sono i seguenti (indicati da un codice numerico di una o più cifre):
- Basic Track Dressing Data Tote (BTD).
- Ball Tab BTD Tode.
- Flight Plan Tore.
- MIS Tote.
- Cross-tell Management Tote (*).
- Test Tote.
- Illegal Mnemonic Tote.
- Console Status Tote.
- Site Status Tote.
- Configuration Control Tore.
- Trial Intercept Tote.
- Intercept Status Tote.
- Collision Test Tote.
- Base Status Tote.
- Base Weather Status Tote.
- Loose/Broadcast Control Status Tote (*).
- Mission Data Tote.
- Significant Track Summary Tote (*).
- SAM Status Tore (*).
- Available Interceptor Status Tote
- Sam Hawk Status/SOC (*).
- Sam Nike Status/SOC (*).
- Radar Unit Status/SOC (*).
- Available/Unassigned Interceptor.
- Ball Tal Coordinates.
- Blank Tote (*).
- Spare.
- Preset Tote Code for Registration (*).
- Preset Tote for Track Pair Tote (*).
- Preset Tote Code for TXT (*).
- Preset Tote Code for TCT (*).
- Preset Tote Code for KST (*).
- Radar Status Tote (*).
- Height on Plot Tote (*).
Certamente non erano presenti a Marsala i TOT Code contrassegnati con un asterisco.
Non è ricostruibile facilmente la corrispondenza nel 1980 codice con il tipo di Tote.
I più significativi dovrebbero essere i seguenti (distinti da un codice particolare numerico di una o più cifre):
- Basic Track Dressing Data Tote (BTD): specifica la traccia via Hook (Hook: simbolo di tipo esagonale.
- Ball Tab BTD Tote: specifica una traccia ulteriore via Ball Tab (Ball Tab: simbolo di tipo circolare di piccole dimensioni).
- Flight Plan Tote.
- Illegal Mnemonic Tote (v. punto p).
- Console Status Tote: indica il modo, sottomodo e stato SIM/LIV per tutte le console della sala operativa (con indicazione del numero delle tracce manuali o automatiche assegnate alla console).
- Site Status Tote: riassuntivo della situazione aerea del sito ed eventuale esercitazione in corso (a memoria del cap. Fagiani la parte relativa all'esercitazione non era presente nel 1980).
- Configuration Control Tote: identificazione delle funzioni/programmi disponibili in memoria computer.
- Trial Intercept Tote: dati sul calcolo intercettazione.
- Intercept Status Tote: riassunto della missione di intercettazione in corso.
- Collision Test Tote: si presentano i BTD ("O") delle due tracce su cui viene richiesto il test di collisione.
- Base Status Tote: notizie sullo stato della base.
- Base Weather Status Tote: notizie sulle condizioni meteo della base.
- Mission Data Tote: dati necessari per la condotta della missione.
- Available/Unassigned Interceptor
- Ball Tab Coordinates: coordinate della Ball Tab.
s) DTA1/2.
Hanno valore nella costruzione del Tote e sono significative unicamente per il programmatore.
t) Action Code.
Nella tabella che segue sono identificati i vari codici relativi alle "Switch actions":
"Switch actions" indipendenti dai "mode"
___________________________________________________________
Code Name
(°) Track Ball
(°) Enter Offset
offset dello schermo
(°) Centre Offset
(°) Sequence: permette di accedere alle singole tracce di responsabilità della console (normalmente specificata nella priorità dall'Alert procedendo da sinistra a destra) e normalmente l'azione spegne il corrispondente Alert (sicuramente di LQ).
(°) Hook: accesso ad una traccia specificata dalla Ball Tab.
(°) Number Call Up: accede ad una specifica traccia specificandone il relativo track number nei NEDS.
(°) Ball Tab: la Ball Tab viene a posizionarsi al centro dello schermo.
(°) Alert Ackowledge: presa visione della accensione della spia di Alert Illegal.
(°) Basic Track Data: dopo aver acceduto alla traccia (con un codice di due cifre) è possibile ottenere ulteriori informazioni (quality, speed...) (v. BTD Tote).
(°) Inter Console Marker (ICM v. MK di o): la console su cui si invia la marca ICM è specificata dai primi due numeri dei NEDS.
(°) Drop Track.
(°) Enter Mode.
(°) F-Code Test.
