2. Le operazioni di Search and Rescue.

Sin dai giorni immediatamente successivi al disastro l'AG procedente si preoccupò di acquisire la situazione dei recuperi dei relitti e quella delle condizioni del mare. In tal senso la richiesta della Procura di Palermo all'Aeronautica - RCC di Martina Franca e alla Marina-Maridipart di Napoli, per la "mappa indicante la localizzazione geografica del ritrovamento dei singoli relitti e reperti", nonchè "l'area dei ritrovamenti", e per la descrizione della "situazione delle correnti marine dall'ora del disastro all'ora dei ritrovamenti" (fonogramma da Procura a Questura di Palermo,08.07.80).

L'Aeronautica rispose trasmettendo la carta della zona relativa all'incidente, completa di tutti i dati emersi nel corso delle ricerche, nonchè l'elenco dei bollettini meteorologici di tutta l'area interessata (nota 3° ROC-RCC, 17.07.80).

Nella carta - esemplare della Carta Nautica d'Italia, OACI, f.6 Napoli - redatta dal colonnello Guglielmo Lippolis sono riportate al punto 1 l'ultima battuta radar della Difesa Aerea, velocità e livello approssimativo di volo; dal punto 2 al punto al 21 i ritrovamenti di seguito elencati con relative date ed orari:

2. 28.06.80 - elicottero ISSGL rinviene macchia scura oleosa in posizione 39.49N-21.55E at ore 07.12B;

3. 28.06.80 ore 11.00 - posizione 39.40N-12.05E nave Doria rinviene consistente gruppo cadaveri;

4. 28.06.80 da ore 19.30 at ore 21.30 in posizione 39.36N-13.03E rinvenuto gruppo salme;

5. 28.06.80 ore 09.15 in posizione 39.31N-13.03E (errore ± 2 miglia) pezzo di struttura a nido d'ape (alettone o ala) rinvenuto da nave Alpino;

6. 28.06.80 ore 09.10 - in posizione 39.31N-13.15E nave Carducci rinviene cono di coda DC9;

7. 28.06.80 ore 13.48 - in posizione 39.04N-13.10E nave Carducci avvista relitto semi sommerso longilineo lungo circa m.6 di forma allungata di colore bianco con estremità triangolare rossa - relitto;

2° giorno 28 ore 10,00, stessa posizione punto 2- rimorchiatore Vivara rinviene totale n.7 salme - relitti vari ed effetti personali;

8. 28.06.80 ore 19.00 - posizione 39.11N-12.57E - mv De Turris recupera resti relitto;

9. 28.06.80 ore 10.00 - at 13.48 - posizione 39.33N- 13.01E nave Alpino recupera n.7 salme ed effetti vari;

10. 28.06.80 - posizione 39.36N-13.00E nave Alpino rinviene tronco umano at ore 20.43 - stessa nave durante arco diurno ha rinvenuto oggetti arredamento interno aereo a circa 1 miglio predetta posizione trova altri effetti;

11. 28.06.80 posizione 39.47N-12.52E nave Orsa recupera alle ore 11.00 n.2 salme;

12. 28.06.80 - ore 16.15 - nave Doria rinviene in posizione 39.43N-13.07E n.1 salma;

13. stessa posizione circa del nr.11 nave Orsa rinviene at ore 19.30 un giubbotto appartenente at Bosco Alberto;

14. 29.06.80 - ore 12.45 - rinvenuto pezzo flap dx da nave Doria in posizione 39.55N-13.05E;

15. 30.06.80 - ore 10.40 in posizione 39.40N-13.30E nave Rizzo recupera pezzi sedili;

16. 30.06.80 - ore 12.30 posizione 39.36N-13.20E - nave Rizzo rinviene bracciolo rosso sedile;

17. 30.06.80 - ore 19.30 stessa nave in posizione 39.34N- 13.25E rinviene groviglio strisce materiale plastico;

18. 01.07.80 - nave Rizzo at ore 14.29 in posizione 39.32N-13.25E - rinviene n.2 sedili rossi;

19. stessa nave at ore 16.20 in posizione 39.37N-13.20E rinviene un sedile verde;

