8. Il personale militare in servizio presso
il CRAM di Marsala.

Questo Centro, dipendente dal Centro Operativo di Settore o SOC del 3° ROC di Martina Franca e con nome in codice "Moro", era al tempo già automatizzato e faceva parte della catena Nadge.

Nel 1980 Comandante era il tenente colonnello Cespa Piero, vice comandante il maggiore Salmè Fulvio, capo Ufficio Operazioni il capitano Pugliese Nicolino. Nel periodo del fatto era comandante interinale il vice comandante. La sera del 27 giugno era in servizio nella sala operativa il turno Delta, comandato dal capitano Ballini Adulio, che in tale veste aveva funzioni di Master Controller. Alle sue dipendenze il tenente Muti Sebastiano, ufficiale addetto al controllo di intercettazione o guida-caccia o IC e il tenente Giordano Avio, ufficiale capo della sorveglianza e tracciatore capo o TPO. In sala anche, quantomeno da una certa ora in poi per la Synadex, il capitano Massaro Antonio, ufficiale responsabile dell'esercitazione o EXC. Questi gli ufficiali.

V'erano poi sette sottufficiali. Il maresciallo Carico Luciano, identificatore o IO. Il maresciallo Loi Salvatore, con le stesse funzioni. Il maresciallo Sardu Mario assistente al Tracciatore capo o TPO/A. I marescialli Vitaggio Giuseppe e Abate Pasquale, entrambi assistenti al guida-caccia o IC/A.I sergenti maggiori Gioia Giuseppe - che s'accerterà in seguito essere stato in licenza proprio quel 27.06.80; nde - e Belluomini Claudio, entrambi inseritori del traffico aereo o TKM e TKX. Il sergente maggiore Tozio Sossio addetto alla sala computer o MIO. V'erano infine tre avieri. Orlando Salvatore, addetto al controllo radar di quota o HO; Di Giovanni Mario identificatore di traccia; Gruppuso Giuseppe, addetto alle pulizie, entrambi ufficialmente TKX/A.

Nei confronti del sito in considerazione della sua importanza, venivano emessi numerosi provvedimenti di sequestro e di esibizione di documentazioni in esso originate o comunque conservate. I decreti non sempre hanno avuto buona sorte. Per effetto della tempestiva decretazione Guarino, furono acquisiti, anche se a seguito delle già descritte peripezie, i nastri delle registrazioni radar e foniche.

Gli interrogatori - e prima delle imputazioni, gli esami testimoniali - dei militari del sito incolpati, non hanno dato, salvo un'unica eccezione e quanto meno sino all'estate 95, alcun risultato utile; ma su tutto ciò infra nelle parti relative al sito e alle singole posizioni.

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