2.2. Il recupero dei relitti del DC9 nell'immediatezza.

Per quanto concerne il recupero dei relitti del velivolo e degli altri oggetti rinvenuti nell'area di caduta i dati più precisi, ed anche cronologicamente ordinati, sono quelli che si ricavano dal brogliaccio dell'incrociatore MM Andrea Doria, che, come s'è detto, aveva assunto le funzioni di direzione e coordinamento delle operazioni in mare.

Questa l'elencazione:

1) 28.06.80 ore 11.24, il Bannock recupera relitto; presumibilmente parte di coda del velivolo;

2) 28.06.80 ore 11.27, la motovedetta G.F. Coppola recupera un pezzo presumibilmente la copertura di un motore;

3) 28.06.80 ore 17.36, il Buccaneer recupera un pezzo di fiancata di circa 2m. per 1,5m.;

4) 28.06.80 ore 17.59, imbarcati da motobarca dell'Andrea Doria tre valigie e pezzi di aereo recuperati dalla nave Orsa;

5) 28.06.80 ore 18.12, dal Buccaneer pezzo che appare: lato fusoliera 270cm per 170cm terminamento con portellino 22 per 16 di accesso dall'esterno alla base della pompa a mano;

6) 28.06.80 ore 18.45, la motovedetta G.F. De Turris recupera i battellini dal Waller più alcuni sedili;

7) 28.06.80 ore 20.00, il Buccaneer recupera una parte dell'aereo;

8) 29.06.80 ore 06.41, motobarca dell'Andrea Doria ha recuperato il salvagente in posizione 3913-1309 - si tratta di salvagente USA con denti di cane;

9) 29.06.80 ore 07.02, il Buccaneer recupera una cassetta "Booster Exsplosive"; (v. messaggio del 14.07.80 del Maridipart Napoli secondo cui le cassette recuperate sono tre e vengono consegnate alla Capitaneria di Porto di Gaeta, in quanto ritenute non pertinenti.)

10) 29.06.80 ore 09.04, l'Alpino comunica di aver recuperato un seggiolino;

11) 29.06.80 ore 09.20, recuperata dal Prometeo una borsa da viaggio;

12) 29.06.80 ore 09.45, la motovedetta Stefanini ha recuperato il pezzo a nord di Ustica;

13) 29.06.80 ore 10.41, il Buccaneer recupera una borsa;

14) 29.06.80 ore 12.45, motolancia dell'Andrea Doria recupera una parte dell'aereo (un flap destro);

15) 29.06.80 ore 13.53, recuperato seggiolino;

16) 29.06.80 ore 14.07, la nave Alpino recupera una borsa da viaggio senza documenti ma con capi di vestiario;

17) 29.06.80 ore 15.00, il Prometeo recupera un borsellino contenente effetti personali senza documenti;

18) 29.06.80 ore 18.29, recuperati altri cuscini;

19) 30.06.80 ore 07.40, recuperati oggetti vari seggiolini;

20) 30.06.80 ore 08.13, recuperati piccoli frammenti;

21) 30.06.80 ore 09.45, recuperata borsa gialla (vuota);

22) 30.06.80 ore 11.19, recuperati seggiolini;

23) 30.06.80 ore 11.38, recuperata una giacchetta;

24) 30.06.80 ore 11.42, recuperato un porta documenti;

25) 30.06.80 ore 13.39, Prometeo recupera borsa vuota;

26) 30.06.80 ore 14.34, recuperata una valigia dalla motobarca dell'Andrea Doria;

Dal f.n.8957 della Capitaneria di Porto di Gaeta datato 03.07.80 indirizzato alla Procura della Repubblica di Palermo, risulta che la motovedetta C.P. 307 "Michele Fiorillo" ha rinvenuto in posizione lat.39°e 12'N-long.12° e 40'Est, alle ore 17.50 del 28.06.80 una bambola di ridotte dimensioni, che si presume sia appartenuta ad una delle vittime dell'incidente.