20. 29.06.80 da ore 10.00 at 17.30 in posizione 39.28N-13.13E nave Doria rinviene numerosi cuscini;

21. 30.06.80 da ore 09.00-10.00 in posizione 39.41N-13.14E - nave Doria rinviene parti corpi umani - 2 valigie - seggiolino con brandelli carne umana - tutto in fascia di 4000 yarde pa 250°/70°; in zona non meglio identificata rimorchiatore Prometeo habet rinvenuto il giorno 28.06.80 dalle ore 08.35 alle ore 18.40: n.5 cuscini - 1 cavo rosso - 1 bidone rosso - 1 valigia scura - una salma.

Il giorno 29.06.80 dalle ore 00.15 alle 18.30: 1 borsa da viaggio - 1 borsa da donna - 2 seggiolini rossi - 1 borsellino da donna con effetti personali - 2 valigie vuote - 1 guanto rosso - pezzi vari di sedili e n.2 cuscini - 1 pezzo metallico (alluminio); il giorno 30.06.80 n.2 cuscini et 1 valigia vuota.

Questa situazione complessiva è stata sicuramente compilata sulla base dei rapporti delle unità navali ed aeree operanti per il soccorso e il recupero. Tali rapporti furono richiesti in esibizione da questo Giudice al Comando Rescue Coordination Center (RCC) di Martina Franca e al comando del Dipartimento Marittimo del Basso Tirreno (Maridipart) di Napoli (v. richieste GI 06.12.86 e 07.02.87).

L'RCC inviò le relazioni e i messaggi seguenti:

- relazione capo equipaggio elicottero HH3F cap. Innocenzi 27.06.80

- " " " " " ten. col.Sandulli 28.06.80

- " " " " " cap.Innocenzi 28.06.80

- " " " " " cap. Generosi 28.06.80

- " " " " " m/1 Campi 29.06.80

- " " " " " m/1 Campi 29.06.80

- " " " " " cap.Innocenzi 29.06.80

- " " " " " cap. RodaCavagna 29.06.80

- " " " " " cap. Fischione 30.06.80

- " " " " " cap. Fischione 30.06.80.

Msg 281035 giu 80 di Maridipart Napoli relativo a nave Carducci

" 281214 " " " relativo a nave Bannock

" 281400 " 30° Stormo Elmas rapporto velivolo Atlantic

" 282019 " 41° Stormo Sigonella " "

" 292050 " 30° Stormo Elmas " "

" 301804 " 41° Stormo Sigonella " "

" 041330 lug 80 Compamare Palermo relativo a nave Carducci

" 071326 " " Maridipart Napoli relativo a 3° Grupelicot

" 081400 " " " " relazione finale ricerche in mare

" 141121 " " " " relativo a nave Buccaneer

" 170830 " " " " relaz. finale mezzi nav., G.di F.

(v. nota RCC - Martina Franca 19.12.86)

Maridipart inviò i seguenti documenti:

- foglio n.402 del 3.07.80 di nave Prometeo corredato dall'estratto del Brogliaccio di Navigazione;

- rapporto di operazione n.001/80 protocollo n.01/7054 del 5.07.80 di nave Doria corredato da: n.3 carte tavolo tattico; cronologia degli avvenimenti;

- foglio nr.9071 del 7.07.80 di Compamare Gaeta corredato da:

- ordine di operazione n.124/80 della motovedetta CP 307;

- rapporto di missione n.65/80; della motovedetta CP 307;

- foglio n.8957 del 3.07.80 della suddetta Compamare;

- foglio n.2191 del 7.07.80 di nave Orsa corredato dalla relazione cronologica degli avvenimenti;

- foglio n.04290 dell'8.07.80 di nave Alpino corredato dalla cronologia degli avvenimenti;

- foglio n.0634 del 21.07.80 di nave Rizzo corredato dalla cronologia degli avvenimenti.

(v. nota Maridipart, 14.03.87)

Sulla base di questi documenti si son potute ricostruire con precisione e in dettaglio tutte le operazioni di avvistamento e recupero, di ogni gruppo o singola salma o parti di corpo e di ogni relitto, con orario e posizione da parte di ciascuna unità, navali, della Marina Militare, della Guardia di Finanza, delle Capitanerie di Porto e mercantili, ed aeree, Atlantic dell'AM ed elicotteri AM e MM.

