1. La caduta del velivolo.

Il 27 giugno 80 l'aeromobile DC9 della Società Itavia con matricola I-Tigi, identificato con nominativo radio IH870, giunto a Bologna da Palermo alle ore 17.04 GMT, decollò nuovamente per il capoluogo siciliano alle successive 18.08 - tempo del meridiano di Greenwich, riportato nel testo anche con la sigla Z o Zulu. All'epoca essendo in vigore in Italia l'ora legale, tra l'ora Z e quella locale vi erano due ore di differenza. Comunque gli orari riportati senza specificazione devono sempre intendersi GMT -, con circa due ore di ritardo sull'orario previsto, cioè le 16.15.

Dopo i primi minuti di volo, ad ore 18 21'00" si collegò via radio, sulla frequenza 124.2MHZ, con Roma radar, da cui ricevette la richiesta di inserire il codice 1136 sul transponder e l'autorizzazione a procedere per Palermo via Bolsena-Puma-Latina-Ponza-A 13.

Il volo si svolse regolarmente, sempre in contatto con l'ente di controllo del traffico aereo, autorizzato a quote diverse sino al livello di crociera FL290, ovvero 29.000 piedi pari a m.8840, raggiunto ad ore 18.31'56". Tale livello di volo fu mantenuto sino ad ore 18.46'31", orario al quale il pilota lasciò FL290 in discesa per il livello 250 dietro sua specifica richiesta e regolare autorizzazione sull'appropriata frequenza di settore radio 127.35MHZ.

Ad ore 18.50'45" il pilota comunicò di essere prossimo al livello FL250.

Ad ore 18.56'00" riferì al controllore radar di essere sulla posizione Ambra 13 Alpha e questi lo informò che l'aeromobile era leggermente spostato - di quattro miglia - sulla destra della posizione riportata, autorizzando il collegamento sulla frequenza 128.8MHZ di Roma Controllo, giacchè il servizio di Roma Radar terminava in quella posizione geografica. Il controllore in servizio su detta frequenza autorizzò il volo IH870 a collegarsi con Raisi VOR, specificando che nessun ritardo era previsto per l'avvicinamento.

Ad ore 18.58 riferiva - è l'ultima delle comunicazioni da bordo - alla torre di Palermo, che comunica le condizioni del vento, la pista, il Cavok e la temperatura.

Ad ore 18.59'45", secondo le registrazioni di Roma Ciampino, l'ultimo segnale secondario del transponder, corrispondente alle coordinate 39°43'Nord e 12°55'Est, mentre l'aeromobile era livellato a quota FL250 e stabilizzato sulla rotta assegnata.

Ad ore 19 04'28" il controllore in servizio a Palermo chiamò il volo IH870 autorizzando la discesa a FL110. Non avendo avuto risposta detto controllore ripetè più volte le sue chiamate e richiese anche ad altri aerei in volo di chiamare l'I-Tigi, senza però ricevere alcuna risposta.

Ad ore 19.06'00" iniziarono le azioni per la ricerca e soccorso di aeromobili. L'aeromobile - si accertò nell'ambito di breve tempo - era precipitato in mare in un punto dell'aerovia Ambra 13, dopo il punto Alpha, tra l'isola di Ponza e quella di Ustica. Nel disastro non vi furono superstiti (v. relazione Luzzatti, perizia Blasi).

Erano a bordo dell'aereo quattro membri dell'equipaggio e settantasette passeggeri. L'equipaggio era composto da Domenico Gatti, còrso, di anni 44, 1° comandante; Enzo Fontana, romano, di anni 32, 2° pilota; Paolo Morici, romano, di anni 39, assistente di volo responsabile di 2a; Rosa De Dominicis, romana, di anni 21, assistente di volo allieva. I passeggeri erano:

Andres Luigi, da Pordenone, di anni 33;

Baiamonte Francesco, da Palermo, di anni 55;

Benedetti Cinzia, da Treviso, di anni 25;

Bonati Paolo, da Pavia, di anni 16;

Bonfietti Alberto, da Mantova, di anni 37;

Bosco Alberto, da Valderice (TP), di anni 41;

Calderone Maria Vincenza, da Marineo (PA), di anni 58;

Cammarata Giuseppe, da S. Cataldo (CL), di anni 19;

Campanini Arnaldo, da Milano, di anni 45;

Casdia Antonio, da Palermo, di anni 32;

Cappellini Maria Antonietta, da Rovigo, di anni 57;

Cerami Giovanni, da Palermo, di anni 34;

Croce Maria Grazia, da Venezia, di anni 7;