Dal f.n.3468 all.n.3 datato 02.07.80 della Guardia di Finanza Comando II Gruppo Palermo, il Guardacoste "G.55 Stefanini" in data 29 giugno 80 a miglia 12 da Ustica, ha recuperato un'ala di coda dell'aereo che è stato consegnato al comandante dell'incrociatore "A.Doria".

Secondo il verbale della XX Legione della Guardia di Finanza Comando Guardia Costa G-38 "De Turris Vibo M." sul rinvenimento di materiale nel corso di operazioni di soccorso e ricerca dell'aereo, si rileva che verso le ore 19.00 del 28 a circa a 60NM a Nord dell'isola di Ustica è stato recuperato il seguente materiale:

nr.1 canotto pneumatico autogonfiabile completo di bomboletta di gas;

nr.5 cuscini di spugna in parte ricoperti di tela lacerata;

nr.2 spezzoni sedili;

nr.1 borsa da viaggio contenente indumenti femminili di colore rosso;

nr.1 borsetta di vilpelle color nero appartenente a tale Valentini Daniela, contenente i seguenti oggetti: nr.8 anelli-bracciali in argento 800; nr.5 anelli-bracciali in oro rosso con medaglione recante l'immagine di Giorgio V (sterline oro);

nr.1 catenina in oro rosso recante l'immagine della Dea Bendata; nr.1 spillo in oro; nr.1 portafotografie in oro; nr.1 biglietto da lire 50.000 serie YA532339A;

nr.4 biglietti da lire 500 cadauno; nr.1 patente di guida nr.265937 rilasciata dalla Prefettura di Padova e intestata a Valentini Daniela; nr.1 carta di credito nr.47283-00; nr.1 certificato di codice fiscale intestato a Valentini Daniela, nata a Dolo (VE) il 05.12.51; nr.1 fotografia della Valentini insieme con un giovane; nr.1 portapatente in pelle; nr.3 gettoni telefonici; nr.5 monete da lire 50 e 5 da lire 10; un paio di occhiali da sole Ray-Ban; un portafoglio di pelle; nr.1 bolletta di custodia pellicce intestata a tale Di Natale; un'agenda; un biglietto aereo intestato a Di Natale Daniela;

nr.1 borsetta di cuoio marrone appartenente a tale Calderone Maria Vincenza;

nr.1 certificato di Cassa Mutua per gli artigiani;

nr.1 carta di imbarco per la Società Aerea Itavia;

nr.1 busta intestata Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna;

nr.1 chiavino.

Tutto il materiale sopra elencato veniva concentrato presso il Comando Legione della Guardia di Finanza di Palermo.

Da processo verbale della Guardia di Finanza Squadriglia Navale di Trapani Comando G.12 Di Bartolo, risultava che in data 29.06.80, durante un servizio di ricognizione era stata recuperata parte di un sedile presumibilmente appartenente al DC9. Il reperto era stato consegnato al Comando Stazione Navale G di F di Palermo.

Da processo verbale della 13° Legione della Guardia di Finanza Comando G.55 Stefanini, risultava che in data 29.06.80 durante le operazioni di ricerca e recupero del DC9 era stata recuperata una parte del timone di coda, che era stata poi consegnata all'incrociatore Andrea Doria.

Da messaggio di Maridipart Napoli del 12.07.80 risultava che la nave tedesca Helen Waller il giorno 28.06.80 aveva consegnato ad una motovedetta della Guardia di Finanza due battellini appartenenti al DC9.

Da messaggio di Maridipart Napoli del 14.07.80, risultava che la nave Buccaneer aveva recuperato il 28.06.80 un seggiolino con targhetta; uno spezzone di velivolo delle dimensioni di m.2 per m.1; altro spezzone di velivolo delle dimensioni di m.0.70 per m.0.35. Sempre nello stesso messaggio risultava che la nave G.32 Coppola, aveva recuperato relitto di parte aereo, bombola ossigeno, borsa da viaggio. La motonave G.58 Atzei, aveva invece recuperato portellone del velivolo e nr.2 poltroncine.