Sulla base di questi documenti con ogni probabilità e delle registrazioni tra siti AM così la relazione della Commissione Pratis (v. infra) ricostruiva la cronologia degli eventi successivi alla mancata risposta del DC9 e delle operazioni sia aeree che navali di soccorso e recupero:

- 19.11Z = Roma Controllo chiede a Palermo avvicinamento se ha sotto controllo il DC9;

- 19.11Z = Roma Controllo chiede a CRAM Marsala se ha sotto controllo il volo IH870 - risposta negativa;

- 19.18Z = Palermo avvicinamento formula a CRAM Marsala uguale richiesta - risposta negativa;

- 19.20Z = Roma Controllo comunica a CRAM Marsala i dati di volo del DC9 Itavia e la posizione del suo ultimo contatto radio; alle 18.57Z su Ambra 13 a 115 miglia da Palermo, livello di volo 250 - CRAM Marsala e Palermo avvicinamento chiamano ripetutamente l'IH870 senza avere risposta;

- 19.21Z = Marsala avverte il SOC di Martina Franca del mancato arrivo del DC9 Itavia a Palermo entro l'orario previsto (19.13Z), chiedendo di avvertire il soccorso aereo;

- 19.22Z= Il capo controllore del SOC informa l'RCC (Soccorso Aereo) di Martina Franca;

- 19.25Z = RCC di Martina Franca inizia le procedure di soccorso allertando il 15° Stormo a Ciampino (il 15° Stormo è il Reparto che amministra e opera sugli HH3F del Soccorso Aereo); da questo momento l'RCC di Martina Franca assume la direzione delle operazioni di ricerca e soccorso;

- 19.28Z = RCC Martina Franca allerta Marisicilia chiedendo di preparare un SH3D con dispositivi per ricerca notturna;

- 19.49Z = Viene allertato l'84° centro SAR;

- 20.20Z = RCC Martina Franca comunica a Maridipart Napoli la probabile caduta del DC9 e chiede il concorso di mezzi navali per le ricerche.

Mezzi aerei impiegati:

- 19.55Z = decolla da Ciampino il primo HH3F - alle 21.15Z è sull'area dell'incidente ed inizia le ricerche; riatterra alle ore 01.55Z del 28/6 - Esito negativo;

- 20.00Z= decolla da Ciampino il secondo elicottero HH3F. Alle 21.20 è sull'area dell'incidente ed inizia le ricerche; riatterra alle 01.20Z del 28/6 - esito negativo. Si accerterà in seguito che tale velivolo non esiste;

- 20.25Z= su ordine di Marisicilia decolla da Catania un elicottero SH3D della Marina Militare. Alle 21.59 è sull'area dell'incidente ed inizia le ricerche. Alle 01.00Z atterra a Palermo Punta Raisi - Esito negativo;

- 20.31Z = decolla un Atlantic del 41° Stormo (Sigonella) per effettuare una missione addestrativa ad Est della Sicilia. Alle 21.45 viene dirottato sulla zona dell'incidente - lascia la zona alle 01.45 del 28/6 ed atterra a Sigonella alle 02.35Z;

- 22.28Z = decolla da Catania un secondo elicottero SH3D della Marina Militare (00.28L del 28/6);

- 23.00Z = decolla da Ciampino la prima missione HH3F del 28/6 per le ricerche (01.00L del 28/6);

- 01.00Z = decolla da Elmas un Atlantic del 30° Stormo per la zona delle ricerche;

- 01.27Z = decolla da Catania un elicottero SH3D per la zona delle ricerche;

- 05.05Z = l'elicottero SH3D partito da Catania individua una macchia oleosa e detriti in affioramento, ritenuti appartenenti al DC9, in posizione 39°49'N-12°55'E. Deve rientrare per termine autonomia e chiama sul posto l'Atlantic in zona per le ricerche;

- 05.28Z = l'Atlantic giunge sul posto e conferma la presenza della macchia oleosa e detriti in affioramento. Le ricerche ed i recuperi sono proseguiti nei giorni 28, 29 e 30 con l'intervento anche dei mezzi navali della Marina Militare.