(°) Il Code è indicato da un codice particolare numerico di due cifre.
"Switch actions" dipendenti.
____________________________________________________________
Switch Actions Console Submode
Label Name IN TKM TKX
(°)Hold Track
(°)
(°)Ball Tab BTD
(°)Change TN
Interrompe il processo di "sequence" automatico su tracce di responsabilità della console.
La corrispondente "switch action" non è nota quale potesse essere a Marsala; in ogni caso da un'analisi della CDR disponibile sembra utilizzata per inserire nel sistema Heading e velocità tramite i NEDS.
Ball Tab BTD (per accedere all'"1"del Tote").
Change Track Number: abilita al cambiamento del numero della traccia. Se NED 1 è 8 o 9, spingendo questo pulsante 22 la parte alfabetica del track number cambia da AA alle lettere del sito ('AJ') o viceversa.
Se tutti e cinque i NED hanno un valore tra 0 e 7, la traccia assumerà il valore dei NED stessi come track number ed i primi due diventano lettere, secondo un codice specificato (0=a, 1=E, 2=G).
X X
X
X X X
0 X X
(°)X Track Data
(°)De-Address
(°)New Track
(°)Pos UPD
Interchange Track Data: scambia i dati
due tracce identificate una tramite Hook e l'altra tramite Ball Tab (es. per errate correlazioni negli incroci per riportare identificazione corretta sulle singole tracce).
Cease Assignment: trasferimento al sistema della traccia specificata da Hook.
New Track
Position Correction: v. 6 p.b).
Il 27, usato quando la traccia è in vita, serve a correggere la posizione della stessa. La correzione di posizione della traccia a inseguimento automatico non comporta il ricalcolo dei dati cinematici: L'inseguimento nella sua evoluzione si adatta alla nuova posizione indicata.
0 X X
X X X
X X 0
(°)Change TK Mode
(°) Enter H/S
(°) Height Req
(°)STR REQ
Change Track Mode: si cambia il modo di inseguimento da automatico a manuale e viceversa.
Enter Height/Strenght: possibile inserimento (tramite NED) della H/S di cui per altra via (es. telef.).
Height Request: con Ball Tab Hook identifica prima una traccia e poi con 33 si fa la richiesta di H.
Strenght Request: con Ball Tab Hook identifica prima una traccia e poi con 34 si fa la richiesta di S.
0 X 0
0 X 0
0 X 0
0 X 0
(°)
Non è disponibile la documentazione ma in ogni caso sembra non avere per oggetto una traccia (v. 18.42.547 dove il campo relativo alla entry non viene modificato)
(°) Man Correl
Manual Correlation: quando l'operatore si accorge che due tracce sono relative allo stesso velivolo tramite l'azione 36 cancella quella identificata con la Ball Tab.
0 0 X
(°) Start Tell
Start Tell: invio della trasmissione della traccia ad un sito limitrofo identificato tramite NEDS.
0 0 X
(°) Stop Tell
Stop Tell: arresto della trasmissione della traccia ad un sito limitrofo identificato tramite NEDS.
0 0 X
(°) S3 Tell
S3 Tell: serve per inviare il messaggio (S3) relativo al SIF della traccia in questione ad un sito limitrofo specificato tramite NEDS.
0 0 X
"Switch actions" dipendenti:
____________________________________________________________
Switch Actions Console Submode
Label Name TPO
(°) Change TN
Change Track Number (v.22 di mode 02)
X
(°) Ball Tab BTD
Ball Tab BTD
X
(°) Area Assign Cancel
Area Assign Cancel: assegnazione aree (Definite via Ball Tab) di lavoro ai singoli TKM identificati dai NEDS.
X
(°) Tell Area
Cross-Tell Area Display: creazione e modificazioni delle aree di cross-tell (probabile situazione nel 1980, attualmente le due funzioni sono raggruppate nella 24).
X
(°)
Cancellazione delle aree di cross-tell probabile situazione nel 1980, attualmente le due funzioni sono raggruppate nella 24).
X
(°) New Track
New Track
X
(°) Pos UPD
Position Correction
X
(°) Change TK Mode
Change Track Mode
X
(°) ID Check
ID Check: richieste di verifica della identificazione di una traccia all'operatore (IO).