Da messaggio sempre di Maridipart di Napoli del 14.07.80, risultava che nave Buccaneer aveva recuperato nr.3 cassette in legno con la scritta "Booster Exsplosive" in posizione 39 25N e 13 10E nel raggio di un miglio. Le stesse non erano state inviate a Palermo in quanto non ritenute pertinenti al disastro; erano comunque disponibili presso la Capitaneria di porto di Gaeta.

Non è stato mai redatto un elenco dei pezzi recuperati e custoditi presso l'aeroporto di PA-Boccadifalco. Il perito prof. Giulio Cantoro effettuò le foto di tutti i reperti custoditi a Boccadifalco, senza però redigerne elenco. Il 26.11.80 la Procura di Palermo autorizzava espressamente detto perito Cantoro alla cura del trasferimento dei relitti da Palermo a Boccadifalco a Roma Ciampino.

Il 23.12.80 in occasione di questo trasferimento alle ore 17.00 il Comandante del Distaccamento Aeroportuale di Boccadifalco, tenente colonnello Rocco Furci, redigeva un verbale di consegna dei relitti - in cui non si menziona, nè appare la sottoscrizione della persona cui si consegna -, in esecuzione del detto provvedimento della Procura di Palermo, da cui risultava il seguente materiale:

nr.1 troncone di coda;

nr.5 tronconi di fusoliera;

nr.1 troncone di alettone;

nr.1 troncone timone di coda;

nr.3 pannelli in alluminio;

nr. imprecisato di rottami di fusoliera di piccole dimensioni;

nr.1 bombola di ossigeno;

nr.54 cuscini per sedili;

nr.29 spalliere di sedili;

nr. imprecisato di rottami di sedili;

nr.2 battelli di salvataggio;

nr.1 contenitore cilindrico in plastica trasparente;

nr.2 contenitori cilindrici in plastica dura;

nr.9 valigie contenente effetti personali;

nr.6 borse da viaggio contenente effetti personali;

nr.2 salvagenti;

nr.1 coppia di ruote in gomma.

Il perito, prof. Giulio Cantoro, incaricato di curare il trasferimento, non venne avvisato (v. esame Cantoro Giulio, GI 20.01.97).

Per i relitti inizia una serie di vicende che avrà effetti negativi durante tutta l'inchiesta. In primo luogo nonostante l'accentramento deciso, alcuni reperti, pure rinvenuti nell'area del disastro, vengono sottratti, non si sa per determinazione di chi, alla destinazione sull'Andrea Doria ed indirizzati altrove. In secondo luogo nonostante la decisione di dare ordine alla raccolta di quanto veniva recuperato, nessuno si premura di redigere un elenco e una sommaria descrizione dei reperti, sino a dicembre 80 all'atto del trasferimento da Boccadifalco a Roma, allorchè ad iniziativa del Comandante del distaccamento aeroportuale viene redatto una sorta di verbale con relativo elenco, in cui peraltro appaiono oggetti di cui prima non s'era mai fatta menzione. In terzo luogo le peregrinazioni; questi relitti passeranno dall'Andrea Doria a Boccadifalco; da qui a Ciampino; da Ciampino in parte ai laboratori AM di via Tuscolana; da Roma a Napoli all'hangar di Capodichino a seguito della nomina del collegio Blasi; da qui a Pratica di Mare in previsione dei lavori del collegio Misiti e della raccolta delle nuove campagne di ricerca in mare. Da ultimo, si deve rammentare, come più avanti si vedrà, essi saranno "visitati" e catalogati addirittura il 4 luglio 80 da ufficiali dello SMA, che non dettero di tale operazione alcun avviso all'AG procedente.

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