Complessivamente sono stati impiegati oltre 31 aerei, elicotteri e velivoli, così distribuiti:

giugno: 27 28 29 30 totale

elicotteri: 3 12 7 4 26

Atlantic: 1 2 1 1 5

totale: 4 14 8 5 31

Le unità navali impiegate sono state:

Ordine approntamento-porto uscita dal porto arrivo in zona

Prometeo 20.25Z Napoli 21.25Z del 27/6 06.35Z del 28.6

Doria 20.45Z Cagliari 23.30Z del 27/6 08.00Z " "

Alpino 20.40Z Napoli 23.30Z del 27/6 03.40Z " "

Orsa 21.30Z Napoli 02.30Z del 28/6 06.30Z " "

Inoltre fra le 22.40 e le 23.59 sono state inviate le seguenti unità:

Motovedetta CP 307 Fiorillo - da Napoli

" CP 2065 - da Ustica

" G.di F. - da Ustica

Nei giorni successivi (28, 29 e 30 giugno) sono state impiegate in zona ricerche altre quattro motovedette della Guardia di Finanza. Alle ore 20.40Z Compamare Napoli trasmette via radio l'"avviso di disastro", destinato a tutte le navi mercantili in prossimità della zona dell'incidente.

A seguito dell'avviso affluiscono in zona: M/N Carducci; M/N Freccia Rossa; M/N Nomentana; M/N Bannock; M/N Clodia; M/N Sub Sea Buccaneer; rimorchiatore Vivara; M/N Jolly Nero.

Come la Pratis, la relazione della Commissione Pisano (v. infra) ha ricostruito la cronologia degli eventi, delle missioni di soccorso, degli interventi con mezzi aerei e delle operazioni in zona:

- 21.04 il controllore del settore Sud dell'ACC di Roma chiama senza ottenere risposta il volo IH870 con l'intenzione di disporre l'inizio della discesa verso Palermo; vengono contattati, parimenti senza esito, il servizio di controllo dell'aeroporto di Punta Raisi ed un velivolo (KM 153) dell'Air Malta che sta seguendo la stessa rotta a livello di volo 370;

- 21.11 l'ACC di Roma. avendo perso la traccia radar del volo IH870, contatta il Centro radar (CRAM) di Marsala, il quale riferisce di non rilevare la traccia dell'IH870; tale informazione viene riconfermata a più riprese tra le 21.11 e le 21.36; analoghe richieste di notizie, parimenti senza esito, sono rivolte al CRAM di Siracusa tra le 21.27 e le 21.42;

- 21.21 il CRAM di Marsala, d'accordo con l'ACC di Roma informa il capo controllore del 3° SOC della situazione, chiedendogli di allertare il RCC di Martina Franca;

- 21.22 il capo controllore del 3° SOC informa della situazione in atto l'ufficiale di servizio presso il RCC di Martina Franca;

- 21.35 l'ACC di Roma allerta il RSC di Ciampino.

L'allertamento degli Enti interessati alla effettuazione delle missioni di soccorso così si svolse:

- 21.25 il RCC di Martina Franca comunica lo stato di preallarme per l'elicottero d'allarme del 15° Stormo; contemporaneamente il 15° Stormo è in attesa dell'ordine di decollo per un velivolo precipitato presso l'isola d'Elba con quattro persone a bordo;

- 21.28 il RCC di Martina Franca allerta Marisicilia (ACP della Marina Militare), chiedendo l'intervento di un elicottero SH3D per la ricerca notturna;

- 21.35 perviene l'ordine di decollo al 15° Stormo per la ricerca del DC9, annullando la richiesta precedente per il velivolo precipitato all'Elba;

- 21.49 viene allertato il 3° Distaccamento SAR di Brindisi che non dispone al momento di elicotteri HH3F; l'unico utilizzabile si trova rischierato a Ciampino da dove verrà comunque impiegato;

- 22.20 viene allertato Maridipart Napoli (ACP della Marina Militare) che assume il controllo operativo dei mezzi navali per disposizione dello SMM;

- 22.20 viene chiesta a Marisicilia la disponibilità di altri SH3D. Al riguardo è assicurato l'approntamento di altri 2 elicotteri;

- 22.30 il RSC di Ciampino dà l'ordine di decollo per l'elicottero di 2° allarme del 15° Stormo;

- 22.34 Marisicilia comunica la disponibilità di un velivolo BR-1150 Atlantic decollato da Catania per una missione addestrativa.

