14. Il telegramma del MOLCA sul mancato
viaggio del giudice Tricomi.

Nell'88 il segretario del "Movimento per la lotta contro l'antisemitismo", Franco Levi, inviava a varie autorità un messaggio in cui sottoponeva all'attenzione dei destinatari la versione secondo la quale il disastro aereo era da attribuire ad un attentato a danno del giudice Vincenzo Tricomi, impegnato in una indagine su un traffico di armi che esponenti palestinesi, tramite la Libia, avrebbero fatto pervenire a terroristi italiani di "Prima Linea", utilizzando come base l'isola di Pantelleria. Il Magistrato, che avrebbe dovuto imbarcarsi sul DC9 precipitato, avrebbe annullato, all'ultimo momento, il programmato viaggio in Sicilia. Il Levi affermava che tali informazioni non comparivano in rapporti riservati, bensì in articoli di stampa, ai quali non sarebbe stato dato, asseritamente, alcun seguito.

La Questura di Milano con rapporto datato 27 luglio 88 trasmetteva le dichiarazioni del segretario del MOLCA, in cui il Levi affermava che scopo dell'invio del messaggio era stato quello di stimolare ad indagare sui fatti riportati nell'articolo di fondo, che il giornalista Pietro Giorgianni aveva pubblicato nell'edizione de "La notte" di sabato 9 agosto 86; articolo che non gli risultava essere mai stato smentito.

La vicenda del mancato viaggio del giudice Tricomi sarà comunque attentamente vagliata nel corso della seconda parte dedicata all'istruzione formale cui pertanto si rimanda.

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