D'Alfonso Salvatore, da Gela (CL), di anni 39;

D'Alfonso Sebastiano, da Venezia, di anni 4;

Davì Michele, da Palermo, di anni 45;

De Cicco Calogero, da Ribera (AG), di anni 28;

De Lisi Elvira, da Napoli, di anni 37;

Di Natale Francesco, da Dolo (VE), di anni 2;

Diodato Antonella, da Mazara del Vallo (TP), di anni 7;

Diodato Giuseppe, da Mazara del Vallo (TP), di anni 1;

Diodato Vincenzo, da Mazara del Vallo (TP), di anni 10;

Filippi Giacomo, da Forlimpopoli (FO), di anni 47;

Fullone Carmela, da Palermo, di anni 17;

Fullone Rosario, da Collesano (PA), di anni 49;

Gallo Vito, da Mazara del Vallo (TP), di anni 25;

Greco Antonino, da Palermo, di anni 23;

Gruber Marta, da Vilandro (BZ), di anni 55;

Guarano Andrea, da Val d'Erice (TP), di anni 38;

Guardì Vincenzo, da Palermo, di anni 26;

Gherardi Guelfo, da Bologna, di anni 59;

Guerino Giacomo, da Palermo, di anni 19;

Guerra Graziella, da Blufi (PA), di anni 27;

Guzzo Rita, da Marsala (TP), di anni 30;

La China Giuseppe, da Caltanissetta, di anni 58;

La Rocca Gaetano, da Palermo, di anni 39;

Licata Paolo, da Palermo, di anni 71;

Liotta Maria Rosa, da Palermo, di anni 24;

Lupo Francesca, da Castelvetrano (TP), di anni 17;

Lupo Giovanna, da Mazara del Vallo (TP), di anni 32;

Manitta Giuseppe, da Palermo, di anni 54;

Marchese Claudio, da Termini Imerese (PA), di anni 23;

Marfisi Daniela, da Mantova, di anni 10;

Marfisi Tiziana, da Mantova, di anni 5;

Mazzel Rita Giovanna, da Campitello di Fassa (TN), di anni 37;

Mazzel Erta Dora Erica, da Bressanone (BZ), di anni 48;

Mignani Maria Assunta, da Bologna, di anni 30;

Molteni Annino, da Bergamo, di anni 59;

Norrito Guglielmo, da Campobello di Mazara (TP), di anni 37;

Ongari Lorenzo, da Curtatone (MN), di anni 23;

Papi Paola, da Verona, di anni 39;

Parisi Alessandra, da Palermo, di anni 5;

Parrinello Carlo, da Marsala (TP), di anni 43;

Parrinello Francesca, da Marsala (TP), di anni 49;

Pelliccioni Anna Paola (Sonia), da Bologna, di anni 44;

Pinocchio Antonella, da Palermo, di anni 23;

Pinocchio Giovanni, da Palermo, di anni 13;

Prestileo Gaetano, da Palermo, di anni 36;

Reina Andrea, da Partinico (PA), di anni 34

Reina Giulia, da Riesi (CL), di anni 51;

Ronchini Costanzo, da S.Costanzo (PS), di anni 34;

Siracusa Marianna, da Ribera (AG), di anni 61;

Speciale Maria Elena, da Partinico (PA), di anni 55;

Superchi Giuliana, da Palermo, di anni 11;

Torres Pierantonio, da Pordenone, di anni 33;

Tripiciano Giulia Maria Concetta, da Palermo, di anni 45;

Ugolini Pier Paolo, da Montescudo (FO), di anni 33;

Valentini Daniela, da Dolo (VE), di anni 29;

Valenza Giuseppe, da Palermo, di anni 33;

Venturi Massimo, da Bologna, di anni 31;

Volanti Marco, da Rimini, di anni 36;

Volpe Maria, da Collesano (PA), di anni 48;

Zanetti Alessandro, da Camposampiero (PD), di anni 8;

Zanetti Emanuele, da Venezia, di anni 31;

Zanetti Nicola, da Camposampiero (PD), di anni 6.

La macchina era un DC9, serie 10, modello 15, costruito dalla Mc Donnell Douglas di Long Beach (California) nell'anno 66, con numero di costruzione 45724. Il suo proprietario era la Società per Azioni Itavia di Catanzaro. Aveva il certificato di immatricolazione RAI n.6034 del 03.09.72, e di navigabilità RAI n.8697/a con scadenza 05.10.80. Montava due motori Pratt-Whitney JT8D-7A (v. relazione Luzzatti e perizia Blasi).

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