I reparti interessati in ordine cronologico sono stati:

- 15° Stormo, con elicotteri HH3F;

- Maristaeli Catania (Reparto di volo della MM), con elicotteri SH3D;

- 41° Stormo Catania, con velivoli Breguet Atlantic;

- 30° Stormo Elmas, con velivoli Breguet Atlantic.

In sintesi l'attività effettuata è la seguente:

- giorno 27.06, 3 missioni con esito negativo;

- giorno 28.06, 14 missioni; la missione ISSGL (elicottero SH3D di Catania) localizza alle ore 07.12 le prime tracce dell'incidente in posizione 39°49'Nord-12°55'Est;

- giorno 29.06, 8 missioni;

- giorno 30.06, 5 missioni.

Per quanto riguardava la situazione meteorologica: alle ore 18.00Z Ponza dava: vento da 300° 23 nodi - raffiche 47 nodi - Cavok = mare forza 5 da NW= visibilità verso il mare 14km; Grazzanise: vento da 270° 20 nodi = visibilità 8km=3/8 cumuli 2000 piedi = foschia; Ustica: vento da 330° 30 nodi raffiche 48 nodi Cavok = mare forza 5 da NW = visibilità verso il mare 14km. Alle 19.00Z Ponza dava: vento da 300° 30 nodi raffiche 48 nodi Cavok = mare forza 5 da NW = visibilità verso il mare 14km; Grazzanise: vento da 270° 18 nodi = visibilità 8km = 3/7 cumuli 2000 piedi = foschia. Non venivano riferiti rilevamenti di Ustica. Tutti gli altri dati saranno utilizzati dai periti per ricostruire gli spostamenti dei relitti e dei corpi in aria e nell'acqua (v. tabella "situazione meteorologica ecc. ..." allegata alla nota sopraspecificata).

La Marina rispose trasmettendo la mappa indicante la posizione dei ritrovamenti dei singoli relitti riferita ai giorni 28-29-30 giugno e 1° luglio 80 e le condizioni meteo-oceanografiche nell'area dell'incidente (v. nota Maridipart Napoli, 18.07.80)

Quanto alle considerazioni meteo-oceanografiche, premesso che nell'area in questione non erano state mai fatte misure sperimentali delle correnti marine nè in superficie nè in profondità, si riferiva che le uniche conoscenze, a grandi linee, per il mese di giugno derivavano dall'impiego del metodo dinamico in oceanografia, che consente, da dati di temperatura e di salinità, il tracciamento di determinate linee di correnti.

Sulla base di questo metodo si affermava che nell'area un flusso d'acqua si dirige per 125°, fino a lambire le coste settentrionali della Sicilia, per poi risalire verso NNW, parallelamente alle coste calabre, venendo così a descrivere un movimento ciclonico, interessante tutta la parte inferiore, compresa l'isola di Ustica, dell'area in questione. La parte superiore di quell'area è interessata invece da un leggero flusso che segue parallelamente l'andamento di cui sopra; cioè tende inizialmente verso SSE per poi portarsi nuovamente verso le coste della penisola italiana che successivamente costeggia dirigendosi verso N.

Dai dati meteo-marittimi forniti dalle unità navali impegnate nei soccorsi e nelle ricerche era stato possibile ricavare informazioni sugli spostamenti delle masse d'acqua del moto ondoso. Essi indicavano una corrente con intensità media di circa 17cm/sec e direzione verso i quadranti 1° e 2°. Tale corrente si componeva vettoralmente con quella che normalmente si manifesta nell'area. Per cui poteva - così concludeva il documento - ragionevolmente supporsi che la corrente totale raggiungesse un'intensità di 0.5÷0.8 nodi.

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