X
(°) Enter H/S
Enter Height/Strenght
X
(°) Height Req
Height Request
X
(°) Str Req
Strength Request
X
(°) Alloc
Allocate: risultato di tale azione è che una traccia preassegnata al TPO viene assegnata:
- al computer, nel caso che i NEDS 1 e 2=0
- ad un TKM scelto dal sistema nel caso che NEDS1 è pari a 8 o 9.
In tutti gli altri casi il NEDS specifica l'indirizzo della console cui viene inviata la traccia.
X
(°) Mask Control
Mask Control: il controllo del mascheramento avviene in accordo al posizionamento dei NEDS come segue:
NED1
0 invarianza del tipo di estrattore
1 automatico (NED2..4 non significativi)
2 (o() manuale (NED2..4 significativi)
NED2 (significativo solo se NED1(2)
0 invarianza del quantizzatore
1 scelta quantizzatore Q1/Q2
2 scelta quantizzatore Q2
NED3 (significativo solo se NED1(2)
Selezione la soglia (T) in dB sul radar di ricerca (SR) ed il blanking delle SSR nel modo che segue 0 o 8 invarianza
1,5 o 9 la soglia (T) è "range gated"
4 la soglia (T) è "range gated" e SSR è "blanked"
se NED2=1 T=3 dB
2 o 6
se NED2=2 T=4.4 dB
se NED2=1 T=5.3 dB
3 o 7
se NED2=2 T=6.1 dB
NED4 (significativo solo se NED1(2)
Seleziona il "blanking" del SR:
0 invarianza
1 il blanking del SR è sotto il controllo dell'estrattore
(2 il SR è blanked
NED5
Seleziona l'area NAI (di inizializzazione non automatica)
0 invarianza
1 NAI è posizionato sotto il controllo dell'estrattore
(2 set NAI bit
Di poi la Ball Tab viene posizionata nell'azimuth più antiorario ed alla minima distanza dell'area desiderata; viene premuto il 36 (Mask Control). Quindi la Ball Tab viene posizionata nella regione oraria alla massima distanza della zona desiderata. Viene quindi premuto ancora il 36 Mask Control. Peraltro, poiché non viene registrata la posizione della Ball Tab, non è possibile conoscere la zona cui si è intervenuto con il mascheramento.
(°) Status Summ
Status Summary-V.7 del Tote (r)
X
(°) Tracking Status
Tracking Status-V.10 del Tote (k)
X
(°) SIF 1/2
SIF Mode 1/2: per accedere (Hook) ad una traccia conoscendo il SIF (nei NEDS).
X
(°) Tell Crit
Tell criteria
X
"Switch actions" dipendenti:
___________________________________________________________
Switch Actions Console Submode
Label Name IO
(°) Ball Tab BTD
Ball Tab BTD: richiama i dati della traccia su cui è posizionata la Ball Tab non sono registrate, quindi impossibile sapere su che traccia si lavora.
X
(°) Unknow
Unknown: se dopo qualche minuto una traccia non viene identificata, si identifica tramite questo pulsante (22) come sconosciuta.
X
(°) Faker
Faker: identifica nel momento di una esercitazione di intercettazione (con due o più aerei) l'aereo ipotizzato nemico.
X
(°) Hostile
Hostile: traccia che viene identificata come nemica
X
(°) Int
Interceptor
X
(°) Kilo
Kilo
X
(°) Friend
Friendly
X
(°) Zombie
Zombie
X
(°) Height Req
Height Request
X
(°) Str Req
Strenght Request
X
(°) Jammer
Jammer: si qualifica una traccia (nemica) che compie azioni di "jammer".
X
(°) Auto
Auto: permette al sistema l'identificazione automatica tramite SIF o "corridoi" particolari.
X
(°) Man
Manual: disabilitazione della funzione 36
X
(°) Status Summ
Status Summary
X
(°) SIF Entry
SIF Entry: assegnare un SIF noto ad una particolare traccia
X
(°) SIF 1/2
SIF Mode 1/2
X
"Switch actions" dipendenti:
___________________________________________________________
Switch Actions Console Submode
Label Name MC FA
(°) Trial Int
General Trial
X
(°) Trial Seq
Trial Sequence
X
(°) Pair
Pair
X
(°) Trial Base
Trial Base
X
(°) Trial WPN
Trial Weapon
X
(°) Trial Tyco
Trial Type/(Enter AOI)
X
(°) Trial Recov
Trial Recovery/(Delete AOI)
X
(°) Pair RTB
Pair to Return to Base
X
(°) Intercept Status
Intercept Status (v.13 di r))
X
(°) Monitor
Monitor (v.20 di r))
X
(°) ID Check
ID Check
X X
(°) Height Req
Height Request
X X
(°) Str Req
Strenght Request
X X
(°) Alloc
Allocate: per "allocare" una traccia dal MC al FA. "Allocare" significa assegnare una traccia al fine di operarvi una intercettazione.
