Ai primi dell'81 il PM chiedeva, tramite rogatoria all'AG di Genova l'escussione di D'Agostino Danilo, ufficiale di guardia della nave Carducci, in relazione al relitto di circa 6 metri, avvistato in latitudine 39°04'N e longitudine 13°10'E, il 28 giugno 80 alle ore 13.48, così come riportato sul libro nautico della nave, e non recuperato.
L'ufficiale di guardia dichiarava di non essere riuscito a recuperare il relitto, perché dopo aver invertito la rotta per procedere al recupero ne aveva perso le tracce. L'intervallo di tempo tra i due momenti era stato di circa un'ora - un'ora e mezzo. Ricordava altresì di essere stato interrogato da due persone che si erano presentate l'una come dipendente dell'Itavia e l'altra, di cui il cognome era forse Mannu, come militare dell'AM. Costoro gli avevano mostrato disegni e schizzi di oggetti di forma allungata appartenenti a missili o probabilmente a bersagli che si usano in Marina. Chiedevano altresì se l'oggetto da lui avvistato poteva corrispondere all'uno o all'altro disegno. Le dichiarazioni erano state raccolte oralmente (v. esame D'Agostino Danilo, PM di Genova del 28.01.81).
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