X X
(°) Base Status
Bbase Status (v.15 di r))
X X
(°) Coll Test
Collision Test (v.14 di r))
X
(°) Status Summ
Status Summary
X X
(°) Tracking Status
Tracking Status
X X
(°) SIF 1/2
SIF Mode 1/2
X X
Cancel
Cancel
X X
Nei primi otto casi si tratta di azioni allo scopo di verificare l'opportunità di una eventuale intercettazione.
"Switch actions" dipendenti:
___________________________________________________________
Switch Actions Console Submode
Label Name IC RC
(°) Accept
Accept: accettazione di una missione assegnatagli da FA
X
(°) Trial Int
Trial Intercept: per realizzare una prova di intercettazione
X
(°) Ball Tab BTD
Ball Tab BTD
X
(°) Pair
Pair: con questa azione si assegna una traccia (target) all'intercettore o intercettori.
X
(°) Reinitial
Reinitialize: per far sì che il sistema si ricalcoli la missione.
X
(°) Exec
Execute
X
(°) Address
Assign: autoassegnarsi una traccia
X X
(°) De-Address
Cease Assignment: togliere la traccia dal carico della sua console (de-assegnazione).
X X
(°) Pair RTB
Pair to Return to Base: perché il sistema dia l'informazione per riportare l'intercettore alla base.
X X
(°) POS UPD
Position Correction
X X
(°) Change TK Mode
Change Track Mode
X X
(°) Man POS UPD
Manoeuvre Position Correction
X X
(°) Height Req
Height Request
X X
(°) Alloc
Allocate: allocazione da IC ad altro IC o RC
X
(°) Coll Test
Collision Test (v.14 di r))
X X
(°) New Track
New Track
X X
(°) SIF 1/2
SIF Mode 1/2
(°) Mission Data
Mission Data 8v.20 di r))
X X
"Switch actions" dipendenti:
E' la maschera che ha subito il maggior numero di modifiche.
In ogni caso è tutto relativo a tracce simulate.
___________________________________________________________Switch Ations Console Submode
Label Name EC
(°) Start SIM
Start Simulation: predispone il sistema per iniziare la simulazione. In assenza di questa azione il sistema non permette mai una inizializzazione e inseguimento automatico delle tracce (l'inseguimento manuale è possibile in quanto in manuale il simbolo è associato all'eventuale ritorno radar solo dall'operatore). Questa azione consente lo eventuale start della simulazione da "simulatore" o da nastro.
X
(°) Start Tape
Start Raid Tape: inizio della lettura dello scenario di simulazione.
X
(°) Advance Tape
Advance Raid Tape: si specifica nel NEDS di quanti minuti si vuole avanzare lo scenario (nastro) della simulazione:
NEDS1=8
NEDS2=5=tempo in min. e sec.
X
(°) Stop Tape
X
(°) Stop SIM
Stop Simulation
X
(°) codice particolare numerico di due cifre.
Al termine della visione di questo documento non si riesce assolutamente a comprendere come con questi dati così monchi si potesse leggere e interpretare qualsiasi riduzione, in particolare la CDR. Nè si comprende cosa abbia potuto capire quel collegio con questo strumento. E lo stato delle nostre conoscenze con ogni probabilità sarebbe rimasto tale, se il documento di base a quello trasmesso, cioè quello che riporta tutti i dati mancanti, non fosse stato allegato alla perizia di Dalle Mese, Casarosa, Held. E se al contempo non si fossero scoperti, mediante le intercettazioni telefoniche, i rapporti tra periti e consulenti di parti imputate, colleghi strettamente collegati a coloro che redassero il testo monco, mutilato cioè rispetto all'originale di tutte quelle parti che avrebbero consentito una prima minima intelligibilità del funzionamento del sistema radar militare.
Dietro |